Amarcord
Dichiarazioni di Moretti tratte dal sito di Repubblica.
C'è una sola parola secondo Nanni Moretti per sintetizzare quello che è successo in Piazza Navona: "disastro".
“Noi", spiega il regista", "facevamo politica e non antipolitica. Eravamo associazioni di persone nate fuori dai partiti che però volevano dare una delega ai partiti della sinistra che erano ancora sotto choc per la sconfitta del maggio 2001. Questa è la verità, anche se di noi alcuni giornali hanno fatto una caricatura, io stesso sono stato rappresentato così e pazienza".
"Sono davvero molto avvilito e mi dispiace che in questo disastro sia stata coinvolta una persona come Rita Borsellino. È' stato ascoltando il suo discorso per radio che ho deciso di affacciarmi in piazza l'altro giorno, pur non avendo aderito all'iniziativa come mi era stato chiesto. Ma quando sono arrivato ha subito attaccato a parlare Beppe Grillo e sono andato via immediatamente. Sarei anche curioso di capire come abbia reagito la gente di fronte a quelle banalità offensive. Come si fa ad invitare Grillo, che ha insultato tutto e tutti allo stesso modo, "topo gigio, psiconano" ma cos'è? Devo ridere, che roba è?"
Si vedono, fa notare, "esponenti del Pd che escono dal partito e poi vanno nei Socialisti e lo spazio rimasto vuoto a sinistra del Partito democratico non viene riempito da niente e da nessuno". Il giudizio comunque non è tenero, anche se Moretti oggi parla a bassa voce invece di urlare dal palco di una piazza affollata. "Manca un progetto politico e mancano anche le persone e la generosità", dice.
"Con quell'intervento che dette il via alla mia imprevista avventura politica io, nel migliore dei casi, non avevo niente da guadagnare. E se allora ho avuto ragione oggi sono ancora più dispiaciuto. Allora il germe dell'autodistruttività non c'era, io non ho mai avuto il mito dell'elettorato buono contrapposto ai vertici cattivi dei partiti. Quei girotondi erano rivolti a tutti i cittadini e mi piace pensare che con noi sfilasse anche qualche elettore di destra. Per cinque volte abbiamo avuto un candidato premier proprietario di tre televisioni, questo non succede in nessuna democrazia europea, però chi come me ogni tanto prova a ricordarlo viene considerato noioso, ripetitivo, dicono che di queste cose agli elettori non importa niente, perché in Italia purtroppo manca un'opinione pubblica. Delle condanne di Previti e Dell'Utri lo stesso, non interessa capire più di tanto, un ragazzo cresciuto in questi anni trova normale che il capo del governo abbia le tv e noto che ormai c'è una certa rassegnazione anche sull'ipotesi che questa persona possa diventare presidente della Repubblica, il che mi pare davvero un po' eccessivo".
Sono indegno a commentare le parole di Moretti ma sono d’accordo con tutto quello che dice.
Da quella piazza Navona ne esce una sinistra (S)FASCISTA guidata da un demagogo, che un amico - blogger ha definito genialmente come “BEPPE GRILLO? UN PREDICATORE INFOIATO DELL’ALABAMA”, e da un fascista come Di Pietro.
La sinistra non perde il suo vecchio vizio: quando è per terra ed in difficoltà invece di riorganizzarsi, gode in alcune sue fronde giovanilistiche e patetiche a martellarsi le palle da sola ed a piangersi addosso autocommiserandosi e vedendo dietro l’angolo la rivoluzione prossima ventura. Veramente patetico.
C'è una sola parola secondo Nanni Moretti per sintetizzare quello che è successo in Piazza Navona: "disastro".
“Noi", spiega il regista", "facevamo politica e non antipolitica. Eravamo associazioni di persone nate fuori dai partiti che però volevano dare una delega ai partiti della sinistra che erano ancora sotto choc per la sconfitta del maggio 2001. Questa è la verità, anche se di noi alcuni giornali hanno fatto una caricatura, io stesso sono stato rappresentato così e pazienza".
"Sono davvero molto avvilito e mi dispiace che in questo disastro sia stata coinvolta una persona come Rita Borsellino. È' stato ascoltando il suo discorso per radio che ho deciso di affacciarmi in piazza l'altro giorno, pur non avendo aderito all'iniziativa come mi era stato chiesto. Ma quando sono arrivato ha subito attaccato a parlare Beppe Grillo e sono andato via immediatamente. Sarei anche curioso di capire come abbia reagito la gente di fronte a quelle banalità offensive. Come si fa ad invitare Grillo, che ha insultato tutto e tutti allo stesso modo, "topo gigio, psiconano" ma cos'è? Devo ridere, che roba è?"
Si vedono, fa notare, "esponenti del Pd che escono dal partito e poi vanno nei Socialisti e lo spazio rimasto vuoto a sinistra del Partito democratico non viene riempito da niente e da nessuno". Il giudizio comunque non è tenero, anche se Moretti oggi parla a bassa voce invece di urlare dal palco di una piazza affollata. "Manca un progetto politico e mancano anche le persone e la generosità", dice.
"Con quell'intervento che dette il via alla mia imprevista avventura politica io, nel migliore dei casi, non avevo niente da guadagnare. E se allora ho avuto ragione oggi sono ancora più dispiaciuto. Allora il germe dell'autodistruttività non c'era, io non ho mai avuto il mito dell'elettorato buono contrapposto ai vertici cattivi dei partiti. Quei girotondi erano rivolti a tutti i cittadini e mi piace pensare che con noi sfilasse anche qualche elettore di destra. Per cinque volte abbiamo avuto un candidato premier proprietario di tre televisioni, questo non succede in nessuna democrazia europea, però chi come me ogni tanto prova a ricordarlo viene considerato noioso, ripetitivo, dicono che di queste cose agli elettori non importa niente, perché in Italia purtroppo manca un'opinione pubblica. Delle condanne di Previti e Dell'Utri lo stesso, non interessa capire più di tanto, un ragazzo cresciuto in questi anni trova normale che il capo del governo abbia le tv e noto che ormai c'è una certa rassegnazione anche sull'ipotesi che questa persona possa diventare presidente della Repubblica, il che mi pare davvero un po' eccessivo".
Sono indegno a commentare le parole di Moretti ma sono d’accordo con tutto quello che dice.
Da quella piazza Navona ne esce una sinistra (S)FASCISTA guidata da un demagogo, che un amico - blogger ha definito genialmente come “BEPPE GRILLO? UN PREDICATORE INFOIATO DELL’ALABAMA”, e da un fascista come Di Pietro.
La sinistra non perde il suo vecchio vizio: quando è per terra ed in difficoltà invece di riorganizzarsi, gode in alcune sue fronde giovanilistiche e patetiche a martellarsi le palle da sola ed a piangersi addosso autocommiserandosi e vedendo dietro l’angolo la rivoluzione prossima ventura. Veramente patetico.
19 commenti:
Condivido completamente il tuo post!
Sarà anche patetico.. ma è decisamente più patetico Veltroni al guinzaglio di Berlusconi, è patetico non aver risolto il conflitto di interessi quando la sinistra era al governo, è patetico il fatto che rete4 trasmetta ancora in chiaro su frequenze che non sono sue.
E' patetico tutto il partito democratico, che per portare a casa un 33% fasullo ha ucciso la sinistra radicale.
Abbiamo il mafioso più ricco di italia al governo, un presidente della repubblica rincoglionito, l'ingerenza del Vaticano.
Io rispetto chi è ancora capace di indignarsi, di mandarli affanculo.
Infondo Grillo e Di Pietro sono rimasti gli ultimi ad essere portavoce del mio pensiero.
Trovo davvero patetico in fine, nelle condizioni in cui siamo, che qualcuno faccia addirittura lo schizzinoso.
@madison: la sx radicale si è suicidata - meglio si è suicidata la sua classe dirigente.
Strano che uno come te, che predica tolleranza e compromesso, stia lì a dare del fascista a Di Pietro. Chi se ne frega se è fascista, se vuole le stesse cose che voglio io? Stiamo ancora con le etichette?
Concordo con te che quelli come me oggi possano sembrare patetici. Non mi meraviglio di ciò, in una società distrutta, omologata,ignorante e opportunista. Resto patetica,ma non mi uniformo.
P.S. Non mi incazzo, il confronto è sempre interessante.
@Anna: tolleranza e compromesso sì, ma ci sono dei punti che sono delle pregiudiziali irrinunciabili: una di queste è il fascismo ed il suo figlioccio il nazismo.
D'altro canto mi rifiuto di credere che una persona che abbia la tua testa potrebbe mai accettare il nazismo, anzi ne sono sicuro, con la scusa che se avete gli stessi obiettivi in fondo....ma perchè il fascismo sì? è un male minore forse?
Boh... non capisco.
In buona sostanza bisogna unirsi e non dividersi, perche' solo unendosi si puo' sperare di essere un'alternativa. Pero' poi Grillo deve rimanere fuori, cosi' come la Guzzanti. E tutta la piazza e' fatta di un popolo di illusi perche' pensano di essere l'elettorato buono contrapposto ai vertici cattivi.
Come si fa a dire che siccome quelli che non accettano compromessi sbagliano allora con loro non accettiamo compromessi?
Moretti mi pare un po' un paradosso autoreferenziale...
Sono con nanni anche io e non rido per niente, esattamente come lui.
Silvano
ti saluto da domani sono in vacanza ci si sente al mio ritorno, ciao
ne moretti ne grillo ne listener stesso...ci sono solo due momenti della mia vita che amo quando quando so di poter avere potere su qualcuno e quando un millesimo di secondo dopo vi rinuncio...
ops ci sarebbe una terza cosa amo essere (ec)citato...vedi l'alabama...non mi sono offeso Silvano...
Caro silvano dentro di me...sento una leggera anarchia.
sono contenta che i bimb rom non verranno schedati.
ma il clima che si respira nel paese è pesante. Non mi piace.
Ti aspetto...urge un dei tuoi commenti...un po' più rilassanti.
con affetto
Elsa
bello ti ho risposto....con prevert
ahahahahha
grazie per il commento...
vieni a leggere la risposta!
ps anche se sei sposato...sorrido
Non so, a me tutto questo gran parlare della Guzanti e l'mportanza che si da al jolly Grillo lascia un po' perplesso. Di una cosa sono certo: che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. E il dire, a quanto pare, è prerogativa della nostra? classe politica, mentre il fare è obbligo di tutti quegli italiani che si spaccano la schiena lavorando dieci e più ore al giorno per riuscire a campare. A questi ultimi auguro, almeno per un mese, di goderselo quel mare che c'è di mezzo, almeno sin che c'è. Tutta la mia solidarietà a Rita Borsellino, la sorella di uno di quegli uomini che facevano sul serio affinchè le cose nel nostro paese cambiassero veramente, un uomo che, probabilmente, incuteva paura perché armato di quella caratteristica che oramai in Italia va scomparendo: l'onestà verso se stessi e gli altri.
« Mi sento come un morto che cammina. »
(Paolo Borsellino)
Ciao silvano!
Condivido anche io.
Spero presto di riuscire a scrivere la mia sulla manifestazione di Piazza Navona... cioè, spero di riuscire a radunare tutte le idee che ora mi frullano ;-)
Ciao Silvano, approdo qui dopo aver letto la corposa discussione da Anna. Mi ritrovo abbastanza nella tua posizione. Moretti è sempre più aristocratico però ha maledettamente ragione. Ti ringrazio per aver postato quel video che non avevo mai visto. Quanto mai attuale, purtroppo.
Ero in piazza Navona. Sono un'elettrice del PD però, francamente, l'opposizione che sta facendo il PD attualmente è deludente. Quindi, come tanti, sono molto smarrita.
Bombolo for president!
@Wilson: monnezza for president.
La situazione italiana è abbastanza avvitata su sè stessa. Ma è il posto dove viviamo, si può essere delusi, scocciati, urtati ecc. ma non cambia la verità di base: siamo qui. Bello sarebbe, per ciascuno di noi, che l'Italia fosse come la si vorrebbe. Non è così. Il problema non è la situazione è l'alta aspettativa che se ne ha. Ci sono voluti anni per avere cose che diamo per scontate ora. Scrivere le proprie idee da una sensazione di conforto, ma quanti scrivono e hanno scritto? Credo che se si pensa che basti una manifestazione per avere risultati, basti uno scritto per avere risposte, si resti delusi. Se fai alt control canc credo che sia giusto: non ha senso riporre speranze sovradimensionate nel risultato delle proprie azioni. Poi però si vive lo stesso e nella vita di tutti i giorni si sceglie. Nella misura giusta e con le aspettative giuste. Basse, non nulle. Si esce dall'idea di superpotenza, fittizia e che ti rende "bollito" quando ti accorgi che non si hanno risultati storici ed epici.
I mezzi come internet inducono a farti sentire onnipotente, perchè ti possono leggere dall'altro capo del mondo. Ma è una leggenda.
Riguardo a Di Pietro ed al fascismo non so. Io lo voterei ora. Credo che sia utile un richiamo a slogan, a messaggi anche trascinanti e di conforto per la platea, se dietro c'è ideologia e struttura politica e non furbizia markettara, che prutroppo ritrovo sempre più in Grillo.
un bello slogan:
Ridateci le mezze stagioni!
Siamo qui..ma non danno più Braccobaldo show...o forse si?
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