La seconda serata del Verona Jazz Festival ha visto in programma nella prima parte il set formato da Hermeto Pascoal e Aline Morena, un duo brasiliano molto eclettico.Suonano bottiglie di birra soffiandoci dentro e percuotendole, Pascoal beve anche un paio di abbondanti sorsate giusto per accordare gli “strumenti”.
Il pubblico applaude tra il divertito e lo sconcertato questa primo pezzo.
Poi lasciano le bottiglie e cominciano a suonare e percuotere, accanto a strumenti tradizionali, gli oggetti più disparati. L'apparente stravaganza regala nel prosieguo della serata una performance di grande livello con Hermeto che si cimenta ai fiati al piano, alle percussioni, ai fischietti a qualsiasi oggetto suonabile, mentre la bella Aline meraviglia il pubblico cantando, ballando, suonando con i tacchi degli stivali western, usando una gonna come percussione, ed infine in chiusura suonando, sbattendoci dentro le mani, una vasca d'acqua. Ebbene sì l'acqua è uno strumento, una percussione nelle mani giuste. La loro musica è difficilmente catalogabile essendo un mix esplosivo di jazz, funk, free, samba, ninne nanna brasiliane, musica degli indios, Mozart e mille altre suggestioni
Hermeto Pascoal, d'altro canto, è sì un personaggio stravagante ma che vanta una lunghissima carriera musicale ed una serie di collaborazioni che pochi musicisti possono rivendicare. Le due principali sono una lunga frequentazione negli anni sessanta con Airto Moreira e soprattutto quella con il grande Miles Davis che lo chiamò a suonare nel suo album dal vivo Live- Evil, dove Pascoal appare anche come autore di un pezzo “Little Church”.Se ne sono usciti accompagnati da uno scroscio d'applausi. Meritati.
3 commenti:
C'avrete anche Tosi, per carità, ma manifestazioni del genere sono un'autentica libidine!
E' vero ....ma facciamo cambio?
;)
Hermeto Pascoal e Aline Moreno:
bravissimo!
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