25 apr 2009

Il 25 aprile di Berlusconi e la lotta per l'egemonia nel PDL

Nei prossimi giorni vi saranno ampi spazi ai commenti ed al dibattito sul discorso di Berlusconi per il suo primo 25 aprile.

Presto per giudicarlo ora a caldo. Sicuramente ha fatto dei passi avanti, non ancora sufficienti. Il fatto che abbia riconosciuto l'importanza della resistenza è senz'altro un fatto politico per uno come lui (benvenuto un po' in ritardo ma benvenuto), mentre le richieste di equiparazioni tra i combattenti per la libertà e i repubblichini rimangono inaccettabili.
Resta un fatto: l'importanza che si sia mosso tra imbarazzi e mal di pancia e l'impressione che voglia mettere in difficoltà la componente fascista del suo schieramento, li voglia spiazzare scartando in avanti.
Credo che più che un riconoscimento, pur importante della festa fondante della democrazia italiana, questa sua prima uscita alla festa della liberazione sia da leggere come un tentativo riuscito di limitare gli ex AN all'interno del PDL e cominciare l'opera di omogeneizzazione del suo nuovo partito.
Fini è già stato attaccato e sorpassato. Lui altrettanto disinvolto e spregiudicato con la storia si trova però frenato da personaggi quali La Russa e Alemanno che gli faranno perdere il confronto interno nel PDL.

24 apr 2009

Verona 25 aprile 1945 - "Vuialtri g'avì voia de schersàr"

Questo 25 aprile vorrei ricordare, con una testimonianza tratta dal sito dell'ANPI, la medaglia d'oro al valor militare Rita Rosani Donna - Partigiana - Ebrea, morta assassinata dai repubblichini il 17 settembre 1944
Rita Rosani Trieste 20 novembre 1920 - Verona 17 settembre 1944.

La sua era una famiglia di ebrei cecoslovacchi (Rosental il nome d'origine), che si era trasferita in Italia. Giovanissima insegnante presso la scuola elementare israelita di Trieste, Rita ebbe le prime dolorose esperienze quando, nel 1938, entrarono in vigore le leggi fasciste antisemite. Lei, come tanti altri ebrei italiani, fu perseguitata con i genitori, ma non lasciò Trieste.
Solo dopo l'armistizio convinse i suoi a rifugiarsi in un paesino friulano, salvandoli così dalla deportazione, nella quale sarebbero poi morti tutti i parenti all'estero della famiglia. Per se stessa Rita scelse la via della resistenza. Prima svolse attività antifascista clandestina a Portogruaro, poi entrò nel movimento partigiano in provincia di Verona, svolgendo attività di collegamento e di organizzazione delle nascenti formazioni combattenti. La giovane insegnante provvide personalmente alla costituzione di una piccola banda (la formazione "Aquila"), che contava in tutto (lei compresa), quattro partigiani. Quelli dell'"Aquila" combatterono per mesi in Valpolicella e nella zona di Zevio (Verona) facendo proseliti. Dopo un anno, nella baita che era diventata la loro base sul monte Comun, si trovavano, con Rita Rosani, una quindicina di combattenti. Quando furono accerchiati durante un rastrellamento, resistettero per ore. Poi il gruppo decise una sortita. Gli uomini proposero a Rita di dileguarsi dalla parte opposta e per tutta risposta si ebbero un "Vuialtri g'avì voia de schersàr" e la ragazza uscì per prima allo scoperto con un moschetto in mano. Ferita e catturata, Rita fu uccisa con un colpo alla testa da un sottotenente repubblichino che, condannato a vent'anni nel 1945, sarebbe tornato libero poco dopo.
Al nome di Rita Rosani sono state intitolate due vie a Verona e Trieste; un cippo è stato eretto sul luogo dove Rita è stata uccisa; una lapide la ricorda nell'atrio della Scuola ebraica di Trieste; su un'altra lapide, posta all'ingresso del tempio israelitico di Verona, è inciso, in ebraico, un passo della Bibbia: "Molte donne si sono comportate valorosamente, ma tu le superi tutte".


Verona: dopo il Kebab è vietato anche camminare sulla pubblica strada con il cane al guinzaglio


Visualizzazione ingrandita della mappa
(il tratto VIETATO è quello più breve che attraversa l'area verde - l'altro tratto non collega le due strade perchè chiuso da una rete metallica).
Sono un cittadino italiano.
Sono incensurato e pago le tasse.
Sono felice possessore di un cane che ho salvato dal canile comunale, alleggerendo incidentalmente la comunità dei costi del suo mantenimento.
Ho un lavoro.
Sono bianco (lo dico perché da qualche anno a questa parte sembra sia fondamentale, in Italia almeno).
Sono nato a Verona dove risiedo.
Allora vorrei chiedere perché mi è fatto divieto di passare con il mio cane al guinzaglio, con il sacchetto igienico per raccogliere gli eventuali escrementi, per un sentiero di cemento che attraversa un parco pubblico.

Qualcuno me lo può spiegare? Qualcuno mi può spiegare perché stamattina sia apparso il cartello di divieto con tanto di sanzione amministrativa che oscilla da 25 a 500 euro?
Qualcuno mi può spiegare perché per raggiungere la strada che dista 40 metri da casa mia devo fare, nel caso abbia il cane con me, il giro dell’isolato?
Se poi al brillante comune di Verona (dove ricordo è vietato mangiare il gelato ed il kebab per strada passeggiando) venisse in mente di vietare anche il marciapiede? E poi cos’altro?
E quando arriverà l’evoluzione del cartello con scritto “Vietato ai possessori di cani, vietato agli ebrei, ai negri, ai comunisti, agli omosessuali? (anzi froci chè i leghisti delle mie parti son gente schietta)."


Otto e mezzo: Vauro, Santanchè, Gruber ed il nulla

L’altra sera ho visto ad 8 e mezzo il confronto tra Vauro e la Santanchè.
Un programma mal condotto, in cui Vauro è stato fatto oggetto di un attacco veramente fascista per tutta la durata della trasmissione da parte della Santanchè sotto gli occhi dell’incapace Gruber e dell’inutile Guiglia.
Se non fosse paradossale mi verrebbe da dire “ridateci Ferrara”, che sarà pure odioso, narciso, culturalmente snob, ma che almeno non avrebbe accettato una sceneggiata squadrista di mezz’ora.
Mi dispiace, ma la Gruber che si picca di essere la prima della classe confonde l’incapacità di condurre un confronto giornalistico con lo stile giornalistico anglosassone – non sono la stessa cosa.
L’unico che si è salvato nella trasmissione è stato il povero Vauro che non ha accettato di scendere al livello di rissa da casalinga frustrata di Voghera della Santanchè.
Il video degli insulti della Signora Santanchè.

23 apr 2009

Linee parallele


Molto spesso, forse sempre, la realtà non è come la percepiamo.
La discriminazione e l'analisi del quotidiano fanno la differenza tra le persone.

C'è ancora qualche socialista di sinistra? Sì in Francia


Il sindaco socialista di Parigi, Delanoe, ha dichiarato che difficilmente avrà con Alemmano lo stesso rapporto di reciproca stima che ha vuto in passato con Veltroni e Rutelli, perchè l'attuale sindaco di Roma, sempre secondo Delanoe, è un fascista ed ha esordito al suo mandato con il saluto romano.
Il solito sciovinismo dei francesi!
Link alla fotogallery

Berluschino Della Gherardesca


La bocca sollevò dal fiero pasto
quel peccator, forbendola a'capelli
del capo ch'elli avea di retro guasto.
Poi cominciò:......

22 apr 2009

Il 25 aprile ed il marketing del solito noto

Che Berlusconi vada o meno alla festa del 25 aprile non me ne importa niente.
In questi giorni sui blog, sui giornali, ovunque si sta parlando solo di questo “Andrà o non andrà?” ma veramente: chi se ne frega!
Possibile si sia così ingenui da star a perdere tempo su questa questione di lana mortaccina?
Il 25 aprile è la festa più importante della Repubblica Italiana, guardiamola e viviamola nella sua essenza nel suo significato e non facciamocela scippare da una squallida tecnica di marketing tesa a far pubblicità al solito noto.
Sinistra sveglia!


21 apr 2009

David Byrne - Teatro Filarmonico Verona 20 aprile 2009


Grade serata ieri al Teatro Filarmonico di Verona che ha ospitato un ispirato David Byrne accompagnato dalla sua band.
Il musicista americano ha dato vita ad un concerto dove non sono mancati energia, spettacolo, musica. Byrne si è mosso per due ore sul palco accompagnato da tre ballerini e dai tre coristi, disegnando musica e coreografie. Musica da gustare con gli occhi e coreografie e balletti da ascoltare, verrebbe da dire con un gioco di parole, a significare che quello che abbiamo visto ieri sera era una perfetta fusione di arti diverse che sotto la regia di Byrne sono però diventate una forma d’espressione unica.
Uno spettacolo curato nei minimi dettagli, studiato, profondo piacevole e scorrevole.
Un rapimento collettivo che ha investito con freschezza ed intelligenza tutto il pubblico nessuno escluso.
Una macchina ritmica inarrestabile. Un fluire di un’ amalgama perfetta di ritmi etnici e rock metropolitano, duro e spezzettato, ridotto alle sue componenti ritmiche primigenie (rumori metallici, fluire del tempo spezzato e nevrotico) e reinventato e reso piacevolissimo e trascinante tramite un’opera di sintesi musicale multiculturale perfetta.
Le canzoni sono volate con grande leggerezza, tutte belle, dalle più dolci e lente agli strappi vertiginosi di Houses in Motion, Once in Lifetime o Burning Down The House.

Un unico rammarico, se così posso dire: ero in prima fila e avevo rinunciato a portare la mia reflex per timore di essere inopportuno e che non fosse permesso far fotografie, accontentandomi di portare in sua vece una vecchia compattina nel caso in cui fosse stato possibile rubare un paio di scatti. Purtroppo mi son pentito da subito della mia scelta, sin da quando entrando, in palcoscenico, Byrne ha dichiarato che tutti potevano prendere tutte le fotografie e girare i filmati che volevano.

Peccato non aver avuto più fiducia in quel grande artista.

La scaletta:

Strange Overtones
I Zimbra
One Fine Day
Help Me Somebody
Houses in Motion
My Big Nurse
My Big Hands (Fall Through the Cracks)
Heaven
Home
The River
Crosseyed and Painless
Life Is Long
Once In a Lifetime
Life During Wartime
I Feel My Stuff
Take Me to the River
The Great Curve
Air
Burning Down the House
Everything That Happens

Per la scaletta ringrazio joyello.

21/04/2009 Israele ricorda con due minuti di silenzio le vittime dell'olocausto


Ascolto il suono straziante di questa sirena e le ricordo anch'io. Due minuti di silenzio per non dimenticare mai.

20 apr 2009

Foto di Bob Dylan dal concerto di Firenze del 18 aprile 2009


Ieri non ho avuto tempo di scrivere del concerto di Firenze di sabato sera. Posso in due parole dire che mi è piaciuto molto.
Nè in giornata nè stasera riuscirò a scrivere questo resoconto soggettivo di Dylan e della sua band, anche perchè stasera mi aspetta un altro concerto. Vado infatti, per la prima volta, a vedere David Byrne al teatro Filarmonico di Verona. Grandi aspettative anche per il leader dei Talking Heads che spero suoni qualcosa anche dall'album storico che fece insieme a Brian Eno nel 1981 "My life in the Bush of Ghosts". Vi saprò dire.
ciao.


19 apr 2009

Berlusconi con la televisione ha vinto e con la televisione può perdere

Due giorni, solo due giorni lontano da casa, lontano dal lavoro dal quotidiano e anche dal pc e dal blog, niente televisione e nemmeno giornali. Due giorni stancanti, divertenti e rilassanti, più tempo libero e più tempo per pensare, Pensare tra le altre che la normalizzazione berlusconiana ha fatto il suo lavoro. Mi son reso infatti conto che ogni pensiero politico, ogni pensiero sul futuro mio delle persone che conosco, sul futuro del mio paese non mi è possibile declinarlo se non introducendo anche la figura mediatica di Berlusconi (che poi non è vero che vi entra sempre – ma il mio condizionamento ce lo fa entrare comunque). Quasi che questo moloch mediatico fosse sempre, in un qualunque processo di pensiero, in un qualche modo presente.
Ha vinto lui, non importa se lo si odia o lo si ama, entra sempre nei pensieri.
Ha vinto con una strategia semplice e vincente basata su un uso spregiudicato ed esagerato della televisione. L'antidoto è altrettanto semplice ed a costo zero: non guardare la televisione, il modo più efficace e, contro di lui feroce, per combatterlo e batterlo.
Basta ricordarsi di farlo.

Birdland - Weather Report

Charlie Parker, Gillepsie, un Miles bambino e il bebop nella pancia e nelle vene. Note blu, voglia di uscire dal ghetto, via da Harlem e verso Manhattan sulla West 52nd street a suonare il nuovo jazz. Musica, jam sessions infinite, vite bruciate. Un periodo irripetibile, nella stessa sera e tutte le sere potevi ascoltare e vedere la creatività allo stato puro.
Negli anni 70 i Weather Report raccontarono con "Birdland", un pezzo di enorme successo, l'atmosfera della 52nd strada Ovest.
I musicisti, per chi non li conoscesse: il signore con lo zucchetto che suona quel mare di tastiere è
Joe Zawinul, il nero che si alterna al sax alto ed al tenore è Wayne Shorter, quello che sembra una star del rock e che suona il basso elettrico come una stratocaster è Jaco Pastorius ed infine alla batteria Peter Erskine.


18 apr 2009

Pangaea - Miles Davis


Musica misteriosa che viene di lontano, dal profondo dell'America, dal profondo dell'Africa.
Ritmi primordiali mani e piedi che battono note sulla polvere della savana all'alba dell'umanità. Pangaea, musica dell'inizio dei tempi che ancora prima si perde. Frammenti di dna, proteine, il rumore dell'universo prima della Terra, prima del sole, prima del big bang, gli atomi...l'essenza indifferenziata.


16 apr 2009

Appello alla Signora Anna alias Miss Kappa

Gentile Sig.ra Anna,
noi, come Lei già sa, un po' ci conosciamo e quindi mi appello al suo buoncuore affinchè lasci da parte le sue sterili ed immotivate polemiche, nei confronti del bene che questo governo ed il paese tutto stanno facendo per voi pezzenti terremotati.
In particolare, alla luce degli ultimi annunci, trovo particolarmente ingeneroso che Lei si permetta di criticare a destra e a manca denunciando situazioni di disagio che solo lei ed i suoi amici pezzenti vedete.
Sig.ra Anna, La prego, se ne stia zitta e ringrazi invece il Signore per averle salvato la pelle ed il Padreterno che entro quest'estate, giusto due giorni dopo le elezioni, le donerà una casa nuova di zecca, mentre già adesso potrebbe godere, non fosse così ingrata, le gioie della vita di campeggio.
Sarebbe d'uopo un ringraziamento Signora Anna.


Il Gatto Nero


Un simpatico giochino di pazienza e strategia on line (link al gioco).
Bisogna con le palline più scure impedire al gatto di uscire dal campo di gioco.

Terremoto: Il Premier dichiara "Case entro l'estate!"

E gli otto milioni di baionette, l'Impero, le reni spezzate alla Grecia, e infine il pane e figa per tutti? Ce ne vogliamo dimenticare?

Bob Dylan a Firenze sabato 18 aprile 2009

Che fare in questi giorni di attesa per il grande Dylan? Semplice: RIPASSO. (Vedi anche foto del concerto)
Ripasso un po' tutta la discografia e riascolto dopo tanto tempo alcune perle dimenticate. Pensare che Dylan è venuto qui a Verona un'eternità di volte, ci fece persino un album, se non ricordo male "Real Live" registrato in Arena (per la verità non un disco memorabile), ma mai sono andato ad ascoltarlo. Ogni volta ho rimandato. Sono passato gli anni per lui ma anche per me ed allora un paio di mesi fa, alle prime notizie di un tour italiano ho preso i biglietti per il concerto di Firenze che si terrà questo sabato 18 aprile.


15 apr 2009

La solidarietà pro terremotati è solo una bella parola

Nel mio post di ieri intitolato “8 per mille e soldi per il ponte sullo stretto di Messina ai terremotati”, ho ricevuto questo commento da parte di un anonimo “giu le mani dal ponte.capisco i bisogni dell'abrruzzo ma 7 mrl di euro sono esagerati .messina e la sicilia in generale ne hanno anche stesso bisogno.quindi se proprio il ponte non sa da fare che i soldi restino a chi spettano e non agli abruzzesi che comunque riceveranno ugualmente aiuti finanziari notevoli”.

Questo commento, diciamo così di pancia, fa pensare. Fa pensare che ce ne stiamo qui a dissertare su come e dove reperire i soldi per i terremotati, diamo per scontati concetti quali solidarietà, aiuto reciproco e pensiamo che chi è contrario a questo siano pressoché solo alcuni politici.

Leggendo quelle anonime parole si ripiomba nella realtà, si ritorna con i piedi per terra.
C’è una parte d’Italia che a prescindere da enne considerazioni politico/sociologiche, aspetta. Aspetta lavoro, finanziamenti, verrebbe voglia di dire la pappa pronta.

“Quei soldi ci spettano”. Cosa dire a una persona ad un sistema che ragiona così?
In quest’ottica il terremoto è una manna dal cielo per gli affaristi e per i politici: gli unici che ci rimettono sono i cittadini, soprattutto abruzzesi.

Il ponte di Messina, il terremoto, sono voti e favori e anche un po’ di lavoro per i poveracci: per tutti gli altri sono una tassa occulta, un po’ come la Salerno Reggio Calabria, una fucina di clientele.

Auguro agli abruzzesi di riuscire a ricostruire tutto, ma lo devono fare loro, non devono aspettarsi niente da nessuno, altrimenti andrà a finire che tra vent’anni saranno ancora nei container e in quattro case prefabbricate.

Scriveva ieri Tito Boeri sulla voce.info: “Le vittime dei terremoti non sono una fatalità. Le conseguenze dei sisma in termini di vite umane e di costi economici possono essere fortemente ridotti da una buona qualità delle istituzioni. Ce lo insegna l'analisi di 90 catastrofi naturali dal 1980 al 2002. Il caso dell'ospedale dell'Aquila crollato è l'emblema di un sistema che incentiva alla cronica inadeguatezza per attrarre più finanziamenti pubblici e non essere poi utilizzabile quando ce ne sarebbe più bisogno.”


14 apr 2009

Un programma di rieducazione per la sinistra italiana

D'Alema, Rutelli, Fioroni, Franceschini, Veltroni e tutta l'asfittica e moribonda classe dirigente del PD e pure della sinistra radicale: tornate a scuola all'oratorio di Don Giorgio De Capitani (link).
Reimparate cos'è la democrazia e la lotta.


Keith Richards, Tina Turner & David Bowie, NYC 1983


Rock'n'Roll.
Foto di Bob Gruen.


8 per mille e soldi per il ponte sullo stretto di Messina ai terremotati

Se invece del 5 per mille da devolvere ai terremotati, mettendo così in crisi le piccole associazioni di volontariato di cui è ricca l’Italia, per una volta tanto lo Stato e la Chiesa testimoniassero le loro dimenticate radici di popolo, rinunciando l’uno al ponte sullo stretto e l’altra devolvendo alle vittime del terremoto il suo 8 per mille che viene da quello stesso popolo, che sempre è stato con Essa generoso, e che ora per il terremoto e per crisi economica è in grande difficoltà?

Sarebbe un grande gesto di umanità che, questo sì, riqualificherebbe tutto il paese e farebbe trovare una nuova solidarietà e coesione sociale.

La Chiesa dal canto suo per un anno potrebbe tornare alle sue origini, riavvicinarsi al messaggio dei vangeli e ritornare a riempire alla domenica le Chiese di fedeli.

E’ un’illusione? E’ demagogia? Forse, ma bisognerebbe avere in tanti ancora la forza di sognare e di premere su queste istituzioni per il loro ed il nostro bene.

L’alternativa, molto più reale, come paventa tra gli altri anche Roberto Saviano, è che l’Abruzzo venga ricostruito da un comitato d’affari con probabili e pericolosi tentativi di infiltrazione della malavita organizzata sia essa camorra o altra mafia.

Non è retorico ricordarsi sempre che abbiamo l’arma del voto e che se non la usiamo in modo consapevole la colpa dei disastri passati e futuri sarà anche nostra.

Siamo stati noi, rinunciando ai nostri poteri di controllo, a mischiare la sabbia con il cemento. Ricordiamocelo.


Cani in adozione - Aprile 2009


Nella foto potete vedere alcuni dei nuovi arrivi al canile comunale di Verona.
Qui il link alla pagina dei cani in adozione.


13 apr 2009

San Giorgio decapita il Drago Berlusconi

Bisogna assolutamente ascoltarlo: basta un minuto...

Accidenti, avevo messo in soffitta la Chiesa e la Fede, ma mi toccherà riconsiderare tutto se ancora ho nell'anima un granello di sinistra.

Criminal Story - Claude Chabrol


Titolo: Criminal Story (La route de Corinthe)
Regista: Claude Chabrol
Attori: Christian Marquand Jean Seberg Maurice Ronet Michel Bouquet Saro Urzi'
Produttore: Ermitage Cinema
Genere: Giallo
Anno di produzione: 1967
Durata: 90

Grecia, ventre molle dell'Europa: la sicurezza dell’occidente è minacciata da degli scatolini elettronici che mettono in crisi il sitema di rilevamento radar della nato.
I servizi segreti americani intervengono con il miglior agente Ford, che viene però subito ucciso. Per equivoci e gelosia dapprima viene ingiustamente accusata la sua giovane compagna e collega Shanny (Jean Seberg). Risolto l'equivoco, una volta uscita di prigione, sarà lei a condurre a termine la brillante e rocambolesca indagine salvando così il nostro mondo.

Attraverso questa trama in un qualche modo classica e scontata, Chabrol ci offre una parodia dissacrante del cinema d’azione e di spie degli anni 60. La sceneggiatura e la regia sono dirompenti, i dialoghi ai limiti dell’assurdo, la psicologia dei personaggi inesistente le azioni ed i colpi di scena si susseguono senza alcuna necessità o legame logico. Tutto questo, condito da una notevole dose di sarcasmo e di humour nero, produce un effetto però piacevole e leggero. Vengono con sistematicità demoliti i clichè dei film di 007, del film d’avventura, della mitica Spectre e della sua S sostituita qui da una K, l'iniziale di un tagliapietre funebre e la sua segheria di marmi contro il mondo.
Un killer damerino, un po ‘greco e un po’ spagnolo, esotico di provincia.
Un Ollio (orfano di Stanlio) killer che si aggira tra i viali del cimitero creando un clima surreale/satirico di citazioni cinematografiche e farsesche; a suggellare il clima parodistico di quest’opera lo stesso Chabrol si concede un’apparizione, a tributare così il grande Hitchcock, nei panni di Alcibiade l’informatore che si vendeva per mille dollari e che verrà inseguito ed ucciso da tre killer travestiti da preti ortodossi. Ancora una caricatura di Onassis impenitente e patetico puttaniere.
Chabrol come si vede non si nega nessuno sfizio in questo film, e lo fa anche grazie alla recitazione stralunata e sopra le righe di una bellissima Jean Seberg che entra ed esce dalle scene del film come in gioco, un po’ eroina bondiana ed un po’ attrice antoniana.

Un unica nota negativa: lo stesso Chabrol ed il suo film cadono vittime in una certa meccanicità e ripetitività dei meccanismi parodistico/satirici che percorrono l'opera dall'inizio alla fine...


1000 grazie per il cemento impastato con la sabbia

Per il cemento impastato con la sabbia: grazie al muratore che l'ha fatto, grazie al capomastro che glielo ha ordinato, grazie al titolare dell'impresa che si è arricchito, grazie a chi non ha fatto i controlli e si è preso una bella mancia, grazie al capo dei controllori, grazie all'ufficio tecnico del comune che ha ignorato, grazie a sindaci ed assessori che hanno preso voti e finanziamenti, grazie ai magistrati che hanno fatto finta di non vedere, grazie ai governi che hanno fatto i condoni edilizi, grazie ai cittadini che li hanno votati.


12 apr 2009

L'editto Abruzzese dopo l'editto bulgaro

Secondo la Presidenza del Consiglio sembra che la libertà d'informazione, che le voci che non ripetono instancabilmente le litanie del coro e si pongano fuori, non siano da Tv pubblica. In particolare si riferisce a Santoro, reo d'aver criticato alcune disfunzioni e disservizi dei soccorsi pro terremotati, nell'ultima puntata di Annozero andata in onda.
Mi sembra che qui il problema non sia nemmeno più rappresentato da Berlusconi e dai vertici del Governo, ma addirittura dalla maggioranza delle persone che dinanzi a due verità o alle diverse sfaccetatture di una libertà, si fa prendere dall'ansia e non sopporta di dover pensare e dover fare delle considerazioni personali (non sia mai, se il pensiero non è omogeneizzato e pronto per l'uso non siamo più capaci di gestirlo).
Aggiungerei che la maggioranza degli italiani in fondo ama immensamente essere rappresentata come il coro dei media l'ha raccontata in questi giorni: solidale, efficiente, e che nel bisogno ritrova unità e fratellanza. Insomma nulla di nuovo se non il vecchio adagio: ITALIANI BRAVA GENTE.

Ok notizie: scrivi un post inutile con un bel titolo e avrai 1000 visite

Ok notizie: scrivi un post inutile con un bel titolo e avrai 1000 visite, scrivi un grande post con un titolo normale e non ti leggerà nessuno.
Questo è il limite di Ok notizie, peccato perchè altrimenti sarebbe un grande strumento.

Sheep - Pink Floyd


...
The Lord is my shepherd
I shall not want
He makes me down to lie
Through pastures green
He leadeth me the silent waters by
With bright knives
He releaseth my soul
He maketh me to hang on hooks in high places
He converteth me to lamb cutlets
For lo, He hath great power
And great hunger
When cometh the day we lowly ones
Through quiet reflection and great dedication
Master the art of karate
Lo, we shall rise up
And then we'll make the bugger's eyes water
...

11 apr 2009

La Pasqua dei terremotati stretti tra sciacalli e nuove disgrazie

Apprendo dalla radio di due nuove disavventure che stanno per abbattersi sui terremotati per Pasqua.
Da un lato il pericolo che arrivino a L'Aquila un esercito di turisti/sciacalli per pasquetta a vedere le disgrazie degli altri e una vera calamità, e cioè che il presidente del Senato passerà il giorno di Pasqua in mezzo a loro a confortare e a stringere mani.

Incontro - Francesco Guccini


E correndo mi incontrò lungo le scale, quasi nulla mi sembrò cambiato in lei,
la tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due.
Il sole che calava già rosseggiava la città
già nostra e ora straniera e incredibile e fredda:
come un istante "deja vu", ombra della gioventù, ci circondava la nebbia...

Auto ferme ci guardavano in silenzio, vecchi muri proponevan nuovi eroi,
dieci anni da narrare l'uno all' altro, ma le frasi rimanevan dentro in noi:
"cosa fai ora? Ti ricordi? Eran belli i nostri tempi,
ti ho scritto è un anno, mi han detto che eri ancor via".
E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, stoviglie color nostalgia...

E le frasi, quasi fossimo due vecchi, rincorrevan solo il tempo dietro a noi,
per la prima volta vidi quegli specchi, capii i quadri, i soprammobili ed i suoi.
I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway,
il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste:
la mia America e la sua diventate nella via la nostra città tanto triste...

Carte e vento volan via nella stazione, freddo e luci accesi forse per noi lì
ed infine, in breve, la sua situazione uguale quasi a tanti nostri films:
come in un libro scritto male, lui s' era ucciso per Natale,
ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio:
povera amica che narravi dieci anni in poche frasi ed io i miei in un solo saluto...

E pensavo dondolato dal vagone "cara amica il tempo prende il tempo dà...
noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa...
restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento,
le luci nel buio di case intraviste da un treno:
siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno..."

Le differenze tra Obama e Sarkozy




10 apr 2009

Terremoto, Funerali ed il dolore degli altri

Tutta Italia ha partecipato idealmente ai funerali di Stato delle vittime del terremoto che ha colpito L'Aquila e l'Abruzzo.
Il dolore degli altri non si può dividere ma solo sommare e moltiplicare.
Rimane sempre un fatto estremamente personale.

Link alla fotogallery

Metti In Circolo Il Tuo Amore - Luciano Ligabue

Dedicata a me...

Hai cercato di capire

E non hai capito ancora

Se di capire si finisce mai

Hai provato a far capire con tutta la tua voce

Anche solo un pezzo di quello che sei

Con la rabbia ci si nasce

O ci si diventa

Tu che sei un esperto non lo sai

Perchè quello che ti spacca

Ti fa fuori dentro

Forse parte proprio da chi sei

Metti in circolo il tuo amore

Come quando dici "Perchè no ?"

Metti in circolo il tuo amore

Come quando ammetti "Non lo so"

Come quando dici "Perchè no?"

Quante vite

non capisci

E quindi non sopporti

Perchè ti sembra non capiscan te

Quanti generi di pesci e di correnti forti

Perchè sto mare sia come vuoi te

Metti in circolo il tuo amore

Come fai con una novità

Metti in circolo il tuo amore

Come quando dici d

si vedrà

Come fai con una novità

E ti sei opposto all'onda

Ed è li che hai capito

Che più ti opponi e più ti tira giù

E ti senti ad una festa

Per cui non hai l'invito

Per cui gli inviti adesso falli tu

Metti in circolo il tuo amore

Come quando

dici "Perchè no ?"

Metti in circolo il tuo amore

Come quando ammetti "Non lo so"

Come quando dici "Perchè no?"


9 apr 2009

Un pc per comunicare con il mondo - FASE OPERATIVA

Prima di procedere con il post, prima di tutto un ringraziamento a tutti per la Vostra straordinaria disponibilità e solidarietà.
Grazie.

Si è deciso per questioni di praticità ed univocità di fare tutti capo a Marina, di cui riporto qui il post:

Ho appena parlato con Anna e abbiamo deciso di fare così: qui su Roma compriamo computer portatile, chiavetta USB e abbonamento. Poi un suo amico viene a ritirarlo a casa mia e glielo porta. Io posso anticipare i soldi ma mi dovete dire ESATTAMENTE che cosa comprare o qualcuno, cui io darei i soldi, dovrebbe comprare il tutto e portarlo a casa mia.
Chi vuole partecipare potrà versare il suo contributo sul mio c/c Banca Popolare di Novara presso filiale di Roma N. 2 Piazza Dante
Codice SWIFT: NVRBIT21062
IBAN IT34C0560803202000000002727
CIN C
ABI 05608
CAB 03202
C/C 2727 INTESTATO a Marina Pierani
CAUSALE VERSAMENTO: PC PORTATILE PER ANNA COLASACCO

Link al blog di Marina


Un pc per comunicare con il mondo

Poche righe rivolte solo ai frequentatori abituali del mio blog.
Ho parlato con Anna pochi minuti fa al telefono. Sta bene e stanno bene i suoi cari, è in gamba e ha però bisogno di reagire e tenere i contatti con il mondo e con noi.
Come avete visto sul suo blog ha espresso il desiderio di poter avere un pc con un collegamento wireless tramite chiavetta.
Allora poche chiacchiere e se siete d'accordo di donare una piccola somma io mi prendo l'onere di raccoglierla o se preferite uno di voi si prende questo compito (potrebbe anche essere ad esempio Zefirina che è più vicina ad Anna abitando a Roma o chiunque altro si senta di impegnarsi), compriamo il pc facciamo un abbonamento e glielo recapitiamo.
Ok? per contatti e per metterci d'accordo mandate una mail a 31canzoni@gmail.com

Qui ad esempio un link per rendersi conto del tipo di costi (credo che già il Toshiba sia un'ottima macchina):
http://www.mediaworld.it/offerte-promozioni/volantino/informatica/notebook.php

Un blog dall’Aquila terremotata, la testimonianza di un’amica

Stare zitti per pudore o manifestare comunque la propria solidarietà?
E come? Anche portando all’attenzione dei propri lettori abituali e casuali una voce viva e combattiva da L’Aquila, la voce di un' amica sopravvissuta: http://miskappa.blogspot.com/

8 apr 2009

Terremoto, spegnere la televisione per evitare di diventare pure noi sciacalli

Mi sta montando troppa rabbia, dispiacere e senso di impotenza per quello che è accaduto e sta accadendo in Abruzzo.
Credo che la soluzione sia il silenzio e il non guardare più la televisione che intanto non fa informazione ma solo bassa macelleria sulle vittime.
Uno spettacolo desolante da parte di tutta l’informazione televisiva che si affanna da giorni a curiosare l’umana sofferenza e a intervistare l’incessante andirivieni di nani e ballerine che pontificano e promettono e salvano.
Spegnere la televisione per non far parte del sistema per non partecipare alla grande abbuffata di morti vere e cordogli pelosi.

Il terremoto è un Reality Show, un megaspot elettorale – Dopo il GF il GT

Cerco di tenermi aggiornato sul terremoto in Abruzzo anche guardando la televisione, le immagini, ascoltando le vittime. Eppure non reggo più le cronache, i racconti. Impossibile resistere più di 5 minuti allo spettacolo osceno che i media stanno fornendo di una tragedia. Un esercito di sciacalli che cerca promozione e sensazionalismo attraverso il dolore degli altri.
Ho l’impressione che non sia più realtà dura e tragica ma rappresentazione; un reality show, con tempi, protagonisti, sceneggiature, dove i veri testimoni sono solo comparse che come in un gioco di prestigio appaiono e scompaiono a seconda delle esigenze registiche.
Dammi una casa distrutta e poi una persona che piange e poi un bambino con un peluche che guarda le rovine.
In questo spettacolo mediatico appare poi l’eroe, vestito di blu scuro, si aggira tra le comparse dispensa carezze, buoni consigli, saluta, conforta, rassicura, promette.
Penso ma quanto cinismo ci vuole per trasformare una tragedia in un grande spot elettorale?
Dopo il Grande Fratello il Grande Terremoto?

Per leggere qualcosa di reale e non mediato vi consiglio di leggere questo post di un'amica (link)


7 apr 2009

Terremoto: nessun aiuto, noi facciamo da soli



Terremoto – Cordoglio – Solidarietà – Polemiche – Esaurimento delle notizie – Solitudine – Cinismo – Sfruttamento

Terremoto – Cordoglio – Solidarietà – Polemiche – Esaurimento delle notizie – Solitudine – Cinismo – Sfruttamento.

Questo schema un po’ cinico ma altamente probabile, disegna le varie fasi di sviluppo della vicenda del terremoto in Abruzzo.

Nei prossimi giorni avremo modo di apprezzare che i media, finito di spolpare l’osso tragedia, complice un pubblico bulimico della sofferenza altrui, spegneranno pian piano i riflettori. Anche i politici lasceranno il set espositivo del loro impegno e della loro umanità/empatia nei confronti della popolazione.

Si comincerà una qualche polemica (ora sottotraccia, ma già presente) per l’ultima tranche di sfruttamento a fini elettorali, quindi comincerà il processo di rimozione collettivo salvo parlarne a spot tra qualche mese e poi un paio di volte l’anno.

La macchina della rassicurazione e dell’efficientismo gira già a pieno regime, il problema è già risolto.
Qualcuno ha già visto bene di farci entrare le new towns nella ricostruzione (sperando poi che non si rubi sul cemento come già si è fatto con l’ospedale de L’Aquila).

L’impressione è che la popolazione si stia rendendo pienamente conto della differenza di qualità tra le capacità delle persone che concretamente operano sporcandosi le mani, siano essi forze dell’ordine, vigili del fuoco, volontari della protezione civile ecc., e la qualità dell’arco di comando, di coloro che coordinano e organizzano. Si sa che in Italia in basso non mancano le persone in gamba.

Quando calerà il silenzio arriveranno gli approfittatori, gli amici degli amici a gestire le risorse a voi destinate, e quindi l’esortazione sin d’ora è datevi da fare e pensate di poter contare solo su voi stessi altrimenti tra dieci anni vi troverete ancora precari e abbandonati.


6 apr 2009

Per ricostruire l'Abruzzo dopo terremoto si potrebbero utilizzare i soldi già stanziati per il ponte sullo stretto di Messina

Per riparare ai danni del terremoto in Abruzzo serviranno molti ma molti fondi.
Sappiamo tutti che l’Italia non ha grandi disponibilità e per evitare di sentire le solite promesse di finanziamenti destinati rimanere sulla carta, sarebbe il caso che almeno una parte dei soldi previsti per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina fossero stanziati a favore delle vittime del terremoto. Ci sono migliaia e migliaia di persone rimaste senza casa. Credo che la loro esistenza ed il loro futuro siano prioritari a quello di un ponte che non servirà a nulla.
Se la richiesta sarà solo mia di sicuro non conterà nulla.
Quindi esorto i bloggers a farla propria e a diffonderla in più possibile.

Silvio chiede "Vengo anch'io" e Obama risponde "No tu no"


Obama ha incontrato tutti, ma proprio tutti, i leader del G20, con un'unica eccezione: Silvio Berlusconi.
Il premier si è affannato, ha chiesto, la nostra diplomazia si è mobilitata per aver un incontro riservato, ma nulla Obama non ha voluto saperne.
Forse qualcosa significa questo smacco clamoroso. Dovrebbe far pensare e far capire che non contiamo nulla e che la nostra premiership non è gradita.
Alla fine Berlusconi si è praticamente autoinvitato alla Casa Bianca, ottenendo "un vedremo che si può fare".
Nel video la trascrizione cantata del verbale della vicenda.


5 apr 2009

Le dimissioni di Berlusconi e la classe dirigente italiana

Senza scomodare Gramsci e la sua analisi sul sovversivismo delle classi dirigenti italiane, mi chiedo quando le classi dirigenti italiane, le elites economiche di questo paese si decideranno a scaricare Berlusconi ed il suo mediocre governo.
La vecchia analisi di far pagare i propri errori alla popolazione, pur ancora attuale, lo stanno infatti facendo anche in questa crisi, è superata dai fatti e dalla storia: in altre parole non funzionerà ancora a lungo e soprattutto non sarà sufficiente a salvarci dal baratro economico.
Le classi imprenditoriali se non miopi dovrebbero lasciare andare Berlusconi al suo destino, non sostenendolo più.
Risulta del tutto evidente che non è adatto a guidare il paese in questo momento di crisi.
Non si tratta solo delle varie figuracce che ha rimediato nei giorni scorsi, ma soprattutto della constatazione della marginalità dell'Italia in ambito internazionale.
Non basta dire faccio le cose, in europa bisogna farle, non la si da a bere come nel belpaese.
Abbiano il coraggio di chiedergli di dimettersi per l'Italia e per tutti noi.
Possibile non vedere che le uscite estemporanee e le gaffes oltre a coprire il vuoto delle proposte italiane (quali? su quali temi?) trascinano nel declino anche la nostra produzione industriale?

Abbiate il coraggio di chiedergli di farsi da parte. Il paese vi sarà grato e debitore per sempre.

Lucky Man - Emerson Lake & Palmer


Per assecondare la malinconia della domenica, ho ripescato questa bellissima canzone del 1970 tratta dall'album "Emerson, Lake and Palmer" dell'omonimo gruppo.
Oggi non li ascolto praticamente più, pur avendo la loro discografia completa, ma da ragazzo erano uno dei miei gruppi di rock progressivo di punta.
Risentiti ora risulta che negli anni 70 furono sicuramente sopravvalutati, ma questa "Lucky Man", è ancora una grande canzone, forse il miglior pezzo della loro carriera, una voce, una chitarra e una grande scrittura.
Grazie ELP.

4 apr 2009

Berlusconi la Merkel, la Nato e l'ennesima figura da pirla


Non si sa più cosa dire.

Quando anche la Musica diventa occasione di razzismo

Questo blog nacque per parlare e discutere soprattutto di musica; poi, complice il periodo storico che stiamo attraversando, spesso mi son lasciato coinvolgere politicamente, con il blog a sbandare verso altri lidi di attualità.
La musica e l'arte sono o dovrebbero anche mezzi di comunione ed unione tra culture e persone tra loro diverse.
Spesso vediamo che una canzone, una musica, un quadro, una poesia avvicinano mondi che sembrano lontanissimi.
Quando questo succede è gioia e speranza.
In questo momento buio della nostra storia nazionale, accadono addirittura episodi in cui la musica diventa scusa per esclusione e razzismo.
E' quanto accaduto a Valdagno, nella vicina Vicenza.
Una brutta storia, l'ennesima, in cui un ragazzo ivoriano che era entrato nel coro “Amici dell'Obante”, un coro che canta canzoni di montagna, delle nostre montagne è stato espulso ed allontanato dai colleghi.
Il ragazzo ivoriano, (l'ho sentito cantare e a parte la suggestione di sentire un africano che canta le canzoni della nostra vecchia tradizione di montagna), cantava anche bene: bella voce, ottima intonazione (per quel che ne posso capire).
Il fatto triste ed allarmante è che è stato espulso dal coro perchè in ultima analisi apparteneva ad una cultura altra da quella italiana, quindi veneta, ed infine di Vicenza e Valdagno.
Ovviamente i coristi si difendono e respingono le accuse di razzismo e parlano di difetti di pronuncia del dialetto veneto.
Io non sono addentro al dialetto specifico di Valdagno, ma sono (ahimè) veneto, e da quel che capisco, mi sembrava che cantasse un'ottima cadenza...
Questa della dizione mi sembra la classica foglia di fico a nascondere la vergogna del razzismo...

Energumeno austriaco tiene ferma per 7 secondi una Lamborghini Diablo


Toccherà mettere anche un'etichetta "Imprese inutili".

3 apr 2009

Gli UFO filmati e raccolti in video dalla NASA


Agli extraterrestri che volano sui dischi oppure che sono piccoletti, verdi e con le antenne, anche sforzandomi non riesco a credere, nonostante ciò questo collage di filmati ed immagini raccolte dalla NASA ha un suo indubbio fascino e mistero.
Vedendolo, la fantasia e l'immaginazione si accendono come dinanzi a un buon film di fantascienza.

2 apr 2009

Berlusconi al G20: nonno e nipotini


Quando si dice non sentire l'età. Eterno ragazzone simpaticone.

Born to Run and Born to Sleep


Si potrebbe dire due visioni della vita, due manifesti programmatici o l'eterno dissidio della vita interiore.

Vinitaly acqua e vino



A giudicare dal traffico anzi dall’intasamento che interessa tutta la città e dalle code in autostrada, anche quest’anno il Vinitaly (2 – 6 aprile 2009), avrà un grandissimo successo di pubblico.
Si attendono 160.000 persone per l’inaugurazione ed i segni li ho visti in circonvallazione già nella parte opposta della città rispetto al quartiere fiera.
Sotto una pioggia battente, ci ho messo un’ora ad arrivare in ufficio…
Questa sera si replica, i 160.000 si muoveranno verso il centro e la periferia e le città limitrofe, 160.000 alticci, al di là dei limiti di legge per quel che riguarda l’alcolemia, ma vigili e polizia chiuderanno un occhio ed anche due in nome dell’economia.


1 apr 2009

Quando il medico è amico della Lega e fa il delatore

Quando il medico, anche se di Napoli, è leghista o zelante con il potere, i diritti umani finiscono nella discarica e parte la denuncia per reato di clandestinità.
E' successo a Napoli, all'ospedale Fatebenfratelli dove Kante, clandestina e madre del piccolo Abou, si è rivolta per partorire il piccolo.
Immediato è partito il fax alla questura di Posillipo. Il bambino per i primi giorni Le è stato sequestrato e le è stato concesso di vederlo solo per la gentilezza ed umanità di alcuni operatori sanitari, ma non ha comunque potuto allattarlo. Poi visto che si trattava di un abuso e che la legge ancora non è in vigore il piccolo le è stato restituito
La Legge deve ancora entrare in vigore e già qualcuno, nell'italietta degli sceriffi la applica, commettendo per ora un abuso ma tra poco compiendo un atto legittimo, anzi gradito al potere costituito.
Tutto questo non è disumano? Dov'è finita la nostra civiltà millenaria, quella civiltà di cui amiamo riempirci spesso e volentieri la bocca? Era un luogo comune pure questa, la nostra millenaria civiltà. Ora alla televisione questa realtà scomoda di un figlio strappato alla madre non ce la rappresentano mentre di Napoli amano rappresentarci il fatto che ora la "monnezza" non c'è più. Manca solo il Vesuvio e Pulcinella e poi saremo felici e contenti. Italiani spaghetti e mandolino.
Vedi articolo su Repubblica.

Beneath The Underdog - Charles Mingus


"In altre parole, in me ci sono tre persone. La prima occupa sempre il centro, indifferente, senza preoccupazioni, senza emozioni; osserva e aspetta l'occasione di esprimere quello che vede agli altri due. La seconda è come un animale spaventato che attacca perchè teme di essere attaccato. E poi c'è una persona piena d'amore, forse troppo, che permette agli altri di penetrare nel sancta sanctorum del proprio essere, si fa insultare, si fida di tutti, firma contratti senza leggerli, e si lascia convincere a lavorare sottocosto o gratis, e quando si accorge che l'hanno fregato, vorrebbe uccidere o distruggere tutto quello che gli sta intorno, compreso sè stesso per punirsi di essere stato tanto stupido. Ma non ce la fa e si rinchiude in sè".