
Presto per giudicarlo ora a caldo. Sicuramente ha fatto dei passi avanti, non ancora sufficienti. Il fatto che abbia riconosciuto l'importanza della resistenza è senz'altro un fatto politico per uno come lui (benvenuto un po' in ritardo ma benvenuto), mentre le richieste di equiparazioni tra i combattenti per la libertà e i repubblichini rimangono inaccettabili.
Resta un fatto: l'importanza che si sia mosso tra imbarazzi e mal di pancia e l'impressione che voglia mettere in difficoltà la componente fascista del suo schieramento, li voglia spiazzare scartando in avanti.
Credo che più che un riconoscimento, pur importante della festa fondante della democrazia italiana, questa sua prima uscita alla festa della liberazione sia da leggere come un tentativo riuscito di limitare gli ex AN all'interno del PDL e cominciare l'opera di omogeneizzazione del suo nuovo partito.
Fini è già stato attaccato e sorpassato. Lui altrettanto disinvolto e spregiudicato con la storia si trova però frenato da personaggi quali La Russa e Alemanno che gli faranno perdere il confronto interno nel PDL.
Resta un fatto: l'importanza che si sia mosso tra imbarazzi e mal di pancia e l'impressione che voglia mettere in difficoltà la componente fascista del suo schieramento, li voglia spiazzare scartando in avanti.
Credo che più che un riconoscimento, pur importante della festa fondante della democrazia italiana, questa sua prima uscita alla festa della liberazione sia da leggere come un tentativo riuscito di limitare gli ex AN all'interno del PDL e cominciare l'opera di omogeneizzazione del suo nuovo partito.
Fini è già stato attaccato e sorpassato. Lui altrettanto disinvolto e spregiudicato con la storia si trova però frenato da personaggi quali La Russa e Alemanno che gli faranno perdere il confronto interno nel PDL.