7 giu 2010

Hanno rubato la povertà ai poveri


Dopo l'appello di Banfi per una pensione sociale, un sussidio a Laura Antonelli che vive in indigenza, ora analogo appello viene lanciato sui media pure per Helmut Berger che ha dissipato tutto e vive con 200 euro al mese pagati dallo Stato Italiano.

A me, anche se famosi, dispiace sempre che le persone si riducano alla povertà e alla disperazione.
Dispiace anche di più vedere come nei fatti i ricchi e famosi abbiano rubato ai poveri l'unica cosa che avevano: la povertà. Nei media gli ultimi del mondo nemmeno hanno più quella, il loro unico status che permetteva loro di esistere: ora semplicemente non esistono più. L'immagine sotto non fa gossip, non fa audience fa solo dolore e per un po' voyeurismo malato. L'avvoltoio ha finito di attendere.

10 commenti:

silvano ha detto...

L'avvoltoio che attende che il bambino muoia è in effetti meno piacevole delle cosce e delle tette della Antonelli.

Ernest ha detto...

Concordo con tutto quello che hai scritto Silvano e il commento di Gap.
Ormai quei volti sono i sommersi, sono gli scomparsi. E comunque sia ogni notizia del genere è usata per spettacolo in quella che dovrebbe essere informazione.
un saluto

Zio Scriba ha detto...

concordo solo in parte: dici cose sacrosante e intelligenti, ma secondo ma partendo da uno spunto sbagliato, che rende l'ultima immagine un colpo un po' basso: personalmente sapere che lo stato aiuta un poeta indigente o un'attrice finita male mi dà MOLTO meno fastidio delle tante persone andate in pensione a 40 anni dopo aver fatto per un po' di tempo le maestrine più o meno assenteiste... L'italiA è già uno dei paesi che sputano con più compiacimento sugli artisti, attaccare la legge Bacchelli in nome dei negretti mi pare francamente troppo.
Che poi sia uno scandalo che la cosiddetta informazione cavalchi in senso spettacoloso e gossipparo 'sti argomenti sono il primo a dirlo, ma infatti da noi sono anni che l'informazione non esiste, e mi chiedo come cavolo sia possibile che ancora ci sia gente che guarda i telegiornali...

silvano ha detto...

Zio, l'hai dovuta tirare un po' da tutte le parti per evincere che volevo attaccare la legge Bacchelli?!

Zio Scriba ha detto...

Scusami, Silvano, per me l'attacco se c'era era sfumato e indiretto, riscontrabile più nelle immagini che nel tuo testo: a me l'avvoltoio-Pulitzer subito dopo due candidati (magari indegni, magari strombazzati da tg di merda, magari proposti da teste di cazzo) all'assegno Bacchelli non è che sia piaciuto molto, ma ripeto, non volevo polemizzare con te, soltanto offrire spunti di discussione magari, come mio solito, un pochino fuori tema.
Approfitto per dirme un'altra, sul modo in cui si usano le foto di bimbi che muoiono di fame: ho conosciuto un missionario coi controcazzi, che rischiando più volte la pelle ha costruito pozzi, acquedotti e fontane, e adesso va in giro a mostrare foto di negretti più sani e paffutelli dei nostri bambini. Dove i bambini muoiono di fame e sete la colpa è dell'avidità criminale di capitalisti e multinazionali, di mercanti di armi e di schiavi (oltre che dei governanti locali e di certi religiosi delle alte sfere...) e non certo di quei cattivoni di europei che spendono soldi per i loro artisti, oppure (altra cagata demagogica che si sente spesso) per i mangimi di cani e gatti. Ma, ripeto, non è che io abbia visto questa demagogia nel tuo post, sono riflessioni suggeritemi dall'uso che spesso si fa di certe immagini per alimentare sensi di colpa non sempre giustificati e non sempre indirizzati verso i bersagli giusti, tutto qua.

silvano ha detto...

Zio, nemmeno io volevo essere polemico. Volevo solo mettere in risalto come la rappresentazione della realtà sia sempre più inesistente ed edulcorata.
ciao.

allelimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Zio Scriba ha detto...

* allelimo
evidentemente tu possiedi un senso di "noi", "loro", "essi" che a me, per fortuna o purtroppo, manca del tutto, e che in questo caso sta alla base di sensi di colpa, terzomondismi e razzismi alla rovescia. Io non mi sono mai sentito parte di nessun "noi", e l'essere casualmente nato in un posto e in un'epoca in cui sono arrivato (quasi) tranquillamente a 43 anni invece di morire a 3 per fame o malattie fa di me un fortunato, ma non certo un assassino. Altrimenti dovrei coltivare sensi di colpa cristianotto-autolesionisti anche per il fatto di essere nato QUI nel 1967 anziché SEMPRE QUI pochi decenni prima, quando si crepava di pellagra...
Non posso impedirti di sentirti un assassino. Io non mi ci sentirò MAI.

allelimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Zio Scriba ha detto...

intendevo che mi manca il senso di appartenenza a un determinato gruppo, sia in positivo che in negativo (a parte il gruppo degli interisti, ma quella è una malattia, e nemmeno leggera) :-))

in effetti avevo forzato le tue parole: non parlavi di assassinio ma di omicidio colposo, o di omissione di soccorso.

chissà, sul poter fare di più probabilmente hai ragione, ed è una cosa che vale per tutti noi umani, visto che ci siamo rassegnati a chiamare "Utopia" quello che altro non sarebbe che un modo giusto, buono, intelligente e realizzabilissimo di stare al mondo senza farci del male e dandoci una mano a vicenda.
Sei incredibile: rompendo un po' il cazzo riesci a emendare e migliorare anche le mie posizioni più, apparentemente, definitive... :-)))

E grazie al padrone di casa per aver reso possibile questo piccolo confronto: tra parentesi volevo aggiungere che quanto dici sulla rappresentazione edulcorata della realtà è giustissimo e condivisibile!