Le nove ore dell'operazione di Taricone hanno battuto i sette anni di Dell'Utri.
Così si potrebbe sintetizzare la giornata mediatica di ieri.
Folle si sono commosse alla notizia della morte di Pietro Taricone. Esperti in tv, la moglie di Rutelli, Barbara Palombelli, annunciava ieri sera a tarda ora che la dipartita dell'eroe del Grande Fratello aveva sconvolto di dolore folle di giovani in giro per l'Italia. La disperazione correva e corre sul web.
Persino Saviano si è lasciato andare ad una pubblica dichiarazione sul Taricone in base al fatto fondamentale che avevano frequentato la medesima scuola pur non essendo i due nemmeno compagni di classe.
Non è polemica la mia, ma solo l'assistere basito alla rappresentazione di una realtà solo televisiva: si diventa famosi e meritevoli di ossequio e ricordo solo se si appare alla tv.
La tv determina la realtà per le masse e per noi che della massa facciamo parte anche se ce ne vorremo distinguere.
Il fatto gravissimo che il co-fondatore di Forza Italia sia stato condannato anche in appello per associazione mafiosa non conta nulla nel racconto mediatico, anzi la rappresentazione mediatica dello stesso racconta una verità diversa di una sostanziale innocenza.
Questa mattina alla macchinetta del caffè la mia cartina di tornasole (i discorsi dei colleghi e delle colleghe) erano per quadi il 100% focalizzati su Taricone e solo un accenno a Dell'Utri "che in fondo contro di lui c'è poco e il prossimo giro (azzardo un'interpretazione: processo di cassazione!?) lo assolvono. "
Così si potrebbe sintetizzare la giornata mediatica di ieri.
Folle si sono commosse alla notizia della morte di Pietro Taricone. Esperti in tv, la moglie di Rutelli, Barbara Palombelli, annunciava ieri sera a tarda ora che la dipartita dell'eroe del Grande Fratello aveva sconvolto di dolore folle di giovani in giro per l'Italia. La disperazione correva e corre sul web.
Persino Saviano si è lasciato andare ad una pubblica dichiarazione sul Taricone in base al fatto fondamentale che avevano frequentato la medesima scuola pur non essendo i due nemmeno compagni di classe.
Non è polemica la mia, ma solo l'assistere basito alla rappresentazione di una realtà solo televisiva: si diventa famosi e meritevoli di ossequio e ricordo solo se si appare alla tv.
La tv determina la realtà per le masse e per noi che della massa facciamo parte anche se ce ne vorremo distinguere.
Il fatto gravissimo che il co-fondatore di Forza Italia sia stato condannato anche in appello per associazione mafiosa non conta nulla nel racconto mediatico, anzi la rappresentazione mediatica dello stesso racconta una verità diversa di una sostanziale innocenza.
Questa mattina alla macchinetta del caffè la mia cartina di tornasole (i discorsi dei colleghi e delle colleghe) erano per quadi il 100% focalizzati su Taricone e solo un accenno a Dell'Utri "che in fondo contro di lui c'è poco e il prossimo giro (azzardo un'interpretazione: processo di cassazione!?) lo assolvono. "
12 commenti:
E' questa l'Italia, di cosa ti stupisci? Lo so che dirlo a te è inutile, lo sai come lo sanno i tuoi lettori.
Avevo un post pronto su Taricone e sulle implicazioni sociali e sociologiche del personaggio, qualcuno si è spinto a dire che era l'emblema dell'essere e non dell'apparire. Ho avuto un conato di vomito e ho cancellato tutto. Sarebbe stata una battaglia persa.
Il problema sono gli italiani che continuano a fregarsene dei processi, della corruzione lampante, del fatto che un senatore è stato condannato a 7 anni per mafia, e ieri dalle parti di forza italia si festeggiava per i due anni in meno...
un saluto
Caro Gap ieri ho sentito dire che Taricone è la via italiana al self made man, il sogno italiano del ragazzo di provincia che diviene famoso ecc.
Poveraccio nemmeno è colpa sua tutta questa strumentalizzazione.
Mi sembra che tutti qui abbiamo pietà per lui. Eventualmente mancanza di pietà è la rappresentazione parossistica della pietà televisiva che con la pietas ma anche con la pietà non ha nulla in comune.
E' appunto la pietas che mi ha impedito di scrivere. Avrei dovuto colpire lui, vittima non so quanto inconsapevole, di questa società per colpire i parolai, i commentatori ad ogni costo nei giornali, nella tv e nei blog. A volte è meglio tacere.
Per una volta che non volevo essere polemico...scriverò un post sulla difficoltà di capirsi per commenti.
Quanto alla pietas, invece sarebbe molto gradito un tuo contributo.
diciamo che la condanna di dell'utri avrebbe avuto poco risalto sulle tv di berlusconi (tutte, ormai?) anche se nel mondo non ci fosse stata alcuna altra notizia
quanto a taricone è stato uno dei personaggi televisivi più importanti dell'ultimo decennio, quindi è in un certo senso giusto lo spazio datogli all'interno mezzo televisivo
Pietà si, ma per la figlioletta che aveva un genitore talmente responsabile, anzi due, da andarsene in giro a rischiare la vita per cosa?
per questo dico che questo è un paese finito..
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