23 apr 2010

Comunione e Liberazione triumphans - Maurizio Lupi nuovo leader del PDL


Si comincia ad intravedere la futura leadership del PDL dopo Berlusconi, interpretata sempre più nettamente dall’Onorevole Maurizio Lupi.
Lupi, ovvero Comunione e Liberazione, che fa proprio il PDL producendo nei fatti una rivoluzione della politica italiana e distinguendola da quella degli altri paesi occidentali e democratici.
In una società dove le categorie di destra e sinistra non sono più rappresentative e quelle localistiche non hanno prospettiva, il laboratorio politico italiano si sta muovendo verso una contrapposizione tra, da una parte, un partito sempre più guidato da CL e che diventerà sempre più confessionale e, dall’altra, da un movimento laico e portatore delle istanze delle democrazia borghese e della netta divisione tra stato e chiesa.

Non credo che sia un caso che, ormai nella percezione popolare, uno con la storia di Fini venga sempre più percepito come più vicino ad una sinistra sempre meno identitaria che non alla destra attuale. Con le vecchie categorie (destra/sinistra) questo dovrebbe essere un assurdo, ma temo che le vecchie categorie sempre meno spieghino la politica italiana perché quest’ultima sta evolvendo verso nuovi sbocchi alquanto preoccupanti.

17 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Be', se la scelta fosse tra Fini e questo viscido integralista religioso (nonché affarista mafioso, perché quelli lì la parabola dei Talenti la applicano alla lettera, non nel senso di talento ma di Moneta) mi sa che tappandomi il naso, anzi STRAPPANDOMI il naso dovrei vedere nell'ex fascista il meno peggio... Il che è tutto dire su come siamo conciati...
Io sarò sempre un mite e un non violento, ma a una faccetta così vien voglia di dargli fuoco: COMBUSTIONE E LIBERAZIONE!!

dario ha detto...

Silvano, pero' c'e' anche la possibilita' che questo teatrino di contrapposizione ai vertici del PdL sia appunto solo teatrino, e cioe' la scissione sia pilotata per sconvolgere le categorie di destra e sinistra, rifondando la nuova sinistra con Fini e la nuova destra con il resto del PdL. Il che fa schifo, ma a me pare ancora peggio. Se la scissione non e' una vera scissione, ma solo un modo per "diversificare il mercato", be', ci vedremo una politica monolitica e una oppposizione inglobata nel sistema.

Gli ecologisti comprano la Prius, gli spandimerda invece il Rav4, ma i soldi finiscono sempre in tasca alla Toyota.

Euterpe ha detto...

Caspita Silvano questo tuo post con le riflessioni che stimola avrebbe, dal mio punto di vista, necessità di essere dibattuto in uno spazio più ampio di un commento su un blog.Non ti nascondo che sarebbe molto interessante poterne discutere in prima persona.Di certo sta il fatto che le vecchie classificazioni della politica nazionale hanno ormai fatto il loro tempo e bisogna porsi in una nuova prospettiva che supera i consueti concetti di Destra Sinistra e Centro.Sono d'accordo anche con lo Zio.

dario ha detto...

Allora, che magari poi io sia disposto a votare Fini tappandomi il naso forse e' anche vero, ma che la sinistra e la destra non rappresentino piu' il reale, be', io ci andrei cauto.

I valori di solidarieta', di ecologia, di democrazia (quella che parte dalla base), dai piu' pratici ai piu' astratti, be' sono di sinistra, il liberismo, l'autoritarismo, l'assistenzialismo sono valori di destra. Possiamo chiamarli con nomi diversi, ma i valori ci sono e sono ancora vivi.
Che poi non ci sia un partito di sinistra che rappresenta la sinistra e' un altro discorso.
Se poi uno come Fini, per qualunque ragione (io sospetto che sia finalizzata a costituire un ricettacolo piu' o meno credibile per gli affaracci sporchi del PdL, ma potrei anche sbagliarmi), rappresenta i valori di sinistra, allora suona strano, perche' e' stato fascista fino all'altro ieri. Ma questo non costituisce la morte dei valori di sinistra. Al piu' rappresenta l'impossibilita' contingente di realizzarli.

Insomma, ce la mettono in culo, ma metterla in culo non e' necessita'.

Webbatici ha detto...

Lupi è tanto temibile per quanto mi fa schifo. Lo ricordo una sera ad Anno Zero, implacabile e violento. E' pericoloso per la politica per quanto lo è Bagnasco nella chiesa.

Anonimo ha detto...

La politica italiana e' sempre piu' schizofrenica. Ormai e' psicopatia dichiarata.

Lucien ha detto...

Quoto Webbatici. Lupi è uno dei uno dei peggio insieme a Giovanardi. Per quanto riguarda Fini, si è svegliato un po' tardi, dopo che il Caimano gli ha comprato e fagocitato 3/4 di partito.
Ormai le campagne acquisti non si fanno più nel Milan.

silvano ha detto...

Per Dario: per me le categorie di una sana democrazia sono e rimangono destra e sinistra nelle loro varie modulazioni. Ritengo anche che quella cui stiamo assistendo da anni sia una pericolosa deriva demagogico populista. Mi sembra però che si stia andando in un'altra direzione. Da un lato una sinistra che non sa più comunicare e dall'altro una destra che sta diventando qualcosa di diverso da tutto quello che si è visto finora, se è vero che pure una persona di provenienza e formazione missina si sta allontanando per mancanza di regole democratiche minime all'interno del PDL.
La teocrazia affaristica è troppo anche per Fini. Ma il modello lombardo dovresti conoscerlo...

unwise ha detto...

così a prima vista sembra un Ferengi...

Disco Boomer ha detto...

si sta avverando un mio incubo di qualche tempo fa; sognai di un muezzin cattolico che chiamava alla preghiera da un campanile ! :O(

dario ha detto...

Ah, se vuoi dire che nella politica italiana la sinistra non fa piu' la sinistra e la destra estrema e' piu' democratica di quel coacervo di criminali che e' il PdL, allora ti do' ragione.... anzi, ripensando agli aspri battibecchi tra noi nell'ultima annata di blog, direi che sei tu che stai dando ragione a me, piu' che altro.

Se pero' la sinistra non sa (o non vuole) fare la sinistra, e la destra non sa (o non vuole) fare la destra, be', non significa che siano tramontati i valori dell'una ne' dell'altra.

La tua interpretazione degli atti di Fini ha senso solo se in effetti non e' vera la mia interpretazione che sia tutto un teatrino per accaparrare alla grande coalizione Fini-Berlusconi-Bossi anche i voti di quella fetta di intellettuali-intellettualoidi (o almeno non deficenti) senza patria, rimasti orfani della sinistra e ancor piu' del populismo idiota della destra.

Ora, si potrebbe cercare le colpe di questa situazione, ma non lo faccio perche' sai gia' bene come la penso. Mi preme solo sottolineare che i valori puri della sinistra sono ancora vivi, e quindi lo sono anche i miei personali.

Tra parentesi preciso che "democrazia" e' un valore di sinistra se interpretato etimologicamente, cioe' governo del popolo. Contrapposto all'autoritarismo che e' proprio della destra. Senza alcun giudizio morale.

ReAnto ha detto...

Quel molliccio lì! O_O

Ernest ha detto...

più che politica questi sono incubi!
un saluto

listener-mgneros ha detto...

A forza di lavarci la mano destra e scivolare...finiremo nel sapone, di nuovo.

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Dire che sinistra e destra sono termini superati in politica, può significare due cose profondamente differenti. L'una che ormai il pensiero dominante c'ha infettati tutti quanti fino a renderci tutti omologati, per cui perchè dividerci? Un'altra interpretazione, completamente differente è che il discirmine oggi passa attraverso nuovi temi, ma allora mi chiedo quali sono? E' una questione enorme, temo che non ne usciremo con un post e i suoi commenti.

Anonimo ha detto...

la questione è, più che sui termini: non "dimenticarsi" dalla parte di chi stare (cosa che l'opposizione ha scordato allegramente!)

Lucien ha detto...

Avevo parlato di campagne acquisti?
A tal proposito.... giusto un pensierino per il fedele ministro della difesa:

http://tinyurl.com/25ofxvj