La notizia della cattura a Reggio Calabria del Boss Tegano e della folla che lo applaude e protesta contro la polizia e lo Stato perchè hanno catturato un uomo onesto e buono, noto benefattore, è una di quelle notizie che fanno fare il pieno di voti e consensi alla Lega.
Fa anche pensare, qui al Nord, che non c'è un'Italia ma che ce ne sono molteplici e che alcune sono terzo mondo economicamente e culturalmente.
La folla che reclama contro la polizia scava un fossato, delinea un confine, provoca rigetto.
Io mi sento più affine ad un austriaco, ad un tedesco, ad un francese, che non ai miei concittadini di Reggio Calabria. Non voto per la lega e non sono per la divisione dell'Italia.
E però questi spettacoli osceni di questa folla mafiosa e connivente e di una società che reagisce in modo debole e rassegnato sono intollerabili.
Al Nord o al Centro dell'Italia nessuno andrebbe a protestare perchè hanno arrestato un delinquente.
Si dice che al Nord siamo razzisti...verissimo, però qui Rosarno non esiste, non esistono i rom che fuggono da accampamenti in fiamme a Portici inseguiti da una folla isterica e infiltrata dalla camorra.
Eppure gli stereotipi son duri a morire e tutti ne veniamo influenzati.
L'immagine di un Nord razzista ed egoista e di un Sud tollerante e altruista è una fesseria.
Fa anche pensare, qui al Nord, che non c'è un'Italia ma che ce ne sono molteplici e che alcune sono terzo mondo economicamente e culturalmente.
La folla che reclama contro la polizia scava un fossato, delinea un confine, provoca rigetto.
Io mi sento più affine ad un austriaco, ad un tedesco, ad un francese, che non ai miei concittadini di Reggio Calabria. Non voto per la lega e non sono per la divisione dell'Italia.
E però questi spettacoli osceni di questa folla mafiosa e connivente e di una società che reagisce in modo debole e rassegnato sono intollerabili.
Al Nord o al Centro dell'Italia nessuno andrebbe a protestare perchè hanno arrestato un delinquente.
Si dice che al Nord siamo razzisti...verissimo, però qui Rosarno non esiste, non esistono i rom che fuggono da accampamenti in fiamme a Portici inseguiti da una folla isterica e infiltrata dalla camorra.
Eppure gli stereotipi son duri a morire e tutti ne veniamo influenzati.
L'immagine di un Nord razzista ed egoista e di un Sud tollerante e altruista è una fesseria.
Certo bisognerebbe capire perchè quei cittadini vadano a reclamare la liberazione di un mafioso, bisognerebbe contestualizzare, leggere la storia, capire che una questione meridionale esiste...ma non sempre se ne ha voglia o tempo o forza e a chi, come me, è di sinistra al Nord, ogniqualvolta succedono questi fatti al Sud, la Lega presenta il conto che si paga in termini di isolamento e perdita del residuo consenso. Hai voglia a dire che siamo un paese unico ed unito, che non è giusta la politica della Lega, hai voglia di parlare di solidarietà, di parlare di inclusione...
16 commenti:
http://www.lametropolis.it/briganti.htm
"La storia è cominciata cu savoia e camma fà…"
"La storia è cominciata cu savoia e camma fa..."
Non è un caso se ormai la roccaforte del partito dell'amore è diventata il sud...
ho sempre più nostalgia di Maria Teresa d'Austria....
sia a nord che a sud mi sembra ci sia un gran senso di rispetto per chi ha il potere e i soldi, meglio se fatti in maniera disonesta. in questo non vedo grosse differenze, un sacco di italiani non desiderano altro che essere dominati da tali signori
Non Marco non sono d'accordo. Io non ho mai visto qui la folla che si ribella alla polizia quando arrestano un malavitoso. Nè ho visto interi quartieri scendere in strada ad intralciare lo svolgimento di retate e di arresti.
ok, ciò che volevo dire è che anche al nord uno come berlusconi è venerato da molti come un dio.
e di prove che sia un criminale ce ne sono parecchie...
Mi viene in mente la scena finale del "Caimano" di Moretti, dove i giudici che lo hanno appena condannato vengono aggrediti a molotov...Ecco, con la retrocessione culturale che c'è in atto rischiamo seriamente di vedere queste scene anche al nord, se non si fa una rivoluzione (cit. Monicelli).
Complimenti per la tua analisi (che non fa una grinza, o ne fa pochissime) e per il coraggio che hai avuto nel pubblicarla, ben sapendo quanto sia facile, su questi argomenti-tabù, venir fatti superficialmente passare per leghisti e razzisti, solo per aver tentato delle serene (e ragionevoli) considerazioni antropologico-culturali. In esse la generalizzazione è al tempo stesso sbagliata e necessaria, se non vogliamo che l’untuosa melassa del politically correct porti alla paralisi di ogni riflessione (nessuno ignora che la Calabria è la terra d’origine del Premio Nobel per il Progetto Genoma, e che nel Nord Italia vivono fior di mascalzoni, di violenti, di rozzi e di bestie ignoranti, ma non è questo il punto).
E poi sappiamo benissimo, anche se pure questo è argomento-tabù, come esista un pesante e diffuso razzismo strisciante anche contro di “noi”, neanche fossimo tutti berlusconiani, leghisti, schiavisti miliardari o fan ciellini della sindaka Mestizia Monatti, o tutti poveri cretini che come il Trota non hanno neppure un amico meridionale, o non hanno mai messo piede nello splendido sud…
Anni fa mi capitò di seguire una trasmissione in cui si intervistavano ragazzi del centro-sud per chiedere cosa pensassero dei loro connazionali del nord: la risposta più gentile che mi capitò di sentire fu: “Quelli non so’ neanche italiani, so’ ffrancesi!” In un certo senso chi lo disse non aveva tutti i torti.
Credo che il tuo discorso sull’”affinità”, ovviamente soggettivo, e grossolano finché si vuole, sia un dato di fatto abbastanza condivisibile. (In fondo, se andiamo a vedere, anche i più irriducibili fan del signor moggi ben difficilmente sono persone del nord…)
Anch’io come te mi sento più spontaneamente affine a un francese che a un calabrese. E non credo ci sia niente di male. Questo non significa sentirsi superiori, non significa non potersi rispettare, e convivere da persone intelligenti e civili. A patto che il rispetto sia reciproco.
@Zio Scriba: sottoscrivo in toto...non poteva esser detto meglio
Hey Silvano, questa è bella : il tuo live traffic feed invece che da Varese mi dà in arrivo da Cologno Monzese! (Di solito mi etichettava come Milan, anche se sono dell'Inter...) :D
Sarò mica sotto controllo da parte del controspionaggio del nano, eh... :D
Forse però ti sfugge qualcosa, che quegli applausi non erano per niente spontanei, ma organizzati dalla malavita, è stato uno show, ed evidentemente molti ci son cascati in pieno. In ogni caso, questo paragone stesso tra Nord e Sud significa che già il tarlo ha cominciato ad agire, purtroppo...
Caro Vincenzo, non vi è alcun tarlo che mi rode. Quanto alle persone costrette ad applaudire, è certamente un fatto che si verifica pure in altri luoghi. Penso ad esempio a Palermo, dove credo vi sia ugualmente un problema di mafia ma dove, quando si verifica che qualcuno applauda un boss, o manifesti contro lo stato, si produce la dura reazione della parte sana della società che organizza cortei e proteste contro la mafia. Questo è mancato a Reggio Calabria. E questa mancanza è molto grave. Così grave che nulla la può giustificare. Non si può restare così passivi perchè viene il dubbio legittimo che la passività sia connivenza. La società deve reagire in quella ed altre regioni (in Sicilia l'hanno capito e lo fanno). Non si può sempre aspettare la pappa pronta: è da 150 anni che la pappa non arriva...è altamente probabile che non arriverà mai, per cui la pappa bisogna farsela da soli. La mia regione (che non mi piace e che detesto per molti aspetti) credo che sia stata sino agli anni 50 (sto parlando del 900) una delle più povere d'Italia tanto che qui l'emigrazione è stata record dagli inizi del 900 e per i 50 anni successivi (emigrazione superiore e o uguale a quella del Sud). Nelle campagne si moriva di fame (letteralmente) e di pellagra e nessuno ha mai aiutato i nostri contadini ma solo li ha sfruttati. Eppure ad un certo punto a costo di inenarrabili sacrifici si sono procurati da sè il benessere perchè hanno capito che mai sarebbe arrivato altrimenti.
E' un dramma aspettare ma per taluni è anche comodo.
Quanto al fatto che si insinui su di me che ho tarli o simpatie leghiste, significa proprio non avermi minimamente capito dopo mesi che ci si frequenta.
Io sono dell'idea di tifoseria organizzata non applausi del popolo... Il potere, la prevaricazione va da nord a sud solo che a seconda dei luoghi dove si presenta indossa una tuta o magari giacca e cravatta.
Un saluto
Caro Silvano, niente di personale. Mi riferivo piuttosto al clima complessivo, anche come risulta da alcuni dei commenti che ho letto. In ogni caso, è evidente che il successo della Lega è innanzitutto di natura ideologica, come spero di argomentare meglio in un post che scriverò sul mio blog. Nessuno si può ritenere immune dalle influenze ambientali. Dire che questo pericolo c'è, secondo me è un metodo importante per guardarsene. Sarebbe molto peggio far finta di niente.
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