E' difficile essere liberi. Liberi veramente. E' difficile per me esserlo persino sul blog dove mi accorgo di autocensurarmi, di autolimitarmi. Limiti e censure di cui non soffrirei se tenessi un diario tradizionale cui nessuno può accedere.
Così decido di non pubblicare un post che probabilmente non verrebbe capito o frainteso, o mi astengo dal compiere azioni (semplici commenti e confronti), su altri blog che per una qualche ragione, spesso per vanità deluse, ho deciso che non meritano di essere più frequentati.
La strada per la libertà è lunga, anche per una libertà di piccolo cabotaggio come quella dei diarii on line.
Così decido di non pubblicare un post che probabilmente non verrebbe capito o frainteso, o mi astengo dal compiere azioni (semplici commenti e confronti), su altri blog che per una qualche ragione, spesso per vanità deluse, ho deciso che non meritano di essere più frequentati.
La strada per la libertà è lunga, anche per una libertà di piccolo cabotaggio come quella dei diarii on line.
15 commenti:
Invece i post scomodi dovresti pubbliarli, ricorda che qui tu sei in padrone di casa e puoi mandare al diavolo chiunque ti aggredisca.
Per quanto riguarda blog di altri, ammetto che anch'io a volte mi astengo dal fare commenti che non verrebbero capiti dalla maggioranza dei lettori di un certo blog, ma più che altro per la stessa logica espressa sopra, per rispetto a quel padrone di casa.
Però i post "scomodi" creano dibattito. Sono necessari.
capisco ciò che dici. io però certo di limitarmi il meno possibile. sì vabbè evito giusto post di insulti gratuiti che potrebbero solo portarmi a delle cause in tribunale, per il resto cerco di dire sempre quello che mi passa per la testa. anche a costo di ricevere critiche che arrivano, chissà perché, soprattutto per i post religiosi
D'accordo, ci sono cose da diario personale che nessun essere sensato metterebbe su un blog... ma al di là di un giusto limite di decenza, di rispetto di sé stessi, e di precauzione contro querele da parte di stupida feccia arrogante e permalosa, ti prego: NON censurarti mai, NON censurare mai nessuno, e NON perdere tempo con blog dove si censura! :-)
vero quando scriviamo sui blog esiste una specie di autocensura, come dice lo zio non andremmo a scrivere cose che invece potrebbero essere scritte su un diario da cassetto, ma è una sorta di autoregolazione... non censuriamoci da soli ragazzi, il grande fratello vuole questo.
un saluto
Quando mi appresto a scrivere un post o a pubblicare un video mi ripasso mentalmente, come un'abitudine, l'articolo 21 della Costituzione. Con in mente quello tutto il resto svanisce. Mi volete criticare? Accomodatevi. Mi volete dar torto? Siete i benvenuti. Certo, essere frainteso è fastidioso. Ma qual'è l'alternativa? Restare in silenzio? Non mi sembra molto saggio. Se sono frainteso, cerco di spiegarmi meglio. e se proprio non vengo capito. E sti cazzi! Io so di non vaneggiare e qualcuno che coglie ciò che dico c'è sempre
Sbagli...ma posso capirlo.
Io non so' se sia una questione di mancanza di libertà...l'associo di più ad una sorta di pudore, quando mi capita di non postare qualcosa che vorrei invece comunicare..in genere cose molto personali....il rischio di essere fraintesa, poi, lo vivo come un vera e propria fobia...
capisco, ecco perch� mi limito alla musica, dove almeno l'unica censura me la impone il mio gusto.
In linea di massima non mi censuro, anzi. nel blog ho trovato il posto dove dare libero sfogo a quello che mi passa per la testa, lo sai perchè lo leggi. Anche quando commento non penso di limitarmi e vorrei che neanche gli altri, perlomeno nel mio spazio, lo facessero. al massimo polemizzo anche duramente, anche questo lo sai ehehehe. vai avanti per la tua strda e non condizionarti. Il problema dell'essere capito me lo pongo poco.
Quoto Silvano.
A volte sorgono delle remore, a volte...
vero..mi accorgo che certe volte non dico esatamente quel che penso..tendo a semplificare e di conseguenza a banalizzare i concetti..o a limare gli spigoli...
Ma lo sai che hai scritto un post molto bello, nella sua semplicità?
Mi riconosco molto in quello che dici: anch'io nei blog tendo a semplificare e a smussare parecchio... tra l'altro, mi rendo conto che cerco di apparire più coerente di quanto sia in realtà... nella vita di tutti i giorni, in effetti, non è che la coerenza sia proprio il mio forte, almeno per quanto riguarda i miei interessi e i miei hobby.
Non esiste la libertá assoluta. In genere si media sempre con il presente che si vive. Si media con se stessi e le autocensure, con la timidezza, con il pudore e la paura, con i limiti posti dalla sensibilitá. Il blog é una lettera aperta, una cosa nuova, ma assomiglia anche a una riunione in cui un oratore parla perché ne ha voglia a una platea che lo ha scelto perché ne ha voglia. Ovvío che non si é spigolosi. D'altra parte all'oratore piace parlare ed al pubblico ascoltare ed intervenire. La stori la vedo cosí. Umberto NL
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