22 lug 2016

Capitalismo della sorveglianza

Interessante la tesi, e nella sostanza vera, dopo Facebook a cui inconsapevolmente si raccontano le proprie preferenze politiche, sessuali, le proprie relazioni, il proprio lavoro, etc. ecco i giochini tipo pokemon go per monitorarci potenzialmente su tutto, addirittura, fosse di una qualche utilità, possono sapere a che ora esco alla mattina dove mi reco a far la spesa, a bere il caffè. Un vero grande fratello che raccoglie miliardi e miliardi e di dati li riorganizza e li vende. Lavorare per le grandi multinazionali pagando....povero Karl si ribalterà nella tomba.

18 lug 2016

Spleen

« Quando il cielo basso e cupo pesa come un coperchio
schiaccia l'anima che geme nel suo eterno tedio,
e stringendo in un unico cerchio l'orizzonte
fa del dì una tristezza più nera della notte,
quando la terra si muta in umida spelonca
dove la Speranza, come un pipistrello,
va battendo i muri con la sua timida ala
e picchia la testa sui fradici soffitti;
quando le immense linee della pioggia
sembrano inferriate di una vasta prigione
e muto, ripugnante un popolo di ragni
dentro i nostri cervelli dispone le sue reti,
furiose ad un tratto esplodono campane
e un urlo lacerante lanciano verso il cielo
che fa pensare al gemere ostinato
d'anime senza pace né dimora.

-Senza tamburi, senza musica, sfilano funerali
a lungo, lentamente, nel mio cuore: la Speranza,
Vinta, piange, e l'Angoscia atroce, dispotica,
pianta, nel mio cranio riverso, il suo vessillo nero. »

13 lug 2016

Sciacalli digitali, carogne e treni

Sciacalli digitali 24 ore al giorno 7 giorni alla settimana e per tutto l'anno pasqua e natale compresi.

Ignoranti reali, sapienti digitali, culture fatte con google acceso e per gli approfondimenti wikipedia bignami di tutto.
I colpevoli individuati subito, la presidenza del consiglio, la presidenza della regione, boia chi molla. 
Una risposta per tutto in tempo reale, (non) scrittori moderni tuttologi che scagazzano intelletto e moralità fazio samente a destra e a manca, intellettuali da facebook indistinguibili dalla sora lella grassa e sudata che ragionano e scrivono con la mentalità dello sciacallo che per vivere deve correre e arrivare per primo alla carogna ancora calda.
Intellettuali di provincia tristi idoli di gente miserrima, sottoproletariato urbano normalizzato e patinizzato digitalmente, che riscattano i loro fallimenti con i like di gente che non sa nemmeno più parlare e pensare.
Donne e uomini  squallidi pasolinianamente cancellati morti evaporati che ragliano e sbavano sulle carogne in cambio di una frazione di secondo di visualizzazione da parte di altri disperati che espongono i loro volti osceni e sorridenti per convincersi di esistere, narcisismo d'accatto unico antidoto conosciuto contro una realtà di non esistenza disperata.

L'unica cosa decente che ho letto