28 feb 2009

Vasco Rossi e Pannella


A me piacciono entrambi, nulla in più da dire, se non che per fortuna esistono tutti e due. Vasco Rossi è una persona molto saggia ed intelligente al di là di chi giudica con superficialità il suo personaggio.

La pietà del Cardinale Barragan

'Se Beppino Englaro ha ammazzato allora e' un omicida; se non ha ammazzato Eluana allora non e' un omicida. Abbiamo un comandamento, il quinto - spiega il Cardinale Barragan, presidente del Pontificio consiglio per gli operatori sanitari per la pastorale della salute - che dice non uccidere. Chi uccide un innocente commette un omicidio e questo e' chiaro'. 'Gia' una volta ho parlato con Beppino Englaro - aggiunge - e penso di non dover aggiungere nulla di piu'.

Mi verrebbe da chiedere "ma se uno uccide un colpevole, di furto, taccheggio, omicidio, allora non si deve più considerare un assassino?, cioè si può uccidere chiunque non sia innocente?", e questa d'accordo è una provocazione.

Più interessante è come risponde alle parole del Grande Cardinale Barragan, il piccolo parroco di Paluzza:
""Gli uomini di Chiesa moderino il linguaggio, non si può usare un linguaggio come quello del cardinale Barragan. Beppino ha sbagliato, lui sa che ho una visione opposta alla sua, ma tra noi c'è rispetto. Usare parole come "assassino" o "omicida" e apostrofare una persona in questo modo non è da cristiani".

Già non è da cristiani nè da uomini.

Segnalo anche lo splendido articolo di Adriano Sofri su Repubblica.




Il nucleare non è per i Pirla

Quando era il momento di costruire le centrali nucleari noi non l'abbiamo fatto.
Ora non le costruisce più nessuno e noi ci stiamo accingendo a costruirle.
Tra dieci anni ci sarà meno industria pesante in Italia e quindi avremo bisogno di meno energia; che senso ha costruire oggi delle centrali nucleari che nascono già tecnologicamente vecchie e che, se e quando saranno terminate, saranno pure decrepite?.
Follia tipicamente italiana, gettare risorse finanziarie dalla finestra (perchè ne abbiamo tanti).
Infine per l'energia nucleare ci vogliono paesi seri, non pirla come noi. Io già vedo la camorra che sotterra nell'entroterra napoletano le scorie nucleari.

27 feb 2009

Buon compleanno 31canzoni

Esattamente un anno il 27 febbraio 2008, cominciò l'attività di questo blog.
Ancora prima mi ero fatto un account blogger, ma non l'avevo mai utilizzato.
Devo dire che partii, senza grande convinzione e ponendomi un obiettivo allora irrealistico : raggiungere in un anno le 10.000 visite.
Dopo i primi mesi in apnea, con nessun commento (grazie Efisio, tu sei stato in assoluto il primo) e pochissime visite, le cose e la fortuna hanno fatto sì che quell'obiettivo sia stato raggiunto ed ampiamente superato (vedi link).
Cosa dire? Un grazie a tutti quelli che sono passati, che hanno letto e commentato, grazie di cuore.
Non avrei mai detto di poter conoscere così tante persone, tutte diversamente belle ed interessanti.
Alcune di queste le ho conosciute di più, ci siamo sentiti per telefono, superando così imbarazzi reciproci e quella virtualità comunque implicita in internet.
Grazie ancora e buona continuazione a Voi ed a 31canzoni.
Qui potete leggere il mio primo post (sarete tra i primi!).
Infine il fatto che il 27 febbraio sia anche il mio compleanno è puramente casuale.
ciao.

26 feb 2009

Scatti di realtà


Fotografie che raccontino il sociale, questo si prefigge l' iniziativa “Scatti di realtà”, di provare a raccontare attraverso lo sguardo e le sensibilità dei blogger e di chi vorrà partecipare il tema della povertà economica, sociale, relazionale, ambientale.

L'iniziativa intende stimolare le persone , attraverso un percorso visivo e descrittivo, relativamente alle tematiche delle nuove e vecchie povertà, del degrado ambientale, dell'emarginazione, del disagio, per cercare di dare una prospettiva inedita e reale, uno sguardo non filtrato dai media, attraverso immagini e storie da dentro la nostra società, tratte dal nostro quotidiano.
E' un argomento complesso, lo so, ma ne potrebbe uscire un bel lavoro, pieno di spunti interessanti di discussione.
Per partecipare bisogna mandare una foto inerente i temi sopracitati ed un testo che può andare da una semplice didascalia ad un racconto più articolato che la spieghi e contestualizzi a questo indirizzo email: scattidirealta[at]gmail.com
Le vostre mail verranno poi pubblicate su questo blog: http://scattidirealta.blogspot.com
Non verranno pubblicati post di anonimi.

25 feb 2009

Lo Sciopero virtuale


Tempi duri sarebbero questi per il grande Eisenstein, che al giorno d'oggi potrebbe al massimo occuparsi della regia di Amici sotto la supervisione di Maria De Filippi, visto che nella nostra Italia, tramontata la moda della finanza creativa siamo arrivati ai diritti fantasma e agli scioperi virtuali:
La delega al governo prevede "l'istituto dello sciopero virtuale, che può essere reso obbligatorio per determinate categorie professionali le quali, per le peculiarità della prestazione lavorativa e delel specifiche mansioni, determinino o possano determinare, in caso di astensione dal lavoro, la concreta impossibilità di erogare il servizio principale ed essenziale". In sostanza, lo sciopero viene regolarmente proclamato, ma i lavoratori vanno regolarmente a lavorare per garantire il servizio ai cittadini. (link)

Revolution - Beatles inediti


E' il take 20 della canzone Revolution dal White Album, o una'abile manipolazione? Sembrerebbe l'inedito take 20... per ora.

Maroni non buttare via i nostri soldi

Nei giorni scorsi hanno suscitato un certo scalpore due notizie strettamente correlate. La prima è che la mafia ha (finalmente?) scoperto Skype come strumento di comunicazione sicuro e non intercettabile.
La seconda è che il Ministro dell'Interno Robero Maroni vuole finanziare un team di esperti per trovare un modo di intercettare Skype.
Beh, che il Ministro Maroni provi a leggersi qualcosa e rinunci, è inutile spendere soldi pubblici per una cosa impossibile come imprigionare uno Tsunami o un terremoto.
Lasci perdere e legga questo articolo: Link.


24 feb 2009

Che ti succede Google?


Che succede al Grande Google? Che succede al vero Grande Fratello dei nostri giorni? Pochi giorni fa per un "errore umano" andarono in tilt tutti i servizi della grande G, e questa mattina non ho potuto accedere alla posta per più di due ore. Per non parlare di Blogger dove continuo a perdere lettori dall'elenco "segui questo sito". Poi io ho anche i documenti su google documents e le foto su picasa.
Non è che il tutto stia per fare un big crash e che mio ritroverò, come si suol dire, in "braghe di tela?"
La posta me la posso salvare scaricandola con Thunderbird, i documenti me li posso salvare sul disco rigido, le foto pure, il blog...come faccio a salvarlo? Che mi salvo tutti gli html dei contenuti?
E allora a cosa mi serve usare Google?
Google non fallire anche tu. Saremmo più soli, ma forse anche più liberi?

Eyesight to the Blind - B. B. King & David Gilmour


I Pink Floyd sono il mio gruppo preferito. Ho adorato ed adoro tutto quello che hanno fatto, anche le cose meno riuscite. Poi c'è David Gilmour, il mio primo guitar hero ed uno dei più grandi di sempre.
Ebbene ascoltatelo qui con B.B. King, lui sempre grande ma suona con timore reverenziale accanto al vecchio leone del blues. Si potrebbe dire che David fa volare la sua chitarra ma B.B. King lui non suona la chitarra, la respira, la vive, la sua Lucille parla: in effetti la sua non è una chitarra ma una parte del suo corpo, come le mani, il cuore l'anima.

23 feb 2009

A mezzanotte va La Ronda del piacere


Le mani dei partiti sulla sicurezza. Una parte delle ronde ha infatti un colore politico: in testa, sventolano le bandiere della Lega Nord, seguite da quelle di An, Destra di Storace, Forza Nuova e Fiamma tricolore. "Il rischio di politicizzazione della sicurezza - avverte l'Associazione nazionale dei funzionari di polizia - è reale e ci riporta alla memoria tempi che credevamo superati". Tratto da la Repubblica.

Allora mi chiedo la popolazione è consapevole del perchè questi gruppi vengono organizzati? Stiamo deragliando. Quello che sta per avvenire ed essere istituzionalizzato è una bomba ad orologeria. E se questi si allargano sentendosi forti di un potere che li giustifica?
E a Verona mia città non è che mi ritroverò davanti alla sera girando per le vie del centro gli assassini di Tommasoli ora autorizzati dal Prefetto e dal Comune?
Chi mi difenderà? Dovrò difendermi da solo?
E' questo che vogliono?
Temo di sì.

Youtube Dubber

Con questa applicazione, puoi cambiare la colonna sonora sonora di qualunque video caricato su youtube spostandola su qualunque altro, puoi scambiarle come più ti piace, senza limite.
In questo esempio ho preso il video di "funny cats" e l'ho mixato con la musica del Benny Hill Show, il risultato è divertente (link al video).
E' molto semplice basta cliccare qui e provare:
Youtube Dubber.

22 feb 2009

Carta vince a Sanremo


Nella foto Carta e Sanremo.

La prima volta di Silvio Berlsuconi


Me lo ricordo il '94, come Moretti, rimasi incredulo davanti alla televisione.
Ne parlavo un paio di giorni fa al telefono con un amico di quanto eravamo ingenui. Quanto era ingenuo Occhetto con la sua gioiosa macchina da guerra.
Che batosta allora e poi nel 2001 e poi l'anno scorso.
Per anni la sinistra ha sottovalutato Berlusconi e quante sberle ha preso in cambio.
Per battere uno squalo ci vuole un altro squalo, non per niente Prodi due volte/due vittorie.
Adesso speriamo che il PD tiri fuori uno squalo a sua volta, Franceschini è un bravo ragazzo e basta.
Ci vuole uno cattivo e furbo, una volta si sarebbe detto "un bel democristiano", ce ne sarà pure uno da qualche parte.
Moriremo democristiani, vabbè non è il massimo ma sempre meglio che berlusconiani o fascisti.
E se non troveremo uno squalo da contrapporgli meglio farsi una bella scorta di marijuana e fumarsela tutta, nascosti in casa per non essere arrestati.


21 feb 2009

L'astro nascente del Partito Democratico


Di questo passo ci troveremo a votarlo.

20 feb 2009

L'albero di Bruce Springsteen


L'albero delle influenze non solo musicali, ma più ampiamente culturali che hanno agito su Bruce Springsteen.

19 feb 2009

Sul testamento biologico non lasciamo decidere al Governo

Appello dei medici del 9 febbraio 2009

“LA LEGGE SUL TESTAMENTO BIOLOGICO NON PUO’ CONTENERE UN PREGIUDIZIO ANTISCIENTIFICO NE’ ESSERE IN CONTRASTO CON IL CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA.”

Aderisci all'appello anche se non sei medico.


Appello giuristi del 15 febbraio 2009

Testamento biologico
La legge del governo sul fine vita viola i diritti umani

I professori di diritto civile contestano punto per punto le aberrazioni della proposta di legge governativa.

Leggi tutto...



18 feb 2009

Se la sinistra italiana va in malora

Se la sinistra italiana va in malora, forse non è solo colpa di Veltroni.

"Avvocato condannato per corruzione per aver protetto Berlusconi"
titola l'International Herald Tribune. Nel pezzo a firma di Rachel Donadio, apparso anche sul New York Times, si mostra sorpresa per il fatto che la notizia, "che avrebbe mandato in fibrillazione il sistema politico di diversi Paesi", non abbia meritato l'apertura dei telegiornali serali italiani, monopolizzati dalle dimissioni di Walter Veltroni da segretario del Partito Democratico dopo la sconfitta alle elezioni in Sardegna di Renato Soru. "Così la notizia del giorno non era la corruzione, ma il dominio sempre più esteso sull'Italia di Berlusconi", si legge sul quotidiano, che sottolinea, in un lungo e duro articolo, come da co-imputato nello stesso processo, Berlusconi sia riuscito a garantirsi l'immunità grazie al Lodo Alfano e come "in 15 anni di dominio della vita politica italiana, sia riuscito a trasformare ogni sconfitta legale in un capitale politico". E ancora: "Più Berlusconi riesce a manipolare il sistema a suo vantaggio, più italiani sembrano ammirarlo"
Articolo tratto da la Repubblica.

Siamo un paese da barzelletta, e la cosa più comica è che rischia pure di arrivare qualche commento su questo blog, in cui cervelloticamente si paventerà che Veltroni Deus ex machina di tutti i problemi e le sconfitte, si sia dimesso per oscurare la notizia della condanna dell'avvocato Mills e quindi proteggere il suo compagno di merende Berlusconi.

Siamo a questo.

17 feb 2009

I fan di Bruce Springsteen


Quelli che è da Born to Run che non fa più un disco,
Quelli che senza la E Street Band non è nessuno
Quelli che come i concerti degli anni 70

Non è più quello di una volta
E' sempre meglio più passa il tempo e più è incredibile
Ascolto solo The Wild, The Innocent and the E Street Shuffle

Quelli che soli al mondo invece di Boss lo chiamano Patron
Quelli che non so cosa farci ma quando sento Thunder Road piango
Quelli che ascolto solo lui ma ho tutti i bootleg

Ma mi piacciono tutti i suoi dischi anche quelli brutti
Lo amo e basta
Il Boss non si discute

Quelli che Patti Scialfa non fa parte della E Street ma è lì perchè ha sposato il Boss (e ci tocca sopportarla)
Quelli che contano il tempo prima e dopo Springsteen
Quelli che fanno le vacanze solo per andare ad ascoltarlo in giro per il mondo

Quelli che dopo Milano 85 stop
Quelli che fa sempre le stesse canzoni ma come le fa lui non le fa nessuno
Quelli che quando morirà che cosa facciamo

Al Bentegodi nel '93 era lunedì di Pasquetta ma pioveva e faceva un freddo cane
E' sempre il numero 1
E' sempre generoso

Quelli che c'eri a Milano nel 2003 sotto il diluvio universale io mi sono preso tutta l'acqua
Quelli che l'ultimo disco non mi piace ma me lo compro lo stesso
Quelli che continueremo ad amarlo.

Amo Bruce Springsteen perchè è una delle ultime icone della musica rock, e per quanto si discuta sappiamo che quando smetteranno lui e Bob Dylan se ne saranno andati due tra gli ultimissimi giganti della stirpe di Elvis, Cash, e sarà finita un'epoca.
All'orizzonte nulla per ora che li possa sostituire.

16 feb 2009

All Work and no Play makes Jack a dull boy - Shining


All Work and no Play makes Jake a dull boy All Work and no Play makes Jake a dull boy All Work and no Play makes Jake a dull boy All Work and no Play makes Jake a dull boy All Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boy All Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boy All work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boy All Work and no Play makes Jake a dull boy All Work and no Play makes Jake a dull boy All Work and no Play makes Jake a dull boy All Work and no Play makes Jake a dull boy All Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boyAll Work and no Play makes Jake a dull boy



15 feb 2009

Sardegna, prove tecniche di risveglio nazionale


Tutta l'Italia guarda oggi alla Sardegna.
I timori e le speranze sono tutti concentrati sull'isola.
Io ho fiducia che i sardi sappiano indicare la via del risveglio a tutto il paese.

La foto del governatore uscente Renato Soru è pubblicata grazie a
Cesco.

Una lunga storia d'amore - Gino Paoli


...Io ti conosco da sempre ti amo da mai...

Dall'album Milestones - Un incontro in jazz
Gino Paoli, Enrico Rava, Flavio Boltro, Danilo Rea, Rosario Bonaccorso, Roberto Gatto.





14 feb 2009

Vota la Foto

SI PUO' VOTARE SOLO UNA FOTO
Per il voto, dovete inserire un commento nella foto che avete scelto. Per i voti anonimi saranno validi solo dopo verifica con mail. Le prime quattro saranno sottoposte ad un'ultima votazione.
Potete votare fino alla mezzanotte di domani domenica 15 febbraio.
Link per votare.

13 feb 2009

Canzone n. 23 "Like a Rolling Stone" - Bob Dylan


Un proverbio inglese dice:A rolling stone gathers no moss, (Una pietra che rotola non fa muschio).
Anno 1965 Dylan è stanco, si sente imprigionato nel ruolo di folk-singer che gli sta stretto, il successo gli arride. Blowin' in the wind è diventata un inno, un sinonimo di pacifismo, l'archetipo della canzone contro la guerra, i Byrds stanno portando verso il numero uno della classifica americana di vendita dei 45 giri "Mr. Tambourine man", e Dylan è insoddisfatto.
Allora fa la cosa che sa fare meglio: prende un foglio bianco e scrive-scrive-scrive. Scrive e cerca la via d'uscita. Cerca qualcosa di completamente nuovo. Alla fine la troverà e sarà l'album "Highway 61 revisited": uno dei dischi realmente fondamentali per la musica rock.
Bob Dylan parlando di Highway 61 revisited" ha dichiarato:"Il rock 'n' roll non mi bastava non rifletteva la realtà della vita. Quando mi sono dedicato alla musica folk, ero consapevole che si trattava di una cosa più seria. I brani sono colmi di disperazione, tristezza, trionfo, fede nel soprannaturale, sentimenti più profondi… C'era più vita reale in una sola frase di quanta ce ne fosse in tutti i temi del rock 'n' roll. La vita è una faccenda complessa e il rock 'n' roll proprio non la rifletteva. Se sono riuscito a fare qualcosa di importante, è stato proprio fare incontrare questi due generi".
La Highway 61 è la via del blues che dai confini con il Canada va fino a New Orleans. Dylan percorre questa strada alla ricerca di una sintesi tra le diverse radici della musica americana. Alla ricerca del suono elettrico e nervoso del blues, del rock'n'roll e della musica folk. Like a rolling stones è il coraggio di lasciare una via già tracciata, sicura e confortevole per cercare qualcosa di nuovo, è il coraggio di non farsi catturare dai clichè, dalla pappa pronta, dal business; del sapere essere liberi anche quando, e soprattutto quando, la libertà la si deve conquistare e pagare in prima persona; è la forza di rischiare in proprio rinunciando a tutto per realizzare realmente ciò che si vuole, è saper vivere senza compromessi....quanti di noi sono disposti a farlo?
Accade ai grandi il colpo di genio, saper scartare nervosamente, e scrivere una canzone che cambia in 6 minuti e pochi secondi la storia della musica rock. Quel colpo di batteria all'inizio, l'organo di Al Kooper che entra maestoso, la chitarra di Mike Bloomfield, la voce sempre sgraziata di Dylan, il testo che è un'invettiva che, sempre sostenuta dalle note dell'organo, incede e cresce e ...poi.nulla sarà più come prima ...per sempre.


Data l'eccezionalità della canzone, ne propongo insieme alla portentosa versione di un Dylan in stato di grazia anche una dei Rolling Stones. Mick Jagger è uno dei più grandi cantanti rock di sempre e qui è straordinario.




Riporto anche il testo in italiano, merita:

Come una pietra che rotola
C'era una volta in cui ti vestivi così bene
per prima cosa lanciavi una moneta ai barboni, non è così?
La gente avrebbe parlato, detto: "Sta' in guardia bambola, sei destinata alla rovina"
Pensavi che volessero tutti imbrogliati
ed eri solita ridere su
ogni persona che frequentavi abitualmente
Adesso non lo dici più a voce alta
adesso non ne sei più tanto orgogliosa
ora che devi scroccare il tuo prossimo pasto
Come ci si sente
come ci si sente
nello stare senza casa
come un completo sconosciuto
come una pietra che rotola?
Sei andata nella migliore scuola, Signorina Solitudine
ma ne hai imparato solo il succo
nessuno ti ha insegnato come vivere nella strada
e ora ti sei ritrovata a viverci
dicevi che non ti saresti mai compromessa
con il vagabondo, ma ora ti rendi conto
che non ti sta fornendo alibi
sebbene lo fissi nel vuoto dei suoi occhi
e gli domandi se vuol fare un accordo?
Come ci si sente
come ci si sente
nello stare da soli
senza una casa
come un completo sconosciuto
come una pietra che rotola?
Non ti sei mai girata a guardare la disapprovazione dei giocolieri e dei pagliacci
quando scendevano a scherzare per te
non hai mai capito che non erano bravi
non dovresti permettere che le altre persone ti prendano a calci
Di solito cavalcavi il cavallo cromato con la tua diplomazia
c'era chi portava sulla sua spalla un gatto siamese
non era dura quando scoprivi
che non era veramente dove si trovava
e dopo prendeva da te tutto ciò che poteva rubare
Come ci si sente
come ci si sente
nello stare da soli
senza una casa
come un completo sconosciuto
come una pietra che rotola?
La principessa sulla torre, e tutte le belle persone
stanno bevendo, pensando a che hanno fatto
scambiandosi ogni tipo di regalo e cosa preziosa
ma sarebbe meglio se tu tirassi il tuo anello di diamanti, sarebbe meglio se lo impegnassi, piccola
di solito sei così divertita
dal Napoleone vestito di stracci e dal linguaggio che usa
Vai da lui, ti chiama, non puoi rifiutare
quando non hai niente, non hai niente da perdere
ora sei invisibile, non hai segreti da nascondere
Come ci si sente
come ci si sente
nello stare da soli
senza una casa
come un completo sconosciuto
come una pietra che rotola?

Grazie Bob.


12 feb 2009

Parigi, una passeggiata al Pere Lachaise


Una lunga passeggiata una mattina d'inverno al cimitero del Pere Lachaise.
Andai per vedere la tomba di Jim Morrison, di Chopin, Petrucciani, personaggi della storia e gente comune.
Ci rimasi 4 ore camminando lungo quei boulevards tra le tombe.
Parti del cimitero vecchissime ed abbandonate, con erbacce e piante che crescono in modo disordinato tra le tombe di due secoli fa', persone e storie dimenticate.
Lapidi divelte dalle radici degli alberi, pietre spezzate, tombe sollevate e storte.
Ho camminato a lungo, avanti ed indietro cercando di vedere il più possibile. Alcuni tratti dei lunghi viali erano affollatissimi di turisti, altre parti del cimitero completamente isolate, non sembrava più nemmeno d'essere nel centro di Parigi, solo silenzio ed il rumore delle foglie schiacciate dalle scarpe.
Mi sono presto dimenticato di Morrison, ed ho solo girato e girato incontrando la tomba dove Simone Signoret e Yves Montand sono seppelliti insieme, e dove lui le è finalmente fedele, quella di Murat e poi la tomba di Michel Petrucciani affiancata a quella di Chopin.
Poi sconosciuti che in vita furono dei potenti a giudicare dalla magnificenza delle loro tombe di famiglia, dei veri e propri tempietti neoclassici.
Infine lapidi di povera gente in stato di abbandono e ricoperte di muschio.
Poi un rumore di voci forti, e la tomba di James Morrison, gli immancabili frichettoni che si facevano una canna seduti sulla lapide. In fondo un modo di onorare Re Lucertola.
Ad un certo punto si è fatto tardi, 4 ore fanno presto a passare talvolta pur non avendo visto che le tombe di poche delle moltissime personalità che là sono seppellite.
Me ne sono andato e fuori da quell'enorme area, Parigi era splendida e viva come sempre.

Clicca qui per vedere tutta la fotogallery.

11 feb 2009

Alla ricerca della tolleranza perduta


Ho frequentato l’asilo dalle suore orsoline, ho frequentato la Chiesa, anzi la Parrocchia sino ai 15 o 16 anni.
Il mio parroco, i miei catechisti mi hanno sempre insegnato la tolleranza, il perdono, mi hanno insegnato il dubbio ed il rispetto per chi non la pensava come me, come noi credenti.
Questi valori mi sono rimasti dentro, fanno parte di me, della mia cultura anche se ora credente non lo sono più.
Poi, ad un certo punto è accaduto qualcosa.
Mi sono allontanato. Da un lato i 15 anni, la voglia di ribellarsi, di emanciparsi di mettere in discussione il mondo intero, e dall’altro un cambio che si è percepito bene alla fine degli anni settanta/primi anni 80, un cambio nella Chiesa, nei catechisti, nel parroco.
Non so cosa sia successo, ma si sono arroccati, sono diventati gruppi chiusi con pochi dubbi e molte certezze.

Dov’è finita la pietà? La tolleranza?
Gesù ha cambiato idea? Non ama più il prossimo suo? Non ha più dubbi?
Hanno riscritto i Vangeli? Oppure ne leggono solo le parti che più fanno comodo?

Leggo oggi l’articolo di fondo dell’Avvenire e resto incredulo dello squadrismo verbale esibito.
Nessun dubbio, nessuna pietà. Solo giudizi trancianti, crudeli e feroci.
Pensavo di potermeli aspettare da qualche politico di dubbi trascorsi e tragici presenti, ma dal giornale della CEI no.
L’articolo di fondo di Marco Tarquinio dall’Avvenire di ieri 10 febbraio 2009: link

10 feb 2009

By This River - Brian Eno


Una delle più belle canzoni di Brian Eno.
Perfetta nelle sue atmosfere rarefatte. Giocare con la musica a togliere invece che ad aggiungere, alla ricerca della nostalgia, del silenzio, della musica perfetta.
Questa canzone resta per me anche legata ad una scena straziante di un film di Nanni Moretti dove suono ed immagini diventavano un qualcosa d'altro perfettamente amalgamato.


9 feb 2009

Italia ex paese

Un paese di ex democristiani, ex comunisti, ex socialisti, ex democratici, ex contadini, ex lavoratori, ex operai, un paese di ex persone.
Un paese dove la Chiesa Cattolica, che abbiamo tutti respirato, si è trasformata e da Papa Giovanni XXIII è arrivata a Papa Benedetto XVI.
Chiesa sempre più lontana da valori quali la pietà, la tolleranza per i diversi e che si avvia lentamente a diventare marginale.
Cattolici ex tolleranti e neo martiri che vedono il nemico dietro ogni angolo.
Italia paese di cultura umanistica e tolleranza per eccellenza trasformato nella Virginia dello schiavismo.
Paese di ex partiti, ex industrie, ex lavoro, ex ricchezza, nuova povertà.
Italia biliosa, gretta, meschina e sempiterno paese dei furbi e dei trasformisti.
Non sono più un tuo cittadino ma un tuo prigioniero.

8 feb 2009

Woman is the Nigger of the World - John Lennon


Woman is the nigger of the world
Yes she is...think about it
Woman is the nigger of the world
Think about it... do something about it

We make her paint her face and dance
If she won't be a slave, we say that she don't love us
If she's real, we say she's trying to be a man
While putting her down, we pretend that she's above us

Woman is the nigger of the world... yes she is
If you don't believe me, take a look at the one you're with
Woman is the slave of the slaves
Ah, yeah... better scream about it

We make her bear and raise our children
And then we leave her flat for being a fat old mother hen
We tell her home is the only place she should be
Then we complain that she's too unworldly to be our friend

Woman is the nigger of the world... yes she is
If you don't believe me, take a look at the one you're with
Woman is the slave to the slaves
Yeah...alright...hit it!

We insult her every day on TV
And wonder why she has no guts or confidence
When she's young we kill her will to be free
While telling her not to be so smart
We put her down for being so dumb

Woman is the nigger of the world
Yes she is... if you don't believe me,
Take a look at the one you're with
Woman is the slave to the slaves
Yes she is...if you believe me, you better scream about it

We make her paint her face and dance
We make her paint her face and dance
We make her paint her face and dance
We make her paint her face and dance
We make her paint her face and dance
We make her paint her face and dance

LA DONNA È LA NEGRA DEL MONDO

La donna è la negra del mondo
Sì lo è… pensaci
La donna è la negra del mondo
Pensaci… fa’ qualcosa in proposito

La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare
Se non vuole essere una schiava, le diciamo che non ci ama
Se è vera, le diciamo che cerca di essere un uomo
Mentre la umiliamo, fingiamo che ci si sia superiore

La donna è la negra del mondo… sì lo è
Se non mi credi, dà un’occhiata a quella con cui stai
La donna è la schiava degli schiavi
Ah, sì… meglio che tu lo gridi forte

La costringiamo a portare in grembo e allevare i nostri figli
E poi la lasciamo avvilita perché è diventata una femmina vecchia e grassa
Le diciamo che a casa è l’unico posto dove deve stare
E poi ci lamentiamo che è troppo ingenua per esserci amica

La donna è la negra del mondo… sì lo è
Se non mi credi, dà un’occhiata a quella con cui stai
La donna è la schiava degli schiavi
Sì… va bene… pensaci!

La insultiamo tutti i giorni in TV
E ci meravigliamo perché non ha coraggio o fiducia
Quando è giovane uccidiamo la sua voglia di essere libera
Mentre le diciamo di non essere così brillante
La disprezziamo per essere così stupida

La donna è la negra del mondo
Sì lo è… se non mi credi
Dà un’occhiata a quella con cui stai
La donna è la schiava degli schiavi
Sì lo è… se mi credi, è meglio che tu lo grida forte

La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare
La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare
La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare
La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare
La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare
La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare

6 feb 2009

Non è giusto che la chiamiamo Eluana

Cazzo ormai lo dico un giorno sì e l’altro pure che mi vergogno di questo paese e della sua classe politica.
Eppure non si può tacere dinanzi allo spettacolo osceno di sciacallaggio intorno alla vicenda della Signora Englaro – non è giusto che la chiamiamo Eluana come fosse nostra sorella, Eluana la possono chiamare così solo suo padre ed i suoi cari.
Ora si è passato il limite ultimo, si sta procedendo con un cinismo politico senza precedenti sulla vita e sulla morte di questa persona.
Gli animali non sono così osceni né indegni.
Si rappresenta il bel paese come diviso in fazioni, chi per la morte e chi per la vita e così facendo veniamo tutti manipolati ed insultati nel profondo.
Nessuno tifa per la morte, e chi tifa per la vita viene a sua volta strumentalizzato ed espropriato della sua umanità, ridotto ad un soldatino da esibire nella conta finale tra le fazioni.
Qui non si tratta di Coppi e Bartali, né di Ok il prezzo è giusto.
Qui si tratta di persone, di carne, affetti, sentimenti, amori, vita morte.
Si sta calcolando, giocando una partita a scacchi per vedere chi resterà con il cerino in mano.
Nessuna assunzione di responsabilità da parte del Governo e la messa in grave imbarazzo della Presidenza della Repubblica, in altre parole un abile calcolo.
Come andrà a finire non lo so e non lo vorrei mai venire a sapere.
Una cosa è certa, da questa vicenda ne usciremo tutti umanamente più poveri e disillusi, sempre più soli ed appiattiti, indistinti e indistinguibili sino a trasformarci in un perfetto pubblico televisivo che guarda i drammi altrui ed i propri tra una nocciolina, una birra e un rutto.



Song for Guy - Elton John


Non so, ma questa mattina mi sono svegliato con una vecchia melodia, anche un po’ lagnosa, che mi girava e rigirava in mente.
Subito nemmeno mi ricordavo come si chiamava la canzone, mi ricordavo solo il cantante Elton John per il quale non ho mai avuto particolari simpatie.
Poi la melodia è diventata un vero e proprio loop e mi sono ritrovato a pensare alla quotidianità ma canticchiando quella vecchia canzone.
Poi mi è venuto in mente pure il titolo “Song for Guy” ed ora, forse per togliermela, forse per nostalgia la posto.


Cani in adozione - Febbraio 2009


Nella foto potete vedere alcuni dei nuovi arrivi al canile comunale di Verona.
Qui il link alla pagina dei cani in adozione.


5 feb 2009

Sbarramento al 4% e CIG per i politici disoccupati


Le immagini di questi giorni dei leader della sinistra radicale, fuori e dentro il parlamento, a gettare volantini e a portare striscioni di protesta in seguito all'introduzione della legge elettorale per le elezioni europee con sbarramento al 4%, le ho trovate un po' patetiche.
Vedere tutta questa ex classe dirigente fallimentare che protesta per la pagnotta ha un qualcosa di irreale.
Li vedremo tra poco, mimetizzati tra le file dei lavoratori che protestano per il mantenimento del loro posto di lavoro, tra i lavoratori in cassa integrazione, magari smettendo la giacca e cravatta d'ordinanza ed indossando pure loro, per una volta, una tuta blu.
Imbarazzanti questi politici (ex), lì a riversare livore contro questa leggina liberticida. 4% che per molti, se non per tutti loro, significherà: nemmeno un posticino in Europa da portarsi a casa.
Personalmente non credo sia giusto mettere sbarramenti per il parlamento europeo, non essendovi là problemi di governabilità, ma questo è puramente incidentale rispetto alla protesta di segretari e mezze calze nelle pubbliche piazze.
Vogliono far credere ai loro ex elettori di essere estromessi dalla politica per lo scherzo di un destino cinico e baro, di una legge autoritaria, facendo finta di non accorgersi, o non accorgendosene sul serio, che quel 4% è l'effetto e non la causa del loro disastro politico.

4 feb 2009

Sanremo 2009 e le pagelle delle nuove canzoni italiane

Fra pochi giorni ricomincia Sanremo, il festival della canzone italiana.
Penso di non averlo mai visto per intero e negli ultimi dieci anni non l'ho mai visto del tutto, eppure un po' il trash mi piace ma sentire quelle canzoni proprio non ce la faccio, né a vedere il bravo presentatore di turno con la valletta bionda e la valletta bruna, né ce la faccio a seguire lo scandalo e l'escluso dell'anno.
Sanremo dovrebbe essere musica, ma è da una vita che non la rappresenta più, non rispecchia più i gusti del paese, ma solo canzonette buone per essere comprate e canticchiate da chi la musica non la ascolta né la compra mai.
Eppure non sfuggirò come molti al sentirne parlare, al chiacchiericcio, perchè comunque vivo in una società e mi capita di leggere i giornali, di vedere programmi televisivi, di andare a lavorare e sul lavoro ci sono colleghi e colleghe molti dei quali mi chiederanno “ma hai visto?” “ma hai ascoltato?” e poi ancora “e vincerà questo o quello?”
Non si può sfuggire a Sanremo, magari per caso sfuggita ma riuscirà almeno una volta a raggiungerti. Purtroppo.
A proposito, oggi ho trovato su Repubblica questo deliziosa carellata con già le pagelle delle canzoni in concorso, con tanto di voti.
Devo dire che due o tre sembrano molto buone. Chissà come si classificheranno...

Pagelle e commenti di Gino Castaldo

L'opportunità
Pupo/Belli/Youssou N 'Dour
Tante mani e tante voci per un pezzo che non brilla certo per originalità. Il tema dell'accoglienza è trattato con didascalica ovvietà. Ma almeno qualcuno ne parla, e poi la voce di Youssou N 'Dour è un lusso magnifico, sarà come un fiore nel deserto, potente e immaginifico
Voto: 6--

Una piccola parte di te
Fausto Leali
Teneramente, ma con i muscoli vocali di sempre, Leali canta del rapporto tra padre e figlio. Melodia tradizionale, testo decisamente ovvio, classico ritornello di cuore con l'orchestra a vele spiegate. Quasi da
buttare se non fosse per la voce da vecchio leone.
Voto: 4

Più sole
Nicolai/Di Battista
Un po' di sana gioia musicale. Il testo di Jovanotti, la voce della Nicolai, il travolgente sax di Di Battista portano al festival una insperata aria di solare positività. È un pezzo da cantare. Mette di buonumore, fa muovere il bacino, una pausa deliziosa tra tanti modesti melodrammi d'amore
Voto: 7

Ti voglio senza amore
Iva Zanicchi
Sembrerebbe audace cantare di un sesso senza amore. E per di più in età matura. Ma di queste cose si cantava già decenni fa. Solo al festival pare che non se ne accorgano. La signora ci riprova, ma cosa può darle un ennesimo festival?
Voto: 3

Il bosco delle fragole
Tricarico
Stralunato come Alice nel paese della meraviglie, torna sul luogo del delitto con una filastrocca demenziale, ma a suo modo arguta, almeno per chi benevolmente vorrà ascoltarla senza pregiudizi. E noi siamo tra questi. Voto: 7


Biancaneve
Alexia/Mario Lavezzi
Un brano piuttosto scialbo che non rende giustizia all'esperienza e al talento di Mario Lavezzi. La ballad scorre liscia, decisamente innocua, e rivela un'Alexia più morbida ed elegante del solito. Ma nulla di più.
E nell'arena festivaliera era lecito attendersi qualcosa di più dall'insolita coppia
Voto: 4


L'Italia
Marco Masini
Che tempi i nostri, se per una denuncia del genere bisogna aspettare Masini. Da buon toscano, non nuovo a spunti disperati e turpiloqueschi, se la prende con il paese. Il compito è arduo e gli manca il carisma della grande canzone d'autore, ma gli va dato atto di averci provato
Voto: 5,5


Luca era gay
Povia
Che infelicità essere gay. Di cosa parla oramai lo sanno tutti. Ma noi l'abbiamo anche ascoltata e il problema è che si tratta di un pezzo davvero brutto. Il rap non si addice a Povia. E neanche la canzone a tesi. Troppa foga di dimostrare qualcosa di cui non si sentiva il bisogno
Voto: 1


Il mio amore unico
Dolcenera
Arruffata e ruvida, spinge sull'acceleratore come se bastasse la voce da pantera per diventare rock. Ma il pezzo proprio non c'è, e se è vero che il nome d'arte è ispirato alla omonima canzone di De André, allora dovrebbe studiare meglio le sue fonti di ispirazione
Voto: 4


Il paese è reale
Afterhours
Sembreranno da tutti i punti di vista i "marziani a Sanremo". È il fiore all'occhiello del festival, un bellissimo pezzo rock, in cui si intravede non solo la struggente rabbia del "paese reale" di fronte alla desolazione, ma anche un segno di genuina ispirazione musicale
Voto: 8


E io verrò un giorno là
Patty Pravo
La classe straborda. L'unica vera diva ancora in circolazione ha tirato fuori il pezzo da un autore debuttante, Andrea Cutri, e lo canta come fosse un pezzo di Leo Ferrè. C'è tutto: attesa, crescendo, ritornello di accettabile retorica e gran finale. Cosa volere di più?
Voto: 7


Uomo senza età
Francesco Renga
Sorprendente. Sembra tornato per vincere, con una canzone di puro bel canto, lirica e quasi tenorile. Dimostra qualità vocali non comuni e grazie a una magistrale interpretazione, riscatta la rischiosa e obsoleta classici
della canzone. Le giurie andranno in visibilio
Voto: 6


Vivi per un miracolo
Gemelli Diversi
Battagliano, picchiano, sparlano del paese e di tutti i suoi mali, lo fanno con la giusta cattiveria, dei veri duri che non mediano, con piglio da giovani tribuni, anche se disgraziatamente seguono tutti i cliché in cui può cadere inesorabilmente il rap
Voto: 6--


La forza mia
Marco Carta
Incredibile come si possa annullare qualsiasi senso di necessarietà in una canzone popolare. Il beniamino di Amici non esce dal solco delle canzoncine urlate a uso e consumo di giovani fan senza troppe pretese.
Vorrebbe essere Ramazzotti, ma per ora è solo Marco Carta.
Voto: 3


L'amore è sempre amore
Al Bano
Ci pensa Al Bano a ricordare che almeno "l'amore è sempre l'amore". Ma attenzione, il pezzo l'hanno scritto Morra e Maurizio Fabrizio, e quel pizzico di qualità in più costringe l'eroe dell'ugola ad abbassare i toni. Con guadagno di tutti
Voto: 4


Non riesco a farti innamorare
Sal Da Vinci
Tipica dalessiata, che ormai sembra una tassa immancabile al festival. Da Vinci, che è un buon interprete di canzoni napoletane, scolora la sua attitudine di un pezzo eccessivamente targato dal suo mentore e di scarso spessore. In una parola: inutile
Voto: 2


3 feb 2009

Lake District - England - Foto


Visualizzazione ingrandita della mappa
Dei luoghi bellissimi. Paesaggi verdi e riglogliosi, anche perchè è una delle zone più piovose dell'intero Regno Unito.
Una terra da sogno, un vero paesaggio incantato ed anche la terra di Wordsworth e Mrs. Potter.
Qui alcune foto che abbiamo scattato lo scorso agosto quando abbiamo visitato il Lake District. Per visualizzare tutte le foto clicca qui.


2 feb 2009

She's the One - Bruce Springsteen


Un Boss giovanissimo ed in grande forma. Un tributo alla musica di Bo Diddley.
She's the One è solo una canzone d'amore, niente di più di una canzone d'amore.

Con quella sua grazia assassina
E le sue parti nascoste
In cui nessun ragazzo può adagiarsi
Con le mani sui fianchi
E quel sorriso sulle labbra
Lei sa che mi stende.

...Con quei lunghi capelli che scendono
E gli occhi che risplendono come un sole a mezzanotte
Oh, lei è l'unica, è l'unica.

1 feb 2009

Luigi Pintor - Domande politicamente scorrette

In questi giorni sto rileggendo alcuni brani di un libro pubblicato nel 2001 da Bollati Boringhieri.
Si tratta di “Politicamente scorretto” di Luigi Pintor, ed è una raccolta di articoli apparsi nel quinquennio 1996-2001 sul Manifesto.
E' singolare osservare che cambiando date e qualche nome, quegli articoli potrebbero essere pubblicati, così pari pari anche oggi, a significare che i problemi di questo paese sono sempre quelli. Siamo fermi ed impantanati da anni: viene il dubbio che la crisi italiana sia senza fine e ci stia conducendo ad un baratro senza ritorno.
Lasciando da parte queste considerazioni estemporanee e per niente nuove ed originali, volevo sottoporre alla vostra attenzione un estratto di un articolo di Pintor significativo circa la sinistra popolo e classe dirigente. Un bel dilemma.

“Non penso come D'Alema che l'Italia sia un paese di destra per indole o istoria, non c'è borgo dove qualcuno negli ultimi due secoli non abbia combattuto per una buona causa magari lasciandoci la pelle. Di destra siamo noi, il suo ceto politico ed intellettuale. Invece di dire che ci sono due sinistre faremmo meglio a riconoscere che non ce n'è nessuna perchè siamo stanchi.
D'Alema suggerisce di declinare il binomio autorità – libertà, come a dire asparagi e immortalità dell'anima. Io suggerirei un ritiro spirituale o un bagno purificatore nel Gange. Deve pur esistere una diversità politica, non dico etica, oltre a quella sessuale che ormai celebriamo come l'ultima spiaggia possibile.”
Luigi Pintor – 6 luglio 2000.

Rockcollection - Laurent Voulzy


Laurent Voulzy, anno '77 le prime timidi passioni alle scuole medie. Bambini che vogliono giocare a fare i grandi, impacciati ed eccessivi. Poi il bisogno di stare alla pari con gli altri. Quel disco di un francese alla moda che andava per la maggiore alla radio e nelle classifiche. La ricerca di un argomento in comune con le ragazzine compagne di classe e con i compagni, quell'argomento fu per noi Laurent Voulzy e quel suo disco e canzone Rockcollection, con le citazioni di pezzi famosi della musica rock che inconsciamente avevamo respirato nell'aria nella nostra infanzia.
Stagioni passate.