30 ott 2014

Generatore di pensiero renziano

https://99686dc9fc7d330db781850d562c543e6dfa2502.googledrive.com/host/0B6WQKZUZo3rTclpoQ1Vkc1VhbUE/generatore.html

Mi ricorda il bondolizer il vecchio generatore di poesie del mitico bondi

29 ott 2014

Vietnam PD

Forse questa volta la sinistra eviterà la scissione, certo mi sembra che la minoranza PD abbia iniziato una guerra di logoramento contro la maggioranza renziana. Non mi interessa ora esprimere le mie preferenze verso questo o verso quello, ma mi sembra che non vi sia la percezione che la guerriglia indebolirà un po' tutti in particolare i più deboli, intesi sia come minoranza dirigenziale interna, sia come elettori tradizionali PD che verranno strumentalizzati e buttati in campo e calpestati senza riguardo alcuno.
Quanto al sindacato, dato per acquisito che CISL e UIL contino come il due di coppe quando non è di briscola, inteso come CGIL mi preoccupa vedere come costantemente faccia sempre meno il sindacato e venga invece strumentalizzato per lotte politiche.
Se alla fine vi saranno macerie, ne faranno spesa i soliti noti e gli ultimi.
Verrebbe da dire la solita battaglia intra moenia per nascondere la pochezza di una classe dirigente e la crisi manifesta ed irreversibile di un modello di sindacato il cui primo obiettivo non è chiaramente l'interesse dei propri associati. Spero che la Camusso se ne vada e venga Landini, che ad oggi non può certo essere accusato di collateralismo.

26 ott 2014

Tosi e Miglioranzi e la monnezza

Ma Tosi super sindaco e Miglioranzi (l'ultimo a destra nella foto sotto) presidente di Amia che cazzo fanno? Questa è la situazione monnezza in un quartiere residenziale di Verona. Bravi.

19 ott 2014

Oggi sposi da Marino

La foto delle coppie gay/lesbo dal sindaco Marino, dove a voler esser banalmente perfidi mancava ad onor del vero solo Magalli Giancarlo, testimoniamo in modo inequivocabile quanto fosse fallace il racconto vendoliano dell'omosessualità come prassi rivoluzionaria tendente a romper gli schemi familiari piccolo borghesi della società. Ovviamente nulla di tutto ciò, solo voglia di essere accettati. Spiazzante la scenetta delle famigliole anche per tutti gli etero contrari, che quelli non sono diversi dalla maggioranza e vogliono le stesse banali e normali cose che vogliamo tutti. Ci fosse una Arendt della sinistra odierna invece di Vendola o Ferrero ci potrebbe scrivere un bel saggio "La banalità dell'omosessualità" con buona pace dei bigotti e dei rivoluzionari che non guardano ad di là del loro vetusto ombelico.

8 ott 2014

Pulsione suicide

Questo nostro paese, ho l'impressione che sempre più vada alla deriva, spintonato qui e là da una classe dirigente imbelle ed incapace, e dalle derive anarcoidi a tutti i livelli. 
Il paese a leggere i giornali sembra veramente dilaniato dall'incapacità di prendere qualsiasi decisione, qualsiasi misura.
Il concetto di bene comune non c'è nemmeno in momenti drammatici come questi, veti incrociati, immobilismi, resistenze passive ed attive di corporazioni che hanno fatto il loro tempo e non si rassegnano a rinunciare a vecchi privilegi. Mors tua vita mea, homo homini lupus questo sembra ed è l'Italia.
Mi dispiace ma in queste condizioni non credo che potremo durare molto. Non voglio fare l'italiano piagnone ma insomma non si vedono uscite, siamo condannati all'immobilità e a una lenta agonia. Il solito paese dei furbi e dei disonesti.
Siamo un paese solo. Leggo la polemica sui Bronzi di Riace, relegati in un deserto sociale e materiale irrecuperabile, che non potranno nemmeno essere trasportati all'Expo, che così almeno per un po' li potrebbe vedere qualcuno.
Si va in ordine sparso fermi e fermamente diretti verso un burrone che potrebbe anche essere l'Expo al quale non arriveremo nemmeno preparati, con i lavori alla cazzo e lasciati incompleti e nessuno che ci filerà e non bisogna essere indovini per intuire che sarà un flop definitivo perfetto specchio di un paese dove i cazzoni hanno prevalso.
Lombardia,  Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, dovevano portare al loro livello le regioni del sud, e invece ci siamo meridionalizzati, la malavita mafiosa finito di spolpare le regioni del sud s'è messa a spolpare il nord.
Mi dispiace dirlo ma siamo diventati i terroni d'europa persi tra folli burocrazie borboniche,  paese di azzeccagarbugli, incapaci a tutto, inetti, confusi, parolai, poveri, corrotti, boriosi, percorsi da Masanielli, chitarra e mandolino, Arlecchino e Pulcinella, nemmeno capaci di spendere i soldi dei fondi europei, incapaci di costruire un km di autostrada - e sì che l'autostrada del sole in tempi record l'abbiamo costruita e non 2000 anni fa ma solo  60 anni quando eravamo in grado di costruire 100 km anno di autostrada, ora siamo a tutti i livelli regrediti ai trogloditi che da una vita stanno costruendo la salerno reggio calabria

7 ott 2014

Ebola, che succederà?

«Nella chiesa di sant’Antonio, un giorno di non so quale solennità, un vecchio più che ottuagenario, dopo aver pregato alquanto inginocchioni, volle mettersi a sedere; e prima, con la cappa, spolverò la panca. “Quel vecchio unge le panche!” gridarono a una voce alcune donne che vider l’atto. La gente che si trovava in chiesa (in chiesa!), fu addosso al vecchio; lo prendon per i capelli, bianchi com’erano; lo carican di pugni e di calci; parte lo tirano, parte lo spingon fuori; se non lo finirono, fu per istrascinarlo, così semivivo, alla prigione, ai giudici, alle torture. “Io lo vidi mentre lo strascinavan così”, dice il Ripamonti: “e non ne seppi piu altro: credo bene che non abbia potuto sopravvivere più di qualche momento».

Ecco sostituite a "vecchio più che ottuagenario" immigrato clandestino e vi regalo la profezia del giorno. Gratis.

5 ott 2014

Quanto mi manca una sinistra sinistra

Prendo spunto dall'articolo di Saviano (link) per questa sorta di lamentazione. Lui parla della sinistra napoletana, che avrà le sue specificità che non conosco, ma riconosco in quel suo ritratto il difetto della sinistra sinistra presente ad ogni latitudine. E pensare che la società avrebbe bisogno di persone capaci di leggerla criticamente, di porsi come lievito per il cambiamento - non dico la rivoluzione - ma il cambiamento, il miglioramento, la comprensione dei meccanismi del mondo e delle sue crisi. Invece niente, ci si è fermati agli anni 70 divisi tra i rivoluzionari da salotto, capaci di produrre dottissime analisi autoreferenziali e i capoccia imbolsiti dei centri sociali seguiti da 4 ragazzetti più che altro ingenui, che prima o poi si svegliano, se ne vanno e lasciando il posto ad altri ragazzetti altrettanto ingenui.
I capoccia rimangono anche se ormai è gente da pensione con la panzetta.

3 ott 2014

PD - 400.000 iscritti

Il partito democratico sta diventando un cosiddetto partito leggero o liquido.

Cominciò Veltroni nel 2007  a teorizzarlo. Partito liquido o leggero significa nei fatti abbandonare le dimensioni elefantiache che aveva il PCI negli anni che dal dopoguerra sono andati fino alla fine degli anni 80. 

E' finita una fase, è cambiata la società. Che sia giusto o sbagliato, bello o brutto, non so, ma questo è il dato reale. Si fanno ancora le feste dell'Unità, anche se il giornale di partito non c'è più. Una volta c'era anche la festa dell'Avanti o dell'amicizia ed ora non ci sono più.

E' rimasta quella dell'Unità perchè il partito si è modificato dopo rispetto agli altri e perchè aveva ed ha tanti tesserati. Credo che la festa dell'Unità, magari cambierà nome ma si farà ancora per l'autofinanziamento che diventerà sempre più importante - esattamente come nel modello americano. Di finanziamento pubblico il PD nel 2011 prendeva 60 milioni ora, nel 2014, ne prende poco meno di 13. Non ci vuole molto a capire che con questi finanziamenti non si possono tenere su grandi apparati, grandi sedi etc.

Si diventa "americani" se non per voglia almeno per necessità. Se non facesse così il partito diventerebbe qualcosa di antistorico e paradossalmente sparirebbe come del resto antistorici lo sono già i sindacati italiani pur non rendendosi conto del connaturato rischio di estinzione. 
Ma mi chiedo io, per rimanere alla questione sindacale, ma non capiscono che  qualcosa non funziona quando la maggioranza dei loro iscritti sono pensionati e di giovani non ve ne sono? Dov'è il futuro? Come si può incidere con i soli pensionati sulle politiche economico/industriali? Come si può non capire l'automarginalizzazione del sindacato porta con sè l'assunzione di gravissime responsabilità verso il paese stesso e più pesanti ripercussioni?

Bersani e D'Alema ora si allarmano perchè avevano 500.000 iscriti ed ora ne vantano solo 100.000; ma verrebbe da chiedergli perchè non si fossero allarmati prima ad averne solo 500.000 quando tra il dopoguerra ed il 1990 il numero degli iscritti al PCI oscillava tra gli 1 e i 2 milioni? Vedi link