Una volta per me l'insulto definitivo in politica era dato dal termine fascista.
Poi nel tempo s'è aggiunto berlusconiano che, più che lo schifo e l'inaccettabilità intrinseche nel termine fascista, indica ribrezzo e pure scherno.
Infine s'è aggiunto il termine grillino (interessante ed indicativo come i neo aggettivi politico esistenziali non derivino da un movimento politico ma dai cognomi di due persone). Ora singolare come grillino e berlusconiano stiano diventando sinonimi e siano ormai, non solo nel mio immaginario, entrambi insulti. E' un po' come l'evoluzione di una parola e della sua degenerazione nel tempo. Si è partiti con berlusconi e poi si è arrivati a grillo. Non avrei mai detto che un movimento già degenere sarebbe nel tempo degenerato, eppure la cosa è di un' evidenza che non si può ignorare.
Ancora potremmo dire che la degenerazione del fascismo ha prima prodotto il berlusconismo e infine il grillismo. Tre parole per indicare sempre la medesima sostanza che nel tempo marcisce e cambia forma ma non essenza e radici.
2 commenti:
L'unica differenza è che il fascismo funzionava fin troppo bene: nessuno si sarebbe sognato di dare del buffone a Mussolini. I berluski e i grullini sono una manica di buffoni inconcludenti esattamente come i loro gran capi.
Ce ne sono molti altri di insulti. Uno che va in voga ultimamente e' "qualunquista", che, limati i confini della definizione sta passando ad indicare indistintamente qualunque oppositore al regime.
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