Mi pongo domande banali e meno banali (cito l'amico Gap), perchè non capisco. Non faccio qui la mia autobiografia, sono sicuro che interessi poco, ma rientro tra i bastonati dalla manovra Monti come prima rientravo tra i bastonati di tutti i governi che negli anni si sono succeduti. Insomma sono un abbonato all'ombrello di Altan. E però mi chiedevo, un po' provocatoriamente e un po' no, nel precedente post, se Monti e la sua tecnocrazia fossero di sinistra. Prima di tutto, perchè me lo chiedo? Forse solo perchè, per la prima volta a memoria mia, da quando ho l'età della ragione mi trovo davanti ad un Governo che spiega ciò che fa, perchè lo fa, che non mi umilia prendendomi in giro e nascondendo l'ombrello dietro un mare di chiacchiere e retoriche stucchevoli. Già, perchè un conto è il sacrificio ed un altro conto è, dopo il sacrificio, essere umiliati e offesi con una rappresentazione della realtà di fantasia o meglio mistificante. Perchè mi chiedo se è essere di sinistra evocare il fallimento dell'Italia per combattere i ricchi, come rifiuto di un sistema marcio, come lezione da dare alla politica delle banche e delle grandi multinazionali? Perchè mi chiedo che senso abbiano sindacati che resistono, resistono, resistono per poi cedere di schianto senza alcuna strategia di riserva? E' questa la sinistra? Mi chiedo perchè siamo arrivati al punto che in Italia su 25.000.000 di pensioni erogate ben 18.000.000 rientrano in quelle tutelate dalla manovra Monti (cioè quelle fino a 986 euro al mese)? Io sono d'accordo che se la protezione fosse stata estesa sino ad una soglia di 2000/2500 euro la cosa sarebbe stata molto più equa, ma se fossi il sindacato proverei a guardare per una volta la luna e non il dito: è un dato mostruoso quello di 18 milioni di pensioni sino a 986 euro. Mi chiedo: non è forse questo il vero problema?
Ma sembra che non sia questo.
Mi chiedo se sia di sinistra essere al governo e giocare a destabilizzarlo (vedi governo Prodi), e a farlo cadere per "questioni di principio" perchè "i principi di sinistra, etc. etc." per poi dare il paese e le persone in pasto a Berlusconi che ci ha ridotti in 3 anni di cure intensive a come siamo adesso.
Mi chiedo se sia di sinistra curarsi solo dei vecchi e non dei giovani, in un'eterna guerra di poveri. Mi chiedo se sia di sinistra fottersene allegramente dei drammi di cinquantenni che vengono espulsi dal mondo del lavoro e lasciati al loro destino senza uno Stato che minimamente si curi di loro, dimenticati da tutti in quel mare di nessuno che si para avanti quando si è troppo vecchi per trovare un qualsiasi altro lavoro e si è troppo giovani per andare in pensione. Perchè mi chiedo mi sono ridotto a sperare in un governo di tenocrati come quello di Monti? Perchè spero in questo? Forse solo perchè sono disperato? Forse solo perchè la sinistra che vedo e che ho votato e voterò non mi ha mai dato una risposta credibile? Non mi ha mai dato nulla? Non ha mai fatto nulla? Perchè i sindacati mentre si preoccupano di avere strutture "politiche" non hanno altrettanto a cuore il destino dei loro associati e degli altri lavoratori? Perchè non sono in grado mai di portare a casa un contratto realistico e dignitoso? Belli i discorsi di Landini, sanno di barricate e di rivoluzioni che non si faranno mai ma che puzzano sempre più di sconfitta. I sindacati non dovrebbero fare politica, ma si dovrebbero invece preoccupare di non far vincere e portare in auge personaggi come Marchionne che, nascondendosi dietro l'iper politicizzazione verbosa ed estremistica (rigorosamente parolaia però) di sindacati incapaci di portare avanti le sascrosante istanze dei loro associati, si trasformano in modelli, icone dell'immaginario collettivo. Questa strategia nei decenni ha portato il sindacato italiano a perdere anche battaglie che qualunque altro sindacato europeo avrebbe vinto 3 a 0 a tavolino (si pensi al disastro della vicenda FIAT, dove la FIOM avendo ragione da vendere farà comunque in modo che poi gli operai l'ombrello se lo prenderanno in quel posto come sempre). Già perchè gente come Cremaschi, ama il bel gesto, la bella lotta, la bella rivoluzione gurdandosi allo specchio ed offrendo alla sconfitta il culo (rigorosamente degli altri). Mi chiedo se non sia di sinistra invece mettersi intorno ad un tavolo e provare a portare a casa qualcosa parlando con una persona degna e preparata come la Fornero, mi chiedo se non sia di sinistra se non altro apprezzare nella tragedia di Termini Imerese una mediazione come quella operata dal questo governo di tecnocrati che ha permesso di portare a casa un minino di ammortizzatori sociali sulle rovine di una realtà industriale che era fondamentale per la Sicilia. Ma forse è meglio fantasticare la rivoluzione magari con le proprie belle parole ma sempre rigorosamente con il culo degli altri.
Ma sembra che non sia questo.
Mi chiedo se sia di sinistra essere al governo e giocare a destabilizzarlo (vedi governo Prodi), e a farlo cadere per "questioni di principio" perchè "i principi di sinistra, etc. etc." per poi dare il paese e le persone in pasto a Berlusconi che ci ha ridotti in 3 anni di cure intensive a come siamo adesso.
Mi chiedo se sia di sinistra curarsi solo dei vecchi e non dei giovani, in un'eterna guerra di poveri. Mi chiedo se sia di sinistra fottersene allegramente dei drammi di cinquantenni che vengono espulsi dal mondo del lavoro e lasciati al loro destino senza uno Stato che minimamente si curi di loro, dimenticati da tutti in quel mare di nessuno che si para avanti quando si è troppo vecchi per trovare un qualsiasi altro lavoro e si è troppo giovani per andare in pensione. Perchè mi chiedo mi sono ridotto a sperare in un governo di tenocrati come quello di Monti? Perchè spero in questo? Forse solo perchè sono disperato? Forse solo perchè la sinistra che vedo e che ho votato e voterò non mi ha mai dato una risposta credibile? Non mi ha mai dato nulla? Non ha mai fatto nulla? Perchè i sindacati mentre si preoccupano di avere strutture "politiche" non hanno altrettanto a cuore il destino dei loro associati e degli altri lavoratori? Perchè non sono in grado mai di portare a casa un contratto realistico e dignitoso? Belli i discorsi di Landini, sanno di barricate e di rivoluzioni che non si faranno mai ma che puzzano sempre più di sconfitta. I sindacati non dovrebbero fare politica, ma si dovrebbero invece preoccupare di non far vincere e portare in auge personaggi come Marchionne che, nascondendosi dietro l'iper politicizzazione verbosa ed estremistica (rigorosamente parolaia però) di sindacati incapaci di portare avanti le sascrosante istanze dei loro associati, si trasformano in modelli, icone dell'immaginario collettivo. Questa strategia nei decenni ha portato il sindacato italiano a perdere anche battaglie che qualunque altro sindacato europeo avrebbe vinto 3 a 0 a tavolino (si pensi al disastro della vicenda FIAT, dove la FIOM avendo ragione da vendere farà comunque in modo che poi gli operai l'ombrello se lo prenderanno in quel posto come sempre). Già perchè gente come Cremaschi, ama il bel gesto, la bella lotta, la bella rivoluzione gurdandosi allo specchio ed offrendo alla sconfitta il culo (rigorosamente degli altri). Mi chiedo se non sia di sinistra invece mettersi intorno ad un tavolo e provare a portare a casa qualcosa parlando con una persona degna e preparata come la Fornero, mi chiedo se non sia di sinistra se non altro apprezzare nella tragedia di Termini Imerese una mediazione come quella operata dal questo governo di tecnocrati che ha permesso di portare a casa un minino di ammortizzatori sociali sulle rovine di una realtà industriale che era fondamentale per la Sicilia. Ma forse è meglio fantasticare la rivoluzione magari con le proprie belle parole ma sempre rigorosamente con il culo degli altri.
4 commenti:
Mi ero preparato per una contestazione, non so dirti nemmeno il perché, e mi ritrovo a condividere quello che scrivi. Quasi tutto. Sia le critiche che le autocritiche come militanti di sinistra.
Anche io sono perplesso, e tu lo sai, sulle aspettative che abbiamo riposto nel governo dei tecnici. Ma appunto perché li abbiamo voluti e li vogliamo considerare super partes, che mi sarei aspettato un po' di "coraggio" in più.
Perché ci sono 18milioni (mi fido dei tuoi dati, conosco la tua serietà) di pensioni che non superano gli ormai mitici 986€? Ma non si è detto fino ad un minuto fa che le pensioni italiane con il retributivo davano luogo a pensioni superiori anche di due volte a ciò che spetterebbe con il contributivo?
Perché non ci dicono il numero delle pensioni che superano i 5.000€? E quanto frutterebbe la non indicizzazione di questi vitalizi?
Io non protesto per me, almeno non in maniera pesante, in fondo ho solo due figlie precarie, ma molto, però non posso fare a meno di pensare all'anziano che ha fatto la spesa come descritto nel post.
Di certo ho le idee confuse.
Il dato mostruoso dei 18 milioni su 25 l'ha riferito Eugenio Scalfari ieri sera durante il programma di Lerner (nessuno lo ha smentito anche se mi sembra una follia...).
ciao.
non fa male in fondo pensare, più che altro è doloroso.
silvano, il vero problema adesso sono - a mio avviso, eh - quelli che dicono "meglio il default", senza avere la benchè minima idea di cosa significhi il fallimento di uno stato.
Che sono gli stessi di cui parli tu, quelli che in nome dei princìpi "mai-abbastanza-di-sinistra" hanno consegnato il paese a B. e soci, e invece di aver imparato la lezione sono ancora lì a teorizzare di rivoluzioni e rivolte.
Ma come dici giustamente tu, con il culo degli altri.
Ale, non riesco a capacitarmi non dico dei ragazzi, ma dei maitre a penser, di una certa sinistra farlocca che agitano come soluzione ai problemi il fallimento dello stato perchè non bisogna pagare i danni delle banche, della grande cospirazione mondiale del capitale, ecc. Ecco non riesco a decidere se questi siano dei semplici coglioni o dei criminali. Ma come fanno a non rendersi conto di cosa voglia dire per la gente normale il fallimento dello stato? Gente che non vale nulla e che a chiacchiere e a promesse mancate è arrivata dov'è. Dov'è poi? Boh.
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