C'erano una volta la destra e la sinistra. Ma quel tempo è ormai lontano.
Ci sono oggi un pregiudicato con un codazzo di sudditi da una parte, ed i liberi dall'altra. Un po' malridotti e increduli i liberi, divisi su tante cose, addirittura divisi tra partiti di governo e di opposizione, ma liberi e ancora in grado di apprezzare uno stato di diritto sia pure esso la malconcia Italia, capaci di distinguere tra chi il pane se l'è sudato e chi l'ha sempre rubato.
I sudditi proni e incattiviti seguono il loro triste re buffone disposto a tutto, a sacrificare sudditi e liberi solo per salvare sè stesso - unico dio, esempio patologico di narcisismo, affarismo, corruzione economica e corruzione delle relazioni umane. I sudditi intanto pensano al tanto peggio tanto meglio, divisi tra imbecilli e cattive coscienze, nichilisti come lo furono alla fondazione della Repubblica, chiusi in una loro Salò necrofila ed affascinata da parole d'ordine decadenti, ubriachi di parole d'ordine vuote.
Questa è l'Italia che si giocherà le rimanenti chances, ormai fuori dalla competizione europea e pronta a balcanizzarsi per seguire un delirio narcisistico, un avventurismo fatto di furbizie e mezzucci, vivere gli ultimi di giorni di Salò, una seconda chance, una rivincita della retorica mortifera sulla speranza. Ovvio i gerarchi si son già paraculati tutti, ma i sudditi son sempre carne da macello disponibile a basso prezzo.
1 commento:
Quanta cruda verità in questo post...da pensare sia un incubo , invece purtroppo non è così!!!
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