10 feb 2012

Un paese fascista

Che lo fossimo non è una novità, ma il vedere il formicolio bipartisan sul decreto liberalizzazioni è inquietante nonchè nauseante.
Qualcuno ha mai visto tanta sollecitudine quando invece di corporazioni si trattava di lavoratori dipendenti o di precari e disoccupati?

2 commenti:

gattonero ha detto...

Ci siamo riempiti la bocca e il culo di paroloni: c'è stato un lungo periodo per cui la democrazia se non era cristiana non era democrazia.
Poi è comparsa la parola libertà: tutti la cercano, tutti la vogliono, tutti l'hanno logata; in nome della libertà si sono commessi delitti; con lo stesso simbolo ci sono stati morti.
Parli di corporazioni, retaggio del medioevo, e del fascismo in tempi più recenti, indimenticabili.
Indimenticabili: si dimentica chi muore, si dimenticano le crociate, le lotte del risorgimento, perfino le guerre.
Una "cosa" presente non si può dimenticare: c'è, non ha la camicia nera, porta la cravatta, invece del fez indossa borsalino, non ha gli stivali autarchici ma calzature di firmo, non ha il manganello ma un leggero cellulare...
Ma quando è il momento picchia; e se non è olio di ricino quello che stiamo bevendo, è sicuramente acquaragia, brucia e distrugge stomaco e intestino. E pure il cazzo.

Ciao e buona notte.

Ernest ha detto...

disoccupati?!?! ma quali? dove? qui in Italia?