Son passati i bei tempi, belli almeno nel ricordo romantico, della contrapposizione tra sinistra e destra. Erano categorie chiare. Si poteva dire con orgoglio sono di sinistra. Addirittura si poteva dire sono comunista e voleva dire qualcosa. Significava, almeno idealmente, avere una visione del mondo, stare dalla parte dei più deboli.
Ora sono rimasti i ricchi, sempre di meno e sempre più ricchi, ed i poveri, sempre di più e sempre più poveri, ma le categorie destra e sinistra sono state superate dalla storia. Va molto più d'accordo con il comunista cinese il tycoon occidentale, Lukashenko e Berlusconi sono amici ed alleati contro i poveracci e contro chiunque si professi anche minimamente democratico, al di là del censo.
Fra poco andremo a votare e osservando un po' impaurito e un po' sopraffatto dallo straniamento, la campagna elettorale mi è sempre più chiaro, ciò che avevo già pensato e già dichairato anche su questo blog lasciato un po' alla deriva. La sfida delle politiche 2013 italiane sarà tra demagoghi e no. Si tratterà di cercare di resistere all'onda populista di Berlusconi, Lega, fascistelli sparsi, grillini e Ingroiani (che si dica così?), sempre più indistinguibili nelle parole e nei fatti, e sperare che la diga resista.
3 commenti:
quella di bersani , fa acqua ...
per mia fortuna potrò dare il voto ad una persona che conosco "di persona" e si presenta in una lista che in parte condivido, altrimenti non avrei proprio saputo chi e cosa votare
Certo che il PD sta volta ce l'ha messa proprio tutta per invogliare tutti a lasciarsi trasportare dall'ondata di populismo.
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