Non mi piace questo Governo frutto di un compromesso. Non piace a me come non piace alla maggioranza degli elettori PD.
Di quelli del PDL non mi interessa più di tanto, perchè comunque accettano che il loro eventuale dissenso non esca dalle mura domestiche e non riesco ad essere empatico con chi si comporta come in una caserma non essendo un militare.
Non mi piace l'alleanza PD - PDL, ma i numeri usciti dalle urne ed i grillini non hanno lasciato molte scelte.
Certo si potrebbe tornare a votare subito - mentre il paese va ramengo - ma le possibilità di vincere mi sembrano molto poche, e anzi se va bene si fa un altro pareggiotto, ove non vinca il PDL.
Si dice "bisogna essere più di sinistra", anch'io lo sarei più di sinistra di quanto non sia oggi o mai sia stato il PD. Poi però guardo com'è messa SEL e mi dico che provare a virare decisamente a sinistra non ci porterebbe da nessuna parte - tra l'altro noto che, dopo mesi che Vendola spinge per un'alleanza organica con i grillini, non più tardi di oggi, da del fascista a Grillo. Benvenuto compagno Vendola, ci sei arrivato anche tu.
Bisogna essere più di sinistra perchè l'analisi marxiana indicherebbe esserci le condizioni per una rivolta popolare, il popolo è affamato e impoverito, ma si dimentica nell'analisi che la coscienza di classe non c'è. Il sottoproletariato urbano oggi vive inebriato dall'oppio della televisione, chiedete all'italiano qualunque quali sono i suoi miti nella vita, probabilmente vi dirà che vorrebbe diventare un grande chef! Ma di che stiamo parlando??
La sinistra o quel che ne rimane oggi, non sa nemmeno più parlare con la sua potenziale base: il mito non è la rivoluzione ma guardare real time, la prova del cuoco, o quell'altro programma demenziale dei pacchi.
Poi a cercare ci sono ancora i gruppettari di sinistra, ma il loro futuro oggi, come 30 anni, fa è legato alla denominazione che li contraddistingue.
Infine ci sono gli ntellettuali di sinistra, quelli in gamba che dovrebbero dare la linea, buttar lì un'idea e non solo piagnistei. Intellettuali di sinistra divenuti macchiette sono questi, non c'è niente dietro la comparsata televisiva. Che tristezza mi ha fatto e mi fa ancora ricordare che solo pochi mesi i vari Flores, Ovadia, Mannoia, Travaglio si son divisi al voto equamente tra Ingroia e Grillo. Che tristezza. Certo dirà qualcuno ma quelli non sono intellettuali, sarei d'accordo, ma quelli abbiamo in canna. Ma poi a loro che gli frega, è tutta gente che ha le spalle coperte e la rivoluzione la fa in salotto, che se poi qualcuno ci lasciasse la pelle sull'asfalto di una piazza italiana, loro lo guardarebbero dalla terrazza del loro attico.
Io la ricetta per uscire da questa commedia dell'assurdo non ce l'ho, se non realismo e pragmatismo.
C'è in questo schifo, e in questo mediocre Governo, anche però una cosa che mi piace molto e cioè la presenza del Ministro Kyenge e del Ministro Idem. Lo so, una, anzi due, rondini non fanno primavera, ma guardandole mi piace pensare che abbiamo ancora speranza, ancora futuro.
Di quelli del PDL non mi interessa più di tanto, perchè comunque accettano che il loro eventuale dissenso non esca dalle mura domestiche e non riesco ad essere empatico con chi si comporta come in una caserma non essendo un militare.
Non mi piace l'alleanza PD - PDL, ma i numeri usciti dalle urne ed i grillini non hanno lasciato molte scelte.
Certo si potrebbe tornare a votare subito - mentre il paese va ramengo - ma le possibilità di vincere mi sembrano molto poche, e anzi se va bene si fa un altro pareggiotto, ove non vinca il PDL.
Si dice "bisogna essere più di sinistra", anch'io lo sarei più di sinistra di quanto non sia oggi o mai sia stato il PD. Poi però guardo com'è messa SEL e mi dico che provare a virare decisamente a sinistra non ci porterebbe da nessuna parte - tra l'altro noto che, dopo mesi che Vendola spinge per un'alleanza organica con i grillini, non più tardi di oggi, da del fascista a Grillo. Benvenuto compagno Vendola, ci sei arrivato anche tu.
Bisogna essere più di sinistra perchè l'analisi marxiana indicherebbe esserci le condizioni per una rivolta popolare, il popolo è affamato e impoverito, ma si dimentica nell'analisi che la coscienza di classe non c'è. Il sottoproletariato urbano oggi vive inebriato dall'oppio della televisione, chiedete all'italiano qualunque quali sono i suoi miti nella vita, probabilmente vi dirà che vorrebbe diventare un grande chef! Ma di che stiamo parlando??
La sinistra o quel che ne rimane oggi, non sa nemmeno più parlare con la sua potenziale base: il mito non è la rivoluzione ma guardare real time, la prova del cuoco, o quell'altro programma demenziale dei pacchi.
Poi a cercare ci sono ancora i gruppettari di sinistra, ma il loro futuro oggi, come 30 anni, fa è legato alla denominazione che li contraddistingue.
Infine ci sono gli ntellettuali di sinistra, quelli in gamba che dovrebbero dare la linea, buttar lì un'idea e non solo piagnistei. Intellettuali di sinistra divenuti macchiette sono questi, non c'è niente dietro la comparsata televisiva. Che tristezza mi ha fatto e mi fa ancora ricordare che solo pochi mesi i vari Flores, Ovadia, Mannoia, Travaglio si son divisi al voto equamente tra Ingroia e Grillo. Che tristezza. Certo dirà qualcuno ma quelli non sono intellettuali, sarei d'accordo, ma quelli abbiamo in canna. Ma poi a loro che gli frega, è tutta gente che ha le spalle coperte e la rivoluzione la fa in salotto, che se poi qualcuno ci lasciasse la pelle sull'asfalto di una piazza italiana, loro lo guardarebbero dalla terrazza del loro attico.
Io la ricetta per uscire da questa commedia dell'assurdo non ce l'ho, se non realismo e pragmatismo.
C'è in questo schifo, e in questo mediocre Governo, anche però una cosa che mi piace molto e cioè la presenza del Ministro Kyenge e del Ministro Idem. Lo so, una, anzi due, rondini non fanno primavera, ma guardandole mi piace pensare che abbiamo ancora speranza, ancora futuro.
3 commenti:
Gran post, Silvano.
A me, che di sinistra non credo di essere piace la lucidità delle tue analisi, il pragmatismo, la percezione della "realtà" oltre gli ideali.
Anche a me non piace questo Governo, creato col bilancino di cencelliana memoria. Ma è vero: la presenza dei Ministri Kyenge e Idem è stata una sorpresa più che piacevole. E ho detto a Letta "Chapeau!", perché - quanto meno per il coraggio delle nomine - se l'è meritato.
nn so a me sembra che molti italiani vorrebbero essere di sinistra e magari lo sono e prima delle elezioni magari giocano anche a fare i rivoluzionario poi come d'incanto arrivano le elezioni e ci si rifugia nel baraccone del Pd...
E' da un pezzo che la penso esattamente come te.
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