22 gen 2014

Le preferenze sulla scheda elettorale e si diventa più democratici?

Un grazie a Ale, per lo spunto al post.

Si fa un gran parlare delle preferenze sulla scheda elettorale, come se reintroducendole cambiasse tutto ed il parlamento non fosse più un parlamento di nominati. 
Boh, sarà, ma io ricordo che quando c'erano le preferenze tanti elettori non mettevano preferenza alcuna e la lotta nei partiti nei fatti era per il listino "bloccato" già allora, che il primissimo gruppo, i primi dieci o giù di lì, venivano eletti e gli altri sotto il gruppetto blindato niente. 
Si dice "ma gente come Cosentino" non venisse imposta nelle liste bloccate non verrebbe eletta. Siete sicuri? La storia c'ha insegnato che gente come Cosentino e o altri designati dal capobastone di turno prendevano decine di migliaia di preferenze e continurebbero a farlo.
Allora siamo sicuri che il problema siano le preferenze o non che il problema sia più profondo e da ricercarsi nei meccanismi democratici interni ai partiti sempre più compressi?
Il problema vero del porcellum era dato dal fatto che non garantiva la governabilità ma una maggioranza certa ed esagerata alla camera e un sostanziale pareggio al senato. 
Non dimentichiamoci che fu fatto per non far vincere Prodi e funzionò. 
Io non sono contrario alle preferenze, se ci sono anche meglio, ma non è quella la panacea. Preferenze sì. preferenze no è un falso problema, meglio sarebbe fare delle primarie per scegliere i candidati, ...ma poi noi cittadini parteciperemmo? Allora meglio collegi piccoli e liste corte, possibilmente con le preferenze, ancor meglio con le primarie, che a quel punto una vaga idea di chi votare, preferenza o meno, me la faccio; se invece mi presentano un listone con 50 personaggi anche lasciandomi la possibilità della preferenza, nella migliore delle situazioni mi incarto da solo e di fatto decidono altri chi verrà eletto.

16 commenti:

Bastian Cuntrari ha detto...

Ai tempi dei tempi ho lavorato per un po' presso la segreteria di un deputato: era uno di quelli che di preferenze ne prendevano a carrettate. E certo! Se alla sezione di quartiere mancava qualcosa bastava fargli una telefonata e il qualcosa arrivava in un battibaleno. E poi c'erano le "raccomandazioni".
Sai come funzionavano, Silvano?

Arriva il papà a chiedere di intercedere per il figlio presso l'Azienda PincoPalla - pubblica o privata che fosse - cui ha presentato domanda di assunzione. A quei tempi c'era la "Guida Monaci" cartacea (mi pare fossero 2 tomi) alti 15 centimetri e pesanti 84 chili. Si cercava il nome dell'A.D. o del capo del personale dell'azienda e l'on. - su carta intestata della Camera dei Deputati - scriveva al tizio elogiando l'onestà, la serietà e la voglia di lavorare del candidato, anche se non lo aveva mai visto e non ci aveva mai parlato e si spediva. Di questa segnalazione si faceva una fotocopia e la si mandava al papà con altra lettera d'accompagnamento: visto? L'on. ha perorato la causa del giovane! E i papà - con tutta la famiglia e gli amici degli amici - alle elezioni seguenti mettevano una bella "X" sul nome del deputato. E di queste segnalazioni se ne sfornavano almeno una ventina al giorno. Per inciso, l'on. era di un'ignoranza crassa, ai limiti dell'analfabetismo, ma aveva la carta intestata della Camera!

Eccole le preferenze. Chiudo (e mi scuso per la lungaggine): in primavera abbiamo votato per le comunali, con le preferenze. Un uomo e una donna. Eletti entrambi quelli che ho votato, la donna ha un profilo FB e ogni tanto posta qualcosa. Il maschietto credo continui ad occuparsi dei fatti suoi e la sua ultima uscita pubblica è di oltre un mese fa per esprimere solidarietà al sindaco per un'aggressione subita.

allelimo ha detto...

silvano, ovvio che il problema sia più profondo, ma quello che conta adesso è trovare ogni scusa per attaccare renzi.
hai visto mai che riesca a cambiare qualcosa davvero?
il rischio è troppo grande, è necessario fermarlo prima.

Ernest ha detto...

Ciao Silvano
il tuo ragionamento non fa una piega. Ciò che è sconcertante, ma nemmeno tanto visto il livello della politica italiana, è il fatto che per anni l'hanno menata sulle preferenze e appena fanno una proposta di legge non le mettono.
Come ha scritto Gap quando avevamo il proporzionale questo paese ha ottenuto conquiste importanti dal punto di vista legislativo.
Quindi oltre ad una legge differente dal porcellum e differente da questo obrobrio partorito col nano di Arcore.
un saluto

silvano ha detto...

Ciao Ernest, condivido anch'io quello che ha scritto Gap, del proporzionale, dei partiti. Il punto ora non è tanto il proporzionale, ma è che quei partiti della prima repubblica, partiti veri, non ci sono più. Oggi ci fosse il proporzionale pure Scilipoti o Razzi si farebbero il loro partito. Oggi i partiti non sono radicati nel territorio, non hanno le sezioni nei quartieri. E'rimasto qualcosa del PD e di Sel, ma poi non c'è nulla. Mai visto una sezione di forza italia, una sezione di scelta civica e così via: semplicemente non ci sono.
ciao.

dario ha detto...

Uhm... sono confuso: se le preferenze non ci sono, che differenza c'e' tra liste lunghe o corte?
Che differenza ci sarebbe tra liste formate tramite preferenze espresse alle primarie, se non che, poiche' il bacino elettorale e' diverso dalle politiche, si diminuirebbe la scelta dell'elettore?
Pensa a questo caso (che non e' reale, ma realistico). Io voto alle primarie Civati, e i candidati Tizio e Caio per la lista. Poi, Renzi vince alle primarie, con Tizio Caio che vincono per un sol voto per la lista. Io pero', siccome Civati ha perso, voto Forza Italia alle politiche, e quindi non posso votare per Tizio e Caio. Sempronio, invece che e' preferito dal popolo che vota PD (infatti aveva perso per un solo voto: il mio), rimane escluso. Ti pare ragionevole? Per cosa, poi, per avere una legge elettorale senza preferenze?

Ti diro'. Quando e' stato inventato il Porcellum mi sono chiesto le motivazioni di coloro che volevano togliere le preferenze, e ho subito pensato che fossero quelle di chi vuole controllare direttamente i parlamentari. Appena prima pero' ero contento, perche' ero convinto che votare la persona fosse fuorviante. Alle elezioni bisogna votare le idee e non le persone. Questo pensavo. A quei tempi si usava candidare personaggi popolari (Iva Zanicchi e Mara Carfagna mi vengono in mente subito ma ce n'erano molti in tutte le bandiere). Essere popolare pero' non significa avere le idee che rappresentano il popolo. Al piu' significa che il popolo pensa che sei in gamba, magari onesto. E apparire in gamba e onesto e' ben diverso dall'esserlo. Questo pensavo. Quindi pensavo che le preferenze fossero da abolire.

Vedendo che cos'e' successo al Parlamento in seguito all'abolizione delle preferenze mi sono ovviamente ricreduto. E sono tornato a pensare come pensavano tutti quelli che si proclamavano di sinistra, che le preferenze sono necessarie. Io non ho cambiato idea, da allora. Non mi basta un Renzi nazionalpopolare che mi racconta la storia dei listini corti o delle primarie.

La causa dell'ingovernabilita' (almeno della situazione nella quale ci siamo ritrovati alle ultime politiche) secondo me non e' a rigore da ricondursi alla legge elettorale. Il risultato delle elezioni era una spaccatura in tre parti. In effetti il popolo elettore era spaccato in tre parti, quindi fin qui tutto corretto. Poi il casino e' nato perche' al Senato non e' stata data la maggioranza assoluta alla stessa parte cui e' stata data la maggioranza assoluta della Camera. E questa e' il disastro combinato dal Porcellum. Ma, con una legge migliore, il PD avrebbe avuto la maggioranza assoluta nelle due camere. Sicche' oltre il 60 percento dei votanti sarebbero stati esclusi dalla rappresentanza politica. Questo e' giusto? No.
Il punto e' che i due partiti maggiori avrebbero dovuto adeguare le proprie politiche in modo da attrarre la stragrande maggioranza dell'elettorato. Si vuole vincere e governare? Bisogna guadagnarsi i voti per farlo. Nessuno e' riuscito a farlo? Be', non scaricherei la colpa sulla legge elettorale. L'ingovernabilita' e' stata la causa diretta dell'incapacita di Bersani e della dirigenza del PD di adeguarsi ai tempi, tanto che una grossa fetta di elettorato del PD ha preferito votare un piciu come Grillo, che' non aveva piu' dita per turarsi il naso adeguatamente.

Avere una legge elettorale che spazza via le minoranze non e' una buona cosa per nessuno, a meno che le maggioranze siano in grado di accogliere sotto le proprie ali i valori che rappresentano. Se non ci fosse stato il Movimento 5 Stelle non si sarebbe presentato il problema dell'ingovernabilita', ma un terzo di coloro che hanno votato non l'avrebbero fatto, perche' non si sentiva rappresentato da altri. Non una bella espressione di democrazia, certo.

E qui finisco, e spero di non essere invogliato a scrivere di piu', altrimenti mi fai pagare davvero un cent a parola.

dario ha detto...

Errata:
"L'ingovernabilita' e' stata la causa diretta..."
Corrige:
"L'ingovernabilita' e' stata l'effetto diretto"

dario ha detto...

Bastian e Silvano, voi sembrate concludere che, siccome c'era un sistema corrotto nella prima repubblica, e siccome nella prima repubblica si votava con le preferenze, la corruzione e' conseguenza delle preferenze. Mi pare una gran minchiata. Con rispetto parlando ne'! :-)

silvano ha detto...

Bastian, risponderà per conto suo, che certo non le manca la favella.

Rispondo per me, quasi con una battuta. Se la prima repubblica era corrotta e c'era il proporzionale, e la seconda repubblica era ed è corrotta e c'è un maggioritario, in primis si può dire che i sistemi elettorali sono ininfluenti rispetto la moralità del parlamento, e in secondo luogo che le preferenze sono quantomeno inutili.

dario ha detto...

Oppure si puo' concludere che, pur essendo influenti, non lo siano del tutto.

Ad oggi ci sono molti omicidi in Italia. Se domani liberalizzassimo la circolazione di armi, pensi che aumenterebbero o diminuirebbero. O che rimarrebbero uguali?

Io penso che aumenterebbero. Pero', dopodomani tu mi potresti dire: "ah, ma quando la circolazione di armi non era libera c'erano lo stesso molti omicidi, quindi la libera circolazione di armi non e' ininfluente sul tasso di omicidi".

Certo, anche questo e' un punto di vista.

silvano ha detto...

Sì diciamo che nella tua ultima replica mi hai un po' forzato il pensiero pro domo tua.
ciao.

dario ha detto...

mh... mi rivolgerei a Bastian Cuntrari sul suo blog, ma purtroppo per ragioni a me incomprensibili il suo indirizzo e' inibito dalle politiche aziendali. Posso solo leggere i suoi post su Feedly.

Pensa che fortunella che e'!

dario ha detto...

Silvano, la domanda giusta e': se ci fosse stato un sistema elettorale con le preferenze, il parlamento sarebbe stato meno corrotto?
Io penso di si', quanto meno Scilipoti non sarebbe esistito.

Pero', naturalmente, mi risponderai che coi se e coi ma non si fa la Storia.

allelimo ha detto...

ma perchè scilipoti non sarebbe esistito con le preferenze?
se lo avessero messo abbastanza in alto nella lista sarebbe stato eletto lo stesso con tutti i voti dati alla lista.
le preferenze sono sempre state facoltative, non obbligatorie.
e la maggior parte delle persone ha sempre votato la lista.
scilipoti sarebbe esistito uguale uguale.

allelimo ha detto...

dario, "come pensavano tutti quelli che si proclamavano di sinistra", ohibò, che certezze assolute che hai :)

sono quelle che mancano a me, e che mi fanno sperare in renzi.
ma tu dirai che io non sono di sinistra, che silvano e bastian non sono di sinistra etc.

e pensare che avevo capito che secondo te il pensiero unico è sempre sbagliato, e viva il confronto e le differenze...
boh

Nella Crosiglia ha detto...

Perfetto Silvano, non ho nulla da aggiungere..
Le tue perplessità si uniscono perfettamente alle mie con la convinzione che nulla cambiera!
:::)))

dario ha detto...

Spero che a sostenere ancora l'Italicum, tra i comuni elettori, sia solotanto qualche risacca di residui idioti, che non hanno ancora capito bene quale sia la vera questione.

http://www.ciwati.it/2014/03/03/fare-fretta-e-fare-finta/