Ne è prova in queste ore che uno dei prodotti della crisi, la protesta anencefala e populista rappresentata da Grillo sta per finire in melodrammatica farsa.
Non c'è più trippa per gatti e per i furbetti del rinnovamento duro e puro che sempre sa di gattopardo.
Me la sto godendo, lo ammetto, ma nel contempo sono molto dispiaciuto per le persone che li hanno votati che sono altra cosa da grillo e casaleggio.
Di come sarebbe andata a finire ne fu profeta il buon Bersani, aveva solo sbagliato i tempi.
1 commento:
Certo Bersani, come profeta, vale proprio poco, a giudicare com'e' finita (a meno che tu non concluda che l'ha fatto apposta - ma il complottista di solito sono io).
Io credo che, purtroppo, la parabola discendente di Grillo e del grillismo non abbia niente a che fare con la crisi. C'e' una contraddizione nel Movimento: chi protesta contro i politici non puo' essere esso stesso un politico. Di conseguenza il Movimento non puo' entrare in Parlamento senza palesare questa contraddizione. Naturalmente il popolo ci mette un po' ad accorgersene, ma sostanzialmente la causa della perdita di consensi del Grillismo e' questa.
Ed anche la parzialita' dei media, naturalmente. Grillo funzionava solo quando tutti gli davano la prima pagina, seppur parlandone male.
Da questo punto di vista c'e' l'altro populismo, che mi pare di gran lunga piu' pericoloso e dannoso. E quello non ha mai smesso di essere sostenuto dai media, ed adesso anche dal governo.
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