9 dic 2012

Il superamento della destra e della sinistra

Non è vero che tutti i partiti siano uguali come ci stanno ripetendo da almeno 20 anni e come una certa saggezza popolare ama ripetere riempiendosi la bocca con il buon senso della nonna.
Non è nemmeno vero che non vi sia differenza tra destra e sinistra, ma anche per questo vedi sopra.
Vero è che alle prossime elezioni, alla luce del terroristico ritorno di Berlusconi e di una corte fatta di troie (non è dispregiativo, nè iperbolico), di inquisiti (non è dispregiativo, nè iperbolico), di mezze calze (non è dispregiativo, nè iperbolico), di professori improbabili di economia quali il brunetta, o il tremonti, di nazisti dell'illinois (non è dispregiativo, nè iperbolico), di un kkk verde e alla buona che si perde dietro un bottiglione di bianco di vascello, di yes men, di giocatori di calcio, di starlette, conduttori televisivi, di giornalisti velinari, nani e ballerine in una parola - vero è dicevo che dinanzi al populismo organizzato le categorie destra e sinistra perdono significato e passano in secondo piano.
Populismo berlusconiano, populismo leghista, populismo grillesco da una parte e dall'altra tutti quelli che populisti non lo sono.
Questi saranno gli eserciti schierati in febbraio alle elezioni. In mezzo gli italiani con in mano una scheda elettorale ultimi responsabili di sè e delle sorti dell'Italia. Il superamento di destra e sinistra oltre che dai fatti, verrà purtroppo certificato domattina dai "mercati".
D'altra parte se fossi un ricco investitore, presterei i miei soldi ad un paese che da 20 anni è in declino apparentemente inarrestabile, e che ancora sopporta che lo schieramento di avventurieri irresponsabili e primi responsabili dello sfascio abbia anche solo l'impudenza di ripresentarsi come nulla fosse?
No, io i miei soldi non li presterei, nè a berlusconi, nè a cosentino, nè ad una qualunque delle troie ministre, nè a grillo e ai suoi nulla.

4 commenti:

gds75 ha detto...

quel che sostengo da una vita. Il fatto che il capitalismo sia l'unico modello economico sopravvissuto (e questa crisi certifica che sta sopravvivendo anche a se stesso) non vuol dire che lo è in quanto miglior sistema possibile. bisognerebbe avere il coraggio di mettere in discussione tutto il modello economico occidentalte (che ormai è globale).... ma chi le tiene ste palle?

allelimo ha detto...

silvano, sono scoraggiato.
La memoria è una cosa che non va d'accordo con noi italiani: fino a venerdì il "nuovo nemico" era Monti, cui veniva imputato da destra e da sinistra lo sfascio attuale, con la solita bella faccia da culo, da chi lo sfascio lo aveva creato (40 anni di DC con le convergenze parallele del PCI, poi vent'anni di Berlusconi con un paio di brevi interruzioni di Prodi)

Oggi, finalmente, Alfano+Berlusconi, con l'appoggio esterno di Maroni e Grillo, ci hanno liberati dal pericolosissimo professore.

E vista la durata della memoria di cui sopra, se anche "noi" siamo riusciti a dimenticarci che quello che ha fatto Monti lo dobbiamo al prode Silvio, figurati se non se ne sono completamente dimenticati anche "loro".

Che andranno belli compatti a rieleggere un nuovo governo Berlusconi, alla faccia del superamento di destra e sinistra.

Chissà perchè, io mi sento molto meno tranquillo adesso con questi qui che con Monti.

silvano ha detto...

Spero che ti sbagli Ale. Ti devi sbagliare.

allelimo ha detto...

Lo spero tanto anch'io.

ps - che palle la verifica dei commenti...