Quando avevo 13 anni mio padre era comunista e io non volevo esserlo così per sei mesi mi inventai di essere nazista.
Non durò. E a 13 anni e mezzo diventai anch'io comunista ma più nuovo. A 14 anni mi comprai il Capitale di Marx alla libreria Rinascita. Erano 5 o 6 tomi non ricordo, ricordo ancora lo sguardo tra l'incredulo ed il divertito della commessa che me li mise in un sacchetto da supermercato, non avevano borse abbastanza capaci. Rimango convinto che quella fu l'unica copia che mai vendettero. Ancora c'è a casa dei miei. A 15 o 16 anni lo lessi, non ci capii quasi niente se non che l'economia lo metteva nel didietro agli operai e l'avrebbe messo in futuro in culo a molti altri.
Al liceo rimasi comunista anche se mi sarebbero piaciute le timberland ed il moncler (era il tempo dei baiosi e dei paninari). Mi accontentati di una giacca a vento rossa e di un paio di scarponi di Antonini, ma color giallo/arancio, tipo finterland. Presi paura di un golpe fascista una mattina del 1980 che i soldati ci fecero scendere dall'autobus che ci portava a scuola alla stazione di Porta Nuova e ci perquisirono perchè le BR avevano rapito il generale americano Dozier (pensa te che cretini).
All'università rimasi comunista ma l'anno che morì Berlinguer o subito dopo votai per il partito socialista di Craxi alle elezioni europee, perchè non sopportavo Craxi e soprattutto non sopportavo quelli che avrebbero votato PCI solo quella volta lì perchè gliela aveva imposto la televisione ed il funerale in diretta. Ricordo quando preparai l'esame di sociologia e conobbi Annalisa, mi innamorai di Toni Negri. Ma l'autonomia padovana era già finita, e noi facevamo finta di no: bambino nel 68, alle scuole medie nel 77 c'eravamo persi gli anni rivoluzionari....non c'era rimasto altro che far finta. Bastava leggere sui muri di Padova che "Pedro vive" ed era già rivoluzione. Annalisa era di Parma e diventammo molto amici, ci frequentammo per anni ed ora dovrei andare da un analista, perchè non mi ricordo più il suo cognome. Assurda questa cosa mi ricordo il cognome di un sacco di compagni che non furono nulla, ma di Annalisa che frequentai per anni, no. L'ho rimosso e non me lo sono mai più ricordato. Incredibile ma vero. Negli anni, perfetto Ferrini di quelli della notte, votai per Natta e per altri che non ricordo e poi arrivai a votare anche per Occhetto, Prodi, Rutelli!!!???!!!, e poi Veltroni e pure Bersani. E ancora, prima di Occhetto e del muro di Berlino, non mi laureai anche se di esami ne avevo sostenuti e nemmeno pochi e cominciai a lavorare, dove ancora lavoro...E Dio sa quanta polvere ho mangiato, per non dire merda e quante umiliazioni ho subito. Ma il tempo è passato, ho conosciuto in quegli uffici la donna che è divenuta mia moglie, ed ora gli stessi che un tempo mi umiliarono mi chiamano dottore anche se non lo sono, e ogni volta glielo ricordo che non lo sono, ma quelli insistono "dottore, dottore", spietati e servili fino all'osso. In fondo degli infami. Ed ora ancora voto a sinistra ma ho i tempi politici di internet e degli spot televisi, mi piace Napolitano, ho votato Bersani, voterò Renzi, ho apprezzato Monti, il tutto più volte al giorno. Ho bisogno di un catalizzatore politico, voterei Vendola ma non posso...perchè una volta, per una sola volta vorrei vincere in politica e ancora non contento mi son dimenticato di dire che pure ho votato per i radicali ma anche lì alienato perchè mi piace la Bonino e molto meno Pannella anche se è stato geniale ed avanti anni luce rispetto al paese........
P.S. mai ascoltare in una notte d'estate, soli in casa, Low di David Bowie, vengono le malinconie.
8 commenti:
:-) se sostituisci il nome Jenny a quello di Annalisa diventa la storia di Forrest Gump
Mh... forte comunque che la quasi totalita' degli elettori del PD votano PD per stare sul carro dei vincitori nel caso fortuito che un giorno vinca, mentre starebbero tutti volentieri su quello di Vendola (e se lo facessero davvero, si' che vincerebbero)
Secondo me tutto l'elettorato ha bisogno dell'analista.
Che strano, Silvano...
Con qualche anno di differenza (i miei ricordi - purtroppo - partono un po' prima dei tuoi e nascono dall'altra parte dello schieramento politico del tempo) mi sembra di leggere di me stessa: "... mi piace Napolitano, ho votato Bersani, voterò Renzi, ho apprezzato Monti..." (io l'ho anche votato); "... mi piace la Bonino e molto meno Pannella...".
Anch'io - con parecchi esami sul libretto - non mi sono laureata e ancora qualche imbecille, cui ho immediatamente chiarito che non ho potuto indossare il tocco, mi invia lettere (da 10 anni!) indirizzate alla "Gentile Dottoressa".
L'effetto che a te fa "Low" di David Bowie, a me lo suscita "I'm sailing" di Rod Stewart.
Ma non ascoltare 'sta musica strappacore la sera, no eh?
Grande Silvan. Questo post é bello. Piú di altri. Una cosa in fondo, forse non importa dove e a cosa ma come ci arriviamo, no? in fondo la vita é come la viviamo. ciao U.
ti manca il Diario del Che Guevara e il libretto rosso di Mao, poi la tua storia è uguale alla mia....
Grazie BC, grazie Humb, grazie Giuliana dei vostri commenti.
ciao, silvano.
:-) amico, non ti incazzare, quella di Forrest Gump era solo una battuta!
@Dario: no preoccupe. Non ti ho messo nell'elenco dei ringraziamenti per il semplice motivo che gli altri hanno comunicato le loro esperienze e tu no. Ma nient'altro, nessun problema.
ciao.
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