Il miracolo in quattro e quattr'otto s'è avverato. L'impossibile in un baleno è divenuto possibile. Il Parlamento nei suoi partiti maggiori ha trovato l'accordo sulla legge elettorale. Modello tedesco (che poi basta il nome, della sostanza, sostanzialmente differente, non gliene frega un cazzo a nessuno), a conferma del fatto che nessuno della compagnia è sicuro di poter vincere, e quindi è meglio non perdere. Anche i riottosi 5 stelle son divenuti collaborativi. I sondaggi dicono che nessuno da solo ce la può fare e che è pure il caso di disboscare qualche cespuglio tipo quello di Alfano, inutile e pedante (secondo me si sottovaluta l'istinto da bestie selvagge che hanno gli alfaniani per il sottogoverno, e scommetterei che da qualche parte, a metà altezza e alle spalle solitamente, ce li troveremo in ogni caso).
Ma lasciando da parte le inutilità lo scenario post voto non risulta poi molto difficile da immaginare. PD, 5 stelle, Berlusconi con Lega e Meloni, una coalizione di rimasugli vari di sinistra che alla fine il 5 per cento lo passano, di poco ma abbastanza, per esserci.
E il governo chi lo fa? Se ci saranno i numeri PD e Berlusconi, il vecchio cavaliere non gliene può fregar di meno del governo, ma delle sue aziende sì (come al solito), e visto che ora rischia di perderle ad opera dei francesi, da una posizione di governo potrebbe ben difendersi e magari pure rimpolpare la casse mediaset. Gli è già riuscito quando era sull'orlo del fallimento nel 94, perchè non dovrebbe riuscirgli ora?
PD e 5 stelle non ritengo probabile la cosa, i 5 stelle non solo non sono pronti per il governo ma il loro interesse immediato è scommettere sul disastro dell'alleanza tra Renzi e "il" Berlusconi". Il partito di Grillo in prima istanza vuole andare alle urne SUBITO E COMUNQUE, perchè sa che a breve la Raggi a Roma verrà travolta e la vicenda avrà strascichi penali, per cui si è ben rinunciato alla tanto sbandierata libertà di scelta dei "cittadini che potranno scegliere": non si sceglierà niente, bisogna solo correre prima che la Raggi debba dimettersi e rischiare una condanna penale.
La Lega dinanzi all'alleanza forza italia/PD, passerà all'opposizione e si radicalizzerà a destra presumo, portando così a compimento l'evoluzione salviniana, da partito localista a partito nazionalista PNL, in fondo il PNF già ci fu e non è un caso che il nuovo corso leghista abbia come alleati i nipotini meschini del fascismo.
Infine perchè il PD corre pure lui verso le elezioni? Perchè Renzi vive di consenso, di movimento, in fondo si tratta di una fuga in avanti, come se i problemi potessero risolversi e la politica sostanziarsi in questo modo.
Una legge elettorale che alle prime mi sembra dia una bella stretta alla democrazia, e che soprattutto certifica la crisi dei partiti e propone un sistema con 4 uomini forti al comando: Renzi, Berlusconi, Grillo, Salvini.
Vedi articolo Giorgio Galli (link)
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