17 ago 2008

Senza titolo

Una notte d'estate in pieno centro a Verona, una panchina, una bambola ed una borsa. Sensazioni.
Abbandono, fuga, violenza, un paese malato, solitudine.



10 commenti:

Anonimo ha detto...

Sembra quasi una foto della scientifica su un luogo del delitto, abbastanza macabra...

listener-mgneros ha detto...

Ops lo squallore vi scompone la pettinatura dei pensieri? Da sempre panchine,angiporti, quartieri post industriali, periferie propongono desolazione e pattume...ottime scenografie...per occhi oramai di vetro smerigliato

Donna Cannone ha detto...

nooooooooo, è un ottimo spunto per una storia fantastica

silvano ha detto...

Sono d'accordo con te Donna. Mancava solo che avessi scritto nel post: " Dimmi a cosa ti fa pensare" e poi sarebbe stato un perfetto TAT. Via la seduta di analisi e di proiezione è aperta.

Luisa ha detto...

Ciao Silvano, bentornato, era ora feriarolo!

Marco ha detto...

Ciao Silvano, bentornato!
In effetti la foto può essere un'ottima ispirazione :-)

Anonimo ha detto...

Comunque è molto interessante pensare a una possibile storia partendo da una semplice immagine. Mi ricorda molto i primi capitoli di City di Alessandro Baricco, dove un tacco rotto di una scarpa abbandonato per strada da vita ad una storia parallela autonoma.

Donna Cannone ha detto...

Cos'è TAT????

silvano ha detto...

@donnacannone: http://it.wikipedia.org/wiki/
Thematic_Apperception_Test

ciao.

Donna Cannone ha detto...

Ammappa!! dopo vado a vedere di che si tratta!!!!