27 ago 2008

Piani Sequenza

Medina Reyes in "Cera una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo" fa dire a Rep (il protagonista del romanzo): " Il romanzo è in massima parte spazzatura. Se il cinema è la settima arte il mio uccello è la nona. Il cinema è solo paccottiglia verniciata d'oro. Ha un margine stretto come il culo di un colibrì. Luci e paccottiglia per abbindolare fottuti mammiferi senza immaginazione. Il cinema, nel migliore dei casi, non è altro che un po' di musica e di letteratura a prezzo di saldo e in confezione regalo per intellettuali stitici."

La provocazione è molto forte.

Ma se chiedessero a me se il cinema fosse o meno arte cosa risponderei?
Premesso che amo il cinema, risponderei di sì ed a suffragare la mia opinione proporrei immagini, in particolare dei piani sequenza. Credo che quella del piano sequenza, oltre che spesso virtuosa, sia una tecnica/forma espressiva che solo l'arte cinematografica può proporre, emancipandosi così dal romanzo, dalla pittura e dalla fotografia, essendone contemporaneamente una summa, un' evoluzione e qualcosa di completamente nuovo.

Faccio anch'io la mia provocazione: il piano sequenza è la bella scrittura, la bella pittura, la bella fotografia del cinema.

Infine lascio ad altri appassionati, a me piace soprattutto guardare i film e non sono minimamente esperto di tecniche cinematografiche, eventuali dissertazioni (se qualcuno ne ha voglia è il benvenuto) sulle differenze tra piano sequenza e long take, piano sequenza con macchina fissa e macchina in movimento, o sull'importanza fondamentale del montaggio e della fotografia nel cinema (che siano loro le prime donne dell'arte/tecnica cinematografica?). Dimenticavo, se dietro la macchina da presa non c'è un'artista...


"L'infernale Quinlan"


"Nodo alla Gola"







12 commenti:

Franco Zaio ha detto...

Per me invece il cinema è la regina delle arti, perchè le include tutte: musica, fotografia, letteratura, teatro...
Non mi interessa un approccio tecnicistico. O mi piace (qualunque cosa) o no, anche se è "fatta male" (anzi in questo caso spesso mi piace di più, come il punk rock).

listener-mgneros ha detto...

"assistere alla proiezione di un film è un'esperienza prevelantemente onirica"
Stanley Kubrick a chi gli domandava troppi perchè...

Per me questo è il cinema e i suoi realizzatori veri, il resto sono fotogrammi a caso.

3fix ha detto...

Ciak si gira... piano con la sequenza. Al massimo un campo lungo. Va bene anche un fuori campo: per campare meglio!

silvano ha detto...

Un Campari Efix?

3fix ha detto...

Beccato on line? Prepara i bicchieri...

3fix ha detto...

Il cinema: la più grande, meravigliosa, onesta truffa che l'uomo si sia inventato

silvano ha detto...

ok, Americano for two.

Anna ha detto...

Un Campari orange, grazie!
Amo il cinema e lo considero arte.
I piano sequenza sono esercizi di virtuosismo. Poi se sono di Hitchcock o di Orson Welles tanto di cappello.

Luisa ha detto...

E' arte, è arte, per me la si capisce meglio se si ha la fortuna di veder girare un film.

Anonimo ha detto...

Se il cinema è arte? Guardando certi film italiani verrebbe subito da ridere e sganasciarsi. Ma poi ci sono registi che trasformano le idee in immagini, esattamente come un pittore di talento, e ovviamente in questo caso non posso non citare Stanley Kubrick, un pioniere di un genere che già allora si pensava non avesse molto da dire. Ma l'arte non è prerogativa del regista, bensì anche della bravura degli attori, perchè come gli scadenti film italiani ci insegnano, senza bravi attori un film è uno schifo completo, e questo riguarda almeno l'80% della produzione nostrana, che per assurdo è anche quella che riceve più pubblicità. Un altro ribelle? Tarantino. Ma nel cinema c'è anche l'arte dello scrivere la sceneggiatura, e non dimentichiamo i musicisti, tra iu quali l'Italia vanta un illustre rappresentante, Ennio Morricone. Il cinema è magia, è la capacità di trasportare lo spettatore nel mondo che qualcuno ha immaginato.

Tra l'altro, mi chiedo quando considereranno arte anche o videogiochi, che hanno lavori artistici dietro la produzione non indifferenti, e chi ha giocato a titoli come Bioshock sa cosa intendo.

listener-mgneros ha detto...

Hichcock definiva gli attori "bestie da guidare".
Kubrick ha spedito via H.Keitel dal se di Eyes wide shut, sostituito da un regista.
Gli attori sono parte del film, ma non ne sono gli autori, consonanti e vocali non sono la stessa cosa. Perkins ha passato la vita a rifare Norman....ma senza Hitch. era solo una maschera. Per ammissione di Nicholson, Kubrick è stato l'unico in grado di svuotarlo come un orinatoio. E Sordi di "un borghese piccolo piccolo" non è certo quello del "tassinaro"...togliere al regista...
Vincent Price un grande, ma la gloria è arrivata quando ha incontrato Roger Corman.

Gianna ha detto...

Non me ne intendo granchè,quindi non posso esprimermi. Ancora complimenti,alla statua era stato fatto un ritocco,chiedendo scusa a Rodin. Ciao amico mio sincero