Eccolo uno dei massimi cantori del berlusconismo, sceso di cavallo che da la colpa del declino italiano, a Togliatti, alla mancata riforma protestante, alla fine di Cavour, ai guelfi e ai ghibellini, alla Chiesa - nella persona di Francesco - alla resistenza, ai comunisti, al "l’indifferentismo del proletariato, che sogna la rivoluzione socialista" - (questa me la segno perchè è straordinaria).
Quando l'intellettuale Ostellino, smetterà di guardarsi l'ombelico giocando dadaisticamente con le parole e con i post it culturali buttati a casaccio non rimarrà nulla di lui.
2 commenti:
Lui e il suo compagno di intelletto galli della loggia sono quanto di più intellettualmente disonesto questo paese abbia potuto partorire, mi chiedo come mai non abbiano ancora tirato in ballo le guerre puniche.
Avevano il bignamino due, quello che va dal medioevo alla fine della 2° guerra mondiale - il biagnimino 1 è in attesa di ristampa.
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