L'album con la banana da spellare e la polpa rosa.
Andy Warhol, Lou Reed, JJ, Nico e un disco che non se lo fila nessuno ma solo tutti quelli che faranno la storia del rock negli anni a venire e poi quelle canzoni, un album di hit a scoppio ritardato.
Canzoni che non invecchiano, standards dalla nascita.
Quella disperata canzone d'amore dal sound già così maturo che sembra uscita dal nulla, che sembra già il Lou Reed di Berlin o di Transformer, “I'm waiting for the man”.
I'm waiting for my man
Got 26 dollars in my hand
“Aspetto il mio uomo
con 26 dollari in mano”.
Un amore mercenario, una dannazione, Lou aspetta il suo spacciatore con già i soldi in mano per l'eroina.
Intorno a lui la città è straniera, non esiste nulla. Il rapporto con il suo amore ossessivo non prevede nulla se non la droga, il mondo non esiste più.
“Here he comes, he's all dressed in black
PR shoes and a big straw hat
He's never early, he's always late”
“Eccolo che arriva, tutto vestito di nero
Scarpe da portoricano e un grande cappellaccio di paglia
Non è mai in anticipo, è sempre in ritardo”
La descrizione è perfetta, sembra di vedere una copertina di un album di quache anno dopo di Miles Davis “On The Corner”, la figura dello spacciatore magnaccia portoricano già è un classico dell'iconografia anni 70.
La musica è un reiterato crescendo, sempre più veloce, sembra portare ad un finale non prevedibile, verso una nuova apertura e sviluppo del racconto: Ora che l'uomo è arrivato lo porta nella sua stanza, su per tre piani di scale gli fa assaggiare l'eroina, il dolce gusto dell'amante, poi Lou se ne va...e fino a domani è salvo. Poi ricomincerà tutto come in una specie di girone infernale sempre uguale a sé stesso con la musica che lo racconta dalla prima all'ultima nota.
I'm waiting for my man
Got 26 dollars in my hand
Up to Lexington 125
feelin' sick and dirty
Huh, I'm waiting for my man
Hey white boy, what you doin' uptown
Hey white boy, you chasin' my women around
Pardon me sir, it's furthest from my mind
I'm just waitin' for a dear-dear friend of mine
I'm waiting for my man, come on
Here he comes, he's all dressed in black
PR shoes and a big straw hat
He's never early, he's always late
first thing you learn is that you always gotta wait
I'm waiting for my man
Up to a brownstone, up three flights of stairs
Everybody's pinned you and nobody cares
He's got the works, gives you sweet taste
then you gotta split because you got no time to waste
I'm waiting for my man
Hey baby, don't you holler, don't you ball and shout
I'm feeling good, I'm gonna work it on out
I'm feeling good, feeling so fine
until tomorrow, but that's just some other time
I'm waiting for my man
I'm waiting for my man
I'm waiting for my man
man-man-man-man-man-man-man
Andy Warhol, Lou Reed, JJ, Nico e un disco che non se lo fila nessuno ma solo tutti quelli che faranno la storia del rock negli anni a venire e poi quelle canzoni, un album di hit a scoppio ritardato.
Canzoni che non invecchiano, standards dalla nascita.
Quella disperata canzone d'amore dal sound già così maturo che sembra uscita dal nulla, che sembra già il Lou Reed di Berlin o di Transformer, “I'm waiting for the man”.
I'm waiting for my man
Got 26 dollars in my hand
“Aspetto il mio uomo
con 26 dollari in mano”.
Un amore mercenario, una dannazione, Lou aspetta il suo spacciatore con già i soldi in mano per l'eroina.
Intorno a lui la città è straniera, non esiste nulla. Il rapporto con il suo amore ossessivo non prevede nulla se non la droga, il mondo non esiste più.
“Here he comes, he's all dressed in black
PR shoes and a big straw hat
He's never early, he's always late”
“Eccolo che arriva, tutto vestito di nero
Scarpe da portoricano e un grande cappellaccio di paglia
Non è mai in anticipo, è sempre in ritardo”
La descrizione è perfetta, sembra di vedere una copertina di un album di quache anno dopo di Miles Davis “On The Corner”, la figura dello spacciatore magnaccia portoricano già è un classico dell'iconografia anni 70.
La musica è un reiterato crescendo, sempre più veloce, sembra portare ad un finale non prevedibile, verso una nuova apertura e sviluppo del racconto: Ora che l'uomo è arrivato lo porta nella sua stanza, su per tre piani di scale gli fa assaggiare l'eroina, il dolce gusto dell'amante, poi Lou se ne va...e fino a domani è salvo. Poi ricomincerà tutto come in una specie di girone infernale sempre uguale a sé stesso con la musica che lo racconta dalla prima all'ultima nota.
I'm waiting for my man
Got 26 dollars in my hand
Up to Lexington 125
feelin' sick and dirty
Huh, I'm waiting for my man
Hey white boy, what you doin' uptown
Hey white boy, you chasin' my women around
Pardon me sir, it's furthest from my mind
I'm just waitin' for a dear-dear friend of mine
I'm waiting for my man, come on
Here he comes, he's all dressed in black
PR shoes and a big straw hat
He's never early, he's always late
first thing you learn is that you always gotta wait
I'm waiting for my man
Up to a brownstone, up three flights of stairs
Everybody's pinned you and nobody cares
He's got the works, gives you sweet taste
then you gotta split because you got no time to waste
I'm waiting for my man
Hey baby, don't you holler, don't you ball and shout
I'm feeling good, I'm gonna work it on out
I'm feeling good, feeling so fine
until tomorrow, but that's just some other time
I'm waiting for my man
I'm waiting for my man
I'm waiting for my man
man-man-man-man-man-man-man
9 commenti:
uno dei dishci da portarsi dietro..ha ragione alle..i miei 5 da isola?
rock bottom
uncle meat
velvet underground
remain in light
my life in the bush of ghosts
facciamo 6
bile inferno..iva bittova
mm,c'è di peggio no?
Io invece pensavo fosse ancora un disco commerciale. Lo scoprii, paradossalmente, ascoltando un gruppo più recente e cioè i Sonic Youth, che hanno qualche debito con i Velvet Underground.
"Tutto autobiografico" ha dichiarato anni dopo il lurido in un'intervista. Tutto tranne il prezzo della roba.
Commerciale, hai ragione, nel senso che non ho una amico, tra quelli che ascoltano musica,che non abbiano questo disco. Quasi tutti poi mi dicono che è un disco fondamentale e che è un peccato che non lo si ascolti ancora. Ce lo stiamo dicendo a vicenda, insomma.
una delle mie vecchie "aperture" quando giocavo con la musica
semplicemente indispensabile
Un disco meraviglioso.. senza tempo!
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