Il Nord Africa, come si riempiono la bocca con un certo gusto i giornali, “sta bruciando”, i tiranni di ieri e di oggi stanno per essere disarcionati, in attesa dei tiranni di domani.
Leggo su qualche blog anche tra quelli amici un'invidia per quelle popolazioni che hanno saputo ribellarsi allo status quo, e leggo il sogno che anche in Italia vi sia una sollevazione popolare per cacciare quel vecchio abbarbicato al potere come una zecca che succhia sangue al culo di un cane.
State tranquilli che qui non succederà. Non per ora almeno, forse tra qualche tempo se la situazione continuerà a deteriorarsi. Non mi sembra comunque una spernza da coltivare.
Il vecchio rais brianzolo è cotto, è finito, ma è e rimarrà comunque una vecchia zecca attaccata allo sfortunato culo degli italiani.
Da quando nel 2008 ha vinto le elezioni si sta facendo i cazzi suoi: cioè si sta ingegnando su come difendersi dai suoi reati e dal suo stile di vita da debosciato.
E' finito e non ha alcuna speranza di allargare la sua influenza e il suo potere, si è barricato in una fortezza mediatica preparandosi a resistere il più a lungo possibile.
La parte di paese che sino ad oggi non l'ha votato, non lo voterà mai nemmeno in futuro in altre parole non ha alcuna possibilità di uscire rafforzato dall'angolo in cui si è cacciato. Vero è che un'altra parte di paese ha rinunciato al diritto di cittadinanza assumendo con gioia lo status di sudditanza ma nemmeno i sudditi credo siano un genere in espansione.
Ci sono due vie per cacciarlo: uno sono le elezioni (se le perde), e l'altra è un salvacondotto in cambio delle dimissioni e dell'esilio.
La prima via sarebbe la preferibile: si va ad elezioni che il rais-zecca perde e buonanotte ai suonatori. Ma attenzione che, se le dovesse vincere, in questa situazione di democrazia monca per l'abnorme concentrazione di media nelle sue mani, allora sì che in tempi medio-brevi si rischia il Nord Africa e leggere sui giornali stranieri “Italy's burning” non lo troverei affatto esaltante.
Allora la via più sicura è il salvacondotto, in cambio il rais se ne andrebbe.
Credo che quest'idea ce l'abbiano in tanti tra i politici, e certo è che a parlane c'è il pericolo di bruciarsi, di tirarsi addosso le critiche delle anime belle, ma sarebbe la via più sicura e definitiva.
Un'Italia che possa ricominciare a curarsi dei suoi problemi e ad immaginare un futuro val bene un salvacondotto.
Leggo su qualche blog anche tra quelli amici un'invidia per quelle popolazioni che hanno saputo ribellarsi allo status quo, e leggo il sogno che anche in Italia vi sia una sollevazione popolare per cacciare quel vecchio abbarbicato al potere come una zecca che succhia sangue al culo di un cane.
State tranquilli che qui non succederà. Non per ora almeno, forse tra qualche tempo se la situazione continuerà a deteriorarsi. Non mi sembra comunque una spernza da coltivare.
Il vecchio rais brianzolo è cotto, è finito, ma è e rimarrà comunque una vecchia zecca attaccata allo sfortunato culo degli italiani.
Da quando nel 2008 ha vinto le elezioni si sta facendo i cazzi suoi: cioè si sta ingegnando su come difendersi dai suoi reati e dal suo stile di vita da debosciato.
E' finito e non ha alcuna speranza di allargare la sua influenza e il suo potere, si è barricato in una fortezza mediatica preparandosi a resistere il più a lungo possibile.
La parte di paese che sino ad oggi non l'ha votato, non lo voterà mai nemmeno in futuro in altre parole non ha alcuna possibilità di uscire rafforzato dall'angolo in cui si è cacciato. Vero è che un'altra parte di paese ha rinunciato al diritto di cittadinanza assumendo con gioia lo status di sudditanza ma nemmeno i sudditi credo siano un genere in espansione.
Ci sono due vie per cacciarlo: uno sono le elezioni (se le perde), e l'altra è un salvacondotto in cambio delle dimissioni e dell'esilio.
La prima via sarebbe la preferibile: si va ad elezioni che il rais-zecca perde e buonanotte ai suonatori. Ma attenzione che, se le dovesse vincere, in questa situazione di democrazia monca per l'abnorme concentrazione di media nelle sue mani, allora sì che in tempi medio-brevi si rischia il Nord Africa e leggere sui giornali stranieri “Italy's burning” non lo troverei affatto esaltante.
Allora la via più sicura è il salvacondotto, in cambio il rais se ne andrebbe.
Credo che quest'idea ce l'abbiano in tanti tra i politici, e certo è che a parlane c'è il pericolo di bruciarsi, di tirarsi addosso le critiche delle anime belle, ma sarebbe la via più sicura e definitiva.
Un'Italia che possa ricominciare a curarsi dei suoi problemi e ad immaginare un futuro val bene un salvacondotto.
9 commenti:
Grazie Silvano, le tue parole fanno diventare inutile il post che avevo intenzione di scrivere senza averne voglia alcuna.
Molte volte si è scelta la via meno cruenta per togliersi di torno il dittatore o dittatorello di turno, quindi non ci vedrei nulla di strano anche se, occorre dirlo, sarebbe una sconfitta della democrazia e della giustizia. Si potrebbe obiettare che entrambe sono state già sconfitte e anche questo sarebbe vero.Resta comunque un problema.
Il megalomane in questione è malato, è convinto che quello che dice sia vero, in psicanalisi ha un nome preciso che non mi ricordo, di conseguenza è convinto che sia un perseguitato e tenterà in tutti i modi di restare abbarbicato al potere. Il suo amico Craxi si rese conto che era finito e piuttosto che finire in carcere andò in "esilio". Lui non la farà mai. La cosa più probabile è che non si ripresenti candidato a premier e che tenti di farsi eleggere presidente della repubblica (tutto minuscolo volutamente. A quel punto si aprirebbero scenari ancora diversi perché se la candidata a premier sarà la figlia avremmo a che fare con una dinastia.
Sì, mi sono svegliato con il piede sbagliato.
Un saluto.
......la figlia chi ?..........
pensi a scopare ,che è decisam.meglio !!!
Il punto è che l'opportunità di andarsene ad Antigua ce l'ha, praticamente da sempre, ma da qui non si vuole proprio schiodare.
No, non facciamoci illusioni, non se ne andrà, e spero a questo punto che sconti tutti gli anni di carcere che gli spettano, senza alcuna pietà.
Anonimo coraggioso e forte del proprio sapere, non leggi nemmeno i giornali? La tua ignoranza ti permette solo di appellarti allo scopare? Evidentemente sei uno di quelli disposti a fare inculare la propria figlia per raggranellare qualche migliaio di euro.
Silvano scusa, ma quando è necessario occorre mettersi sullo stesso piano dell'avversario.
Tranquillo Gap, lo stavo per cancellare il genio.
Scusate, ma non è che l'anonimo ce l'avesse con la figlia di Silvio e invitasse la di lui figlia scopare?
E poi, suvvia, devo ancora conoscere uno che si rivolga a Gap rivolgendosi in terza persona...
Coraggio coraggioso anonimo antiberlusconiano, spesso in questo mondo si è malinterpretati!
Russo, sai che potresti avere ragione?
Se fosse vera la tua interpretazione chiedo scusa all'anonimo, che comunque avrebbe potuto firmarsi, e, in ogni caso resta valida la risposta per tutti i berlusconiani.
..le risorse degli Italiani cominciano a scarseggiare.Quando saranno veramente ridotte al lumicino allora questa incazzatura più o meno latente avrà il suo sfogo naturale.A quel punto non si scherzerà più ma si passerà alle vie di fatto.La storia ci insegna che è stato sempre così..
..a proposito, quale, delle figlie?
forse da noi scoppia la rivolta solo se fermano il campionato di calcio...
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