10 mar 2011

150 anni d'Italia e una dichiarazione d'amore

"E dunque: centocinquanta di questi anni, Italia (dis)unita. Ti vogliamo bene. Ti siamo vicini, soprattutto con i leader che ti ritrovi ora. E abbiamo urgente bisogno di vederti tornare all'avanguardia di quel grande progetto antico e moderno che chiamiamo "Europa". D'altronde, sei tu che l'hai inventata."
TIMOTHY GARTON ASH

Doveva essere un inglese a scrivere una delle cose più belle sull'Italia e sulla sua storia.
Noi italiani non siamo capaci di dirle "Ti amo", troppo scafati e troppo disillusi per non vedere retorica ovunque, o forse è che abbiamo paura dei nostri sentimenti e il qualunquismo imperante ci fa vergognare di pensarla diversamente dalla vulgata ora di moda.
Grazie comunque per l'articolo e le parole a Ash. Grazie, c'è ancora qualcuno che ammira l'Italia e le vuole bene, ma non siamo più noi.

5 commenti:

Ernest ha detto...

decisamente masochisti...

dario ha detto...

Mah, Silvano...
Io non e' che odio l'Italia, ne'. E credo pure che l'unita' d'italia sia un valore, dal punto di vista politico e sociale. Mi sento italiano dal punto di vista culturale, e credo che l'Italia, oltre che uno Stato, sia ancora prima un Popolo, e una Nazione.

Pero', che cosa cazzo ci sia, qui, da amare, questo davvero mi sfugge. Il concetto di Patria, inteso come il bene comune da difendere a prescindere non mi appartiene. Il nostro governo e' una merda, i nostri politici sono una merda. Non riesco a vedere uno spiraglio positivo, perche' se anche Berlusconi stesso finalmente scomparisse dalla faccia della terra, cio' che non starebbe in piedi e' il resto. Pensa solo al parlamento: Berlusconi ha comprato i parlamentari che lo sostengono. Il che significa che, il meglio che possiamo aspettarci dal futuro e' un parlamento sovrano composto da persone corrotte. Una mafiocrazia. Peggio che la Prima repubblica.
E questo si ripercuote nel sociale. La scuola degradata, l'ambiente, i beni culturali. Cosa diavolo dovrei amare da un'italia che elegge un parlamento di corrotti che non fa altro che disprezzare qualunque valore positivo che io posso trovare in questo stato?

Al mio balcone ho appeso il tricolore, ma non ho ben capito che cosa sia rimasto a rappresentare, oltre che il mio balcone stesso, ecco.

listener-mgneros ha detto...

basterebbe amare l'italia con lo stesso amore con cui si amano tutti gli altri paesi del mondo..per le loro caratteristiche e peculiarità...ma noi siamo abituati a servire ogni padrone interno e i servi si piegano, si ammantano di gentilezza ma non venitemi a dire che sanno amare...troppo invidiosi e ruffiani e puttanieri per farlo

zefirina ha detto...

concordo con dario, io non odio l'Italia ma spesso mi capita di vergognarmi per come sono gestite le "res pubbliche", per come alcuni cerchino di frammentare ciò che faticosamente è statao unito, per come il futuro non sia affatto roseo, specie per le generazioni future

Maurizio Pratelli ha detto...

triste constatarlo, ma è così. ma il bene per questo paese non può morire così