che accoglie i fan di Silvio nel giorno della decadenza.
The screen door slams Mary's dress waves Like a vision she dances across the porch As the radio plays Roy Orbison singing for the lonely Hey that's me and I want you only
27 nov 2013
19 nov 2013
Gli extraparlamentari
I veri leader del paese siedono al di fuori del Parlamento.
Napolitano ha la Presidenza della Repubblica, Berlusconi ha le televisioni ed i miliardi, Renzi è il sindaco di Firenze ed il capo prossimo venturo del PD, e Grillo, si va babbè c'è anche Grillo che non siede in Parlamento.
I vuoti di potere si occupano, e un Parlamento non all'altezza ne paga immediatamente lo scotto e anche noi, per quel che po' che vale ancora la democrazia rappresentativa, non siamo ben messi.
16 nov 2013
Morire di responsabilità e morire di populismo.
PD stai attento che si può rischiare di morire in responsabilità, in un paese di irresponsabili.
PD stai attento che si può rischiare di morire di responsabilità, in un paese con classe dirigente eversiva.
La nuova forza italia andrà a rubare tra i voti di grillo e a raccogliere quelli dei disperati, di quelli che pensano di essere divenuti poveri perchè ci sono gli immigrati, tra la classe media che trova spiegazioni del suo declino sempre facili e che mai sono quelle vere.
Attenzione perchè se la nuova forza italia non sarà la buffonata finale, ma dovesse riuscire a intercettare sul modello LePen le nuove masse disperate prodotte dal declino di questi anni, la cosa diventerà veramente pericolosa, perchè all'uomo è rimasto comunque un mega apparato di propaganda, perfetto per il populismo più bieco e violento.
14 nov 2013
La nonna deve andare in pensione
Devo dire che non ho trovato da subito un punto fermo, un'opinione sulla figura della nonna ministra Cancellieri.
Guardandola, mi veniva in mente lo stereotipo della nonna, che la domenica quando ero bambino si alzava presto per preaparare il pranzo della domenica, la gallina, il brodo, il bollito con la pearà, e poi fatta tutta la prima parte di preparazione mi portava alla messa delle 9.30, poi di ritorno a casa a tirare la pasta all'uovo da fare in brodo.
Ricordi di bambino e della mia nonna.
E così la funzionaria e fedele servitrice dello Stato ha messo nel sacco un mare di persone con quella sua aria così rassicurante, da buone cose antiche.
Ma la vecchia,man mano che escono le notizie (vedi link), si comincia a visualizzare nella sua essenza: e di certo assomiglia sempre meno alla mia/nostra nonna.
E' chiaro di come la vecchia sia l'incarnazione della solita Italia classista e decrepita, terra di ingiustizia, paternalismo, dove i ricchi non pagano il biglietto della prima classe megalusso ed i poveri viaggiano nei carri bestiame.
Che arsenico e vecchi merletti, abbia almeno la decenza di dimettersi.
13 nov 2013
Più che falchetti del pdl, quaglie e tordi.
Più che falchetti, quaglie, tordi, polli, quaglioni.
Inquietanti nella loro plasticosità di giovani decrepiti.
Mazza che impressione!
Perchè se Big Jim e Barbie erano il massimo del kitsch, questi ne sono le caricature sfigate.
Nella scala evolutiva, sono parecchi scalini al di sotto di Dudù...povere bestie, manco di leccare i piedi al padrone son degni.
La responsabilità della divisa
La responsabilità di portare una divisa di tutore dell'ordine pubblico, dovrebbe essere la prima e più importante cosa da insegnare alle reclute di carabinieri, polizia etc.
E' facile approfittarsi del potere che quell'abbigliamento e la relativa funzione danno.
Senza citare "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto", o i troppi casi Cucchi, Aldrovandi etc., basta leggersi questo (link), se non si ha avuto la sventura di averne una conoscenza diretta anche solo per piccoli episodi.
12 nov 2013
Una lettera d'amore - da Laurie a Lou
Ho conosciuto Lou a Monaco, non a New York. Era il 1992, e stavamo entrambi suonando con John Zorn al Kristallnach festival in ricordo della Notte dei Cristalli del 1938, che ha segnato l’inizio dell’Olocausto. Ricordo che guardavo alle espressioni confuse delle facce degli ufficiali di dogana mentre un flusso continuo di musicisti di Zorn attraversava la dogana tutti con indosso delle magliette rosse con scritto “Abbiamo ritmo e siamo Ebrei”. John voleva che ognuno di noi incontrasse gli altri e suonasse con gli altri, contrariamente a come si usa nei festival. Ecco perché Lou mi ha chiesto di leggere qualcosa insieme al suo gruppo. L’ho fatto, ed era forte e intenso e molto divertente. Dopo lo spettacolo, Lou mi ha detto “lo hai fatto nello stesso identico modo in cui lo faccio io!”. Perché aveva avuto bisogno di me per fare un qualcosa che poteva benissimo fare da solo ancora non l’ho compreso, ma era sicuramente inteso come un complimento. Mi è subito piaciuto, ma rimasi sorpresa che non avesse un accento inglese. Per qualche ragione pensavo che i Velvet Underground fossero inglesi, e avevo solo una vaga idea di quello che avessero fatto (lo so, lo so). Venivo da un mondo completamente diverso. E tutti i mondi a New York all’epoca (il mondo della moda, il mondo dell’arte, il mondo della letteratura, il mondo del rock, il mondo della finanza) erano abbastanza provinciali. In un certo senso sprezzanti. Ancora non legati tra loro. Come poi avemmo modo di scoprire, Lou ed io non vivevamo molto lontano l’uno dall’altro a New York, e dopo il festival Lou suggerì di vederci.Penso gli sia piaciuto quando ho risposto “sì! Assolutamente! Ora sono in tour, ma quando tornerò, vediamo, tra circa quattro mesi, vediamoci sicuramente!”. Andò avanti per un po’, e finalmente mi chiese se volevo andare all’Audio Engineering Society Convention. La Convention è uno dei posti più grandi e importanti dove entusiasmarsi sull’ultimo equipaggiamento tecnico, e passammo un pomeriggio felice guardando amplificatori, cavi e parlando delle cose elettroniche da comprare. Non avevo alcuna idea che quello dovesse essere un appuntamento, ma quando andammo a prendere un caffè dopo mi chiese “vorresti andare al cinema?”. Certo. “E dopo di quello a cena?”. OK. “E poi una passeggiata?”. Um … da quel momento non ci siamo mai separati. Lou ed io suonavamo insieme, diventammo migliori amici, e poi compagni, abbiamo viaggiato, ascoltato e criticato il lavoro dell’altro, studiato cose insieme (la caccia alle farfalle, la meditazione, andare in kayak).
Facevamo battute ridicole; smesso di fumare 20 volte; combattuto; imparato a trattenere il fiato sott’acqua; andati in Africa; abbiamo cantato arie d’opera in ascensore; fatto amicizia con persone improbabili; ci siamo seguiti in tour quando è stato possibile; abbiamo avuto una dolcissima cagnolina che suonava il piano; condiviso una casa che era diversa dai nostri rispettivi appartamenti; abbiamo protetto e amato l’altro. Andavamo spesso a vedere arte, musica, spettacoli, teatro e ho osservato come amava e apprezzava altri artisti e musicisti. Era sempre così generoso. Sapeva come fosse difficile l’ambiente. Amavamo la nostra vita nel West Village e i nostri amici; e, in tutto ciò, abbiamo sempre fatto tutto nel miglior modo che ci riuscisse.
Come molte coppie, ognuno di noi ha costruito un modo d’essere: strategie, e a volte compromessi, che ci hanno permesso di essere parte di una coppia. A volte abbiamo perso un po’ di più di quello che eravamo capaci di dare, o abbiamo ceduto un po’ troppo, o ci siamo sentiti abbandonati. A volte ci siamo davvero arrabbiati. Ma anche quando ero fuori di me, non ero mai annoiata. Abbiamo imparato a perdonarci l’un l’altro. E in qualche modo, per 21 anni, abbiamo intrecciato le nostre menti e i nostri cuori, insieme.Lou-Reed-and-Laurie-Anderson-Coney-Island-New-York.
Era la primavera del 2008. Stavo camminando per strada, in California, mi sentivo abbattuta e parlavo al cellullare con Lou. “Ci sono tante cose che non ho mai fatto e che volevo fare” gli ho detto.
“Come cosa, per esempio?”
“Non so, non ho mai imparato il tedesco, non ho mai studiato fisica, non mi sono mai sposata”
“Perché non ci sposiamo?” mi ha chiesto. “Ci incontriamo a metà strada. Arrivo in Colorado. Che ne dici di domani?”
“Uhm … non pensi che domani sia un po’ troppo presto?”
“No, non lo penso”. E così il giorno dopo ci siamo incontrati a Boulder, in Colorado, e ci siamo sposati nel giardino di un amico di sabato, indossando i nostri normali vestiti da sabato, e sebbene dovessi fare uno spettacolo subito dopo la cerimonia, per Lou andava bene. (I musicisti che si sposano è come quando si sposano due avvocati. Quando dici “accidenti devo lavorare in studio fino alle tre di notte” o cancelli tutti i tuoi appuntamenti per chiudere il caso, sai esattamente cosa significhi e non fai necessariamente dei salti di gioia).
Suppongo ci siano molti modi di sposarsi. Alcune persone sposano qualcuno che conoscono a malapena, cosa che può anche funzionare. Quando sposi quello che è anche il tuo migliore amico da diversi anni, dovrebbe esserci un altro nome per chiamare la cosa. Ma la cosa che mi ha sorpreso di più nello sposarmi è come si alteri il tempo. E anche come in qualche modo aggiunga una tenerezza che era, in qualche modo, completamente nuova. Per parafrasare il grande Willie Nelson: “Il 90% delle persone in questo modo finisce con la persona sbagliata, ed è questo che fa ancora andare gli juke box”.
Il Jukebok di Lou era pieno di amore e di molte altre cose: bellezza, dolore, storia, coraggio, mistero.
Lou era malato da due anni a questa parte: prima per il trattamento con interferone, una serie di iniezioni ignobili ma spesso efficaci per trattare l’epatite C che è equipaggiata con una bella serie di fastidiosi effetti collaterali. Poi è subentrato un cancro al fegato, che si andava a sommare a una forma di diabete in stato avanzato. Abbiamo ottenuto buoni risultati in ospedale. Lui ha imparato tutto quanto su queste malattie e sui rispettivi trattamenti. Ha continuato a fare Tai Chi ogni giorno per due ore più fotografie, libri, registrazioni, la sua trasmissione radiofonica con Hal Willner e molti altri progetti. Ha amato i suoi amici, e ha chiamato, mandati messaggi, email quando non poteva essere con loro. Abbiamo cercato di comprendere e applicare gli insegnamenti che il nostro maestro Mingyur Rinpoche impartiva; specialmente quelli più difficili come “devi imparare a padroneggiare l’abilità di sentirti triste senza in realtà essere triste”.
La scorsa primavera, all’ultimo minuto, ha ricevuto un trapianto di fegato che sembrava aver funzionato completamente e ha riguadagnato istantaneamente la salute e l’energia. Poi anche quello ha cominciato a funzionare male, e non c’era via di scampo. Quando il dottore ha detto: “E’ finita. Non ci sono più opzioni”, l’unica parte che Lou ha sentito era “opzioni”. Non si è dato per vinto fino all’ultima mezz’ora della sua vita, quando improvvisamente lo ha accettato: all’improvviso e completamente.
Eravamo a casa. Lo avevo portato via dall’ospedale qualche giorno prima. E anche se era molto debole, ha insistito per uscire fuori nella luce accecante del mattino.
Come persone use alla meditazione, eravamo preparati per questo: come muovere l’energia dalla pancia fino al cuore e poi spingerla fuori dalla testa. Non ho mai visto un’espressione così piena di meraviglia come quella di Lou quando è morto. Le sue mani stavano facendo la forma 21 del Tai Chi, quella dell’acqua che scorre. I suoi occhi erano spalancati. Stavo tenendo tra le braccia la persona che amavo più di ogni altra cosa al mondo e le parlavo mentre moriva. Il suo cuore ha smesso di battere. Non aveva paura. Ero riuscita a camminare con lui fino alla fine del mondo. La vita – così bella, dolorosa e spettacolare – non può dare qualcosa più di questo. E la morte? Penso che lo scopo della morte sia la realizzazione l’amore.
Al momento, non posso che essere piena di gioia e sono così orgogliosa del modo in cui ha vissuto e in cui è morto, della sua incredibile potenza e grazia.
Sono sicura che verrà a trovarmi in sogno e sembrerà ancora vivo. E all’improvviso sono qui in piedi da sola incantata e piena di gratitudine. Com’è strano, eccitante e miracoloso che possiamo cambiarci l’un l’altro in modo così profondo, amarci l’un l’altro così tanto attraverso le nostre parole e la musica e le nostre vite reali.
Laurie Anderson
La macchina del fango di sinistra o, se preferite, il tafazzismo....sconfiggerà Renzi, probabilmente.
Ho letto un articolo sull'Huffington Post, e devo dire che era da parecchio tempo che non trovavo così ben elencato e sintetizzato, tutto l'autolesionismo della sinistra, e la sua terribile macchina del fango.
Via questo è l'ultimo giro, se buttano giù anche Renzi, mi darò all'ippica.
Questi non si son resi conto che il tempo è passato o che hanno fatto il loro tempo.
Scalfari - che pure adoro - Maximo, Bersani, Fioroni, basta...è da sempre che ci fate perdere.
E poi Camusso e gli altri due compagni di merende, che non stanno capendo un cazzo e si trastullano con il loro sindacati fuori dal tempo e dalla storia. Li chiamano sindacati ma ancora non hanno capito che forse in qualcosa sbagliano se vi sono nelle loro organizzazioni sempre meno lavoratori e sempre più pensionati.
D'accordo che a sinistra s'aspetta sempre il bel sol dell'avvenire, ma state tagliando il ramo su cui siete, siamo, seduti.
Provate anche solo per sbaglio a (ri)leggervi Marx, giusto così, per ricordare che la politica vive di prove di forza, di rapporti economici, di capacità produttiva e.... con tutto il rispetto è da una vita che vi fottete operai, e ne avete sempre meno, e invece di cambiare regime siete andati a sostituirli con i pensionati che certo non sono il domani del paese. Ma l'importante era solo trovare qualcuno che vi pagasse le quote delle tessere e le rendite di posizione.
Incapaci, collusi: vi siete venduti i lavoratori promettendo da 40 anni la gallina domani e negando l'uovo oggi - per inciso, galline zero ma uova tante perdute e pure rotte.
Ok, ho deragliato, schifato dal corporativismo fascista di cui è geneticamente impregnato questo paese.
E adesso belle statuine, meglio tutto sommato Berlusconi, vero?! che è come voi - solo più bravo e criminale, che la possibilità di un cambiamento e la sicurezza della fine dei privilegi, vostri, ovviamente.
11 nov 2013
Ultras e calcio...i cattivi vengono da marte
Dopo l'ennesima prova di forza degli ultras, sfociata ieri nello spettacolo grottesco della partita tra salernitana e nocerina, il massimo che il mondo "sano" dello sport e del calcio ha saputo fare è stata la solita condanna verbale, inutile e sempre rivolta all'esterno come se non fossero la violenza ultras e la criminalità organizzate prodotti endogeni del calcio.
Non sono un fautore di leggi speciali per arginare la criminalità dentro ed immediatamente fuori degli stadi, basterebbe solo che il calcio non fosse un porto franco per la criminalità, basterebbe applicare le leggi che già ci sono. Evidentemente gli interessi che si andrebbero a toccare però son troppo grandi, per cui ci accontenta di raccontarsi e raccontarci la favoletta dello sport pulito e dei cattivi che vengono da marte.
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10 nov 2013
Costruire in cantina hi fi
Se nella realtà uno costruisse con pezzi comprati al Brico e trovati dallo sfasciacarrozze un'automobile in cantina e la volesse vendere al prezzo di una Mercedes top di gamma, qualche buon anima chiamerebbe la neuro ed il tipo verrebbe ricoverato per i necessari trattamenti.
Se invece in hi fi un dopolavorista qualunque senza nè arte nè parte, senza alcuna preparazione, senza tecnologia se non quella comprata al Brico o al ferramenta sotto casa, si inventa un paio di diffusori e si inventa pure di venderli al prezzo di un'Audi, Mercedes, Ferrari, ecco allora che è un autocostruttore di genio, e qualche personaggio da truffare lo trova.
Possibile che in hi fi le persone non si sveglino mai? Non fatevi abbagliare dal prezzo e dai discorsi dei vari compari sui forum: provate ad ascoltare con le vostre orecchie, e chiedetevi se quattro assi incollate, con tre altoparlanti che si trovano nei negozi hi fi car a poche centinaia di euro, messe insieme da un personaggio che nella vita fa lavoro diverso da quello del progettista audio, possano costare come un'ammiraglia di una grande casa automobilistica, come un appartamento di periferia etc.
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9 nov 2013
Ancora sul reddito di cittadinanza
Giusto per sgomberare i dubbi - magari innescati da un post precedente. Personalmente sono favorevole ad reddito di cittadinanza. Credo che prima ancora di una scelta politica sia un fatto di civiltà. Però per poterlo pianificare, avviare e mantenere bisogna essere seri, avere una classe politica seria, avere una classe dirigente imprenditoriale seria, avere dei sindacati seri che invece di perdere tempo a fare proclami e politica confusamente, per una volta guardassero alle busta paga dei loro associati e si chiedessero se abbiano fatto anche solo in piccolissima parte il loro lavoro: tutelare i lavoratori dipendenti ed il loro reddito - basta ispirarsi o anche scopiazzare il sindacato tedesco.
Qua si discute di reddito di cittadinanza basandosi sull'annuncio del mattino e vedendo l'effetto che fa prima di sera, per poi non pensarci più il giorno dopo.
Quanto alla serietà, cui sopra accennavo, non è nemmeno il caso di parlarne, vero?! Su questo credo si sia tutti d'accordo.
Ipse dixit
"Voglio un paese dove viene premiato chi ha le capacità e non chi è amico di, fratello di o figlio di". Lapo Elkann.
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cronaca
8 nov 2013
Tra la privatizzazione delle coste e la demagogia della sinistra
Una classe politica di irresponsabili. Tra chi vuole regalare alle multinazionali anche le spiagge in attesa di vendergli l'aria e chi nella speranza di prendere quattro voti si accontenta di prendere per il culo le persone. promettendo la fola del reddito di cittadinanza.
Ciò che mi da fastidio non poco è che la politica fascista grullesca tenti regolarmente Vendola e una parte del PD. Abbiamo problemi a sinistra, questa sinistra berlusconiana non mi piace per nulla e per di più non capisco lo strabismo per cui berlusconesco sarebbe l'ipotetico PD renziano, a me sembra che berlusconeschi siano i fasci grulli e i vendoliani che non resistono regolarmente al suono dello zufolo incantatore.
7 nov 2013
sandro Rapabondi
Il poeta vate sandro RapaBondi scrive sul foglio che senza silvio, lui ed i suoi accoliti pidiellini e forzaitalioti, saranno delle rape.
Vorrei rassicurare il massimo poeta che Rape lo erano prima di silvio, lo sono stati durante, e lo saranno dopo. Stia tranquillo, ci sono delle certezze incrollabili anche per quelli come lui.
6 nov 2013
La sfiga d'esser nato protestante
La sfiga d'esser nato protestante in un paese di cattolici decadenti. (Nda: e non sto parlando esattamente di religione).
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Aliens
Ne incrocio sempre di più per strada, hanno il corpo dislocato nell'ambiente, reale qui ed ora, e l' essenza da un'altra e sconociuta parte. Capita sempre più spesso anche a me di vivere da alienato dissociandomi con l'ausilio di un po' di elettronica.
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cronaca
4 nov 2013
Milano Hi-Fidelity 2013
Dice .."Ci vai al Milano Hi Fidelity 2013 - evento audio hi end, LP, CD, musica liquida, mostra mercato nuovo e usato, concerti, caramelle ricchi premi e cotillons?"
dico .."No, m'hanno già preso una volta per il culo anni fa, e se è per andare alle bancarelle preferisco quelle di Santa Lucia il 13 dicembre".
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1 nov 2013
Le critiche a Renzi
Leggo le critiche che vengono fatte a Renzi. Fossimo a scuola e i critici fossero insegnanti si direbbe che il ragazzo è dotato ma non si applica, è un po' debole in politica, parla d'altro, di slogan, buone intenzioni, speranze, è leader nella classe, ma insomma i problemi sono altri.
Ho occhi e orecchie anch'io e, sì, non posso dire gli insegnanti non abbiano delle buone ragioni per criticarlo.
Ma chi fa politica oggi? Si confondono i capaci con i tecnicisti, con i vuoti formalisti, con i professionisti - ahimè non più della politica - ma dell'azzeccagarbuglio.
Siamo messi male e ne sembrano consapevoli tutti tranne le classi dirigenti. Troppa mediocrità, troppi incapaci ovunque, e la pressione degli incapaci che nascondevano la loro nullità dietro i soliti che tiravano la carretta s'è fatta troppo grande, troppo alto il rapporto tra incapaci e capaci perchè il treno non deragli.
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