1 nov 2013

Le critiche a Renzi

Leggo le critiche che vengono fatte a Renzi. Fossimo a scuola e i critici fossero insegnanti si direbbe che il ragazzo è dotato ma non si applica, è un po' debole in politica, parla d'altro, di slogan, buone intenzioni, speranze, è leader nella classe, ma insomma i problemi sono altri. Ho occhi e orecchie anch'io e, sì, non posso dire gli insegnanti non abbiano delle buone ragioni per criticarlo. Ma chi fa politica oggi? Si confondono i capaci con i tecnicisti, con i vuoti formalisti, con i professionisti - ahimè non più della politica - ma dell'azzeccagarbuglio. Siamo messi male e ne sembrano consapevoli tutti tranne le classi dirigenti. Troppa mediocrità, troppi incapaci ovunque, e la pressione degli incapaci che nascondevano la loro nullità dietro i soliti che tiravano la carretta s'è fatta troppo grande, troppo alto il rapporto tra incapaci e capaci perchè il treno non deragli.

8 commenti:

allelimo ha detto...

no eh, mi hai già fregato una volta con 'sti post su renzi.
Il mio candidato per guidare il PCI è Ernesto Che Guevara.
Un po' troppo di destra, è vero, e quindi diffcilmente vincerà le primarie.
Ma noi siam qui per perdere, sempre!

Bastian Cuntrari ha detto...

Hai ragione, Silvano.
Nel senso che, leggendo anch'io le quotidiane critiche mosse a Renzi, il leit motiv è sempre lo stesso.
Sintetizzo: parla per slogan, ma dicono - sotto sotto - c'è poca ciccia.
Credo che costoro siano fermi ad almeno 20 anni fa: perché è da allora che si parla per "slogan". Ed è inutile che ti rammenti chi ha aperto questo modo di comunicare...
Ma è pur vero che, a differenza di molti altri, Renzi ha "fatto politica" sin da giovanissimo.
E ha ricoperto cariche di tutto riguardo (Presidente Provincia di Firenze e Sindaco).
Quanti altri possono vantare un cursus honorum così impregnato di politica e impegnato in politica?

Un nome a caso: Anna Finocchiaro.
Funzionario della Banca d'Italia, poi Pretore e infine Sostituto Procuratore. Nel 1987 eletta nelle file del PCI e dunque da 25 anni in politica. Ma nessun impegno sul "territorio", nessun contatto con le persone.

Chi critica oggi Renzi, forse, ha nostalgia di questo tipo di politici, cooptati dai vertici e lontani anni luce dalla gente: non si rendono conto, poveracci, che i tempi sono cambiati. E dunque ben venga anche il linguaggio per slogan di Renzi, giacché poi - alla prova dei fatti - "il ragazzo" funziona!
O dobbiamo pensare che tutti i fiorentini siano grulli???

allelimo ha detto...

Bastian Cuntrari, il 55 e rotti per cento dei fiorentini che apprezzano renzi non son grulli: son fascisti.
Semplicissimo, no?

@enio ha detto...

le critiche sonno mosse a Renzi da personaggi del PD che non vogliono essere messi da parte dopo 20 o 30 anni di onorato "marciapiede" politico

dario ha detto...

:-) Silvano, sappiamo che se criticassi il tuo post mi punteresti il tuo ditone contro accusandomi di qualunquismo, quindi ti evito questa soddisfazione.

Una cosa pero' la voglio criticare sul metodo. Se tutti parlano per slogan e quelli con un po' di raziocinio si limitano ad ascoltare quegli slogan, allora, a prescindere da quello che dice Renzi vincera' quello che la urla piu' forte.
Che puo' pure essere vero, ma mi chiedo se non e' che a rassegnarvicisi si finisce davvero nel fascismo? (fascismo nel metodo, cioe' lasciare liberta' di parola solo a chi ci conviene, e non ascoltare chi invece le dice davvero, semplicemente perche' il Potere Costituito vuole azzittirlo)

dario ha detto...

@Enio. Se l'alternativa fosse tra Renzi e D'Alema non avrei dubbi. Ma quelli che si presentano per la corsa alle primarie non sono quelli che fanno marciapiede da 20 anni come dici tu.

silvano ha detto...

@Dario: ed io che ci contavo di putnare il ditone...

ciao.

Bastian Cuntrari ha detto...

@Allelimo! Sei uno spasso: le tue battute sono più ficcati di quelle di Crozza! ahahah!

Perché era una battuta, vero? Diversamente, dovrei pensare che i predecessori di Renzi alla guida del Comune non abbiano fatto troppo bene, se i fiorentini son diventati tutti fascisti: Massimo Bogianckino (giunta PCI, PSI, PSDI e PLI), Giorgio Morales (sostenuto dagli stessi partiti), Primicerio (indipendente di c.s.), Domenici (PCI purosangue, poi PDS, DS, PD...).