Anno 1975 album "Wish you were here" , canzone 1 lato 1: "Shine on you crazy diamond, pt. one". Per andare bene dovrei finire qui la recensione. Sarebbe un ottimo modo per togliersi dalle peste. E' molto difficile parlare di questa canzone. Non so da dove cominciare. Pensavo di parlare delle emozioni che mi suscita, che mi ha suscitato nel tempo. Ma come si fa'? Son quasi trent'anni che l'ascolto e le emozioni ad essa associate son quelle di trent'anni di vita. Ascoltandola ho vissuto gioia, tristezza, quotidianità. Interi pomeriggi, per settimane, mesi, anni, passati con questa colonna sonora ed in genere la musica dei Pink Floyd in una stanza a studiare, a fare i compiti "a casa". Ogni 20 minuti mi alzavo per cambiare il lato dell'album di turno. Come raccontare di emozioni, sensazioni che si snodano negli anni, si sono stratificate e sedimentate una sopra l'altra? Vorrei provare ad affrontare il racconto andando a pescare da questo archivio mentale delle immagini, quasi a caso. Un'immagine che mi viene: sera, il sole sta calando, si abbassano le luci, con naturalezza entrano i musicisti. Dapprima i musicisti della band, poi Wright e Mason. Wright attacca subito con l'introduzione di tastiere di "Shine on you crazy diamond", musica soffusa, atmosfera magica, impressionante potenza dell'impianto di amplificazione, le note basse fanno ballare lo stomaco. Entra David Gilmour, t-shirt bianca, imbraccia la fender stratocaster, se l'aggiusta, e la chitarra comincia a parlare. Senso di irrealtà. Penso non è possibile, ho sognato per anni mentre di notte li ascoltavo in cuffia, di poterli vedere dal vivo. Adesso sono qui, a venti metri da loro. Vedo il loro viso, le sue espressioni. Mi guardo attorno, persone felici e commosse, a molti scendono sulle guance lacrime di gioia. L'introduzione sfuma. Frazioni di silenzio. Quattro note di chitarra ripetute quattro volte e la batteria di Mason esplode in un crescendo incontenibile, tutto il gruppo suona fortissimo. Ancora la chitarra che domina cercando di articolare le parole. Uno spazio di luci è scoppiato con il crescendo della batteria e l'aprirsi della canzone che è uscita dal bozzolo dove era cresciuta. Questa è l'immagine che allora mi venne e che ancora mi accompagna, una farfalla che dispiega le ali e che vola: nella luce, nello spazio, senza confini. Il crescendo musicale, il volo della farfalla, le luci bellissime, sono un fiume di emozioni che mi investono ed io sono l'imbuto in cui cadono, che le rallenta, il mio corpo è d'impaccio vorrei uscirne come quella farfalla e volare. La musica continua e la voce dice:
"Remember when you were young, you shone like the sun. Shine on you crazy diamond".
1 commento:
Mi hai fatto venire i brividi leggendo la tua recensione, i Pink Floyd erano sono e resteranno unici e fantastici!! Shine on!!!!
Posta un commento