15 lug 2011

Franz è il mio nome - Edoardo Bennato

Franz è il mio nome e vendo la libertà
a chi vuol passare dall'altra parte della città
compra il biglietto e non ti pentirai
per quello che ti dò non costa assai

Domani è il giorno, domani si partirà
con una carrozza per l'altra parte della città
e come pinocchio non crederai ai tuoi occhi
quando vedrai il paese dei balocchi

West Berlino splendente ti apparirà
e nella notte la luce ti abbaglierà
e nelle vetrine aperte ai desideri
i sogni tuoi proibiti fino a ieri

Senti che suoni, c'è musica dall'altra parte
e nelle strade la gente che si diverte
è sempre festa, l'altra città ti aspetta
non perder tempo, compra il biglietto in fretta

Lì tutto è permesso, lì tutto si può comprare
e ti conviene spendere senza pensare
e se non avrai più i soldi una mattina
ti troverai dall'altra parte della vetrina - (link ai manichini umani del Coin di Milano)

È come un gioco, e ognuno ha la sua parte
e quando alla fine avrai giocato tutte le tue carte
non ci pensare non aver paura
che nella vetrina farai la tua figura

3 commenti:

listener-mgneros ha detto...

Quando Bennato aveva cose da dire, oggi canticchiavo Venderò

silvano ha detto...

Quando ho visto quella notizia, Venderò è stato il primo pensiero. Vorrà dire qualcosa? sì.
ciao list.
silvano.

DiamondDog ha detto...

Per me Edoardo resta tra i primi 5 italiani di sempre. Fino a Burattino senza fili (compreso) ha inanellato una serie impressionante di album belli, suonati e composti bene e pieni di contenuti.
Certo, musicalmente (tranne gli "inserti" della tradizione nostrana) paga dazio a Dylan. Ma in Italia, musicalmente, tra i cantautori di un certo tipo, chi non paga dazio a Dylan?