15 apr 2008

Canzone n. 15 "Supper's Ready" - Genesis


"Supper's ready" dall'abum Foxtrot dei Genesis anno 1972. Tutto è bello in questo capolavoro dei Genesis. L'incredibile copertina surreale, barocca, simbolista. Quanto tempo passato a guardarla. La misteriosa "FoxyLady" sul lastrone di ghiaccio. I cacciatori, quello con il naso da Pinocchio, quello che si asciuga le lacrime, quello con la faccia da scimmia ed un orecchio alla "spock" quello con la faccia verde. Il ciclista che si sta avvicinando a gran velocità, i sette membri del ku-klux-klan in processione con la croce, la balena (di pinocchio?) il sottomarino (ventimila leghe sotto i mari?). Non lo so, ci ho sognato su questa come su mille altre copertine, fantasticato, cercato di trovare simboli, significati, faceva parte del gioco. In questo momento sto confrontando la copertina del cd e quella dell'album, mancano metà dei personaggi che ho elencato prima, si vedono giusto la "foxylady" e tre dei cacciatori, pochino per poter ancora viaggiare con la fantasia.
"Supper's ready" occupa, con "Horizons" tutta la facciata B dell'album ed è lunga 23 minuti; minutaggi d'altri tempi, dei tempi eroici del progressive-rock. Una suite, una miniera di idee, quanto ad invenzioni ci si potrebbero ricavare parecchi album. Ma quelli erano per i Genesis tempi di incontrollabile creatività, bisogno artistico di esprimersi incontenibile. Qui la forma canzone per Gabriel già non è più sufficiente, ha bisogno di spazio di esprimersi artisticamente su più livelli contemporaneamente, il livello musicale, letterario, teatrale: i suoi famosi travestimenti vera sceneggiatura dei testi delle canzoni, invenzioni continue tese all'arte totale. Tempi di grande speranze ed illusioni per la musica rock, stava diventando grande ed aveva bisogno di affermarlo, aveva sete di riconoscimenti. Li ha avuti.La suite è divisa in sette movimenti (di solito si parla di movimenti nella musica classica...forse vorrà dire qualcosa pure questo) senza soluzioni di continuità, non ci sono spazi "bianchi" tra un movimento e l'altro."Walking across the sitting room..." così comincia il primo movimento: "Lover's Leap". La voce di Gabriel, bellissima, molto espressiva, sostenuta da un arpeggio leggerissimo di chitarra, interpreta ogni sfumatura, ogni piega del testo, prende letteralmente per mano l'ascoltatore e lo accompagna in "Lover's Leap" e poi per tutta la canzone non abbandonandolo mai, esattamente come la voce di un adulto che legge una fiaba ad un bambino, affascinante!"I know a farmer who looks after the farm" e si passa dalla voce sostenuta solo dall'arpeggio di chitarra a tutti gli altri strumenti in particolare il fantastico mellotron di Banks e la qui splendida batteria di Collins, con quel suono di pelli tese pieno che fosse una pietanza riempirebbe rotonda tutto il palato. Da qui in avanti i cambi fantasmagorici di tempi ed atmosfere non si contano. Un crescendo di virtuosismi strumentali e vocali. Il suono delle tastiere detta i tempi, sostenuto dalla batteria sempre perfetta.I giochi di parole di Gabriel diventano arte trascendendo i testi:

If you go down to Willow Farm,
to look for butterflies, flutterbyes,
gutterfliesOpen your eyes,
it's full of surprise,
everyone lies,
like the focks on the rocks,
and the musical box.

Ed ancora
There's Winston Churchill dressed in drag,
He used to be a British flag,
plastic bag, what a drag.
The frog was a prince,
the prince was a brick,
the brickWas an egg,
and the egg was a bird

Ci sono poi punti nella suite che trovo inarrivabili per inventività e bellezza della musica. Siamo circa a metà del 5° movimento, "Willow farm", c'è un cambio di tempo che è anche cambio di canzone, di tutto, di prospettiva: uno stop, un colpo di fischietto, una porta d'automobile?! (yellow submarine?) che si chiude una voce fuori campo dice ok! la voce di Gabriel e quella di Collins!? che dialogano (Collins in falsetto!).Un flauto dolce introduce "Apocalypse in 9/8", un crescendo strumentale, Gabriel che incalza raccontando lo scontro finale con il Drago che esce dal mare e le fiamme che scendono dal cielo, un intermezzo in cui c'è un assolo splendido e molto progressivo di Banks con la batteria di Collins che lo sostiene e che gli dà continui spunti: sono senza parole. Gabriel riprende urlando "666 is no longer alone".Finalmente, come in ouverture 1812 di Tchaikovsky a celebrare la vittoria su Napoleone, le campane introducono l'ultimo movimento.
Lord Of Lords,King of Kings,
Has returned to lead his children home,
To take them to the new Jerusalem.





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