13 giu 2012

Del panzer tedesco e degli altri cialtroni

Credo, anzi sono sicuro di avere una visione semplicistica della storia e della politica. Ma non potendo fare altro semplifico, scarnifico sino al limite della storiella da bar. Guardando all'altra grande crisi del 1929, alla fine si superò con la seconda guerra mondiale. Anche oggi siamo in guerra, per fortuna non usiamo più carri armati e bombe, ma solo strumenti finanziari. Tuttavia gli attori e i loro destini non sono cambiati, sono cambiate delle contingenze. Ed i vecchi attori stanno recitando i vecchi ruoli in una tragica coazione a ripetere. La Germania metaforicamente ha rispolverato i panzer,  dilaga nei territori europei, e gli altri paesi non se ne sono accorti sino a che i panzer non se li sono ritrovati in casa. Quindi a riassumere i tedeschi super efficienti e perdenti da una parte, una massa di paesi impreparati a tutto ed indifesi dall'altra. L'Italia, la Spagna, la Grecia con le solite pezze al culo, la Francia boriosa e collaborazionista che si sente forte difesa com'è da un'inutile linea Maginot, l'Inghilterra trincerata di là della manica e ininfluente di fatto nel casino dell'europa continentale. Cambia un cazzo se non le modalità, la Germania perderà, come sempre nella storia, la guerra, e trascinerà nella miseria i paesi cialtroni che pensavano di farsi trascinare verso la ricchezza e la sicurezza standosene all'ombra dell'inarrestabile panzer vincitore. Manca solo un gruppo di attori 'stavolta e ancora non ho capito se arriveranno sulla scena a salvarci e chi saranno.

1 commento:

dario ha detto...

Mah, bella la tua analisi, anche se secondo me non bisognerebbe leggere in "panzer" e "cialtroni" delle connotazioni etiche.
Cioe', la storiella da bar fa apparire come dei panzer appunto i tedeschi, e dei cialtroni i greci, gli italiani, gli spagnoli eccetera.

Personalmente penso che l'etica sia una disciplina applicabile solo alle persone, e non credo che l'italiano medio sia stupido mentre il tedesco medio sia insensibile. O forse e' cosi', ma non e' questo il punto. Il punto e' che la guerra la combattono i potenti di turno (cioe' i mercati finanziari, le banche...) con il consenso dei governi che, come al solito, non hanno la forza di opporvisi, semmai lo volessero.

Ma anche questa e' una scusa, perche' secondo me la finanza tende a far accrescere il potere di chi ne ha gia' tanto, diminuendone ai popoli. Le divisioni territoriali sono solo artificiose e servono come giustificazione delle disparita' tra le persone. I governi supportano queste divisioni perche' non possono fare altro.

Quindi l'unica soluzione possibile e' l'unita' politica europea. Potrebbe rilanciare l'europa, ma temo che non sarebbe sufficiente per eliminare le disuguaglianze. Bisognerebbe che la novella unita' politica detenesse la supremazia sull'economia e sulla finanza.

Il che, temo, non avverra' mai.