The screen door slams Mary's dress waves Like a vision she dances across the porch As the radio plays Roy Orbison singing for the lonely Hey that's me and I want you only
31 dic 2008
30 dic 2008
Immagini del 2008
Alcune immagini per me significative dell'anno che sta per terminare, fatta eccezione per le persone care.
Un giorno di Agosto a Lancaster un'indimenticabile passeggiata lungo la strada alzaia di un canale navigabile.
Uno scorcio di un lago, nel Lake District, nord ovest dell'Inghillterra.
Un giorno di pioggia ad Edimburgo
Il musetto e gli occhi del nuovo cagnolino: Pablo.
(A chi interessa, questa foto è stata a dfferenza delle altre, effettuata con una reflex, credo si possa notare la differenza nel dettaglio e nella definizione).
(A chi interessa, questa foto è stata a dfferenza delle altre, effettuata con una reflex, credo si possa notare la differenza nel dettaglio e nella definizione).
29 dic 2008
Rimini - Fabrizio De Andrè
“Beh come situazione non è che sia nuovissima, ci aveva già pensato fortunatamente prima di me Fellini con I Vitelloni, in ogni caso Rimini è rimasta uguale a com'era nei Vitellini di Felloni ...nei Vitellini di Felloni sì appunto. Oh no?”
Fabrizio De Andrè - 1979
Fabrizio De Andrè - 1979
Colgo l'occasione per fare gli auguri a tutti i lettori di 31 canzoni, da oggi e per i prossimi giorni non ci sarò, ci saranno solo alcuni miei post che ho programmato, ma non potrò leggervi nè commentarvi.
Ancora auguri a tutti.
Ancora auguri a tutti.
28 dic 2008
Il Mare D'Inverno
Il carezzare la nostalgia è un piacere di lusso che qualche volta ci si può permettere.
E' un piacere che ha una sua pericolosità, è facile passare il limite e caderne vittime.
Mi piace, è un po' come flirtare con qualcosa di pericoloso con la sicurezza di farla franca.
Mi piace giocare con la malinconia perchè è come avere la macchina del tempo dei sentimenti, dei ricordi.Mi piace, è un po' come flirtare con qualcosa di pericoloso con la sicurezza di farla franca.
Un Amarcord a Rimini d'nverno quando posso me lo concedo sempre.
Il mare d'inverno ha qualcosa di speciale, non è invitante ed amico come d'estate ma è un altro mondo.
La battigia è un confine. Di qua o di là.Il mare d'inverno ha qualcosa di speciale, non è invitante ed amico come d'estate ma è un altro mondo.
Al di qua o aldilà.
Un passo uno sguardo sull'aldilà, scavalcare il tempo che è passato; sì è un piacere che bisogna concedersi.
Un passo uno sguardo sull'aldilà, scavalcare il tempo che è passato; sì è un piacere che bisogna concedersi.
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27 dic 2008
26 dic 2008
Piccoli Delitti di Natale
Il crimine non paga mai, oh no?
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25 dic 2008
Jingle Bells suonato da 49 forni a microonde
Natale sta lentamente finendo, cosa di più triste di questo concerto tecnologico per ascoltare il tempo che passa?
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Natale
“D'un tratto il ragazzo gridò: “Ma muore, vi dico! Muore di fame”. “Zitto” disse la mamma. Guardò il babbo e zio John, che stavano vicino all'uomo malato guardandolo con occhi impotenti. Poi guardò Rosa Tea avviluppata nella coperta, e aspettò d'incontrarne lo sguardo. Allora le due donne si lessero profondamente negli occhi, e Rosa Tea prese a respirare in fretta e affannosamente.
Poi disse: “Sì”.
Per un minuto Rosa Tea continuò a sedere nel silenzio frusciante del fienile. Poi si alzò faticosamente in piedi e aggiustandosi la coperta attorno al corpo, si diresse a passi lenti verso l'angolo e stette qualche secondo a contemplare la faccia smunta gli occhi fissi, allucinati. Poi lentamente si sdraiò accanto a lui. L'uomo scosse lentamente la testa in segno di rifiuto. Rosa Tea sollevò un lembo della coperta e si denudò il petto. “Su, prendete,” disse. Gli si fece più vicino e gli passò una mano sotto la testa. “Qui, qui, così.” Con la mano gli sosteneva la testa e le sue dita lo carezzavano delicatamente tra i capelli. Ella si guardava attorno, e le sue labbra sorridevano, misteriosamente.”
John Steinbeck - Furore.
Poi disse: “Sì”.
Per un minuto Rosa Tea continuò a sedere nel silenzio frusciante del fienile. Poi si alzò faticosamente in piedi e aggiustandosi la coperta attorno al corpo, si diresse a passi lenti verso l'angolo e stette qualche secondo a contemplare la faccia smunta gli occhi fissi, allucinati. Poi lentamente si sdraiò accanto a lui. L'uomo scosse lentamente la testa in segno di rifiuto. Rosa Tea sollevò un lembo della coperta e si denudò il petto. “Su, prendete,” disse. Gli si fece più vicino e gli passò una mano sotto la testa. “Qui, qui, così.” Con la mano gli sosteneva la testa e le sue dita lo carezzavano delicatamente tra i capelli. Ella si guardava attorno, e le sue labbra sorridevano, misteriosamente.”
John Steinbeck - Furore.
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24 dic 2008
23 dic 2008
22 dic 2008
Qualcosa di Osceno
Solitamente questi fatti non mi interessano, ma a tutto c’è un limite.
C’è qualcosa di profondamente osceno nel glamour e nella ricchezza esagerata ed ostentata di questi due personaggi Beckam che i media si ostinano a propinarci.
Non mi frega niente di Victoria e consorte e del circo di nani e ballerine che ronza loro intorno.
Non mi frega niente della passeggiata per lo shopping di un calciatore bolso e della di lui moglie, tra ali di folla in estasi, guardie del corpo gonfie come vitelli ed improbabili stilisti.
C’è qualcosa di profondamente osceno nel glamour e nella ricchezza esagerata ed ostentata di questi due personaggi Beckam che i media si ostinano a propinarci.
Non mi frega niente di Victoria e consorte e del circo di nani e ballerine che ronza loro intorno.
Non mi frega niente della passeggiata per lo shopping di un calciatore bolso e della di lui moglie, tra ali di folla in estasi, guardie del corpo gonfie come vitelli ed improbabili stilisti.
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21 dic 2008
Disorder in the House - Warren Zevon and Bruce Springsteen
Internet può essere descritto in molti modi. Si possono usare mille metafore diverse per questa immensa rete di pc, server, router collegati tra di loro, e poi provider, cavi, software, hardware.
Internet per molti è però soprattutto uno strumento per conoscere nuove persone, per parlare con gente di cui altrimenti non si avrebbe mai avuto nemmeno la possibilità di conoscerne l'esistenza. Certo fa specie pensare che si parla, si ascolta, si legge, un'ombra che ha un nome ma un viso che solo si immagina.
Ebbene la canzone che ho scelto per questo post, viene da uno stimolo, da un post di un amico che non conosco, con cui non ho mai parlato se non per pc, leggendo i suoi scritti e commentandoli talvolta.
Il suo post (lo potete leggere qui) parla di due grandi autori della musica americana e rock: Bob Dylan e Warren Zevon.
Parla di un tributo che il grande poeta Dylan offrì a Zevon in un momento molto difficile della vita di quest'ultimo.
Parla di rock, poesia, vita e morte.
Per parte mia dopo averlo letto, sono andato a riascoltarmi l'ultimo disco di Zevon, che lui incise già gravemente malato e che si intitola The Wind (uscito nel 2003).
Da qui ho deciso di proporre un grande pezzo di Warren “Disorder in the house " con un altro, dopo Dylan, grande della canzone americana: Bruce Springsteen.
Ancora una cosa, l'ultima canzone da The Wind che si intitola “Keep me in your Heart”, chiude l'album con queste parole che vogliono essere il definitivo saluto di Zevon ai suoi amici, ai suoi fan, al mondo:
“Sometimes when you're doing simple things around the house.
Maybe you'll think of me and smile
You know I'm tied to you like the buttons onyour blouse.
Keep me in your heart for awhile.”
"Talvolta, quando starai facendo qualcosa di semplice in casa
magari penserai a me e sorriderai
sai che sono legato a te come i bottoni di una blusa
tienimi nel tuo cuore per un po'".
Internet per molti è però soprattutto uno strumento per conoscere nuove persone, per parlare con gente di cui altrimenti non si avrebbe mai avuto nemmeno la possibilità di conoscerne l'esistenza. Certo fa specie pensare che si parla, si ascolta, si legge, un'ombra che ha un nome ma un viso che solo si immagina.
Ebbene la canzone che ho scelto per questo post, viene da uno stimolo, da un post di un amico che non conosco, con cui non ho mai parlato se non per pc, leggendo i suoi scritti e commentandoli talvolta.
Il suo post (lo potete leggere qui) parla di due grandi autori della musica americana e rock: Bob Dylan e Warren Zevon.
Parla di un tributo che il grande poeta Dylan offrì a Zevon in un momento molto difficile della vita di quest'ultimo.
Parla di rock, poesia, vita e morte.
Per parte mia dopo averlo letto, sono andato a riascoltarmi l'ultimo disco di Zevon, che lui incise già gravemente malato e che si intitola The Wind (uscito nel 2003).
Da qui ho deciso di proporre un grande pezzo di Warren “Disorder in the house " con un altro, dopo Dylan, grande della canzone americana: Bruce Springsteen.
Ancora una cosa, l'ultima canzone da The Wind che si intitola “Keep me in your Heart”, chiude l'album con queste parole che vogliono essere il definitivo saluto di Zevon ai suoi amici, ai suoi fan, al mondo:
“Sometimes when you're doing simple things around the house.
Maybe you'll think of me and smile
You know I'm tied to you like the buttons onyour blouse.
Keep me in your heart for awhile.”
"Talvolta, quando starai facendo qualcosa di semplice in casa
magari penserai a me e sorriderai
sai che sono legato a te come i bottoni di una blusa
tienimi nel tuo cuore per un po'".
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20 dic 2008
John Cage
Ci sono due componenti principali in ogni personalità: la mente cosciente e quella inconscia, e queste, nella maggior parte di noi, sono divise e disperse in infiniti modi e direzioni. La funzione della musica, come quella di ogni altra salutare attività, è quella di aiutare a riportare unità queste parti separate. La musica fa questo fornendo un momento in cui, essendo smarrita la consapevolezza dello spazio e del tempo, viene integrata la molteplicità degli elementi che costituisce un individuo, ed egli è uno.
19 dic 2008
Bush e la Scarpa
Ecco qui il gioco del momento. E pensare che forse se la scarpa gliela tiravano 8 anni fa le cose andavano diversamente, niente 11 settembre, niente guerre, niente crisi.
Morale bisogna pensarci per tempo, e a volte le soluzioni ai grandi problemi sono veramente semplici: basta una scarpa.
Non è che voglio suggerire niente a nessuno, ma anche una versione nazionale del giochino sarebbe gradita.
Click to play SockAndAwe
Morale bisogna pensarci per tempo, e a volte le soluzioni ai grandi problemi sono veramente semplici: basta una scarpa.
Non è che voglio suggerire niente a nessuno, ma anche una versione nazionale del giochino sarebbe gradita.
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L'Intruso
La Settimana Enigmistica direbbe "Scopri l'elemento intruso", io mi sono limitato a ridere di gusto.
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scherzi
18 dic 2008
Un Tributo a Michael Jackson
Michael Jackson non mi è mai piaciuto, anche se gli album Off The Wall e Thriller ritengo che siano due grandi dischi la cui grandezza deve però in buona parte ascritta a quel genio della produzione e gran musicista che si chiama QUINCY JONES.
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17 dic 2008
La Crisi Economica e Godot
Sono preoccupato e dovrei essere contento: si diceva che forse i nostri nipoti, anzi i nipoti dei nostri nipoti avrebbero visto la fine del capitalismo e un nuovo sistema di produzione meno violento. Dovrei essere contento, sto vedendo la fine del capitalismo, un cataclisma inedito e che percepisco molto più gigantesco di quello che sembra in questi giorni. E' qualcosa di inimmaginabile, di proporzioni storiche, la crisi del '29 era solo una crisi di crescita, questa è un'implosione. Il problema è che essere testimoni del proprio tempo e abituati ai tempi televisivi dei film o telefilm americani (in due ore saprò com'è andata), si rimane spiazzati quando, dopo la pubblicità ancora non si sa chi è l'assassino o se i nostri eroi muoiono o si sposano, ma invece si vede che il film ha i tempi della vita.
Aspettiamo Godot e non ci accorgiamo che se la GM e la Chrysler e la Ford facessero bancarotta, Godot arriverebbe ed anzi sarebbe già qui.
Pronti all'avvento di Godot?
Aspettiamo Godot e non ci accorgiamo che se la GM e la Chrysler e la Ford facessero bancarotta, Godot arriverebbe ed anzi sarebbe già qui.
Pronti all'avvento di Godot?
16 dic 2008
Chicago – Sufjan Stevens
Già tempo fa dedicai un post a Sufjan Stevens, adesso come allora penso che sia uno dei più grandi cantautori americani contemporanei. La musica folk, orchestrata e influenzata dal minimalismo produce un risultato a mio modo di vedere di grande interesse ed irresistibile. Sembrano i pezzi di Sufjan quasi delle filastrocche, delle canzoni per bambini.
Bellissime canzoni in realtà.
Bellissime canzoni in realtà.
chicago;sufjan stevens;come on feel the illinoise;rock;musica americana
15 dic 2008
Star Spangled Banner - Jimi Hendrix
Suvvia cos'è questa inerzia? La musica non va più ascoltata, va toccata, sporcata ferita, abbracciata abbandonata, assassinata. In ultimo va liberata. Per poterla riascoltare.
Il punto cruciale di questa storia è in uno sguardo. Quello di Jimi Hendrix mentre suona Star Spangled Banner in quella livida, disastrata alba da day after del quarto giorno di Woodstock. Il fatto decisivo avviene circa sessanta secondi dopo l'inizio del pezzo. Per un breve velocissimo istante Hendrix guarda nell'obiettivo e tutto sembra fermarsi. Perfino la musica, perfino quella sensazionale mescolanza di inno americano e suoni che mimano un bombardamento in Vietnam sembra poca cosa di fronte a quello sguardo. Mettete il fermo immagine e godetevi l'improvviso silenzio. Hendrix è lì, ma è anche altrove. E' uno sguardo serio, calmo, definitivo, di lucida consapevolezza. In quel momento Hendrix vede tutto quello che c'è da vedere, vede se stesso morire, vede le guerre che ci sarebbero state, vede la fine della musica, la fine del tempo, e vede noi che lo guardiamo, ora.
Da "Il buio, il fuoco, il desiderio" Gino Castaldo.
Il punto cruciale di questa storia è in uno sguardo. Quello di Jimi Hendrix mentre suona Star Spangled Banner in quella livida, disastrata alba da day after del quarto giorno di Woodstock. Il fatto decisivo avviene circa sessanta secondi dopo l'inizio del pezzo. Per un breve velocissimo istante Hendrix guarda nell'obiettivo e tutto sembra fermarsi. Perfino la musica, perfino quella sensazionale mescolanza di inno americano e suoni che mimano un bombardamento in Vietnam sembra poca cosa di fronte a quello sguardo. Mettete il fermo immagine e godetevi l'improvviso silenzio. Hendrix è lì, ma è anche altrove. E' uno sguardo serio, calmo, definitivo, di lucida consapevolezza. In quel momento Hendrix vede tutto quello che c'è da vedere, vede se stesso morire, vede le guerre che ci sarebbero state, vede la fine della musica, la fine del tempo, e vede noi che lo guardiamo, ora.
Da "Il buio, il fuoco, il desiderio" Gino Castaldo.
Star Spangled Banner;jimi hendrix;rock;woodstock;chitarra;gino castaldo
14 dic 2008
Giradischi
Ho sempre amato i giradischi, ne sono sempre rimasto affascinato. Per me la vera hi-fi e la passione per musica passano di lì, un po' demodè e parecchio nostalgica e romantica.
Siano essi un Linn, Michell, Notthingham, Oracle, Project, Sme, Sota, Thorens, Transrotor, Rega, Clearaudio, ecc, ecc., vanno bene tutti, mi piacciono tutti, sembrano sempre delle opere d'arte.
Siano essi un Linn, Michell, Notthingham, Oracle, Project, Sme, Sota, Thorens, Transrotor, Rega, Clearaudio, ecc, ecc., vanno bene tutti, mi piacciono tutti, sembrano sempre delle opere d'arte.
giradischi analogici;giradischi;dischi;vinile;hi fi;hi end
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13 dic 2008
10 Ultime Fotografie
Potrebbero essere solo delle curiosità questi ultimi scatti. Guardandoli però mi accorgo che divento morboso, almeno un po'. Ma cos'hanno di speciale? Perchè le guardo con tanto interesse? Forse che cerco di intuire da quei visi, sereni o allarmati o indifferenti che cosa significa morire, che cosa si prova. Forse non erano nemmeno coscienti che stavano per morire, lo sappiamo noi che siamo rimasti che quello sarebbe stato l'ultimo scatto della loro vita. Allora provo a guardarli, nella speranza di poter intuire qualcosa.
Graceland 17 agosto 1977, mezzanotte e 28 minuti, Elvis rientra a casa. Questa è la sua ultima da vivo. Sarebbe morto lo stesso giorno alle 15.30.
Berlino 28 aprile 1945, questa è l'ultima foto conosciuta del dittatore tedesco, si sarebbe suicidato due giorni il 30 aprile 1945.
foto;ultime foto
Una domanda analoga me la pongo tutte le volte che qualcuno mi fa una fotografia. Mi chiedo sarà l'ultima? Sarà quella che metteranno sulla mia tomba? Quella che pubblicheranno sul giornale?
Credo sia per questo che odio essere fotografato, non lo sopporto, ci sono pochissime fotografie di me, pure mi piace moltissimo fotografare, forse cerco delle risposte. La passione per le foto è una forma di nevrosi?
Parigi 31 agosto 1997, circa mezzanotte e venti, pochi istanti prima di imboccare il tunnel de l'Alma.Credo sia per questo che odio essere fotografato, non lo sopporto, ci sono pochissime fotografie di me, pure mi piace moltissimo fotografare, forse cerco delle risposte. La passione per le foto è una forma di nevrosi?
Graceland 17 agosto 1977, mezzanotte e 28 minuti, Elvis rientra a casa. Questa è la sua ultima da vivo. Sarebbe morto lo stesso giorno alle 15.30.
Berlino 28 aprile 1945, questa è l'ultima foto conosciuta del dittatore tedesco, si sarebbe suicidato due giorni il 30 aprile 1945.
Le altre dieci "ultime foto" le potete trovare qui.
foto;ultime foto
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