Un caro amico mi ha chiesto di pubblicare questa sua cruda testimonianza, ricordo di una scuola che non c'è più e che speriamo non si appresti a ritornare.
Tralascio ogni considerazione sui fatti di questi giorni, tra decreti, leggi, riforme, notando solo che certi abusi sono oggi praticamente impossibili nelle nostre scuole elementari anche per la compresenza di più di un insegnante per classe.
Tralascio ogni considerazione sui fatti di questi giorni, tra decreti, leggi, riforme, notando solo che certi abusi sono oggi praticamente impossibili nelle nostre scuole elementari anche per la compresenza di più di un insegnante per classe.
"Maestro unico, un incubo che ritorna alla mente.
Ho avuto per 5 anni. 5 anni formativi un maestro,un maestro unico, allora era la regola. Ho frequentato la scuola A. Descalzi di Genova a partire dal1968-69 fino all'esame di licenza elementare. Era il cosiddetto "maestro" quello che ti prendeva a sei anni e ti lasciava a dieci, il maestro che ti doveva formare.
30 alunni. Il nostro cosiddetto maestro era un ex repubblichino, della repubblica di Salò, un emerito fascista allora ancora pienamente convinto, che nella allora repubblica democratica italiana era finito, chissà come a insegnare alle elementari.
Per noi vigevano in classe regole assurde, fino a sfiorare spesso la punizione corporale. Le lezioni vertevano principalmente sulle sue esperienze di guerra, ripetute all'infinito. Sulle sue teorie politiche sempre tese a farci diventare, secondo lui, delle menti pulite. Sovente non spiegava un bel niente, dissertando per ore e ore sulla "società marcia e democratica", sul pericolo del comunismo. La storia veniva rivisitata a piacimento e chiaramente l'impero romano era la base per lui di un altro "impero". Se qualcuno fiatava, tutta la classe veniva punita, in perfetto stile Full Metal Jacket.
Questo Maestro è riuscito ad andare avanti per anni con questo suo metodo educativo, spesso protetto dall'istituzione scolastica, dal timore reverenziale dei suoi allievi intimoriti e in parte affascinati nella loro mente di ragazzini. Io stesso non riferivo molto di quello che accadeva in classe ai miei, in effetti lui era il MAESTRO per noi!. I miei lavoravano e avevano altri tre figli da seguire. Alla mia timidezza comunque si aggiungeva un'assurda ammirazione per questa specie di eroe, eroe di merda penso ora!
Inoltre allora non era semplice farti cambiare classe o scuola. Credo che il Direttore sapesse che tipo di persona era, e tollerasse in base alle tipiche omertà che in quegli anni nella scuola regnavano ancora . Sì qualche volta i miei genitori o altri avevano protestato.
Sta di fatto che l'ora di ginnastica si svolgeva per lo più in una serie di attenti e riposo, che la maggior parte degli alunni è uscito da quei 5 anni con lacune allucinanti, e che molti avevano in comune una calligrafia quasi illeggibile. Una volta ricordo, ci spiegò come si faceva a smontare e rimontare un fucile e una pistola, un altra volta teorizzò che le strage fasciste in Italia erano tutte strategie dei "rossi". Credo di aver introiettato in quei 5 anni più violenza e ignoranza che nel resto della mia vita. Infine il caro "maestro" amava poco i meridionali, che spesso venivano bocciati, o considerati alunni "scarto".
In quinta elementare la scuola iniziò la sperimentazione a tempo pieno e nuovi maestri giovani e con tutt'altra mentalità cominciarono a insegnare nei pomeriggi scolastici, la verità venne finalmente fuori in maniera molto più evidente. Alcuni maestri segnalarano le difficoltà ai genitori, tra i quali i miei. Scoppiò un vero e proprio mezzo scandalo, il nostro antico "maestro" si rifiutò di portare all'esame chi frequentava la sperimentazione a tempo pieno, o minacciò di farci bocciare. Grazie a molti genitori e a questi insegnanti illuminati, che ottenero di presenziare all'esame, il gerarca-maestro non riusci mai mettere in atto le sue minacce. Tutto questo è purtroppo vero e vari alunni che rincontro ancora, dopo molti anni, si ricordano di questa assurdità. E' accaduto e ora rischia di riaccadere, Maestro unico? davvero no grazie!"
Ho avuto per 5 anni. 5 anni formativi un maestro,un maestro unico, allora era la regola. Ho frequentato la scuola A. Descalzi di Genova a partire dal1968-69 fino all'esame di licenza elementare. Era il cosiddetto "maestro" quello che ti prendeva a sei anni e ti lasciava a dieci, il maestro che ti doveva formare.
30 alunni. Il nostro cosiddetto maestro era un ex repubblichino, della repubblica di Salò, un emerito fascista allora ancora pienamente convinto, che nella allora repubblica democratica italiana era finito, chissà come a insegnare alle elementari.
Per noi vigevano in classe regole assurde, fino a sfiorare spesso la punizione corporale. Le lezioni vertevano principalmente sulle sue esperienze di guerra, ripetute all'infinito. Sulle sue teorie politiche sempre tese a farci diventare, secondo lui, delle menti pulite. Sovente non spiegava un bel niente, dissertando per ore e ore sulla "società marcia e democratica", sul pericolo del comunismo. La storia veniva rivisitata a piacimento e chiaramente l'impero romano era la base per lui di un altro "impero". Se qualcuno fiatava, tutta la classe veniva punita, in perfetto stile Full Metal Jacket.
Questo Maestro è riuscito ad andare avanti per anni con questo suo metodo educativo, spesso protetto dall'istituzione scolastica, dal timore reverenziale dei suoi allievi intimoriti e in parte affascinati nella loro mente di ragazzini. Io stesso non riferivo molto di quello che accadeva in classe ai miei, in effetti lui era il MAESTRO per noi!. I miei lavoravano e avevano altri tre figli da seguire. Alla mia timidezza comunque si aggiungeva un'assurda ammirazione per questa specie di eroe, eroe di merda penso ora!
Inoltre allora non era semplice farti cambiare classe o scuola. Credo che il Direttore sapesse che tipo di persona era, e tollerasse in base alle tipiche omertà che in quegli anni nella scuola regnavano ancora . Sì qualche volta i miei genitori o altri avevano protestato.
Sta di fatto che l'ora di ginnastica si svolgeva per lo più in una serie di attenti e riposo, che la maggior parte degli alunni è uscito da quei 5 anni con lacune allucinanti, e che molti avevano in comune una calligrafia quasi illeggibile. Una volta ricordo, ci spiegò come si faceva a smontare e rimontare un fucile e una pistola, un altra volta teorizzò che le strage fasciste in Italia erano tutte strategie dei "rossi". Credo di aver introiettato in quei 5 anni più violenza e ignoranza che nel resto della mia vita. Infine il caro "maestro" amava poco i meridionali, che spesso venivano bocciati, o considerati alunni "scarto".
In quinta elementare la scuola iniziò la sperimentazione a tempo pieno e nuovi maestri giovani e con tutt'altra mentalità cominciarono a insegnare nei pomeriggi scolastici, la verità venne finalmente fuori in maniera molto più evidente. Alcuni maestri segnalarano le difficoltà ai genitori, tra i quali i miei. Scoppiò un vero e proprio mezzo scandalo, il nostro antico "maestro" si rifiutò di portare all'esame chi frequentava la sperimentazione a tempo pieno, o minacciò di farci bocciare. Grazie a molti genitori e a questi insegnanti illuminati, che ottenero di presenziare all'esame, il gerarca-maestro non riusci mai mettere in atto le sue minacce. Tutto questo è purtroppo vero e vari alunni che rincontro ancora, dopo molti anni, si ricordano di questa assurdità. E' accaduto e ora rischia di riaccadere, Maestro unico? davvero no grazie!"
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