Ieri, tornato dal solito giro in centro del sabato mattina, appena rientrato in casa è suonato il campanello.
Ho aperto la porta, era una carina e giovane ragazza che vendeva porta a porta "lotta comunista - organo dei gruppi leninisti della sinistra comunista".
Sono rimasto per un attimo perplesso tanto che non l'ho nemmeno salutata, lei mi ha chiesto se ne volessi una copia e se facevo un'offerta per i compagni, io ancora sono rimasto zitto e la ragazza ha detto qualcosa del tipo "lei non ha simpatia per noi?".
Non poteva sapere che in quei pochi secondi mi avevano spinto via a 20 anni indietro e ancora più in là, quando al posto suo, di quella ventenne, c'ero io che vendevo "lotta comunista" a Padova avendo pudore di nasconderlo ai miei genitori e a quasi tutti gli amici.
E poi le 'ho detto "sì la prendo è solo che anni fa c'ero io al posto tuo". Grazie e ciao.
Mi sono imborghesito, cazzo e pure è passato un sacco di tempo.
Poi mi son letto il giornale e allora l'illusione che il tempo sia statico è stata perfetta: c'erano gli stessi articoli di 20, anzi quasi 30 anni fa.
Tutto uguale. Anche il viso della ragazza era uguale a quello delle compagne di allora a parte che noi eravamo più poveri mentre la compagna di oggi aveva un bel woolrich che le stava anche bene.
Non era cambiato nulla solo adesso io sono dall'altra parte della porta. Non busso più ma riesco ancora ad aprire.
Ho aperto la porta, era una carina e giovane ragazza che vendeva porta a porta "lotta comunista - organo dei gruppi leninisti della sinistra comunista".
Sono rimasto per un attimo perplesso tanto che non l'ho nemmeno salutata, lei mi ha chiesto se ne volessi una copia e se facevo un'offerta per i compagni, io ancora sono rimasto zitto e la ragazza ha detto qualcosa del tipo "lei non ha simpatia per noi?".
Non poteva sapere che in quei pochi secondi mi avevano spinto via a 20 anni indietro e ancora più in là, quando al posto suo, di quella ventenne, c'ero io che vendevo "lotta comunista" a Padova avendo pudore di nasconderlo ai miei genitori e a quasi tutti gli amici.
E poi le 'ho detto "sì la prendo è solo che anni fa c'ero io al posto tuo". Grazie e ciao.
Mi sono imborghesito, cazzo e pure è passato un sacco di tempo.
Poi mi son letto il giornale e allora l'illusione che il tempo sia statico è stata perfetta: c'erano gli stessi articoli di 20, anzi quasi 30 anni fa.
Tutto uguale. Anche il viso della ragazza era uguale a quello delle compagne di allora a parte che noi eravamo più poveri mentre la compagna di oggi aveva un bel woolrich che le stava anche bene.
Non era cambiato nulla solo adesso io sono dall'altra parte della porta. Non busso più ma riesco ancora ad aprire.
11 commenti:
post molto bello e malinconico
una ragazza carina, e pure comunista, comunque la si invita a entrare ;)
anche a me ieri pomeriggio hanno suonato alla porta. vendevano Lotta Comunista. solo che era un ragazzo e non una ragazza. io però vendevo Lotta Continua, 30 anni fa.
Remember when you were young you shone like the sun....o anche ...
May God bless and keep you always,
May your wishes all come true,
May you always do for others
And let others do for you.
May you build a ladder to the stars
And climb on every rung,
May you stay forever young,
Forever young, forever young,
May you stay forever young.
E' capitato anche a me, solo che al ragazzo ho detto che penso di essere di sinistra (per quanto poco valore possano avere oggi le posizioni...) ma che per me il comunismo non esiste più.
Sconcerto e delusione gli ho letto negli occhi, ma non ce l'ho fatta a mentire a lui e a me. Anche se avrei voluto.
A me un paio d'anni fa mi ha fermato, per le strade di Lecco, la stessa ragazza carina con la stessa copia di Lotta Comunista. Io mi sono fermato in sosta sul bordo della strada perche' mi e' arrivata una telefonata sul telefonino (non riesco a guidare e telefonare contemporaneamente, specie nel traffico disordinato di Lecco). Mentre telefonavo ho visto la ragazza avvicinarsi a piedi e a mantenersi a distanza per mantenere la privacy e non disturbare la mia telefonata. Quando ho riagganciato si e' avvicinata e mi ha bussato al finestrino. "Appena ti ho visto ho capito che sei un compagno" menti', ma la lusinga mi ha aperto il cuore anche se era palesemente falsa. "Da cosa l'hai capito?" - "Dai capelli scompigliati e dagli occhialini rotondi... Perche' non sei compagno?". L'avrei invitata per una cioccolata calda al tepore della mia pasticceria preferita della zona - che si trovava proprio dove avevo appoggiato la macchina - se non fosse stato che era agosto e si schiattava dal caldo...
però...stessa tecnica di marketing dei testimoni di geova...e medesimo risultato, alla mia porta... :)
da me si alternano: una ragazza carina con qualche giovane universitario...però ve lo devo confessare: dò volentieri la mia quota ma il giornale non lo riesco proprio a leggere...giuro, ci ho provato ma come diceva Silvano sono gli stessi articoli di vent'anni fa e il linguaggio che usava nell'800 Marx...ogni tanto ci provano anche a tirarmi dentro le loro riunioni, adunanze e cose del genere...mi rifiuto sempre, non me la sento, sono stato una ventina d'anni fa nella loro sede di Sesto e li ho trovati già 'vecchi' allora...perchè compro il giornale? forse per un'idea romantica del comunismo e del proletariato che non c'è più...
"E alcuni audaci in tasca l'Unità, la paghi tutta e a prezzi d'inflazione quella che chiaman la maturità!" :)
Che bel post Silvano! Mi sono immedesimato in te e nei tuoi secondi di silenzio mentre ascoltavi le prime parole della ragazza! Bellissimo.
A proposito dell'Unità (quella di una volta ovviamente, non quella di adesso...che tristezza!), mi ricordo di quando io salivo in aereo tanti anni fa e, con in tasca appunto l'Unità ben visibile passavo per il corridoio e mi andavo a sedere!
Era la sensazione che volevo lasciare di me. La stessa, per versi opposti, che lasciano a me coloro che, seduti al proprio posto, aprono "Il Giornale"...e sono tanti :-(
Grazie Silvano, ciao
Tanta malinconia, ma sono felice di essermi imborghesito, oggi la rivoluzione la voglio fare con la normalità, che di fatto non esiste più...
Per Dario: comunque non si guida l'auto telefonando, a prescindere, salvo auricolare:)
Uhm... sarai mica un vigile, tu?!
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