Quando il rock and roll segna l'ora degli addii si perderanno per strada gli eterni bambini primi della classe, il rock and roll diverrà una casa dove potranno entrare ed apprezzare anche i non adepti. Basta chiese per eletti e per elites, basta caste di sacerdoti ed esperti del sabato sera. Il rock è diventato la musica della narrazione delle nostra vita ma il pubblico si è parcellizzato, in parte è rimasto bambino radicale, in maggioranza vaga senza più identità. Invecchiare senza perdere vita, rimanendo vivi e curiosi, invecchiare senza divenire adulti, è quello che tenterò ancora una volta di celebrare domani sera a Firenze con Bruce.
1 commento:
Da incorniciare. Sottoscrivo!
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