6 lug 2008

In Libreria

Libreria Shakespeare and Company - Parigi

Amo andare nelle librerie, amo i libri. Mi piace guardarne le copertine esposte, sui tavoli, sugli scaffali. Cercare suggestioni. Guardo ed aspetto che qualche libro mi scelga. Cerco di non scegliere mai io per primo. Vedo le copertine, immagini, colori, disegni, ricordo recensioni, immagino racconti.
Fantastico trame, persone, delitti, avventure, amori, intrighi, vite, storie, vissuti.
Aspetto. Aspetto il libro giusto, cerco di non pensare a niente, cerco la storia scritta perché io la leggessi.
Passa del tempo, a volte ne perdo la cognizione; intanto curioso, guardo che cosa altri lettori scelgono, li giudico, li commisero, li ammiro.
A volte apro un libro e leggo le prime pagine. Leggo la quarta di copertina. Do un volto ai protagonisti di romanzi, ne immagino una sceneggiatura, gli attori che potrebbero interpretarla.
Poi ad un certo momento succede qualcosa, non so, e capisco che quello è il libro giusto: non sempre poi è così, ma spesso.
Amo le librerie dove i commessi non ti chiedono o propongono quel tal libro, quel tal titolo.
La scelta di un libro è un fatto intimo, bisogna farla da soli, altri non devono entrare.
Quel silenzio, quelle voci che arrivano dal profondo della mente bisogna saperle ascoltare.


14 commenti:

Ponke ha detto...

E' bellissimo, trascorrere un pò di tempo in una libreria, tra l'odore dei libri, a soppesarli e rigirarli. E' impossibile uscire senza almeno un libro!

Franco Zaio ha detto...

Ok il self service, però chiedete almeno dove sono i tali settori, argomenti, generi, libri se no sappi che i librai li licenziano tutti! Io, libraio da 20 anni, non consiglio nè propongo a meno che mi venga chiesto (ed è sempre più raro). Il rapporto umano col "cliente" (preferisco "lettore") è fondamentale per apprezzare il mio lavoro: altrimenti diventiamo uguali ai comessi dei supermercati che sballano e mettono a posto le mozzarelle e i salami. A nome di tutti i librai che amano il loro lavoro, grazie

Franco Zaio ha detto...

Con tutto il rispetto possibile per gli altri lavoratori del commercio! Ma un libro è un prodotto speciale.
PS Non volevo sembrare snob!

silvano ha detto...

@franco: non ti allarmare. Io il libraio lo conosco di nome da una vita. So che posso chiedere qualunque titolo e lui (lei) mi sa dire vita, morte e miracoli. Sa anche che mi piace sognare in libreria.
ciao, silvano.
P.S. sono d'accordo il libraio non è un normale commerciante, è qualcosa di più, anche se io preferisco pensare sia un amico.

leorso ha detto...

Ah bai tempi andati quando lavoravo con Zaio...
Era il 1884...

Anna ha detto...

Ecchecavolo, manco 4 giorni e scrivi tutti 'sti post? E sei stato pure fuori per il fine settimana.
Mi rimetterò in pari, come a scuola :-)
Ah, inutile dire che con i libri abbiamo lo stesso rapporto.
Io pure aspetto che mi scelgano loro, però sono una cattiva compagnia e mi scelgono sempre i libri sbagliati, che poi sono i migliori :-))

P.S. Mai una volta che io azzecchi a scrivere la parola di verifica a primo colpo. Boh, sarà la vecchiaia :-)
Ma a cosa serve?

silvano ha detto...

@Anna: sono un insicuro ;) per quello pubblico tanti post!
il codice di verifica serve a fare in modo che il "pcsololotto" scriva solo a te :-P

Anna ha detto...

Ah, serve a quello? E poi i complimeti per il bel blog interessante non me li fa più nessuno? :-)

Ora mi impegno e lo azzecco a prima botta, vediamo un po'.....

3fix ha detto...

Ogni volta che compri un libro, vai a Parigi?! Hai tutto in lingua francese?!
Bonne nuit. (-___-)

Anonimo ha detto...

Silvano, sono le stesse identiche cose che provo io all'interno di una libreria, che per me è un paese dei balocchi; è in questo modo che anni fa scoprii uno scrittore italiano che tuttora è tra i miei preferiti: Alessandro Baricco. Ciao e bentornato.

silvano ha detto...

@tutti: grazie per le vostre visite.
@Cesco: grazie particolare.
@efix: iena! comunque magari potessi andar sempre là per le mie compere. Di francese non so quasi una parola, la fortuna è che da Shakespeare and Co. vendono praticamente solo libri in inglese.
;-))

Gianna ha detto...

Al salone del libro che si tiene a Torino in maggio,si possono trascorrere giornate intere a sfogliare,guardare, ammiccare le scelte degli altri,senza che nessuno ti solleciti o ti consigli di acquistare.Potresti leggere un libro intero sul posto.Ti ci vedo.
Buona giornata,silvano!

Nadia ha detto...

Caro Silvano, il tuo post potrei averlo scritto... condivido tutto, persino il modo di porsi davanti ad una copertina. Un libro è per sempre e come tale non deve essere imposto ma scelto. BBB

listener-mgneros ha detto...

"Se una notte d'inverno un viaggiatore..."un libro sui libri sui libri nei libri...una vera avventura con protagonista solo un Lettore... di Italo Calvino