Mauthausen, Austria.
Ho un ricordo distrutto, come di pellicola di film dove i fotogrammi siano stati mangiati da un incendio e solo alcuni sparsi se ne siano salvati.
Grigio, il cielo grigio, la pietra grigia, una giornata d'estate, d'agosto, come pochi minuti prima di un temporale che non viene. Grigio, aria pesante, freddo. Baracche. Strade squadrate, angoli retti di resti di baracche. Basi di pietra. Legno marcio. Una cava di pietra grigia, il verde acceso di vegetazione selvaggia. Una scalinata scalcinata e ripidissima, paura di cadere. Un muro di pietra grigia con residui colorati arrugginiti, ferrite, ferro. Il muro dei paracadusti; alla base del precipizio una pozza d'acqua di colore indefinibile, infernale.
La scalinata in giù, la scalinata in sù. Nessuno. Un altro paio di turisti vicini all'entrata del campo più spaesati di noi. Stiamo zitti. Non vengono parole. Le pietre, i sassi sono vivi e neutri e trattengono come spugne il dolore ed il sangue; se ti avvicini, se li calpesti rilasciano dolore ed urla e morte.
Usciamo riprendiamo la macchina.
Strano non avevamo notato che c'era un paese prima del campo e che si chiama Mauthausen. L'auto corre tra i campi sulle colline, contadini ci guardano da 60 anni prima, la sensazione di essere su un mezzo che viaggia nel tempo.
Ho un ricordo distrutto, come di pellicola di film dove i fotogrammi siano stati mangiati da un incendio e solo alcuni sparsi se ne siano salvati.
Grigio, il cielo grigio, la pietra grigia, una giornata d'estate, d'agosto, come pochi minuti prima di un temporale che non viene. Grigio, aria pesante, freddo. Baracche. Strade squadrate, angoli retti di resti di baracche. Basi di pietra. Legno marcio. Una cava di pietra grigia, il verde acceso di vegetazione selvaggia. Una scalinata scalcinata e ripidissima, paura di cadere. Un muro di pietra grigia con residui colorati arrugginiti, ferrite, ferro. Il muro dei paracadusti; alla base del precipizio una pozza d'acqua di colore indefinibile, infernale.
La scalinata in giù, la scalinata in sù. Nessuno. Un altro paio di turisti vicini all'entrata del campo più spaesati di noi. Stiamo zitti. Non vengono parole. Le pietre, i sassi sono vivi e neutri e trattengono come spugne il dolore ed il sangue; se ti avvicini, se li calpesti rilasciano dolore ed urla e morte.
Usciamo riprendiamo la macchina.
Strano non avevamo notato che c'era un paese prima del campo e che si chiama Mauthausen. L'auto corre tra i campi sulle colline, contadini ci guardano da 60 anni prima, la sensazione di essere su un mezzo che viaggia nel tempo.
7 commenti:
La scalinata era volutamente irregolare per rendere più facili le cadute e a volte le SS facevano rotolare pietre o tronchi per fare cadere i prigionieri. I feriti non venivano curati.Il comandante del campo viveva in paese, e uscito dal lager conduceva una vita normale e aveva una casa con il giardino e i fiori. Ci sono stato due volte a Mauthausen, tornando da Praga, con Michele. Una volta era primavera ed era bellissimo, poi dentro c'era una atmosfera strana, pesante. La seconda volta era Gennaio e Michele non è voluto entrare, troppo triste, nevischiava, la fortezza era tetra. Io entrai perchè sentivo che dovevo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_di_concentramento_di_Mauthausen-Gusen
La lista dei popoli che hanno fatto e subito atrocità è lunga. Non c'è una spiegazione etnica. Bisogna ricordare a tutti e soprattutto a se stessi che può capitare di nuovo. A volte penso che qualcosa di simile stia succedendo anche adesso. Tutsi e Uthu si sono uccisi con il machete, 800 mila. Non è plausibile che la storia si sia interrotta ora. Il Darfhur non fa tanto notizia e se non fa notizia non esiste il problema. Hitler nel 42 in occasione della decisione circa la soluzione finale, si mostrò sicuro dell'impunità internazionale dicendo: "qualcuno s'è forse accorto della fine degli armeni?"
Assieme agli ebrei finirono assassinati rom, russi, omossessuali, anormali, dissidenti...ce li ricordiamo tutti?
Mah era meglio se andavo a letto diritto senza aprire il tuo blog.
Umberto
"if you tolerate this then your children will be next"
Manic Stree Preachers
http://www.youtube.com/watch?v=Jm7ddqkgzFw
The future teaches you to be alone
The present to be afraid and cold
So if I can shoot rabbits
Then I can shoot fascists
Bullets for your brain today
But we'll forget it all again
Monuments put from pen to paper
Turns me into a gutless wonder
And if you tolerate this
Then your children will be next
And if you tolerate this
Then your children will be next
Will be next
Will be next
Will be next
Gravity keeps my head down
Or is it maybe shame
At being so young and being so vain
Holes in your head today
But I'm a pacifist
I've walked La Ramblas
But not with real intent
And if you tolerate this
Then your children will be next
And if you tolerate this
Then your children will be next
Will be next
Will be next
Will be next
Will be next
And on the street tonight
an old man plays
With newspaper cuttings
of his glory days
And if you tolerate this
Then your children will be next
And if you tolerate this
Then your children will be next
Will be next
Will be next
Will be next
Non più cioccolata per i bambini
oggi solo la melodia di tristi violini.
Non il sorriso dei genitori ma solo lo sguardo freddo degli esecutori.
Non più corse lungo il viale oggi respireranno un gas letale.
Non più i campi pieni di colore ma le divise nere dei sultani del dolore.
Oggi i banbini piangeranno la fine delle stagioni, la fine dei sogni, la fine delle canzoni.
La morte invisibile al posto dell'acqua scenderà, non ci sarà una scelta, non ci sarà pietà.
Oggi i bambini non si sveglieranno, non chiameranno mamma e papà.
Nessun no , nessun sì, non una filastrcca, neanche un girotondo, per un assurda guerra, un altro fuoco di chi per un poco vorrebbe dominare il mondo.
No, non ci sono mai andata e non credo che ci andrò. Troppa sofferenza, passata e presente. Una frontiera tra la vita e la morte.Il volto più buio della guerra e della storia.Quando entrava lì, l'uomo diventava solamente un numero.
Per questo ricordare fa bene. A tutti....
Io non ci sono mai stata...ho letto tantissimo, fa male e deve fare male il solo pensiero...il tutto concepito non da un solo uomo, ma da tante menti malate spesso con il tacito assenso di altri uomini fra l'indifferenza di altri uomini. Se la parola uomo in questo caso può essere usata.
Mio nonno materno...aveva 27 anni, quando fu libero, ebbe solo il tempo di concepire la figlia...prima di morire. In famiglia è sempre stato un tabù parlare di lui...ci sono altre cose ma non riesco a scriverle. quando ti castrano educandoti...senti più il male degli altri... mentre la sua foto riposa in un cassetto. Ho paura a scriverlo...ma è come se Lui non mi appartenesse. L'ho scritto.
ps il nonno di cui parlo nei miei post...è l'altro.
- If you could go back in time to Germany, before Hitler came to power, knowing what you know now, would you kill him?
- Huh? Huh? Oh, you mean the one about Hitler?
- What would you do?
- All right. All right. I'll give you an answer. I'm a man of medicine. I'm expected to save lives and ease suffering. I love people. Therefore, I would have no choice but to kill the son of a bitch.
- You'd never get away alive
-It doesn't matter. I would kill him
THE DEAD ZONE, David Cronenberg, Christopher Walken
Ciao Silvano. Rientro dalle vacanze apro il tuo blog e... spatapam... Mauthausen.
Domani mi ci vorrà veramente la carrucola.
un piccolo commento od un grande commento non so darlo e dirlo ora ne forse mai perchè come fai a commentare...
pensa che mi torna ora alla mente l'arrivo a uhta beach, uno dei posti dello sbarco in normandia, e poi il cimitero lì vicino, con una serie infinita di croci bianche. e dire che era povea gente che è morta per evitare che quello che succedeva a Mauthausen. e già là...
immaginarsi alle porte dell'inferno.
so che un giorno ci porterò i miei figli.
ciao Luka
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