Alla domanda se sentisse puzza di fascismo nell'Italia di oggi, il grande giornalista ha riposto che sì, ne sentiva un puzzo molto forte e preoccupante.
Sì c'è puzza di fascismo, nella società, nel qualunquismo dilagante, nelle manifestazioni di intolleranza che in poco tempo si sono trasformate in aperti episodi di razzismo da parte di singoli cittadini prima, e da parte di pezzi delle istituzioni poi.
A fronte di questi fatti, l'Italia consapevole è disarmata, incredula, si indigna giorno dopo giorno, e giorno dopo giorno finirà per essere annichilita.
Purtroppo il Partito Democratico è ancora debole si deve costruire, strutturare, avrebbe bisogno di sangue nuovo, ha bisogno di tempo, di parecchio tempo.
Intanto la società italiana sta cambiando, si sta ripiegando su sé stessa, sta perdendo fiducia nel domani. L'Italia è in parte già diventata un paese triste e senza speranze. Come si diceva non molto tempo fa' sui giornali è un paese in declino. Non siamo che all'inizio.
Poche cose, ma importanti, sono delegate a contenere la marea fascista, a far da diga al suo crescere.
La prima e forse la più importante è la Presidenza della Repubblica: che Napolitano si conservi in salute per il settennato.
Leggo critiche sul suo modus operandi, e francamente le trovo ingiuste ed ingenerose. Quest'uomo credo che si sia ritrovato al Quirinale nel periodo più difficile della nostra storia democratica. Se la sinistra lascia da parte per una volta le sue pulsioni suicide, i suoi distinguo, le sue pazzesche e miopi battaglie intestine, la Presidenza della Repubblica ce la può fare a contenere la deriva fascista. Ma ha bisogno dell'appoggio di tutti i cittadini democratici, per tenere gli equilibri. Non può andare allo scontro istituzionale diretto: ne uscisse perdente ci troveremmo i carri armati per strada.
La seconda speranza è l'Europa. Che il parlamento europeo riesca a contenere le baggianate, le leggi liberticide che questo parlamento produce come fossero saponette. Però a ben guardare mi pare che ogni singolo membro dell'Unione nei momenti di grande difficoltà faccia orecchie da mercante ed operi pro domo sua.
La terza è la sperata nuova presidenza degli Stati Uniti, nel caso vinca Obama. Un nero alla Casa Bianca può essere una novità destabilizzante e rivoluzionaria anche per le provincie dell'impero.
Ma allo stato è solo un augurio.
La quarta speranza siamo noi cittadini. Noi siamo quel 53% che non ha votato per il governo attuale. Noi siamo quella maggioranza reale di persone che divisa ha perso le elezioni. Chissà non ci serva da lezione e una buona volta non si impari dai nostri errori, di fronte al baratro non è il caso di fare distinguo. Tra il morire puri o sopravvivere democratici, alla Catalano preferisco la seconda
Sì c'è puzza di fascismo, nella società, nel qualunquismo dilagante, nelle manifestazioni di intolleranza che in poco tempo si sono trasformate in aperti episodi di razzismo da parte di singoli cittadini prima, e da parte di pezzi delle istituzioni poi.
A fronte di questi fatti, l'Italia consapevole è disarmata, incredula, si indigna giorno dopo giorno, e giorno dopo giorno finirà per essere annichilita.
Purtroppo il Partito Democratico è ancora debole si deve costruire, strutturare, avrebbe bisogno di sangue nuovo, ha bisogno di tempo, di parecchio tempo.
Intanto la società italiana sta cambiando, si sta ripiegando su sé stessa, sta perdendo fiducia nel domani. L'Italia è in parte già diventata un paese triste e senza speranze. Come si diceva non molto tempo fa' sui giornali è un paese in declino. Non siamo che all'inizio.
Poche cose, ma importanti, sono delegate a contenere la marea fascista, a far da diga al suo crescere.
La prima e forse la più importante è la Presidenza della Repubblica: che Napolitano si conservi in salute per il settennato.
Leggo critiche sul suo modus operandi, e francamente le trovo ingiuste ed ingenerose. Quest'uomo credo che si sia ritrovato al Quirinale nel periodo più difficile della nostra storia democratica. Se la sinistra lascia da parte per una volta le sue pulsioni suicide, i suoi distinguo, le sue pazzesche e miopi battaglie intestine, la Presidenza della Repubblica ce la può fare a contenere la deriva fascista. Ma ha bisogno dell'appoggio di tutti i cittadini democratici, per tenere gli equilibri. Non può andare allo scontro istituzionale diretto: ne uscisse perdente ci troveremmo i carri armati per strada.
La seconda speranza è l'Europa. Che il parlamento europeo riesca a contenere le baggianate, le leggi liberticide che questo parlamento produce come fossero saponette. Però a ben guardare mi pare che ogni singolo membro dell'Unione nei momenti di grande difficoltà faccia orecchie da mercante ed operi pro domo sua.
La terza è la sperata nuova presidenza degli Stati Uniti, nel caso vinca Obama. Un nero alla Casa Bianca può essere una novità destabilizzante e rivoluzionaria anche per le provincie dell'impero.
Ma allo stato è solo un augurio.
La quarta speranza siamo noi cittadini. Noi siamo quel 53% che non ha votato per il governo attuale. Noi siamo quella maggioranza reale di persone che divisa ha perso le elezioni. Chissà non ci serva da lezione e una buona volta non si impari dai nostri errori, di fronte al baratro non è il caso di fare distinguo. Tra il morire puri o sopravvivere democratici, alla Catalano preferisco la seconda
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24 commenti:
Vorrei poterti dire ci sto...ma la sinistra italiana è imbevuta "deomocraticocristianesimo" galoppante...non affronta mai questioni profonde, culturali...il laicismo vero, la mentalità del distacco dalla mamma chiesa e dalla religione, che è solo "ideologismo", non un modo di affrontare la realtà. Io non posso stare a queste "cose" mi spiace ma non fanno parte delle mie scelte personali e mi nausea vederle entrare nella mia vita. Mi sento preso per il culo da chi prima parla di pacs e poi abbraccia le portatrici di cilicio, oltretutto se le piace il cilicio ne ho uno elettrificato da proporgli.
La libertà di scelta si deve affrancare dai credi personali e dai ricatti che ne conseguono.
Forse curo solo il mio giardino e piscio intorno al mio territorio, è un limite che mi assumo.
Possiamo solo indignarci, non vedo vera forza di protesta,la sinistra non vincerà mai le elezioni gridando al fascismo. La maggior parte della gente non lo capisce o non gli interessa.
Capisco listener, la disillusione è tanta. Ma l'appello a quel 53% che non ha votato questo governo non è sufficiente, proprio perchè in questo 53 c'è di tutto, anche gente di idee papaline e/o xenofobe.
Bisogna portare altra gente insieme alla parte buona di questo 53, curare il proprio giardino è comodo, ma il rischio che qualcuno estraneo ci venga a cacare dentro per legge si alza giorno dopo giorno...
urlando al fascismo non si arriva da nessuna parte...le cose che non vanno oltre che in basso (cioè noi) stanno in alto. Il problema sta li... quale fiducia Silvano e in chi?
Io oggi non ne vengo a capo...come me tante persone. Mi sento anarchica in questo senso...
I mei sogni li coltivo, ma è difficile...mai stato così difficile.
ps grazie per gli auguri:)
Ho riletto con attenzione ciò che ho scritto e, al di là del fatto che possa essere giusto o sbagliato ciò che sostengo, mi sembra che l'analisi sia razionale e non mi sembra di urlare istericamente al fascismo.
Non credo al grido al lupo al lupo, che pure vedo quotidiamente nei blog, ma ciò non di meno credo che bisogni a cominciare a chiamre le cose con il loro nome. Sul fatto che questo paese stia vivendo una deriva fascista (deriva fascista è differente da regime fascista) non credo ci possano essere più dubbi.
Non credo che tu urli istericamente al fascismo, e sono sicuro che leggi e rileggi le cose scritte. Ma non ti illudere che molti nei blog lo facciano. a volte non leggono le cose che "pensano" di aver "scritto". Questo è uno dei motivi per cui mi ritiro sempre di più.
A Il Russo hai ragione ma io ho dentro qualcosa che purtroppo si è rotto e forse mi resta solo il sarcasmo in giardino e un po' di ferocia. Probabilmente anche queste piante verranno sradicate. nel frattempo le innaffio lo stesso. ;o)
Credo sia probabile che la Regina Elisabetta ci conquisti che gli italiani scelgano di alzare la testa.
Gli italiani forse l'hanno già alzata ma hanno voluto evidenziare la loro "mascella".
Ho veramente molta paura e sono pessimista per il momento.
Per ora provo, come te, a scrivere e a prendermi gioco degli stupidi.
Complimenti post interessante e bel blog.
Dario
ITALY ITALIA
Satira Politica e Sociale.
Io linko questo blog, se credi che il mio sia coerente fai lo stesso, comunque, in ogni caso, vienimi a trovare, ok?
A presto.
Ma anche io ti ho linkato ma per l'altro blog, non arrabbiarti, io mi ero dato all'arte.
Grazie, a presto
Vai ITALY ITALIA
Grazie.
Italy Italia, ok.
Molto arrabbiato
;))
Gli artisti...
Per farmi perdonare, vai sulla destra appena sopra i post e scaricati Erasmo in Pdf, è gratis.
Ho pensato di regalarlo ai lettori, mi sentivo colto oggi.
Ciao, a domani.
Dario.
Quel 53% potrebbe anche stare unito, ma sotto la guida di chi? Io non vedo leader, non vedo idee, non vedo speranze.
La deriva fasciata c'è ed è pericolosa: almeno lasciatecelo urlare. Almeno quello.....
Cavoli, Silvano.
Detto proprio con il cuore in mano.
Ma a voi del PD non vi si sopporta davvero piu', lo sai? ;-)
Cioe', voglio dire...
Perche' abbiamo perso le elezioni? Perche' eravamo divisi? Ma quale divisi, Veltroni ha corso da solo, se ben ricordo. Allora, o Veltroni era diviso, oppure ha perso perche' non lo era. O, almeno, nonostante non lo fosse.
Il PD ha bisogno di tempo? Ma quanto cacchio di tempo si puo' mai avere bisogno per coalizzarsi e dire che Berlusconi sta mandando a pezzi l'italia? Berlusconi sta impiegando di gran lunga meno tempo a distruggere l'italia che Veltroni a capire che forse forse e' il caso di impedirglielo.
E' vero, bisogna ricostruire una sinistra. Unitaria o no? Boh... gia' ricostruire una sinistra cosi' come viene sarebbe bello. Ma Veltroni non ha ancora capito che per ricostruire una sinistra bisognerebbe ammettere la distruzione della sinistra. E invece no. Lui ci guarda dall'altro, a noi persone di sinistra, e anche ai propri elettori, lui ci guarda dall'alto della sua posizione di secondo partito. E gia', perche' lui, siccome ha corso da solo, da solo si prende meriti che crede di avere e non ha.
E io, di sinistra per davvero, sono qui a dire che mi fido dell'unica alternativa al berlusconismo oggi ancora esistente. Di Pietro.
Ma ti rendi conto, io, comunista con maglietta rossa e Che stampato sopra, ancora bisunta da tutte le salamelle alla griglia delle varie feste dell'unita', io, proprio io, dico che mi affido a Di Pietro. Ma ti rendi conto?!?
E invece Veltroni no. Lui e' li', tutto rosso in faccia, denti stretti e fumo dalle orecchie, con i pugnetti chiusi, tutto rigido a picchiare i piedi per terra "io corro da solo" continua a ripetere.
E devo sentirmi anche dire che noi di sinistra dovremmo lasciare da parte per una volta i nostri distinguo?
Cavoli, lasciamene almeno uno di distinguo: quello che divide l'alternativa dall'omologazione a Berlusconi. Ecco.
Alla catalano io ti rispondo che la differenza tra sinistra e destra e' che la sinistra sta a sinistra.
Mi cospargo il capo di cenere e ti chiedo scusa pubblicamente in rete davanti a tutti.
Ti ho linkato come primo blog fra i blog liberi ma liberi veramente, dovevi avvisarmi prima, se uno è rincoglionito e fà una cappella non bisogna aspettare 20 giorni per farglielo notare.
Ci mancherebbe ancora che non linkassi 31 canzoni, chiedo ancora venia essendo io stesso oramai un affezionato lettore di questo bel blog.
@Dario,
condivido la tua disamina in ogni parola. Anche io, comunista, mi trovo a votare per Di Pietro, alle prossime elezioni regionali in Abruzzo. Per chi dovrei? Per i soliti figuri di sempre? Per quelli che dissennatamente ci hanno portato a questo punto? Veltroni corre da solo nel senso che presto si girerà e non troverà nessuno dietro di lui.
E intanto noi siamo cani sciolti...
Esatto, Anna. Si girera' e si accorgera' che non c'e' nessuno dietro di lui. A parte pochi fedelissimi.
E allora lui e quei pochi fedelissimi ci punteranno il dito contro e ci diranno che un'altra disfatta contro l'Intramontabile Fascista l'abbiamo causata noi perche' non abbiamo voluto votare per il PD, accecati dai nostri distinguo cui siamo ancora cari e fedelissimi?!?
CVD:
Passano gli anni, i mesi,
e se li conti anche i minuti,
è triste trovarsi alle elezioni
senza essere cresciuti;
la maldicenza insiste,
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che la sinistra
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore troppo,
troppo vicino al buco del culo.
Mi scuso per questa citazione blasfema di De Andrè. Certo è che discutiamo sempre delle stesse cose, mai un passo in avanti, sempre a guardarsi l'ombelico.
Comunque il post non voleva risolvere contribuire a risolvere o a riaprire il dialogo a sinistra, ma solo a dire ciò che ho detto.
Silvano, quella e' una canzone di DeAndre' tra le mie preferite. ;-)
Ora, adesso io come faccio a controbattere? Se dico che 'ste robe che ho detto e' perche' le penso davvero allora dimostro che io sono li' ancora a lamentarmi per queste cose quando invece dovrei lavorare per la sinistra del futuro.
Se dico che ste robe trite e ritrite sono solo la conseguenza delle robe trite e ritrite che dici tu, e cioe' che qui a sinistra noi si e' troppo divisi, allora pare che faccio come il bambino che mette giu' il muso "chi lo dice sa di esserlo...".
E' vero, io dovrei impegnarmi di piu' per costruire una sinistra unitaria e davvero alternativa al berlusconismo. Io dovrei farlo.
Anche Anna dovrebbe farlo.
Anche tu dovresti farlo eh!
Insomma, noi a sinistra dovremmo tutti impegnarci per ricostruire 'sta sinistra dai nostri cocci.
...Ma non si vede davvero il perche', se noi tutti dobbiamo impegnarci, invece Veltroni deve stare li' col dito in bocca a chiedersi "...mo' io che faccio?"
Ora, io non dico che Veltroni e' l'unica causa della disfatta della sinistra, no, non lo dico.
Ma che io, in quanto appartenente al popolo della sinistra, venga accusato al posto suo, no.
Solo che hai ragione. Io m'incazzo perche' rifiuto l'accusa e tu che mi puoi dire...? Che sono un nano bastardo che si incazza con l'altro solo perche' l'altro si incazza con lui.
Boh...
Silvano,
la sinistra non esiste più, il PD vuole essere il nuovo riproponendo le vecchissime logiche del partito comunista, unite all'opportunismo teso al tornaconto personale dei giorni nostri.Se guardi come stanno le cose a livello locale, ed io lo sto guardando, visto che devo andare a votare, capirai quanto le mie affermazioni non siano qualunquiste, ma tristemente vere.
Quindi, non facciamoci il sangue amaro almeno fra di noi.
Posso offririvi un aperitivo? :-))
Ragazzi calma,più ci si arrabbatta e peggio è.
La situazione politica sta precipitando e noi per ora possiamo solo scannarci e non gliene frega niente a nessuno...!
Anzi facciamo il loro gioco.
Pure io credevo in Veltroni...
Grazie per il tuo post, molto intelligente.
Su Napolitano mi trovo d'accordo in parte con te. Firmando il lodo Alfano ha di fatto avallato una legge di puro stampo golpista. E' stato, a mio avviso, un gesto sconsiderato che manifesta chiaramente la mancata comprensione del pericolo berlusconiano da parte di Napolitano. Non si può discutere e fiancheggiare leggi antidemocratiche, Berlusconi va contrastato energicamente perchè le sue sono posizioni golpiste ed eversive. Se non si capisce questo punto, e questo vale anche per il Pd, non se ne esce.
Leningrad cowboys blog
@leningrad cowboys: tutto vero. il lodo Alfano è una porcheria. In un paese normale non si porrebbe nemmeno il problema. A parte il fatto che noi non siamo un paese normale, e la popolazione non è normale, e le istituzioni sono deboli, la politica è l'arte del possibile. E' molto facle dire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, ma non serve a nulla se poi non si ha la forza per intervenire. Ci devono essere le condizioni politiche per fare le cose, altrimenti sarebbe così facile che le cose giuste le potrei fare io, o tu, o un qualunque altro avventore di questo blog.
Il probelma è politico, in politica si possono fare solo le cose possibili.
Mi spiego: se la macchina burocratica istituzionale fosse in Italia quella tedesca, la firma di Napolitano in calce al lodo Alfano, sarebbe stata un atto gravissimo, un errore politico madornale. Nelle condizioni disperate di sopravvivenza della giustizia italiana, della macchina burocratica del nostro stato bisogna considerare la cosa in modo diverso: semplice contenimento del danno.
Più di 20 anni fa Marco Pannella, predicava come un invasato che il problema italiano era la mancanza di gisutizia per i cittadini, che i tempi dei processi erano troppo lunghi, che i magistrati erano una casta, che la magistratura era un tutt'uno con la classe politica.
Io allora non capivo, non capivo cosa diceva Marco Pannella.
C'è voluto Berlusconi perchè io cominciassi a capire la cosa.
In un paese sano con la giusitizia a posto, Berlusconi non sarebbe mai arrivato dov'è arrivato. In un paese sano con la giustizia a posto, un magistrato per poter condurre un'inchiesta non si deve appoggiare alla stampa o all'opinione pubblica, sperando che il vento tiri dalla sua parte. In un paese sano, se la magistratura invece di casta fosse semplicemente magistratura, non ci fossero giudici corrotti o con tentazioni di leadership partitica, gli avvocati del premier non avrebbero possibilità di creare e distruggere processi a loro piacimento o di farli andare secondo i loro desideri.
Peccato che quando era il momento di mettere mano a queste riforme, ci fosse solo un pazzo che si batteva per farle. Un pazzo, orginale, un po' simpatico, che faceva gli scioperi della fame e che non venica capito da nessuno.
Quindi attribuire ora a Napolitano le responsabilità del disastro del lodo Alfano e della situazione della gisutizia non è solo irrealistico ma anche ingeneroso.
La situazione è brutta ma dato che la destra ha il potere ora deve dimostrare di tenerlo. Può sembrare assurdo ma i distinguo di Fini sulla xenofobia e di La Russa sul rogo della bandiera bulgara, in buona parte forse di facciata, hanno più autorevolezza per i loro elettori di quanto ne avrebbero se provenissero da sinistra, da dove probabilmente non sarebbero solo per opportunismo. Nelle vicende storiche ci sono stati altri momenti di pendolo ideologico, maccartismo e poi il '68 statunitense esportato in Europa, i tentativi di golpe di Valerio Borghese degli anni 60 e primi anni 70, lo stragismo, le br ecc. ecc.
Le evoluzioni, i consolidamenti e le temporanee retromarce. Ora l'opinione pubblica è distratta e ammansita. C'è lo spettro della globalizzazione, la prevalenza dell'economia sulla politica. Di Pietro ha una proposta di opposizione interessante. Può bastare ora.
Che piaccia o no (e a me non piace) ora siamo in una fase di riflusso. Si può cercare di tenere le posizioni, partecipare alle manifestazioni, si può cercare di rimanere critici. Niente dura in eterno, neanche il riflusso.
Non rimpiango gli anni 70 con le dittature in Grecia, in Portogallo, in Spagna, il patto di Varsavia.
Si va avanti, che piaccia o meno.
Kontro puzza di fascismen io konsiglia sempre puona tose in incensen pruciaten. Kopre anke puzza ti lipri bruciaten. In anni Trenten in mia Cermania funzionafa alla kranten!
Giusto tutto, pero' io credo che il compito del presidente della repubblica sia di garantire l'applicazione corretta della costituzione sui tre poteri. E Napolitano mi sembra molto bravo nell'agire secondo questo principio. Non deve interpretare niente per fare cio' che e' giusto e preservarci da cio' che e' sbagliato. Non deve giudicare la moralita' di una legge. Semplicemente non e' suo compito, e quindi non lo fa. Se lo facesse sarebbe eversivo.
Cio' non toglie che il lodo alfano sia uno scempio per la costituzione. Pero' non e' il presidente della repubblica a doverne prendere provvedimenti, ecco.
Il potere legislativo ha fatto quella legge. E se si tratta di una legge ad personam, il problema e' della struttura delle regole del nostro sistema politico, e non della loro applicazione.
Per quanto mi riguarda difendo e ammiro Napolitano. Potrebbe in effetti lottare contro il lodo Alfano, ma, secondo me, per coerenza, se decidesse di farlo, dovrebbe prima dimettersi dalla Presidenza della Repubblica. E allora si' che sarebbero guai.
Lunga vita a Napolitano, perche' se Napolitano non ci fosse piu', allora si' che son cazzi nostri.
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