2 ott 2008

Spike Lee


E' di questi giorni la vivace polemica, tra il regista americano e l'Anpi, che accompagna l'uscita del suo film "italiano" "Miracolo a Sant'Anna."

(Per saperne di più leggi articolo di Giorgio Bocca apparso sulla Repubblica di ieri 1 ottobre 2008, e la risposta di di Spike Lee su Repubblica di oggi 2 ottobre 2008)
Su questo tema vedi anche post dell'amico Efisio su Smack City.


Io credo che un artista, e Spike Lee a mio giudizio lo è, possa anche stravolgere la storia e la realtà se lo considera funzionale alla sua creatura artistica.

Nel suo film, esattamente come si può fare in un romanzo o in un quadro, cambia la storia, la mistifica e la stravolge (per inciso dichiarandolo, e non sostenendo una verità storica diversa) perchè serviva alla trama, allo svolgersi degli eventi, alla sua creazione artistica.

Io ancora non ho visto il film, che potrebbe anche rivelarsi pessimo per quel che ne so, ma in linea di principio pensate che si possa limitare la libertà di un artista, magari accampando la ragione del mancato rispetto della realtà storica, o ancor peggio della sua mistificazione?







27 commenti:

dario ha detto...

Mah, ho letto gli articoli di Bocca e di Spike Lee.
Ovviamente sono dalla parte di Bocca, ma ovviamente anche Spike Lee ha ragione, e le stesse argomentazioni di Spike Lee varrebbero anche per me, dal momento che non ho visto il film.

Ragionando invece in linea teorica, non sono sicuro di essere d'accordo con quel che dici.
Certo un artista e' libero di dire con i mezzi che crede quello che vuole. E siccome e' difficile definire esattamente un artista, direi che chiunque (artista o no) e' libero di farlo. Bisogna poi giudicare la moralita' di quell'atto. E qui dipende dall'interpretazione da parte di chi giudica (ovviamente stando attenti a non travisare i fatti).

In altre parole, giustificheresti le porcherie di Berlusconi e dei suoi camerati se accettassimo di definire lui e loro degli artisti? Io no.
Certo, liberissimi di dire quel che vogliono, come esseri umani e come artisti, ma tra questo e giustificarli passa un oceano.

Unknown ha detto...

Assolutamente no. Chi crea deve essere libero di esprimersi come meglio crede. E non credo proprio che un film come quello di Spike Lee possa cancellare la memoria storica.

dario ha detto...

Ah, l'hai visto? E com'e'?

Pellescura ha detto...

Una cosa è la storia, una cosa è il film, che non si pone come obbiettivo di cambiarla.

dario ha detto...

Non ho visto il film, quindi non so se e' questo il caso. Ma, parlando in generale, se vedessi un film che esaltasse ad esempio la figura di Hitler come l'auspicato salvatore dell'umanita' e lodasse il genocidio come arma di purificazione della razza ne rimarrei turbato.
Chiunque deve essere libero di dire una boiata del genere, specialmente se si tratta di un artista, ma se lo fa secondo me e' uno stronzo, ecco.

Elsa ha detto...

Adoro Spike Lee...ho letto una sua intervista riguardo il film...
il suo pensiero ( a prescindere da come andrà il film) lo trovo coerente con Lui...e mi piace l'idea...mai banale...mai per caso!
un saluto
Elsa

listener-mgneros ha detto...

Il "plausibile" nel cinema è arte per i documentaristi, non per gli autori.
Alfred Hitchcock

3fix ha detto...

Giusto per mettere i puntini sulle i, se i francesi e gli inglesi fossero intervenuti immediatamente dopo l'invasione della Renania e della Polonia da parte delle truppe tedesche: Hitler si sarebbe ritrovato subito col culo rotto e fine della sua voglia di guerreggiare. In ogni caso ricordiamoci che i film non sono mai dei documentari e prenderli troppo sul serio fa male alla salute... Certo che però è strano: la Germania nazista fu sottovalutata e fece milioni di morti, il film di Lee invece verrà preso sul serio e farà nascere milioni di polemiche... Mah!

il Russo ha detto...

Adoro Spike Lee e credo che sia giusto che ognuno possa vedere le cose come vuole, artisticamente addirittura la libertà deve essere massima e volendo può dire che fu un suicidio di massa, tanto è finzione no?
Andateglielo voi a spiegare a quei 560 (CINQUECENTOSESSANTA) morti in gran parte vecchi e bambini, a chi ha rischiato la vita (vera, non finzione) per la Democrazia, agli eredi delle vittime dell'eccidio, io al vostro posto me ne vergognerei come un ladro, pardon, come un fascista.

listener-mgneros ha detto...

Senti bello mio nonno è stato antifascista e perseguitato per 22 anni, ho parenti morti e mia madre era staffetta partigiana e il suo primo ragazzo è stato bruciato vivo dai lanciafiamme tedeschi! Io non spiego una mazza a nessuno. Se ho un opinione la esprimo, se davvero credi alla democrazia, cosa a cui non credo io, almeno non a questa, beh quelli sono morti perchè si potessero esprimere opinioni diverse, fare film diversi e vedere film diversi.
Da te non ho una sega da imparare!
Ops che mi sia sfuggita la mano?

silvano ha detto...

@il russo: nessuno di quelli che hanno commentato questo post e che mediamente commentano sul mio blog sono fascisti. Quindi capisco la foga e la passione politica, ma rischi di prendere fischi per fiaschi. In secondo luogo chi glielo va a spiegare a quei 560 che per riparlare di loro abbiamo dovuto aspettare un regista americano altrimenti nessuno se li filava più? Intere generazioni di ragazzi non sanno cosa sia Sant'Anna di Stazzema. Forse anche la sinistra (io sono di sinistra) si dovrebbe mettere una mano sul cuore e farsi un esame di coscienza. Questo sì che è un fatto di cui vergognarsi, e questo chi glielo va a raccontare?

zefirina ha detto...

perchè voi avete creduto che la storia così come narrata sul gladiatore o su troy fosse cos' come effettivamente accaduta???

in questo caso poi non mi sembra che spike lee avesse voluto
girare un film denuncia

ho letto tutti e due gli articoli e mi pare ci sia stato un certo fraintendimento di intenzione

quando avrò visto il film giudicherò il resto

listener-mgneros ha detto...

qui si parla solo di spike lee, ma mi sembra che ci sia anche Giorgio Bocca nella questione.
1. Ha visto il film?
2. farebbe bene a rileggersi il sentiero dei nidi di ragno I. Calvino, una visione diversa, non revisionista della guerra partigiana, se anche Calvino era un fascista be allora lo divento anch'io.
3.Quanto a memoria storica dovrebbe ricordarsi alcuni articoli elogiativi sui socialisti e Craxi o questa è una parte della memoria storica che non ha voglia di prendere in considerazione? Neanche quando ha partecipato come autore a trasmissioni giornalistiche sui canali fininvest?
4. Per la morte di Battisti e De André si pronunciò in maniera molto tagliente e critica sulla partecipazione emotiva della gente a questi eventi, defininendo falsi poeti e scadenti autori di versi entrambi.

Ora Spike Lee, sinceramente mi sembra che anche per Giorgio Bocca non sempre i conti tornano.

silvano ha detto...

Trovo che Giorgio Bocca, scriva in un modo divino, forse il miglior giornalista italiano in quanto a stile. Poi alcune sue prese di posizione non mi piacciono. Nel caso particolare su Spike Lee sbaglia e sbagliò pure su De Andrè e Battisti. Definire De Andrè poeta falso e scadente, beh è prendere una bella cantonata.
Non era Totò che diceva "“Sono un uomo di mondo, ho fatto il militare a Cuneo”?, qualcosa voleva pur dire!
Se poi ricordi, proprio all'inizio del fenomeno lega, Bocca l'aveva abbracciato e salutato come un elemento di grande novità e rinnovamento.
Grande giornalista, grande uomo, ma anche parecchio contraddittorio, nelle sue idee.
Bisogna dargli atto che però i suoi errori li ha sempre ammessi e non è mai stato un ipocrita, ci ha messo sempre la sua faccia nelle cose che ha sostenuto nel bene e nel male.
ciao, silvano.

il Russo ha detto...

Chiedo venia, anzi no, se chi legge non capisce l'italiano (si, ce l'ho con te listener).
Ho espresso la mia opinione chiudendo con una battuta, il modo dire "vergognarsi come un ladro", l'ho mutato in "vergognarsi come un fascista" per fare capire il mio disprezzo per quella categoria.
Ho detto che no, non riesco a giustificare la "libertà artistica" di Spike Lee di fronte alle tante vittime, bè, fallo tu fenomeno se ne hai tanta voglia.
Ed ora andiamo sul personale, hai iniziato tu.
Che tu abbia nulla da imparare (magari l'taliano, "non" "una sega" è doppia negazione, diventa affermazione, ma lasciamo perdere...) è probabile, come il fatto che io ho nulla da insegnarti, il fatto che i tuoi predecessori abbiano fatto la Resistenza fà onore a loro, anch'io ho uno zio dottore ma non so diagnosticare manco un mal di pancia, quindi menala di meno e se vuoi fare la gara su chi ce l'ha più lungo in materia antifascista esponi le tue di credenziali, nel caso.
Bocca la Resistenza l'ha fatta, a differenza di Calvino, il fatto che abbia osato criticare l'afono Battisti non mi sembra motivo per criticarlo, ah già, tu sei quello che parla di esprimere liberamente il proprio pensiero...
Bello mio, nel caso, lo dici a tua sorella.

Scusa Silvano se ho portato un pò di scompiglio, forse le mie frasi erano equivocabili, forse qualcuno dovrebbe farsi una camomilla prima di partire in quarta.
Su Sant'Anna ci sono fior di libri, con tutto il rispetto per Spike Lee, io mi sono preso la briga di leggerne e scuse non ne devo chiedere, per fare un film inventato bene hanno fatto i cineasti italiani a non farlo.
Ti ringrazio per l'ospitalità e chiedo scusa, ma se si incazza il "partigiano per eredità" listener, lo fà anche il Russo che, anche se ha avuto parenti nella Resistenza, non li usa come credenziale nelle discussioni.

listener-mgneros ha detto...

Precisazione storica:
ITALO CALVINO NOME DA PARTIGIANO SANTIAGO, GRADO GARIBALDINO BRIGATA 5 BATTAGLIONE I DISTACCAMENTO II SQUADRA III CNL IMPERIA, 1943 1945
LINK:
http://www.anpi.it/patria_2006/01/29-31_BIGA.pdf

http://www.sisuni.unimi.it/jumpNews.asp?idLang=IT&idUser=0&idChannel=7&idNews=10206
Non li ha fatti Spike lee i siti , quindi non prendertela con lui, uno è dell'anpi.
;oP
Tu dai i nomi, definisci chi è fascista chi non lo è, tu scegli etichetti e cataloghi.
Infine:
"lo fà anche il Russo che, anche se ha avuto parenti nella Resistenza, non li usa come credenziale nelle discussioni."
Contraddizione in termini, se non volevi farlo sapere non lo scrivevi.
Quanto ad eredità, a me hanno lasciato quella che nega i pregiudizi e approfondisce le cose prima di sbatterle in prima pagina, a me.
Lo spazio è tutto tuo, io mi ritiro nei miei luoghi isolati.Saluti allo zio medico.

il Russo ha detto...

listener, non c'è peggior sprovveduto di chi fà finta di esserlo.
Avendo letto tutto di Calvino e la di lui biografia, conoscendo discretamente la Resistenza nel ponente ligure (non sto qua ad annoiarti sui perchè ed i per come)ed i suoi protagonisti, è ridicolo paragonare ciò che fece qua in Piemonte la Resistenza(piaccia o meno la regione dove fu fatta in maniera più massiccia , in particolar modo nel cuneese)con ciò che fece Italo Calvino stesso, per quanto la sua modestia possa essere grande fu marginale (eufemismo)la sua figura resistenziale con una azione in battaglia una (in un anno e mezzo), un pò di informazione storica, dai!
Poi se vuoi ti porto partigiani che non spararono un colpo anche qua tra Monferrato e Langhe, per carità degni anch'essi, ma essere stati al fianco di Duccio Galimberti come il tanto vituperato Bocca mi sembra ben altra cosa, senza nulla togliere alla bellissima Resistenza ligure.
Adesso continua pure così ritirandoti sul tuo personalissimo Aventino, prima fai il guappo di cartone "Senti bello", "Da te non ho una sega da imparare!", "definisci chi è fascista chi non lo è" (ma quando mai? O non hai letto il mio messaggio precedente o sei tonto, scusa eh, ma uno che non capisce una prima volta magari ha frainteso, la seconda volta è tardo) poi quando trovi qualcuno che ti risponde a tono ed è andato oltre la lettura di Topolino, fai pure l'offeso, mah.
Stami ben, te lo dice un piemontese come Bocca ed il piemontese d'adozione Calvino, ma amante della Liguria e di Cuba come Italo (il perchè lo saprai di sicuro, essendone tu profondo conoscitore).

listener-mgneros ha detto...

un conto dire che calvino marginale un conto scrivere
"Bocca la Resistenza l'ha fatta, a differenza di Calvino" rileggiti.
Tu sei partito dando del fascista a chi non la pensa come te, a chi vede le cose diversamente da te, io ho reagito perchè non mi va di sentirmi dare del fascista solo perchè approvo che si possano vedere le cose in maniera diversa, non come vengono viste, approvo che ci sia la libertà di farlo! L'equivoco nasce da qui. Io non so se Spike Lee abbia fatto o meno un buon film, giusto e sbagliato non l'ho visto e non giudico.
Ma sarò sempre contro chi vuole che esista una univoca verità, mi sa di totalitarismo e non mi importa di che colore è, sempre come un totalitarismo lo avverto. Poi se vuoi beviamo una birra e ci scanniamo a parole quanto ti va.
Così scopri che io non sono un guappo di cartone ma una persona libera che sostiene le proprie libertà e rispetta le altrui.
Il mio ritiro da qui non è un avventino, non pensi che abbiamo rimepito e invaso troppo questo spazio?

Gianna ha detto...

Chi crea dev'essere libero e fin qua ci siamo.Quanti film tratti da libri sono stati romanzati ?E mai nessuno ha replicato.In questo caso specifico è diverso.Quanti giovani,che non conoscono la storia ,potrebbero farsi idee sbagliate su quanto effettivamente avvenne?

il Russo ha detto...

Caro listener, ribadisco quello che ho già scritto: Bocca ha fatto la Resistenza a differenza di Calvino, la storia è quella piaccia o meno, non ti consiglio di andare a leggere un bel libro di Bocca risalente all'ottobre 1945, Partigiani della montagna, perchè sicuramente come me l'avrai in casa.
Non penso occupiamo spazio, anzi, portiamo pepe al dibattito, ma per la birra sarei disponibilissimo, figurati.
Brava Stella a chiarire una volta di più perchè certe "libertà artistiche" fanno disastri, aggiungo altro pepe citandoti questo articolo qua opinione di un noto giornale maoista e totalitario.
Non farti insultare di nuovo, ma dove ho dato del fascista a chicchessia? Hai letto il mio secondo e terzo commento o continui a non capire?
Comunque, non so quanto te ne freghi, sono venuto a visitare il tuo blog, sei un pò sporcaccione, ma dopo averlo fatto mi sei un pò più simpatico perchè persona libera, non buonista e non ipocrita, per mettere su un blog del genere non può essere altrimenti!
p.s. Non arrabbiarti, ma che roba è st'aVVentino?

listener-mgneros ha detto...

Sicuramente il mio blog è molte cose, e mi è costato molti insulti, più che sporcaccione lo definirei direttamente depravato.Ti ringrazio della visita, quanto al resto beh la regola dell'aVVentino è la stessa del non mettere lo spazio dopo le parentesi
"(eufemismo)la sua figura.."
"...(non sto qua ad annoiarti sui perchè ed i per come)ed..."
Penso sia la foga del dibattito.
Il tutto detto senza cattiveria, solo con humor. Ma non ti bacio, non in pubblico almeno ;o).

il Russo ha detto...

Ah, ah, ah! Bene, ci siamo chiariti e la cosa mi fà piacere, visto che era il caso di chiacchierarne ancora un pò.
Sono sicuro che Silvano avrà apprezzato!

silvano ha detto...

Non ho solo apprezzato, sono commosso: mi fa sempre questo effetto veder nascere un amore! Siete quasi imbarazzanti, nelle vostre effusioni.
Comunque per la birra parteciperei anch'io, se riuscirete a contenervi.
;o)

Un grazie a Stella, che in 4 righe ha centrato e riassunto tanto dibattere. Brava, sintetice e precisa: hai detto tutto. In effetti fatta salva la libertà dell'autore che sostengo, era auspicabile che Lee avesse analizzato con attenzione la storia italiana, ed il nostro problematico presente politico.
ciao e grazie a tutti per i vostri commenti, mai noiosi!
silvano.

Elsa ha detto...

un Grazie sentito per tuo commento sul mo post.
grazieee:)

3fix ha detto...

E vissero tutti felici e contenti... beh, almeno sino al prossimo film di Spike Lee.
FINE

Ishtar ha detto...

Il sottile filo che separe la libertà di espressione e la paura che si possa tramite un mezzo così immediato e seguito dare un idea distrorta della realtà...
Il punto è proprio questo, siamo in una situazione delicattissima e seppur dichiarare che non si sta raccontando il vero, alle volte ci sono situazioni di maggiori priorità, e oggi è così nera che più nera non si può!
Spero di essermi spiegata bene, come dire teoricamente sono d'accordo con te ma visti i tempi meglio non lasciare nulla al caso!
Ciao e buon fine settimana

dario ha detto...

Mah... come ho dichiarato prima, non saprei perche' non ho visto il film.
Pero' mi sa che neanche la maggior parte di chi ha scritto questi commenti non ha visto il film, quindi continuo la conversazione anch'io, perche' no?

Tutto cio' che ho visto di Spike Lee mi e' piaciuto, quindi il problema non e' Spike Lee, a meno che, quando vedro' il film, mi deludesse al punto da cambiare opinione su di lui. Intanto non c'e' indizio che cio' possa accadere, e l'articolo di Bocca non e' un indizio.

Parlando in generale del problema dell'artista e della comunicazione in genere, invece...
Secondo me la liberta' di espressione deve essere garantita a tutti. Ma cio' non coinvolge i mezzi di comunicazione di massa.

Faccio un esempio: Sabina Guzzanti al no-cav day.
Sabina Guzzanti secondo me deve essere libera di dire quel che vuole. E bisogna che questa liberta' sia protetta. Non perche' e' un'artista (c'e' chi dubiterebbe di questa definizione) ma perche' e' una cittadina (questa definizione invece non e' affatto dubbia a nessuno, spero).

Secondo me Sabina Guzzanti ha anche detto cose sacrosante che andavano finalmente dette, e secondo me era pure un luogo adatto per dirle.

Detto questo mi sembra pero' lapalissiano affermare che la sua liberta' di parola e' decisamente superiore alla mia.
Se io avessi voluto dire le stesse cose di S.G. nella stessa occasione, le avrei potute dire. Ma se avessi voluto salire sul palco a comunicarle a tutti non avrei potuto certo farlo perche' il servizio d'ordine me l'avrebbe impedito.
Per altro questa non e' nemmeno una critica all'organizzazione del servizio d'ordine, perche' se avessero consentito a me di dire la mia avrebbero dovuto consentire a tutti di fare altrettanto e sarebbe stato un gran casino. Oppure avrebbero dovuto chiudere il palco a tutti, compresa S. G. e sarebbe stato una gran palla.

Allora, il mio pensiero e' che un conto e' la liberta' di espressione del proprio pensiero, un altro e' la divulgazione di quel pensiero tramite un mezzo di comunicazione di massa (a partire dal megafono fino alla diretta televisiva nei cinque continenti.

Il cinema di Spike Lee e' un mezzo di comunicazione che da' visibilita' alla sua liberta' di opinione. Non critico ne' l'uno ne' l'altro, poiche' non ne conosco il contenuto, ma non e' certo una questione di liberta' di parola. Perche' io la stessa liberta' di dire le stesse cose ce l'ho, ma la liberta' di metterle su una pellicola che venga divulgata ai cinque continenti invece non ce l'ho. E non e' pensabile che me la si dia.

Questo ai miei occhi giustifica una certa supervisione censorea delle opere d'arte. Cioe', se uno fa un film di propaganda nazista, ad esempio, perche' non dovrebbe essere censurato?
Se uno fa un film dove si violentano e ammazzano minorenni, perche' non dovrebbe essere censurato?
Se uno fa un film dove si fa passare per fesso chi ha combattutto per la liberta' della nazione, perche' non dovrebbe essere censurato?

Se poi Spike Lee non avesse niente di contrario alla morale collettiva a tal punto da offendere, allora certo, deve essergli dato il diritto di esprimere cio' che vuole coi mezzi disponibili a tutti e anche con i mezzi disponibili solo a lui. Su questo pero' potro' dire la mia solo dopo aver visto il film.

ciao
dario