26 gen 2009

The Dark Side of The Moon - Pink Floyd


The Dark Side of The Moon è uno degli album più famosi e più venduti della storia della musica.
Lo conoscono tutti o quasi. E' famosa anche la copertina, quel prisma che scompone la luce bianca nelle sue componenti costitutive quanto ha affascinato.
Si sono dette tantissime cose su questo disco, su suoi supposti significati esoterici, sulla musica ed i testi. E' stato anche l'album che ha consacrato definitivamente i Pink Floyd proiettandoli nell'olimpo della musica rock.
Beh ecco, proprio perchè si tratta di un album eccezionale mi piacerebbe che per una volta i lettori abituali di questo blog, ma anche chi ci dovesse passare per caso, scrivessero una recensione, un aneddoto, un ricordo, un po' quello che volete purchè legato a quest'album o a una sua canzone. Basta anche un impressione, poche righe a testimonianza.
Aspetto con fiducia i vostri commenti.



23 commenti:

Gianna ha detto...

Puoi venire da me?

Lucien ha detto...

Dalla prima volta che l'ho ascoltato sono passati 30 anni, ma ancora oggi quando sento "The great gig in the sky" perdo le coordinate spazio-temporali. Quando la sentii dal vivo con le tre coriste (due nere + una bianca) che si alternavano ai vocalizzi, verso la fine mi resi conto che sul mio viso stavano scendendo le lacrime. Esagerato? Non è che mi capiti spesso! Per me resta il più bel disco degli anni '70 e molto probabilmente anche dei decenni seguenti.

Anna ha detto...

In un mio vecchio post, nel quale parlo dei 5 dischi che hanno segnato la mia vita, di questo dicevo:
"The Dark Side Of The Moon, Pink Floyd. Questo si riferisce al mio periodo scapigliato, che si divide a sua volta in svariati sottoperiodi. Può senz'altro essere catalogato nel sottoperiodo psichedelico."
Mi ricorda l' LSD che diventava un viaggio ancora più fantastico con i Pink. Ma mi ricorda anche altre cose. Tipo il fare l'amore sentendomi trasportata dalla potenza di questa musica, o fermami a guardare i ruderi di un castello a picco sul vuoto, e lì far volare la fantasia.
Questo è tutto. Recensioni non so farne.

Anonimo ha detto...

The dark side of the moon, uno dei miei dischi preferiti, da sempre.
Lo ascolto quasi sempre trattenendo il fiato.
"La musica classica della musica leggera" così una volta lo definì mio fratello che, di un paio di anni più grande di me, me lo fece ascoltare per la prima volta.

Anonimo ha detto...

Il mio primo ascolto di questo indiscusso capolavoro si perde nella nebbia del tempo, dato che avevo due o tre zii che ascoltavano i Pink Floyd dalla mattina alla sera e li facevano ascoltare anche a me, che ero ancora un bambinetto!
Tuttavia, all'interno della discografia floydiana, non è mai stato il mio preferito: amo di più "The Wall", mentre del periodo psichedelico (che culminò proprio con Dark Side) il mio preferito resta "Atom Heart Mother".

ps: ho appena ordinato "The Cellar Door Sessions" di Miles e mi costa una cifra... dimmi che ho fatto bene...

silvano ha detto...

Mat non hai fatto bene, hai fatto benissimo. Come inediti è il migliore dei cofanetti di Miles. Come qualità, beh per quella siamo sempre ai massimi livelli ma, obiettivamente, quella è eccelsa per tutti i cofanetti davisiani.
Costa un occhio lo so, ma siamo ai vertici del Miles elettrico. Insomma soldi ben spesi, non ti preoccupare non te ne pentirai.
ciao.

Saretta ha detto...

There is no dark side of the moon really. Matter of fact it's all dark.

la prıma volta che lo ascoltaı avevo... 6 annı credo, 5 forse.
da allora non ho pıu smesso...

Nella ha detto...

Inutile stare a parlare della grandezza e della bellezza di questo album.. In milioni già hanno espresso giudizi di tutti i tipi e io non voglio fare nulla di tutto ciò perchè risulterei soltanto ripetitiva.
Comunque personalmente, anche io come Mat amo di più "The Wall", anzi sai era la sigla del programma che conducevo in radio fino a qualche anno fa ^_^
Ciao Silvano ... smack

emma ha detto...

un solo brano per tutti "us and them": è talmente perfetto che ognimio commento potrebbe rovinarlo

zefirina ha detto...

ehm il mio ultimo ricordo legato a quest'album è di natura ...erotica.... ha fatto da colonna sonora ad un re-incontro ravvicinato con un vecchio compagno di scuola nonchè amore liceale!! ehm ogni volta che lo sento mi torna in mente

Joyello ha detto...

Guarda, posso dirti che quando uscì io avevo 11 anni e lo comprai facendo a metà delle 2800 lire con mia sorella.
A casa lo mettemmo a suonare sulla fonovaligia e ci rimase per settimane intere. La cosa che mi ricordo meglio di quei giorni è che continuavo a leggere le note di copertina e non riuscivo a capire cose significasse VCS3 ma, soprattutto "Tape Effects". Guardavo il dizionario di inglese e scoprivo che Tape significava nastro e Effect, ovviamente, effetto.
Non capivo: effetto nasto? Nastro di effetti? Effetti con un nastro? Niente da fare. Sarebbe dovuto passare ancora qualche anno prima di capire che, semplicemente, avevano degli effetti incisi su nastro che venivano utilizzati come gli altri strumenti (i rumori di cassa di "Money", e il tic-tac di "Time" per fare un paio di esempi). Per il VCS3, invece, mi bastò "The Six wives of Henry VIII" di Rick Wakeman dove una foto all'interno illustrava la sua strumentazione, incluso il VCS3 (che è un synth analogico, per chi non lo sa. Una sorta di moog più accessibile).

Joyello

silvano ha detto...

Joyello, grazie per visita e commento.
Per ragioni anagrafiche, io lo comprai anni dopo credo nel 77, e non avevo il giradischi ma solo il mangianastri. Comunque sul VCS3 ci feci una malattia, non c'era scritto da nessuna parte cosa fosse. Sapevo che c'era il moog ma il VCS3 rimase a lungo un oggetto misterioso.
ciao e ritorna.
silvano.

Anonimo ha detto...

Difficile dare un giudizio a questo album, purtroppo i Pink Floyd non li conosco benissimo, ciononostante The dark side of the moon è stato sicuramente un album innovativo, originale.

3fix ha detto...

Ciao Silvano. Più che fare una piccola recensione segnalerei qualcuna delle tante curiosità che riguardano questo disco ormai leggendario... Alla fine dell'album, in una lontana eco, si sente Ticket to ride dei Beatles. Il titolo Any colour you like, ironizza la famosa battuta di Henry Ford che diceva, riguardo al modello T: "E' disponibile in qualunque colore gradito al cliente, purchè la voglia nera". Clare Torry (la ragazza dei cori di The great gig in the sky) percepì come compenso la "favolosa" somma di 30 sterline (e trenta milioni di copie vendute. Ecchecazzo!!!) nel 2005, con una bella causa, si è fatta però dare il resto. Per "sfornare" quei trenta milioni di copie la EMI, ad un certo punto, dovette adibire un'intera stamperia tedesca esclusivamnete per la produzione del CD dei Pink. Secondo alcune fonti (le famose leggende metropolitane)il disco sarebbe stato realizzato per essere ascoltato in sincrono con le immagini del film Il mago di Oz (una simpatica cazzata), però sembrerebbe che facendolo partire al terzo ruggito del leone della MGM, si ottengano risultati interessanti.
Probabilmente sapevi già tutto, però...
Ciao.

silvano ha detto...

Efisio mi sopravvaluti.
Della stamperia tedesca non sapevo del mago di oz mi avevano detto.
Non sapevo nemmeno della Ford T "any colour you like".
Ti sei dimenticato di citare Alice nel paese delle meraviglie "run rabbit run dig that hole forget the sun".
Hola Efix.
silvano.

Maurizio Pratelli ha detto...

Sarà banale ma quel cassetto delle monete mi ha sempr affascinato...

3fix ha detto...

Ti sei dimenticato di citare Alice nel paese delle meraviglie "run rabbit run dig that hole forget the sun".
Non l'ho dimenticato, semplicemente non lo sapevo. Accidenti però, due citazioni nello stesso pezzo, visto che il giro di accordi di Breathe è lo stesso di kind of blue di Miles Davis... Cool, isn'it?!
See u on the dark side of the blues.

Joyello ha detto...

Silvano. vengo qui spesso eh? Solo che ho
commentato solo oggi :) Prima non lo facevo per
pigrizia, giacché per farlo è necessario registrarsi. :)
Aggiungo che TDSoTM non è il mio disco preferito
dei Pink Floyd. Gli preferisco MEDDLE e ATOM. Amo
molto anche WISH YOU WERE HERE e ANIMALS.
Detesto, con tutte le mie forze, quel pastrocchio
pomposo che è THE WALL (con eccezione di TRE pezzi)
:-)

Joyello ha detto...

il giro di accordi di Breathe è lo stesso di kind of blue di Miles Davis? e di quale pezzo, di grazia?
:-)

silvano ha detto...

Joyello nello specifico ti risponderà Efix quando ripasserà. Comunque molti degli accordi Wrightiani prendono ispirazione dall'opera di Davis, nello specifico si rifà in particolare a due pezzi "So What" e "All Blues".
Ti consiglio per saperne di più ed apprezzare i vari passaggi che portano al risultato finale di guardarti il DVD "The Making of The Dark Side of The Moon", in cui Wright spiega tutto questo suonandolo anche al pianoforte.

ciao, silvano.

silvano ha detto...

Per Joyello vai qui:

http://www.youtube.com/watch?v=bvSuXj4XqNY

e poi vai avanti al minuto 5 e 20 secondi, che Wright spiega.

ciao, silvano.

Joyello ha detto...

Quindi applicano i criteri della musica modale finanche i Pink Floyd? Oh my god! :-)

PS/OT: Sta cosa di fare il login PRIMA di poter lasciare un commento sul tuo blog è fastidiosa anzichenò.
Inserire username e password qui sotto non è necessario. Mi chiede OGNI VOLTA di eseguire il LOGIN.
Credo che ciò comprometterà i miei messaggi su questo blog.
E' giusto che tu lo sappia. :-)

Anonimo ha detto...

Joyello, adesso puoi continuare a commentare senza il log in.
Provo a tenere liberi i commenti, ovviamente se qualcuno riproverà a fare dei commenti stupidi richiuderò il rubinetto.

silvano.