20 gen 2009

Obama e l'Italia che non sa più sognare


Ieri ho scritto un post che si intitolava Obama e la Nuova Speranza Americana, per rimarcare l'importanza dell'evento e delle speranze che esso porta con sè.
Speranze, è il caso di dire, senza confini. In queste ore gli occhi del mondo sono rivolti a Washington. Il nuovo Presidente Americano sta portando su di sè un livello di aspettative talmente alto che, necessariamente , almeno in parte andrà deluso.
Leggendo i commenti
degli amici al post mi sono poi accorto di una sensazione che è anche mia.
Una sensazione spiacevole e profonda: l'incapacità oggi di sognare in Italia.
Ho la sensazione che qui non si riesca più ad avere una speranza, un'ideale in cui credere, un sogno da sognare.
La stanchezza, la sfiducia, la disillusione la fanno da padroni.
E allora nei commenti, nei blog è bello trovare la voglia di speranza dei singoli, la voglia del sogno, l'ottimismo per il futuro, e parimenti è terribile rendersi conto che per farlo dobbiamo chidedere in prestito i sogni degli altri.
Abbiamo ali troppo piccole per volare... ancora.

29 commenti:

Vernè ha detto...

Io sogno ancora nonostante l'età. Però qui da noi c'è chi ti sveglia troppo bruscamente e ti fa piombare nella sua cruda e misera realtà.

Franco Zaio ha detto...

Chi ci può far sognare, a noi persone oneste che chiediamo solo giustizia e distribuzione della ricchezza? Ecco perchè vince B.: perchè sa far sognare. A modo suo, ma fa sognare.

Maurizio Pratelli ha detto...

E nessuno la canta più questa nostra italietta.... che tanto i cantautori non vanno più di moda. Poi porti de andrè in tv un notte e tre suoi dischi vanno nella top ten. che paese

Anonimo ha detto...

Ti prego di non accostare più Obama a Berlusconi.
Col primo mi si apre il cuore, col secondo lo stomaco...!
Max

Saretta ha detto...

o forse non le abbıamo prorpıo ancora fatte spuntare le alı....

Gianna ha detto...

Mentre leggevo, mi chiedevo se esiste in Italia un probabile OBAMA...

L'ottimismo e la speranza sempre vivi,però!

Anonimo ha detto...

"I have a dream", diceva un grande uomo.

In Italia il sogno massimo che abbiamo è che Berlusconi faccia vincere di nuovo la champions al Milan.

Come dire, la differenza tra la grandiosità e l'inutilità. Perfino la mediocrità è preferibile alla repubblica delle banane nella quale viviamo.

Ciononostante, i sogni cercano di resistere, anche se ormai sono pochi a coltivarli, a meno che non si tratti del sogno di partecipare ad un reality show w fare l'imbecille che sta seduto in una delle poltrone dei programmi della de filippi.

Semplicemente angosciante...

la signora in rosso ha detto...

Si comincia sempre con un sogno, e poi si lotta per trasformarlo in realtà, Obama può darci la sensazione che si può....

marisgutta ha detto...

...quello che c'è è la nostalgia dei sogni....si recupera tutto, recuperiamo anche quello.

(la foto m'ha fatto morire....)

Quor è ha detto...

Perchè, sul serio ci crediamo alla "favola" OBAMA? E così ci arrivava lì uno "nero contro tutti"? Allora, sono proprio riusciti a farcele bere tutte? E chi glieli ha dati tutti i miliardi di dollari per la campagna elettorale? Non sono forse proprio le potenze economiche contro le quali affermava che si sarebbe battuto? E, secondo quei cervelletti che sonnecchiano nelle nostre scatoline craniche, non gli verrà chiesto il conto? E Gaza, non fa proprio pensare a nulla? E cosa ci è andato a fare in Israele proprio quando i sondaggi erano sfavorevoli?
E, guarda caso proprio nei giorni del suo insediamento c'è una tregua? Sveglia!!!
E siamo anche convinti di aver spirito critico...
Qui i sogni, purtroppo, c'entrano bem poco...basterebbe far funzionare la materia grigia!

silvano ha detto...

Benvenuta lamagagiò.
Non so se crediamo alla favola di Obama o se ci siano favole, certo il tema del post era il sogno e la speranza.
Poi nè io nè gli altri commentatori siamo nati sotto i cavoli, per cui sappiamo che la realtà è molto complessa e contradditoria, molto di più di quanto appaia.
Infine questa storia del complottismo, dell'internazionale ebraica, delle multinazionali cattive che hanno foraggiato Obama mi richiamano cose vecchie che venivano propagandate anche 70 anni fa: le famose Demoplutocrazie e così via.
Caso strano i cattivi, anche allora, erano gli ebrei.
ciao, silvano.

Quor è ha detto...

L'hai detto tu che i cattivi erano gli ebrei, io volevo soltanto dire che è tutto molto più difficile e complicato di quello che vogliono farci credere. Non penso affatto ciò che hai detto, credo però che Obama sia comunque, e purtroppo perchè io adoro sognare, un fantoccio con ottime intenzioni.

Unknown ha detto...

sognare è un dono dell'individuo, al di là del fatto di essere italiani o americani.
chi ci impedisce di sognare un mondo migliore insieme a Obama e di vivere il sogno fino a farlo diventare realtà. coem diceva Gandhi:
"Diventa il cambiamento che vuoi vedere nel mondo!"

smettiamola, Italiani, di lamentarci e viviamo come cittadini del mondo...

con amore e rispetto a tutti.
marga

silvano ha detto...

Ok la magagiò. Ho mal interpretato ciò che hai scritto.
Allora ancora benvenuta, e spero tu dinventa un'assidua del blog.
Non penso però che obama sia un fantoccio: per sapere questo occorre solo attendere.
ciao, silvano.

P.S. benvenuta anche a te Marga.

Anna ha detto...

Grazie Silvano per il post di ieri che non avevo letto, ché non ci son stata. Grazie per quelle immagini che, a quest'ora di notte,mi hanno fatto una bella iniezione di speranza. Sì, siamo sfiduciati, e le ali ci stanno provando a tarparcele. Ma sono con te, voglio sperare. E continuare a sognare.
Notte...

Elsa ha detto...

mentre vedevo il giuramentto di Obama in tv, tutta quella gente...mi sono commossa .
In Italia vorrei che la gente imparasse di nuovo a sognare, lo vorrei davvero.
Elsa

Luisa ha detto...

Effettivamente Gaza fa pensare...

dario ha detto...

Silvano. Scusa se manco da un po', e ora commento 'sto post senza leggere i commenti ne' il post precedente o i suoi commenti.

Francamente mi sono stufato della speranza.
Io non penso che il problema dell'italia sia la mancanza di speranza, ma la mancanza di proposte concrete. Cazzo se ci spero in una italia migliore!!! Tu non ci speri? Pensi che ci sia qualche italiano che non ci spera? Pero' io credo che una speranza debba avere anche qualche base. Appoggiarsi all'idea di una italia migliore quando non c'e' un briciolo di proposta per migliorarla mi sembra molto stupido. Oppure assolutamente ipocrita.

Francamente mi comincia a dar fastidio anche lo sguardo ebete della speranza americana. Perche'? Perche' Obama e' un bell'uomo? Perche' e' nero? Ma quale cavolo di razzista potrebbe dare una rilevanza cosi' marcata al colore della pelle? Vada come simbolo, ma davvero c'e' qualcuno che pensa che geneticamente un nero sia piu' capace di risolvere i problemi di un bianco? E secondo me il mondo non ha bisogno di simboli, ma di azioni.
La speranza in cosa? In un mondo di pace? E che cosa diavolo fa pensare agli americani che la presidenza americana lavorera' in questo senso? La sua faccia indubbiamente piu' simpatica di quella di Bush? La moglie piu' carina? O forse piu' intelligente?

Da quando la speranza e' un messaggio politico?

silvano ha detto...

Ciao Dario, bentornato di cuore. Ero quasi preoccupato anche se avevo visto che ultimamente ti eri rifatto vivo sul blog di Anna.
Che ti devo dire? Quando dici "Francamente mi sono stufato della speranza.
Io non penso che il problema dell'italia sia la mancanza di speranza, ma la mancanza di proposte concrete. Cazzo se ci spero in una italia migliore!!!"
Da unaltro punto di vista ma dici in sostanza ciò che ho detto io e pure i lettori del post.
Non c'è un'idea che sia una, non c'è una proposta, c'è il nulla. Allora la voglia di sognare non sa nemmeno che cosa più sognare, e la speranza idem.
Io non so se Obama cambierà qualcosa, ma il suo modo di parlare, l'entusiasmo che riesce a trasmettere sono notevoli, e danno speranza e sogni. Poi solo il tempo dirà se si concretizzeranno ma almeno stya riuscendo a creare delle aspettative. Qui vedi qualcuno, qualche politico, qualche partito che ti entusiasma che ti fa pensare alla possibilità di un mondo migliore? Io no.
ciao, silvano.

dario ha detto...

Ma nemmeno l'entusiasmo e' un messaggio politico. Serve per fare i numeri ma non per cambiare le cose.

Mi piace l'entusiasmo solo se e' ben riposto. Qui invece siamo di fronte ad un fenomeno di massa. Ad un contagio di buonumore fine a se stesso.

A noi in italia manca il buonumore? Forse, ma che c'entra con la politica? Francamente preferisco trovare il mio buonumore con un bel gelato, con una notte di sesso o con un cannone tra amici. Perche' essere contenti di cio' che Obama non ha ancora fatto e che non sembra abbia nemmeno l'intenzione di fare? Vabe', speriamo che faccia bene, giusto per essere ottimisti. Speriamo che Berlusconi si redima e diventi una brava persona. Speriamo.
Ma quando tutti staremo sperando che succedera'?

dario ha detto...

Forse sarebbe meglio incazzarsi, prendere Berlusconi a calci in culo, prendere Veltroni a calci in culo. Invece che sperare.
Boh. A me pare che tutti sti elettori di centrodestra che mi vedo intorno nella provincia del profondo nord non fanno altro che alimentare il loro buonumore sperando.
Speriamo che berlusconi ci tiri fuori dalla crisi.. speriamo che Berlusconi abbassi le tasse... speriamo che...

silvano ha detto...

Dario, posso dirti con affetto che sei la persona più polemica che io conosca? Sai cosa ti salva? Che lo sai e che sei simpatico. Per fortuna.
ciao, silvano.

dario ha detto...

;-) si' lo so, e grazie per la simpatia.

Pero' dico davvero... non ti sembrano tutti un po' fatti di robba bbuona, tutti questi qui che sono cosi' entusiasti del nuovo corso, manco sia Gesu' Cristo?!?

Mi piace davvero tanto, 'sto ometto, ma non cambiera' proprio niente di niente!

Quor è ha detto...

Non è che gli lettori di sinistra non siano anche loro un bel pò "rinco...". Da chi vedi poi arrivare tutto questo entusiasmo per Obama? Non esiste destra o sinistra...siamo tutti annebbiati solo che la sinistra non lo vuole ammettere...e continua a perdere! Autocritica proprio nulla eh? Che fine ha fatto lo spirito rivoluzionario? Perchè non farli vedere un bel pò di "calci nel culo?" Perchè le comodità del tanto odiato capitalismo fanno comodo a tutti...il resto è solo retorica ed ipocrisia! Basta ammetterlo...ed avere il coraggio di dirlo. Altrimenti si cade nel ridicolo - naso per aria e tutto!

silvano ha detto...

Ti dirò Dario, come ben sai il carro del vincitore è sempre preso d'assalto dai neo adepti e da una marea di convertiti, magari ex neocons.
L'uomo secondo è in gamba e tanto, altro non saprei dire, lo spero.
Quando fu eletto Bush non ebbi alcuna speranza, anzi capii subito che sarebbe stato un disastro e che avrebbe fatto la guerra all'Irak.
Credo che questo pensiero riguardo a Bush l'avesse fatto un buon 90% della popolazione mondiale cioè tutti tranne Ferrara (10%).

ciao, silvano.

dario ha detto...

Lamagagio', brava, e' proprio quello che volevo dire io!

Silvano, da che cosa l'avevi capito che Bush avrebbe invaso l'Iraq? Dalla faccia antipatica da babbeo indormento?
Anch'io, comunque avevo fatto la stessa previsione, ma non tanto perche' era Bush, ma perche' non e' il presidente degli stati uniti che tira i fili. Adesso, io so che Obama non si ritirera' tanto presto dall'Iraq. E quando si ritirera' lo fara' per controllare militarmente qualcos'altro, tipo l'est europeo. Rinforzera' le truppe in Afghanistan, attacchera' l'Iran, non si sognera' nemmeno di considerare i diritti dei palestinesi al pari di quelli degli israeliani. Insomma, fara' ne' piu' ne' meno quello che ha fatto Bush per otto anni. Con piu' classe, ma lo fara'.
E come faccio a dirlo, visto che non lo conosciamo nemmeno? Perche' non e' il presidente degli Stati Uniti che tira i fili!

silvano ha detto...

Adesso sei tu che fai previsioni.
Attendiamo e vedremo chi vincerà: in palio un'ottima cena, ospiti miei tu e lamagagiò, o ospite vostro io ;))

dario ha detto...

Silvano,
un conto e' fare una previsione azzardata su cosa fara' quell'Obama che ancora non conosciamo, un conto e' fare una previsione su cosa fara' la politica americana, fondata sulla constatazione di cio' che ha fatto nel passato.

Non mi pare che l'altro ieri sia successo niente che lasci pensare ad una svolta della politica americana.

silvano ha detto...

Dario è insediato da un giorno, proviamo almeno a dargli un po' di fiducia. Ho l'impressione che questo non sia un Lord of War.
E' un po' presto per giudicare.
ciao, silvano.