6 mar 2010

Salva liste, falliti e ruffiani che nausea

Giannantonio Stella un paio d'anni fa scrisse La Casta ora dovrebbe scrivere LA CRICCA o LA BANDA.
Il Decreto Salva Liste è una delle cose più nauseanti e cialtrone che si siano viste nella storia della repubblica (con la r minuscola che questa non è una repubblica è una buffonata: la buffonata italiana).
Questa CRICCA di politici incapaci, attaccati al potere come fetide cozze, gozzovigliano insieme agli altri amichetti di CRICCA e cioè imprenditori incapaci di stare sul mercato, preti ladri che nascondono in sacrestia malloppi frutto di tangenti, preti pedofili che promettono pulizia quando vengono scoperti (mai prima), preti ruffiani che organizzano giri di prostituzione direttamente dal Vaticano (ma anche qui non ne sapevano nulla...).
Il vecchio blocco sociale clerical fascista, imprenditori falliti e preti ruffiani si è ufficialmente ricostituito.
Ma allegri il crocefisso nelle pubbliche aule c'è ancora.



8 commenti:

allelimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Maurizio Pratelli ha detto...

magari casca da solo il crocefisso. Schifato!

Bastian Cuntrari ha detto...

Già... ma perché non la diciamo tutta? Napolitano ha firmato. Il bravo Presidente ha firmato...

Leandro Giovannini ha detto...

e noi siamo ancora qui a pensare di mandarli via con il voto?
per parte mia, da oggi, in un seggio elettorale non mettero più piede, mi rifiuto di partecipare a questa infinita farsa.
Poi, di quale cavolo di democrazia stiamo parlando?

unwise ha detto...

ma...qualcuno per caso aveva il dubbio che non sarebbe finita così?

silvano ha detto...

Per Maurizio: il crocefisso se ne è già andato da tempo, i primi che l'hanno tradito e cacciato sono stati i preti di cui si parlava e il groviglio inestricabile di soldi e potere del Vaticano.

B.C.: non so che dire su Napolitano. Posso solo constatare l'infinita solitudine del colle, da un lato il governo che ci troviamo che minaccia un golpe un giorno sì e uno no e dall'altra parte un'opposizione che è il nulla ideale, culturale, politico.

listener-mgneros ha detto...

Se si procedesse per estremi...almeno verbali, forse si otterrebbe di più, ma si procede solo per speranze, e io spero che la speranza sia la prima a fottersi.
Il dubbio, la parola che colpisce, l'immagine che ricorda dove sono finite?
Nel cesso di una cultura da modica quantià, nei film di sinistra tanto carini e nei libretti simpatici di comici, spesso di sinistra, che usano tormentoni...nei comizzi populisti di un predicatore d'avanspettacolo.
Una cultura che si aggira come uno zombie cercando sempre compromessi, bottegaia e priva di fantasia.

il Russo ha detto...

Gianantonio Stella fece, credo involontariamente, da volano al qualunquismo dei destroidi ed ai maldipancia dei sinistroidi durante il governo Prodi, con i risultati che tutti abbiamo sotto gli occhi.
Oggi potrà anche scrivere di tutte le cricche che vuole, ma vuoi scommetterci che rispetto al boom editoriale di tre anni fa non se lo cacherebbe più nessuno?