The screen door slams Mary's dress waves Like a vision she dances across the porch As the radio plays Roy Orbison singing for the lonely Hey that's me and I want you only
Tutto ampiamente previsto, cause ed effetti compresi.
Titolo originale: Monty Python's The Meaning of Life Paese: Gran Bretagna Anno: 1983 Durata: 107' Colore: colore Genere: commedia Regia: Terry Gilliam, Terry Jones Soggetto: Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones, Michael Palin
Accolgo con grande piacere la sollecitazione dell'amico Efisioa scegliere dieci tra le copertine di LP che hanno fatto la storia della musica o che sono tra le mie preferite.
Pink Floyd - Atom Heart Mother (1970)
Rolling Stones - Sticky Fingers (Limited Edition) (1971)
Che sia morto lo sa tutto il mondo. Commenti e biografie potete trovarli su qualunque sito, giornale, tv. Lo voglio ricordare solo con queste immagini bellissime.
Stop al processo Mediaset a Milano. Il Pubblico Ministero De Pasquale solleva un'eccezione di costituzionalità. In anteprima per i lettori del blog abbiamo la dichiarazione rilasciata dal Premier:
«La nostra richiesta», (di non esporre le bandiere della pace, ndr) commenta l’assessore alle Pari opportunità Vittorio Di Dio, che ha seguito la pratica a Palazzo Barbieri, «era legittima poiché è indubbio che la bandiera arcobaleno negli ultimi anni sia stata fatta propria da gruppi politici, soprattutto della sinistra radicale, per cui volevamo evitare situazioni di disagio e di discordia in chi non si riconosce in tali simbolo». Dichiarazione tratta dall'Arena di ieri 24 settembre 2008 (clicca qui per leggere l'articolo completo) Per saperne di più: articolo sula Repubblica e articolo sul sito di Nigrizia
Non voglio più vedere bambini morti di fame, non voglio più vedere le guerre, non voglio più vedere la violenza, il sangue, la morte, i cadaveri dei nordafricani che galleggiano nel mare di sicilia, non voglio più vedere la caccia alle foche, gli orsi polari che muoiono annegati, non voglio più vedere la miseria, le bombe al napalm, i feriti di guerra, le amputazioni, i corpi a pezzi, le vittime innocenti, i morti ammazzati, le bestie macellate i cani maltrattati, i documentari sugli animali estinti, i documentari sulle popolazioni estinte, i genocidi, gli attentati, il sorriso di scherno dei camorristi, il ghigno degli imbecilli, le facce da culo, i fascisti, i picchiatori, le svastiche, i campi di sterminio, i cumuli e le montagne di scheletri con la pelle...
Tra pochi giorni Antonio Albanese tornerà in televisione. Lui è uno degli ormai pochissimi attori che fanno e sanno fare satira in Italia, gli altri è presto detto sono Corrado Guzzanti e Daniele Luttazzi. Presenterà un suo nuovo personaggio che da un po' sta portando in giro per l'Italia con grande successo nei teatri: Il Ministro della Paura. La paura è un'emozione che tutti conosciamo, e può essere timore di qualcosa di reale come pure di qualcosa di immaginario e indotto, in entrambi i casi è molto efficace. In questo caso l'artefice di questa emozione è appunto il Ministro della Paura. Come lo potremmo anche chiamare colui che si occupa di generare paura? Pauroso? No, paurosa è la persona che subisce l'emozione, lo si potrebbe chiamare dispensatore di paura o di terrore o più propriamente terrorista. Quindi il Ministro della paura lo potremmo anche chiamare Ministro del terrore. A questo punto è interessante andare a vedere che cosa dice il vocabolario alla voce terrorismo:” S. m. 1) Il Governo del terrore in Francia e per estensione ogni metodo di governo fondato sul terrore. 2)Metodo di lotta, basato su violenze intimidatorie, impiegato in genere da oragnizzazioni rivoluzionarie” La prima accezione del termine è quella che fa al caso nostro. Buona visione (il video è un po' lungo ma vale la pena di vederlo per intero).
Sarah Weber ha 97 anni, sa che sta per morire e l'unica cosa che chiede a Dio è che permetta di tirare fino ad agosto per vedere le balene un'ultima volta. Lei è sicura che verranno a salutarla facendo capriole davanti a casa sua. Il nipote di Sarah, Harry, ha otto anni e ha scommesso i suoi risparmi con Frank. Frank è il nipote di un'altra anziana dell'isola. Ognuno dei due ragazzi sostiene che la sua vecchia vivrà più a lungo. Harry ha molta fiducia in Sarah ma i suoi recenti problemi di salute cominciano a preoccuparlo. Con i soldi della scommessa Harry aveva intenzione di comprarsi una serie di pesci colorati. Harry le ha detto che se supera i cent'anni sarà inserita in un libro di record.
“Il mondo ti ricorderà per sempre” dice Harry. “Me ne infischio del mondo” dice Sarah. “Sei una vecchia testarda” dice Harry. “E tu un giovane sciocco” dice Sarah.
In agosto arrivarono le balene e Sarah potè ammirarle in tutto il loro splendore. Quando le balene se ne andarono si incupì. Harry si avvicinò, aveva delle caramelle di menta che divise con lei. “Che cos'hai Sarah?” “Non lo so Harry” “Le balene le hai viste”, dice Harry con gli occhi umidi “Era quello che volevi, no?” “Sì e ringrazio Dio per questo” “Allora?” “Oh, Harry, tesoro non lo capiresti.” “Io lo so che cos'hai, Sarah,” dice Harry asciugandosi le lacrime con il dorso della mano. “Lo so e ho paura.” “Che cos'è che sai, tesoro?” “Per favore, Sarah, non piangere.” “Non sto piangendo.” Harry la abbraccia e le loro lacrime si mescolano. “Vuoi vedere le balene un'ultima volta l'anno prossimo, vero?” “Sì, tesoro, solo una volta ancora.” “E so anche come si chiama la tua balena preferita, quella che più desideri vedere.” I singhiozzi si fanno più forti. Il bambino stringe l'anziana come se temesse di vederla volare via. “Come si chiama, tesoro?” “Ha otto anni e si chiama Harry.”
Tratto E.M.R. "C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo"
Banksy è lo pseudonimo di un autore di graffiti inglese, molto probabilmente di Robert Banks, nato nel 1974.[1] Si crede sia di Yate, vicino Bristol. É uno dei maggiori esponenti di graffiti writing. Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l'etica. I suoi graffiti, fatti con una tecnica di disegno distintiva e particolare, sono apparsi a Londra e in molte città del mondo. (Da Wikipedia) Per visitare il suo sito internet: BANSKY
e' una grande corrita (mAlitalia no!) Ogni giorno e' una lotta chi sta sopra e chi sotta (mAlitalia no!) Il mattino e' un po' grigio se non c'e' il dentifrigio (mAlitalia no!) tu ti guardi allo specchio e ti sputi in un ecchio (mAlitalia no!) Poi comincia il lavoro e dimentichi il cuoro (mAlitalia no!) parli sempre e soltanto delle cose importanto (mAlitalia no!) e ti perdi la stima se non trovi la rima (mAlitalia no!) ti distrugge lo stress e dimentichi il sess (mAlitalia no!) che stress, che stress che stress di giorno (mAlitalia no!) che stress, che stress che stress di giorno (mAlitalia no!) che stress, che stress che stress di giorno (mAlitalia no!) che stress, che stress che stress di giorno (mAlitalia no!) Giorno mi tormenti cosi Giorno mi fai dir sempre si... mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia no! mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia no! Lo diceva Neruda che di giorno si suda (mAlitalia no!) rispondeva Picasso io di giorno mi scasso (mAlitalia no!) e per questa rottura non si trova la cura (mAlitalia no!) il morale s'affloscia la pressione s'ammoscia (mAlitalia no!) S'ammoscia, s'ammoscia s'ammoscia di giorno (mAlitalia no!) S'ammoscia, s'ammoscia s'ammoscia di giorno (mAlitalia no!) S'ammoscia, s'ammoscia s'ammoscia di giorno (mAlitalia no!) S'ammoscia, s'ammoscia s'ammoscia di giorno (mAlitalia no!) Giorno mi tormenti cosi Giorno mi fai dir sempre si... mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia no! mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia no! mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia no! mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia no! mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia mAlitalia, mAlitalia no! mAlitalia, mAlitalia no!
Ma la Notte No! - Renzo Arbore e Quelli della Notte
Verona, 15 settembre 2008 - ore 18.30 circa. L'altro ieri sera, vado alla stazione dei treni a prendere la moglie che torna da Padova. Ovviamente non c'è parcheggio così piazzo l'auto in doppia fila e aspetto. Ero 5 minuti in anticipo ed il treno dieci minuti in ritardo. Un quarto d'ora: ok non è un problema. Mi guardo attorno, non ci sono più le prostitute in zona, perchè ora è vietato. Passa un ragazzotto nordafricano in bicicletta. Non ci faccio caso più di tanto, sembra una persona normalissima, a parte che è un po' più scuro di un bianco-veneto. Mi distraggo e poi con la coda dell'occhio vedo una “Punto” della polizia che con una manovra decisa taglia la strada al nordafricano e lo blocca salendo sul marciapiede dove lo sventurato in bicicletta s'era avventurato. Sono a un cinquanta metri da me. Non avendo nulla da fare faccio il pensionato, che non sarò mai, medio e vado anch'io a (s)curiosare. Nel mentre che mi avvicino arrivano di corsa anche due Land-Rover, che avevano sbagliato strada, del nostro esercito schierato a protezione della sicurezza di noi cittadini onesti e timorati di dio. Ne scendono baldanzosi quattro giovanotti con il cappello da alpini mentre altri quattro rimangono sui mezzi a guardia degli stessi. Circondano marzialmente il nordafricano a supporto dei due poliziotti che gli hanno subitamente chiesto i documenti. A riassumere la scena è così: quattro alpini schierati a semicerchio ad evitare l'eventuale fuga del sospettato, un poliziotto a tenerlo per un braccio ed uno alla punto a comunicare i dati alla centrale. Efficienza, penso. La scena è abbastanza statica ma subito s'ode una sirena ancora lontana, subito s'avvicina ed è una alfa 156 della polizia che arriva a velocità folle e si ferma con gran stridore di freni e di gomme. Scendono i militi e come cani da tartufo che abbiano perso le tracce non san ben che cosa fare, visto lo schieramento di polizia ed esercito già piazzato. Si guardano un attimo attorno e poi con efficienza chiedono ai colleghi ragguagli, cercando di rimediare la figura da cioccolatini appena fatta. Penso che sono un ingenuo, a me il ragazzo era sembrato un ragazzo, non un pericoloso malvivente, e invece “vedi a volte le apparenze”? Certo, 4 + 4 alpini, e 2 + 2 poliziotti dev'essere almeno un terrorista di al qaeda, se non l'inafferrabile Bin in persona. Delusione: così come sono intervenuti con marziali modi i 4 + 4 alpini ed i 2 + 2 poliziotti, dopo aver restituito i documenti al mancato terrorista se ne sono andati ed il giovanotto un po' rassegnato, ha reinforcato la bicicletta per riprendere la sua strada. Intanto è arrivata mia moglie, la bacio, saliamo in auto e ci dirigiamo a casa consapevoli di essere più protetti e sicuri. Gli angeli custodi in divisa vegliano su di noi.
The family of Richard Wright, founder member of Pink Floyd, announce with great sadness, that Richard died today after a short struggle with cancer. The family have asked that their privacy is respected at this difficult time. Richard Wright Born 28 July 1943 (65)
Io lo vorrei ricordare solo con la sua musica. "Wearing the inside out", l'ultima grande sua canzone scritta per un album dei Pink Floyd (The Division Bell).
Quanta forza in una vecchia canzone di protesta. Un sogno sarebbe che migliaia di persone si riunissero davanti ai municipi delle nostre città una sera, circondate dal silenzio, a cantarla. Niente simboli, niente bandiere, niente fiaccole, niente slogan, solo voci nella notte. Alle cattive coscienze, a chi chiama odio e violenza: "We shall overcome".
WE SHALL OVERCOME
We shall overcome, we shall overcome, we shall overcome some day.
Oh, deep in my heart, I do believe we shall overcome some day.
We shall live in peace, we shall live in peace, we shall live in peace some day.
Oh, deep in my heart, I do believe we shall overcome some day.
We'll walk hand in hand we'll walk hand in hand we'll walk hand in hand some day.
Oh, deep in my heart, I do believe we shall overcome some day.
Black and White together, black and white together. black and white together some day.
Oh, deep in my heart, I do believe we shall overcome some day.
NOI TRIONFEREMO
Noi trionferemo, noi trionferemo, noi trionferemo un giorno.
Oh, in fondo al cuore ci credo, noi trionferemo un giorno.
Noi vivremo in pace, noi vivremo in pace, noi vivremo in pace un giorno.
Oh, in fondo al cuore ci credo, noi trionferemo un giorno.
Noi cammineremo mano nella mano, noi cammineremo mano nella mano, noi cammineremo mano nella mano un giorno.
Oh, in fondo al cuore ci credo, noi trionferemo un giorno.
Neri e bianchi insieme, neri e bianchi insieme, neri e bianchi insieme un giorno.
Oh, in fondo al cuore ci credo, noi trionferemo un giorno.
Frosinone, 11 set. (Adnkronos) - L'ex capitano delle Ss Erich Priebke, uno dei responsabili dell'eccidio nazista delle Fosse Ardeatine, per cui è stato condannato, è stato scelto come presidente onorario di giuria per la finale di un concorso di bellezza denominato 'Star of the Year', ideato e organizzato da Claudio Marini. La manifestazione è in programma domani, all'Hotel 'Tramp's' di Gallinaro, paese in provincia di Frosinone.
Priebke sarà presente in videoconferenza, dato il parere negativo del giudice di sorveglianza alla sua partecipazione diretta all'evento.
Altri candidati selezionati in precedenti occasioni dall'esperto capitano delle Ss.
C'è una storiella ebraica, una delle solite barzellette degli ebrei sugli ebrei, che dice: Un padre, volendo insegnare al figlio a essere meno pauroso, ad avere più coraggio, lo fa saltare dai gradini di una scala. Lo mette in piedi sul secondo gradino e gli dice: “Salta, che ti prendo”. Il bambino salta. Poi lo piazza sul terzo gradino, dicendo: “Salta, che ti prendo”. Il bambino ha paura ma, poiché si fida del padre, fa come questo gli dice e salta tra le sue braccia. Quindi il padre lo sistema sul quarto gradino, e poi sul quinto, dicendo ogni volta: “Salta, che ti prendo”, e ogni volta il bambino salta e il padre lo afferra prontamente. Continuano così per un po'. A un certo punto il bambino è su un gradino molto in alto, ma salta ugualmente, come in precedenza; questa volta però il padre si tira indietro, e il bambino cade lungo e disteso. Mentre tutto sanguinante e piangente si rimette in piedi, il padre gli dice: “Così impari: mai fidarti di un ebreo anche se è tuo padre”.
Questa storiella contiene qualcosa che va al di là del suo apparente antisemitismo – tanto più che si tratta con ogni probabilità di una storiella ebraica. Io credo che abbia qualcosa da dire riguardo al nostro tema: il tradimento. Per esempio: perché bisogna insegnare a un ragazzino a non fidarsi? E a non fidarsi di un ebreo? A non fidarsi del suo stesso padre?Che cosa significa essere traditi dal nostro padre, o da una persona che ci è vicina? E per un padre per un uomo che cosa significa tradire qualcuno che si fida di lui? Che senso ha il tradimento nella vita psicologica?
Lucio Battisti (Poggio Bustone, 5 marzo 1943 – Milano, 9 settembre 1998)
Una voce che ci fa vedere l’azzurro del cielo, il tramonto del sole, la neve che non fa rumore, i fari spenti nella notte, ci fa sentire l’umidità nelle ossa della brughiera di mattina e sentire l’odore dei canali dove qualche pescatore solitario getta l’amo e insieme speriamo un giorno di vedere nascere una rosa rossa e chiudiamo gli occhi, per scoprire che per forza deve esserci qualcosa di più, in tutto questo girare di confusione e morte e vita e odio e perdono e dolore e gioia e “…tu chiamale se vuoi emozioni”. Ad un passo dall’infinito. (Gianni Della Cioppa)
Da un po' già li avevo adocchiati e allora sabato mi son portato a casa due album dei “Baustelle”: “La malavita” e “Amen”. “La malavita” lo devo ancora liberare dal cellophane perchè, da quando ho appoggiato Amen sul platorello del cd player, non ne ha più voluto sapere di uscire. E' da 24 ore che è in repeat e non so per quanto tempo ancora ci resterà. Volevo postare la canzone “Baudelaire” ma, andato su youtube, un'altra mi ha dirottato...
In questi giorni poi il molleggiato è tornato sotto i riflettori al festival di Venezia, ed allora un tributo l'autore se lo merita: lui ed il suo molleggio.
Domenica giorno d'elezione per la malinconia. Domenica terra di nessuno tra il gioioso sabato
(Questo di sette è il più gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno. )
ed il lunedì. Domenica giorno di vuoto, di pensieri, di attese, di ansie, di canzoni come questa.
Questa mattina, in auto, in circonvallazione con le prime code ed il primo traffico sostenuto, andando a lavorare ascoltavo la colonna sonora di Radiofreccia. Mi sono ricordato del film di Ligabue: ottimo (sia stata la fortuna del debuttante o che altro, non saprei ma aveva delle cose da dire e si è visto). Mi sono anche ricordato delle radio libere, ancora senza pubblicità, spuntavano come funghi. Pensarci oggi erano ingenue ed ingenui eravamo noi ad ascoltarle, magari di notte con la radio ad un volume infinitesimale per non disturbare e per non essere ripresi dai genitori “che domani mattina devi andare a scuola”. Tempi eroici Erano ovunque le radio, ne nascevano e morivano tutti i giorni. C'erano quelle che facevano solo rock, quelle solo cantautori impegnati di sinistra – in effetti alla fine egli anni 70 “tutti i cantautori erano impegnati e di sinistra”. C'era il movimento, c'erano le bombe, per tanti di noi c'era solo la musica e forse anche il calcio. C'era la droga di cui non sapevamo niente, solo luoghi comuni. Alla radio trasmettevano la tua musica. Spesso gli improvvisati dj erano amici e ancora più spesso ti chiedevano i dischi per poter trasmettere. “E' nuovo non ha anche un graffio”. E pomeriggi passati a casa di amici ad ascoltare musica insieme, in giro con il vinile sottobraccio. “Ce l'hai l'ultimo dei Deep? Dei Pink?...”
Ho sempre avuto il sogno, in quelle notti passate con la radio attaccata all'orecchio e sotto le coperte, di condurre una piccola trasmissione radiofonica, per poter trasmettere la mia musica, raccontare le mie idee, piccole cose che mi facevano in fantasia vivere grandi momenti. Quanto ho desiderato ed immaginato di essere per una volta dietro un microfono e parlare alla notte. Proprio come in questi due video.
Appena scaricato ed installato il nuovo browser di Google: Google Chrome. L'impressione dopo la prima mezz'ora di navigazione è buonissima. Semplice, intuitivo, veloce, comodo. Caldamente consigliato. Per scaricarlo clicca il link: http://www.google.com/chrome
Un genio, la società moderna, le sue nevrosi, la satira, la critica, la poesia...un grande film che fu un grande flop. Un classico del cinema. Buon divertimento.
Ooooh You cannot reach me now Ooooh No matter how you try Goodbye cruel world it's over Walk on by Sitting in a bunker here behind my wall Waiting for the worms, worms to come In perfect isolation here behind my wall Waiting for the worms, worms to come Waiting, to cut out the deadwood Waiting to clean up the city Waiting to follow the worms Waiting to put on a black shirt Waiting to weed out the weaklings Waiting to smash in their windows And kick in their doors Waiting for the final solution To strengthen the strain Waiting to follow the worms Waiting to turn on the showers And fire the ovens Waiting for the queens and the coons And the reds and the jews Waiting to follow the worms Would you like to see Britannia Rule again my friend All you have to do is follow the worms Would you like to send our coloured cousins Home again my friend All you need to do is follow the worms