Questa mattina, in auto, in circonvallazione con le prime code ed il primo traffico sostenuto, andando a lavorare ascoltavo la colonna sonora di Radiofreccia.
Mi sono ricordato del film di Ligabue: ottimo (sia stata la fortuna del debuttante o che altro, non saprei ma aveva delle cose da dire e si è visto).
Mi sono anche ricordato delle radio libere, ancora senza pubblicità, spuntavano come funghi. Pensarci oggi erano ingenue ed ingenui eravamo noi ad ascoltarle, magari di notte con la radio ad un volume infinitesimale per non disturbare e per non essere ripresi dai genitori “che domani mattina devi andare a scuola”.
Tempi eroici Erano ovunque le radio, ne nascevano e morivano tutti i giorni. C'erano quelle che facevano solo rock, quelle solo cantautori impegnati di sinistra – in effetti alla fine egli anni 70 “tutti i cantautori erano impegnati e di sinistra”.
C'era il movimento, c'erano le bombe, per tanti di noi c'era solo la musica e forse anche il calcio.
C'era la droga di cui non sapevamo niente, solo luoghi comuni.
Alla radio trasmettevano la tua musica. Spesso gli improvvisati dj erano amici e ancora più spesso ti chiedevano i dischi per poter trasmettere. “E' nuovo non ha anche un graffio”. E pomeriggi passati a casa di amici ad ascoltare musica insieme, in giro con il vinile sottobraccio. “Ce l'hai l'ultimo dei Deep? Dei Pink?...”
Ho sempre avuto il sogno, in quelle notti passate con la radio attaccata all'orecchio e sotto le coperte, di condurre una piccola trasmissione radiofonica, per poter trasmettere la mia musica, raccontare le mie idee, piccole cose che mi facevano in fantasia vivere grandi momenti. Quanto ho desiderato ed immaginato di essere per una volta dietro un microfono e parlare alla notte.
Proprio come in questi due video.
Mi sono ricordato del film di Ligabue: ottimo (sia stata la fortuna del debuttante o che altro, non saprei ma aveva delle cose da dire e si è visto).
Mi sono anche ricordato delle radio libere, ancora senza pubblicità, spuntavano come funghi. Pensarci oggi erano ingenue ed ingenui eravamo noi ad ascoltarle, magari di notte con la radio ad un volume infinitesimale per non disturbare e per non essere ripresi dai genitori “che domani mattina devi andare a scuola”.
Tempi eroici Erano ovunque le radio, ne nascevano e morivano tutti i giorni. C'erano quelle che facevano solo rock, quelle solo cantautori impegnati di sinistra – in effetti alla fine egli anni 70 “tutti i cantautori erano impegnati e di sinistra”.
C'era il movimento, c'erano le bombe, per tanti di noi c'era solo la musica e forse anche il calcio.
C'era la droga di cui non sapevamo niente, solo luoghi comuni.
Alla radio trasmettevano la tua musica. Spesso gli improvvisati dj erano amici e ancora più spesso ti chiedevano i dischi per poter trasmettere. “E' nuovo non ha anche un graffio”. E pomeriggi passati a casa di amici ad ascoltare musica insieme, in giro con il vinile sottobraccio. “Ce l'hai l'ultimo dei Deep? Dei Pink?...”
Ho sempre avuto il sogno, in quelle notti passate con la radio attaccata all'orecchio e sotto le coperte, di condurre una piccola trasmissione radiofonica, per poter trasmettere la mia musica, raccontare le mie idee, piccole cose che mi facevano in fantasia vivere grandi momenti. Quanto ho desiderato ed immaginato di essere per una volta dietro un microfono e parlare alla notte.
Proprio come in questi due video.
Buchi
Il discorso di Freccia
31canzoni
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musica
luciano ligabue
17 commenti:
Che nostalgia! Sull'argomento ti consiglio la puntata di La storia siamo noi sulle radio libere.
Se ti prenoti,potresti venire a Torino e trasmettere in radio.
Fammi sapere
Ricordo, da ragazzina una radio in provincia di Bergamo e noi a chiacchierare con il microfono aperto...nà vergogna quando ce ne accorgemmo!!!
noooooo! che brivido! ma lo sai che pure io da piccola ascoltavo la radio di nascosto dai miei, sotto le lenzuola? Avevo una radiolina portata da mio zio dalla Germania, stavo col batticuore ad ascoltare le dediche e le mie canzoni preferite.
Un pizzico di 'melensa' nostalgia, di fronte a tutti gli ammeniccoli tecnologici di adesso, anche se non potrei rinunciare al sacro i-pod dove ho caricato 200 canzoni che mi fanno sognare e mi danno la carica!
Un po' più easy che registrarle dalla radio sulle cassette, fra rammmendi e fruscii....
Sai sempre toccare le corde del sentimento eh Silvano?
Si le radio libere, momento indimenticabile del nostro percorso, ma mi hai offerto un'altra riflessione.
Si c'era anche la droga,
ma noi quasi non lo sapevamo...
Siamo stati fortunati mio grande amico, si fortunati (e forse bravi a scegliere le compagnie...), tanti giovani come noi ci morivano intorno, mentre noi siamo qui,
tra malinconia, rabbia e speranza.
Ma siamo qui e a me va bene così...
@giannirock: troppo gentile. Per la droga hai ragione, non ne sapevamo nulla e non ci siamo rimasti dentro per fortuna e per scelte giuste. Però ti ricordi quanti nel nostro quartiere ci sono caduti dentro? Magari non erano amici intimi ma ottimi conoscenti sì. E' stato un periodo duro anche quello per molti aspetti, la fortuna è che il tempo tende a far ricordare di più le cose belle e piacevoli.
Grazie per il commento e ciao.
silvano.
Silvano parlo sul serio.
@Stella: ti ringrazio. Il problema è che mi imbarazzo a parlare in pubblico. Dinanzi al microfono di una radio farei scena muta. Forse era anche per questo che lo sognavo ad occhi aperti, perchè nella realtà non sarei in grado.
Grazie ancora Stella per l'offerta.
ciao, silvano.
Silvano, non voglio insistere,ma potrebbe essere l'occasione buona per sbloccarti.
Ti spiego, i conduttori della tramissione radiofonica Dimensione Autore sono degli amici molto fidati che sanno mettere a proprio agio gli autori invitati, e se anche questo non ti rassicura , potrei venire anche io e leggere i tuoi testi in trasmissione...cosa ne dici ?
Silvano vieni a rileggere il mio post Blog Day 2008
Sei veramente gentile Stella. Ma...insomma io non sono un autore. All'imbarazzo di parlare in pubblico si aggiungerebbe l'imbarazzo di leggere i miei post... Sarebbe abbastanza supponente da parte mia.
grazie.
silvano.
Non i tuoi post,anche solo qualche verso o una chiacchierata sulla scrittura. Con me saresti in imbarazzo?Vedresti solo me e il microfono.
Ma guarda non mi sento, non saprei cosa dire.
Grazie infinite per aver pensato a me comunque.
ciao, silvano.
io mi ricordo un programma che si chiamava dischi a mac2 o una cosa del genere mi addormentavo come la donna cannone con l'auricolare della radiolina rischiando di strozzarmici
Azz... non l'ho mica visto il film...
a volte ci si salva con scelte da non-vendenti
Bel film, indubbiamente!
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