15 nov 2008

Blues di altre date - Fabrizio De Andrè


Oggi gioco con la memoria e con la nostalgia.
Un viaggio tra sensazioni del passato.
Sto sfogliando i miei vecchi album di vinile, i Long Playing 33 giri.
Mi viene tra le mani il primo album di Fabrizio De Andrè che comprai.
Si intitola Fabrizio De Andrè in concerto. Si tratta del mitico album di Fabrizio uscito nel 1979 e registrato in concerto con la PFM.
Aperta la copertina a libro, dentro si trova un inserto in bianco e nero di otto pagine con le foto del tour, effettuate da Guido Harari.
Una rassegna stampa, titoli di giornale “Concerto esaltante”, “Fabrizio, cambio e canto”, “De Andrè ricilato resta sempre un poeta”.
Nella penultima pagina una foto di Fabrizio, ancora e rigorosamente in bianco e nero, seduto su una panchina e con una mano che si regge la fronte, ed un testo scritto a mano da lui. La sua bella calligrafia.

Il testo dice:

Blues di altre date

Noi siamo qui che aspettiamo che cominci, ragazza
Noi siamo qui che aspettiamo che cominci
Le vedi tutte queste teste ragazza
Le vedi tutte quelle palle da bigliardo
Loro sono qui ad aspettare qualcosa ragazza
Loro sono qui ad aspettare che qualsiasi cosa cominci
Ma tu chiudi il tuo balcone ragazza
Questa sera voleranno bombe molotov
Mi hai capito ragazza
Questa sera voleranno bombe molotov e lacrimogeni
Chiuditi, ragazza, dentro agli occhi e al balcone
Se non vuoi piangere senza disperazione
Noi siamo qui stasera, ragazza
Noi siamo qui che aspettiamo che qualcosa cominci.

A Patrick 28-01-1979







11 commenti:

Lucien ha detto...

Questo vinile ce l'ho anch'io Silvano. Grande concerto! Poi parlando di concerti, con il tuo commento nel mio blog, mi ha fatto venire un dubbio atroce. Anche a me sembrava strano che ci fossero stati dei morti al concerto di Lou Reed del '75. All'epoca avevo solo 14 anni e non ricordo. Quando scrissi il post cercavo informazioni in rete e le trovai (http://www.loureed.it/speciali/scontri/index.html).
Non so perché, ma se vai in fondo al link "foto", trovi un articolo di giornale che parla appunti dei morti. 99,9% è una bufala, ma non ne capisco il senso. Non ho trovato altre conferme in rete. Ciao, grazie e scusa la lunghezza della precisazione.

il Russo ha detto...

dio cane (mi scusi il cane) che lp eccezionale che hai citato...

Anonimo ha detto...

Beh che nostalgia, ma almeno lui ha lasciato le sue canzoni,le sue poesie che sono immortali.ciao Silvano Buona domenica

Elsa ha detto...

una perla sempre per me.
un poeta puro, nudo, crudo, dolce e tanto di più.
Elsa

leorso ha detto...

e sulla panca a sx una bottiglia di acqua di fuoco...

dario ha detto...

Mitico il disco di De Andre' con la PFM!

Silvano, scusa se ti rispondo qui andando fuori tema, ma non me la sento di risponderti di la' a yeswearedifferent.

Bello il progetto di fare che ognuno dice la sua nel campo che gli compete, ma... A parte che non credo che ci sia unn campo che mi compete particolarmente. Faccio l'informatico e non vedo che cosa c'entrino le figure di merda di Berlusconi con la mia professione, ma... certo non e' che vale solo la professione....
Eccetera eccetera...

Soprattutto mi sembra dispersivo rispetto allo scopo iniziale che, come ben sai, mi entusiasmava parecchio.
Mi spiego.
Leningrad cowboys puo' fare tutti i suoi sermoni sul linguaggio, ma chi e' che li capisce? Io, te e altri cento in tutt'italia, piu' altri cento nel resto del mondo.
Invece a Berlusconi lo capiscono al volo nel resto del mondo e in italia e ci si chiede se tu, io e tutti gli altri italiani siamo razzisti come colui che ci rappresenta.
Poi c'era quell'altro, non ricordo piu' chi, che chiedeva in occasione del G20 di spingere per le fonti alternative. Ecco, questo e' un passo un po' troppo lungo per chi possiamo prevedere aderisca al progetto del paginone.

E' facile dissentire da una cagata come Obama Abbronzato. Detto fatto. Abbiamo un premier cazzone e tutti siamo qui a dirlo.
Poi fare un'analisi sull'energia alternativa e valutare la diplomazia internazionale per risolvere il problema dell'effetto serra oppure trovare le radici della deriva sociale nella semplificazione mediatica e nell'arroganza del linguaggio Berlusconiano, be'... si puo' essere d'accordo o no, io per esempio sono d'accordo. Ma il problema e' che la maggior parte della gente non ha cosi' ben chiaro che non vuole passare per razzista a livello internazionale.

Io dico, focalizziamoci su uno scopo. Semplice, immediato, che raccolga tanto consenso, non perche' mi interessi fare parte di una massa ideologica ampia, ma perche' e' piu' semplice dimostrare che ci distinguiamo da Lui.
Attenzione, "e' piu' semplice" dico, non che sia piu' profondo. E' solo piu' semplice.

Guarda ad esempio il sito notspeakinginmyname. Semplice: una foto, un cartello con una frase chiara e non interpretabile.
Non dice come la penso io. Dice solo che lui non puo' parlare in mio nome. Basta. E' la cosa piu' importante e piu' facile da dire.

silvano ha detto...

Io non so Dario se riusciremo a comprare quel paginone, credo di sì. Per far questo abbiamo però bisogno che le persone continuino a venire su yes we are different. Bisogna offrire qualcosa di nuovo e possibilmente sviluppare il blog. Non è che gli possiamo dire tutti i giorni compriamo il paginone, quando hanno detto sì una, due volte, poi non lo dicono più, nè più glielo chiediamo.
Tra l'altro sarebbe bello riuscire a sviluppare il blog, farlo diventare qualcosa di nuovo e differente sul serio.
Sai è facile fare le cose, il difficile viene dopo, il mantenimento, lo sviluppo, la continuità.

ciao, Dario spero che adesso il mio punta di vista sia più chiaro.

silvano.

dario ha detto...

Silvano.
Io ti ho detto di si' una volta (spero di aver fatto tutto quel che dovevo fare per dire di si', se non l'ho fatto, contattami tu al momento opportuno).
Ho detto di si' e adesso ti dico di si' ancora, anche se non serve, perche' una volta basta e avanza.
Pero' se le cose le mettiamo in modo diverso be', allora devo valutare se il mio si' rimane. Cioe', se l'iniziativa e' diversa da quella a cui ho detto di si', allora ovviamente non so piu' se il si' e' valido.

Perche' dici che la gente deve continuare a venire li'? Perche' dici che devono esserci contenuti nuovi?
A leggere il tuo post sembrerebbe che, siccome e' passato un secolo (una settimana che sembra un secolo) allora il fattaccio sta sparendo dalla nostra mente. Be', se e' cosi' allora significa che non siamo mica tanto convinti.

Una settimana fa ero convinto che dire ad Obama che e' un tipo abbronzato non sia conveniente per il presidente del consiglio che mi rappresenta. Oggi lo penso ancora con la stessa intensita'.

Ora io dico, non sono un politico e probabilmente tu lo sei un pochino piu' di me. Fate quel che bisogna fare per aumentare il numero di chi ci sta, ma non stravolgete il senso dell'iniziativa.

silvano ha detto...

Dario non tutte le persone sono come te che se dici sì, quello è per sempre. Per tanti sì non significa nulla, non significa nulla prendere un impegno. Non sarà questo il caso, ma ti assicuro che tante persone parlano per dar aria alla bocca.
silvano.

listener-mgneros ha detto...

"perchè già dalla prima trincea ero più curioso di voi ero molto più curioso di voi..."

Anonimo ha detto...

Grande De Andrè, un altro grande coscienza critica che al pari di Pasolini ci ha lasciato orfani. Me lo immagino ora De Andrè al cospetto di Berlusconi, delle sentenze sul G8, su questa destra.
Ci manca.

Marco