5 nov 2008

Obama - La seconda Rivoluzione Americana


Quello che è successo e sta succedendo in America, probabilmente si capirà pienamente solo nei prossimi mesi e nei prossimi anni.
Si tratta di una rivoluzione o di qualcosa che ci va molto vicino.
Per ora noteremo solo gli aspetti più vistosi e pure simbolicamente importanti, come ad esempio il colore nero della pelle del nuovo Presidente.
Obama ha dichiarato che “In America nulla è impossibile”.
Come giudicare un paese che solo poco più di duecento anni fa adottava lo schiavismo e che oggi elegge alla Casa Bianca un uomo di colore?
Quanto pragmatismo? Quanta mobilità sociale? Quante potenzialità?
Da noi è inimmaginabile. Qui non si parla nemmeno di dare il voto, alle elezioni amministrative, ad immigrati regolari che lavorano da 20 anni in Italia e che pagano le tasse.
Abbiamo molta strada da fare ed il mondo si muove più velocemente di noi.
L’America ha saputo riprendere il sogno ucciso da un colpo di fucile quarant’anni fa per aggiornalo e finalmente compierlo, la storia non può essere così crudele da venir ancora uccisa da uno sparo.
L’America in crisi economica, culturale, storica ha reagito ed ha preso forse l’ultimo treno che passava per guidarlo: e lo guiderà.
A noi non si chiede tanto, non ne saremmo culturalmente capaci, ma solo di lasciarsi trascinare dal quel treno.

Abbandoniamo le nostre paure e lasciamoci trascinare verso una speranza, un sogno, un futuro.
Ne abbiamo bisogno.








23 commenti:

Anonimo ha detto...

La mia speranza è che il vento di cambiamenti arrivi presto anche in Europa e sopratutto in Italia, dove da troppo tempo tutto sembra immobile...

zefirina ha detto...

i have a dream

Byron ha detto...

What is this land America so many travel there
I'm going now while I'm still young my darling meet me there
Wish me luck my lovely I'll send for you when I can
And we'll make our home in the American land

silvano ha detto...

Non ci crederai ma ieri sera mi ero preparato in macchina il cd dal vivo di dublino, disco 2, traccia 7 di modo che stamattina accesa l'auto ho sentito il rullare di tamburi e poi:
What is this land America so many travel there
I'm going now while I'm still young my darling meet me there
Wish me luck my lovely I'll send for you when I can
And we'll make our home in the American land

ok?
ciao.

Anonimo ha detto...

Condivio in pieno: su quest'uomo sono puntate le speranze di mezzo mondo.

dario ha detto...

Sai, Silvano, che questo entusiasmo non riesco proprio a capirlo per niente? Si', okay, e' quasi commovente per cio' che rappresenta come simbolo. Ma poi tutta sta infinita' di luoghi comuni che lasciano traasparire si' la speranza, ma niente di concreto rispetto a cio' che puo' avvenire. Tutto e il contrario di tutto. I programmi dei democratici non sono affatto entusiasmanti.

Io conosco uno che ha la carta verde americana, immigrato laggiu' da quarant'anni, sposato con una cittadina americana, con due figlie di cittadinanza americana. Lui e' italiano. Non ha la cittadinanza, ma solo la carta verde, che gli da' il diritto di stare laggiu' quanto gli pare e di andare avanti e indietro quanto gli pare. Ma non il diritto di voto.
Stessa cosa in Italia, gli immigrati anche se regolari non possono votare. Giusto? Sbagliato? Comunque non diverso.

Questo e' un nero, ma non ha niente a che vedere con gli schiavi neri di duecento anni fa. Non ce li ha neanche nei geni. Ora, mi fa piacere che un nero sia l'uomo teoricamente piu' potente del mondo, ma non e' un gran passo avanti per la democrazia americana.

Per il resto hai ragione tu. Non possiamo capire pienamente che nei prossimi mesi e anni cio' che davvero significa. Ma proprio per questo io non la chiamerei rivoluzione.

Sono pessimista, non nel senso che penso che sara' peggio. Ma penso che non sara' meglio, perche' non e' lui che comanda, ma le lobby che gli stanno alle spalle.

Poi e' sempre bello vedere gente entusiasta. Ma mi piacerebbe che fosse entusiasta per qualcosa che succede per davvero.

ciao
dario

silvano ha detto...

Dario, milioni di persone stanno sognando un futuro migliore.
Milioni di persone si sono accorte che ancora si può sognare ed hanno trovato un interprete.
Perchè debbono rinunciare?

dario ha detto...

Mi stai dicendo che bisognerebbe far finta di credere che Obama sia la soluzione che cerchiamo ai problemi del mondo? Boh... potrebbe essere terapeutico, in effetti.

silvano ha detto...

No non dicevo questo.
Dicevo che i sogni cambiano la realtà.

dario ha detto...

Mah... forse si', un pochino... in modo impredicibile...

Anna ha detto...

Hai scritto quello che ho scritto io in risposta al tuo commento da me, prima che leggessi qui. NE ABBIAMO BISOGNO.
I wanna dream!I need to.....
A gennaio sarò a New York, respirerò l'aria e spero sia buona.
Oggi sento di vivere la Storia, qualunque essa sarà.....

listener-mgneros ha detto...

Obama non è dio, per fortuna sua e nostra. Non aspetto dio, talmente in ritardo da smettere di esistere, ma qualche segno dagli uomini specie qui in italia

Anonimo ha detto...

Loro dopo otto anni di Bush si sono immunizzati. Noi dopo 14 anni di Berlusconi ancora stiamo stiamo cercando il siero antivipera.
Questa vittoria è meravigliosa! Ma basta tornare un attimo all'Italia per deprimersi.

Leningrad cowboys

emma ha detto...

Sono contenta che abbia vinto. Sono contenta per loro, gli Americani. Sono convinta che rappresenti un notevole cambiamento. Sono anche assolutamente certa che sia illusorio sperare che questo influenzi minimamente l'Italia in senso positivo. Sognare non costa nulla, va bene, ma qui riusciamo a rovinare tutto anche i sogni della gente perbene.

Gianna ha detto...

Molto bene,silvano!

Sono felice.

Elsa ha detto...

Gia...un sogno, uno fra i più belli.

Rosalita Come Out Tonight! ha detto...

speranza...
speranza..
speranza.
.

Antares ha detto...

Schiavitù abolita negli Usa un po' meno di duecento anni fa. Era il 1861. Ma non cambia un granchè.

Dal babbo natale della coca cola al rock and roll, dai jeans al consumismo, dal cinema al macdonald's, dal pc ad internet... (e la lista andrebbe avanti per un pezzo) tanto ma veramente tanto, arriva dagli Usa.
E' arrivato anche il movimento del '68.

Il voto di un nero alla Casa Bianca cambierà qualcosa nel mondo.
E la lista delle cose che arrivano dagli Usa si allungherà ancora un pochino.

Per contro Obama non è "di sinistra" come lo intendiamo noi.

A dire il vero mi basterebbe che fosse solo un normale presidente, e sarebbe già tanto.

Dopo Bush anche Topogigio sarebbe meglio: lo scandalo Enron, le guerre, i prigionieri di Guantanamo, la politica fiscale e l'impoverimento del ceto medio, la sanità, gli aiuti pubblici alle aziende petrolifere, la deregulation in campo finanziario con esposizione al rischio e la crisi, il debito pubblico da record...ecc.
Si Bush & Co. ne hanno fatti di danni. Più del legittimo, anche se fossero stati (e non lo sono stati) in buona fede.

Detto questo auguri Mr Obama, e speriamo in bene.
Le aspettative sono quasi troppe, auguri veramente.

dario ha detto...

Antares. Non sono sicuro che Topogigio sarebbe un presidente migliore di Bush.
Tutte quelle cose li' che hai elencato non sono porcherie fatte da Bush, ma dagli interessi delle multinazionali che lo hanno messo li' come un burattino.
Topogigio e' anche lui un burattino, e se le multinazionali avessero deciso di metterlo li' al posto di Bush allora, be', avrebbero saputo manovrarlo nello stesso modo. E quindi Topogigio non sarebbe stato ne' meglio ne' peggio di Bush. Sarebbe stato uguale. Cioe' un fantoccio messo li' senza voce in capitolo. O meglio, che parla ma non con la sua voce. Ecco, il vero artefice di Bush o di Topogigio e' chi parla dietro le sue spalle.
Direi che forse ci si sarebbe potuto aspettare di piu' da Bush, perche' sembra davvero un essere umano in carne ed ossa, mentre topogigio si vede subito che e' di gommapiuma. Ma se si analizza bene la situazione, non sembrerebbe che la collusione con il potere finanziario economico sia dovuta alla debolezza del presidente, ma alla forza delle lobby.

Ora non abbiamo piu' un topogigio di gommapiuma o un essere laido come Bush. Ora abbiamo Obama. E quindi? Forse che la forza politica di Obama possa mai essere piu' potente di quella del potere economico e finanziario che governa il mondo? Mmmh... come dire... un po' come Davide e Golia. Solo che quella era solo una favola.

silvano ha detto...

Per Antares: "Come giudicare un paese che solo poco più di duecento anni fa adottava lo schiavismo..."
intendevo che dalla fondazione, 4 luglio 1776, adottava lo schiavismo.
;-P
Vero comunque che la formula usata poteva essere ambigua.

Antares ha detto...

Dario, Topogigio era una battuta.

Bush (e la sua mente Cheney) ha governato 8 anni, provando una serie di linee quali la derelugation, la riforma fiscale, l'accellerazione militare, il monolateralismo in politica estera ecc. ecc., che esprime un certo modo di far politica.
In parte anche Clinton se n'è fregato della concertazione internazionale, e fu Kenedy a entrare in guerra nel Vietnam...
Non credo che ci saranno dei cambiamenti rivoluzionari, ma a volte la vera rivoluzione è essere normali.

La "linea Bush" ha fatto far cassa a tante lobby (petrolio, armamenti, finanza, farmaceutica ecc.) però ha rotto il motore del ceto medio e ha fatto franare la finanza.

Le lobby ci saranno e gli Usa non sono diventati il paese dei sogni, però da Gennaio ci sarà un presidente di colore e le stesse lobby faranno più o meno sempre i loro interessi ma spero in maniera più lungimirante.
Non c'è un solo modo di fare il capitalismo, pur se sempre, a guardar bene, i rapporti di forza non cambiano sostanzialmente.
Gli interessi i poteri forti ci saranno ancora, ma spero gestiti in maniera più misurata.
I morti in Iraq non resusciteranno. Spero che Obama non si metta in guerra con l'Iran, che non usi la logica dei paesi canaglia. Lo spero, poi... chissà.

Detto questo, mi lascio sognare un po'.

Silvano non era importante la quantità di anni :-)
Una annotazione da quarantenne: una volta si parlava molto dell'Inghilterra come la più antica democrazia (con tutti i distinguo riguardo al termine). Ora l'antonomasia è più associata agli Usa. Va così e va bene. Però appunto fino a 150 anni si tollerava la schiavitù, si faceva posto alla spinta all'ovest con stragi di pellirosse, c'era il ku klux clan, dietro ai colpi di stato di mezzo mondo c'era il sospetto (?) degli Usa e dell'Urss ecc.... però è indubbio che ora hanno un presidente nero... chapeau

dario ha detto...

Antares, anche la mia su Topogigio era una battuta, per continuare la tua metafora. Io non difendo Bush. Tutt'altro.
Volevo pero' dire che secondo me e' piuttosto evidente che se agli occhi dell'opinione pubblica chi dirige il mondo e' il Presidente degli Stati Uniti, agli atti pratici non e' cosi'. Non e' la politica che governa il mondo ma l'interesse dei potenti. Non e' la democrazia che si tende quindi a far prevalere, ma il capitalismo liberista che protegge le multinazionali. Le guerre non si fanno per esportare la democrazia o per difendere i popoli dalla minaccia terroristica, ma per accaparrarsi le risorse e per tarpare le ali alle economie concorrenti che cominciano a dare fastidio. Non e' per il bene degli esseri umani che si governa il mondo, ma per le ricchezze e il potere di coloro che governano le lobby. In una parola, non e' il Presidente degli Stati Uniti quello che puo' fare la differenza, ma un cambiamento del sistema economico globale.

Obama mi piace davvero tantissimo, ma visto che non e' il presidente degli Stati Uniti a fare la differenza, allora di che cosa stiamo parlando? Anche Topogigio mi piace tantissimo, ma che differenza fa?

listener-mgneros ha detto...

la schiavitù di 150 anni almeno formalmente è stata abolita, sicuramente non in maniera totale....ops mi sovviene del nostro prodotto "lordo" che dura da 400 anni...MAFIA....veramente "lordo"... export and import.
No problem basta sintonizzarsi su Odeon tv.