Venerdì sera rientravo dal lavoro stavo ascoltando un pezzo degli Oregon in onda su Fahrenheit (Radio Tre), e all'altezza della Chiesa di San Fermo inconsciamente ho guardato a sinistra in via Frangini dove una volta vi era il Rock and Jazz del mitico Giuseppe Sattin, conosciuto dai più come il baffo.
Quanti sabato mattina e sabati pomeriggio ci ho passato dentro a sfogliare nei primi anni di esistenza del negozio migliaia di lp e poi a sfogliare le file dei cd.
Poi lì vicino ha aperto la Fnac e il Rock and Jazz Emporio ha dovuto chiudere.
Certo erano passati ormai gli anni d'oro, ma è stato comunque un peccato.
Quante chiacchiere, quanti dischi ascoltati e comprati.
Che bell'ambiente era anche se il baffo era pur sempre un ruvido.
Lo ricordo con il suo giacchetto che lo faceva molto country e con il baffo sempre a posto.
Quanta nuova musica ho conosciuto e scoperto in quel negozio.
Un vero tempio per amanti del rock, del jazz.
Sembrava di far parte di un gruppo di iniziati, di una famiglia, chi capiva di musica si trovava lì.
Quanto mi mancano le osservazioni che il baffo non lesinava a moglie e figlie e ...mai uno sconto. Cazzo migliaia di euro spesi in quel negozio e mai uno sconto. Ma era così, era il Rock and Jazz Emporio.
Qualcosa che non c'è più e che non tornerà più. Il passato.
Quanti sabato mattina e sabati pomeriggio ci ho passato dentro a sfogliare nei primi anni di esistenza del negozio migliaia di lp e poi a sfogliare le file dei cd.
Poi lì vicino ha aperto la Fnac e il Rock and Jazz Emporio ha dovuto chiudere.
Certo erano passati ormai gli anni d'oro, ma è stato comunque un peccato.
Quante chiacchiere, quanti dischi ascoltati e comprati.
Che bell'ambiente era anche se il baffo era pur sempre un ruvido.
Lo ricordo con il suo giacchetto che lo faceva molto country e con il baffo sempre a posto.
Quanta nuova musica ho conosciuto e scoperto in quel negozio.
Un vero tempio per amanti del rock, del jazz.
Sembrava di far parte di un gruppo di iniziati, di una famiglia, chi capiva di musica si trovava lì.
Quanto mi mancano le osservazioni che il baffo non lesinava a moglie e figlie e ...mai uno sconto. Cazzo migliaia di euro spesi in quel negozio e mai uno sconto. Ma era così, era il Rock and Jazz Emporio.
Qualcosa che non c'è più e che non tornerà più. Il passato.
13 commenti:
Anch'io andavo nel negozio gestito da un baffo (un totale incompetente). Ma la mia Mecca era Nannucci a Bologna.
Domenica ero a Milano e gli amici che mi ospitavano abitano proprio sopra Buscemi, uno dei pochi negozi di dischi che resiste: ad un certo punto mi sono accorto che ero rimasto solo e le saracinesche si erano abbassate... si erano fatte le 7:30 senza che me ne accorgessi.
Buscemi forever ;)
Silvan, hai mai sentito un cantante americano che si chiama Iron and Wine? Cosa ne pensi? HvP
Anch'io ci andavo dal Baffo e mai uno sconto... vero, però era davvero un bel negozio.
Sul discorso degli sconti ti racconto una cosa: a fine anno a Padova ha chiuso la Crash Records, storico e leggendario negozio vinilico usato. Roberto il proprietario ha messo fuori un piccolo cartello, quasi una lapide: " Primi e Ultimi Sconti ".
Ciao.
Mentre qui ho parlato della
Crash Records
Bah, mi sa che sono vecchio abbastanza per essermi riuscito a fare anche questo negozio (nonostante io abito a 2 ore da Verona). Ho vaghi ricordi. Di solito a Verona andavo in un piccolo negozietto vicino a Porta Nuova (dove ho comprato Skanc Bloc Bologna) .
Ave
SirBilly
www.nudespoonseuphoria.wordpress.com
Siamo una razza in via di estinzione.
Caspita Silvano quanti ricordi.
e Sai cosa m'è capitato. La scorsa settimana camminavo in centroe nelle viette dietro la Fnac mi ritrovo proprio la Figlia del Baffo. Quasi ci si abbraccia, ci si scambia qualche ricordo. mi racconta che il padre, Smesso il negozio, ha venduto la casa a Verona e si è trasferito a Bosco in montagna. Manca proprio. Se solo Dischi Volanti non fosse così caro...
Ma mi sa che un vinilino al mese me lo vado a prendere là... magari insieme...
Mi ricordo che vi andai anche io da Rock and Jazz qualche volta; i soldi da spendere in cd erano pochi e fatalita' proprio li' comprai il CD piu' sbagliato della mia vita (per colpa mia ovviamente) per la modica cifra di circa 32000 Lire: Gagaku, musica antica giapponese, che pensavo fosse tutta un'altra cosa :)
Poiche' ora qualche soldo lo posso spendere mi sto comprando un po' di cd dei Tangerine Dream, i primi meno elaborati, e poiche' alcuni non li trovavo, due settimane fa mi sono detto: chissa' se c'e' ancora quel negozio a S.Fermo, magari ha qualche fondo che nessuno ha voluto... Passo e non lo trovo... ed ora leggo qui la conferma :(
Tra l'altro poco prima cerco su google se c'era tipo mercatino o fiera dell'usato dei dischi a Verona (se non sbaglio una volta era con quella dei libri sotto la biblioteca civica, prima che cambiassero tutto) e scopro che era proprio stamattina... che razza di sfi... lol
leo
he he he invece io ci sono stato...io avevo 2 orette scarse a disposizione, però qualcosa c'era a cercare con pazienza memore l'amico che invece è uscito alle 15:30 dalla mattina.
ricordo nel periodo universitario (anni 2000) dove andavo a curiosare e sempre lasciavo 20.000 lire di CD... Ricordo il piacere del farsi consigliare: "mi consigli un CD degli Who?"
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